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Il vice ministro azero degli Esteri pianifica un “Grande ritorno” in Nagorno Karabakh. E Babayan risponde che non c’è problema…

(31 mar 17) ALTRO SOLDATO ARMENO UCCISO DAGLI AZERI – Con l’avvicinarsi dell’anniversario dell’aggressione dell’Azerbaigian ai danni della repubblica del Nagorno Karabakh, aumentano le violazioni azere lungo la linea di contatto. Oggi pomeriggio un altro giovane soldato dell’Esercito di difesa del Karabakh, Gor Hovhannisyan, 24 anni, è stato mortalmente colpito dal nemico nel settore orientale. Dopo essersi laureato all’accademia militare “Vazgen Sargsyan”, Hovhannisyan, originario della cittadina di Kovsakan nel sud del Karabakh, si era arruolato nell’Esercito di difesa.

(29 mar 17) ONORIFICENZA POSTUMA PER IL GIOVANE CADUTO – Il presidente Sahakyan ha conferito un’onorificenza postuma (“Per servizio, in battaglia“) a Artak Rafaelyan mortalmente colpito da cecchini azeri nella giornata di ieri. Il giovane soldato, originario della città dell’Armenia di Hrazdan, era tra l’altro entrato nel “Guinness dei primati” per aver eseguito 11011 esercizi addominali in sette ore.

(29 mar 17) CONSULTAZIONI POLITICHE PER SAHAKYAN – Il Presidente Sahakyan ha convocato una riunione politica allargata per discutere le riforme costituzionali recentemente approvate con referendum e la loro concreta applicazione.

(28 mar 17) PRESIDENTE SAHAKYAN RICEVE CO-PRESIDENTI G. MINSK – Il presidente della repubblica ha ricevuto a Stepanakert i co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce due dei quali, Stéphane Visconti e Richard Hoagland, sono alla loro prima visita nella repubblica del Nagorno Karabakh. All’incontro era presente anche il Rappresentante speciale del Presidente dell’Osce in carica, Andrzej Kasprzyk. Visconti, che tra l’altro ha pubblicamente apprezzato la bellezza della capitale, ha dichiarato la disponibilità della Francia a ospitare un nuovo vertice armeno-azero.

(28 mar 17) UCCISO SOLDATO DEL KARABAKH – Artak Rafaelyan, venti anni il prossimo 13 aprile, è stato mortalmente colpito da colpi sparati da cecchini azeri mentre si trovava in una postazione nel settore orientale della linea di contatto. Il giovane soldato avrebbe terminato il periodo di ferma nel prossimo luglio.

(27 mar 17) UN PIANO PER LA SOLUZIONE DEL CONFLITTO? – In un incontro con la stampa il co-presidente statunitense Hoagland ha riferito che esiste un piano in tre parti per arrivare a un accordo di pace ma che non può svelarne in anticipo i dettagli. L’ambasciatore ha dichiarato che ciascuna delle parti deve analizzare gli aspetti di questo piano. Ha altresì aggiunto, rispondendo a una domanda al riguardo, che nonostante il cambio alla Casa Bianca gli Stati Uniti non hanno modificato la loro posizione sul tema del conflitto.

(27 mar 17) I CO-PRESIDENTI GRUPPO DI MINSK IN ARMENIA – I co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce (Ambasciatori  Igor Popov della Russia, Stéphane Visconti della Francia e Richard Hoagland per gli Stati Uniti) sono in Armenia per una serie di colloqui con le massime autorità del Paese. In giornata hanno avuto un incontro con il ministro degli Affari Esteri, Nalbandian, e con il presidente della repubblica, Sargsyan. A loro gli ambasciatori hanno illustrato i termini dei colloqui avuti a Baku due settimane orsono.

(25 mar 17) SARGSYAN IN VISITA IN ARTSAKH – Il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, è in visita di lavoro nella repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh dove ha incontrato il collega Sahakyan e le massime autorità del Paese. In giornata il presidente dell’Armenia ha assistito a esercitazioni tattiche dell’esercito di difesa del Karabakh svoltesi in un’area di addestramento nel sud del Paese. Con l’occasione ha conferito onorificenze a militari distintisi in servizio.

(24 mar 17) INCONTRO NALBANDIAN – MIRZOYAN – I ministri degli Affari Esteri di Armenia e Nagorno Karabakh-Artsakh si sono incontrati oggi a Stepanakert per uno scambio di vedute sui temi di politica internazionale che interessano il Caucaso meridionale, con particolare riferimento al conflitto con l’Azerbaigian, alla situazione lungo la linea di contatto e ai format negoziali in corso.

(20 mar 17) DEPUTATI BELGI IN VISITA IN ARTSAKH – Una delegazione di deputati del parlamento federale belga e del parlamento regionale  di Brussel è in visita nella repubblica del Nagorno Karabakh dove sono in programma incontri con le autorità locali. Nella giornata odierna i deputati hanno fatto visita all’Assemblea nazionale dove tra l’altro hanno incontrati i componenti del gruppo di amicizia parlamentare Artsakh-Parlamento europeo.

(20 mar 17)  SI DIMETTE IL VICE PREMIER – Il vice Primo Ministro Artur Aghabekyan ha rassegnato oggi le proprie dimissioni dalla carica. Il presidente Sahakyan ha firmato il relativo decreto.

(19 mar 17) AL VIA FORUM BLOGGER A STEPANAKERT – Trenta blogger internazionali si sono dati appuntamento a Stepanakert per un forum di tre giorni incentrato su vari temi collegati alla libertà di comunicazione. Il forum è presieduto dal Portavoce del primo Ministro Artak Beglaryan e da Samvel Martirosyan, esperto di media.

(17 mar 17) AMBASCIATORE GRECO CONVOCATO – La visita del ministro degli Esteri Mirzoyan in Grecia ha fatto infuriare gli azeri che hanno convocato l’ambasciatore di Atene a Baku per chiarimenti.

(16 mar 17) 23 VIOLAZIONI AZERE ALLA CORTE EUROPEA – La Corte Europea dei Diritti Umani (ECHR) ha aperto 23 casi connessi a violazioni compiute da soldati azeri durante l’aggressione di aprile 2016.

(15mar 17) MONITORAGGIO OSCE – Un monitoraggio da parte di delegazioni dell’Osce è stato compiuto nella mattinata odierna. L’osservazione ha interessato la linea di contatto all’altezza dell’insediamento di Talish (regione di Martakert). Nessuna violazione del cessate-il-fuoco è stata rilevata. Presenti i ministri della Difesa e degli Esteri del Nagorno Karabakh-Artsakh.

(13 mar 17) MIRZOYAN IN VISITA IN GRECIA – Il ministro degli Esteri della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh, Karen Mirzoyan, è in Grecia dove ha in programma una serie di incontri con politici locali e associazioni armene. Mirzoyan farà rientro in patria il 15. Tra gli appuntamenti in programma, la partecipazione agli eventi intitolati “Il nostro eroico Artsakh” organizzati dalla comunità armena ellenica.

(11 mar 17) GRUPPO DI MINSK A BAKU – I copresidenti del gruppo di Minsk dell’Osce sono oggi in visita in Azerbaigian dove, nella capiatle Baku, incontreranno il presidente Aliyev. Contrariamente alla prassi l’arrivo nel Caucaso meridionale non è accompagnato da visite in Armenia o Artsakh. I copresidenti saranno invece a Yerevan e Stepanakert dal 27 marzo.

(10 mar 17) HOLLANDE: MECCANISMI E SANZIONI CONTRO LE VIOLAZIONI – A margine della visita del presidente dell’Armenia, Sargsyan, in Francia, il collega Hollande ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sul tema del Nagorno Karabakh. Il presidente francese ha affermato che è necessario «sviluppare un meccanismo che consenta di effettuare il controllo e la prevenzione. Le sanzioni sono possibili anche in caso di azioni contro la pace». Secondo taluni media azeri il soggetto destinatario di sanzioni è chiaramente l’Azerbaigian.

(10 mar 17) NALBANDIAN: L’AGGRESSIONE DI APRILE HA MINATO IL PROCESSO DI PACE – Nel corso della conferenza stampa a conclusione dell’incontro con il collega greco, il ministro dell’Armenia Eduard Nalbandian ha dichiarato che «oggi i colloqui sulla composizione del conflitto del Nagorno Karabakh sono stati sospesi dal momento che l’aggressione azera nel mese di aprile contro il popolo dell’Artsakh ha inflitto un duro colpo al processo di negoziazione».

(6 mar 17) LAVROV: ACCORDO ANCORA LONTANO – Nel corso di una conferenza stampa tenuta a margine dell’incontro con collega azero Mammadyarov, il ministro degli esteri russo Lavrov ha dichiarato che un accordo di pace è ancora lontano. «La nostra speranza è basata sui risultati di anni di interazione che ci hanno permesso di costruire un approccio comune su una serie di questioni chiave da risolvere. Queste includono la sicurezza, questioni umanitarie, e il ritorno dei territori circostanti il Karabakh che sono al di fuori del controllo dell’Azerbaigian. Qui appartiene anche la determinazione dello status del Nagorno Karabakh, tenendo in considerazione i desideri di persone che risiedono nel territorio, così come l’accordo sui principi di forze di pace internazionali. Le parti hanno raggiunto accordi sulla maggior parte di questi aspetti – ha detto Lavrov –  tuttavia, ci sono un paio argomenti specifici che sono cruciali per il pacchetto finale. Sono in fase di discussione. Siamo ancora lontani dal vedere i lati sviluppare un approccio comune su questi aspetti».

(6 mar 17) GRUPPO MINSK ANNUNCIA VISITA A BAKU – I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce hanno comunicato che si recheranno in settimana in Azerbaigian per colloqui con il presidente azero Aliyev e il ministro degli Esteri Mammadyarov. Contrariamente ad altri viaggi nel Caucaso meridionale, la visita in Azerbaigian non è abbinata a quella in Armenia che sarà calendarizzata in un altro periodo. E’ presumibile che i co-presidenti vogliano sottoporre al poresidente azero alcune proposte sulle quali discutere in seguito con le parti.

(6 mar 17) LIEVE SCOSSA DI TERREMOTO IN ARTSAKH – Una scossa di terremoto di magnitudine 3.4 è stata avvertita  questa mattina alle 10,24 in tutto il nord dello Stato. L’epicentro è risultato a 28 km a nord est della città di Karvachar, dieci chilometri di profondità.

(4 mar 17) ABBATTUTO DRONE AZERO – Un piccolo drone azero da osservazione è stato abbattuto oggi dalle forze di difesa dell’Artsakh mentre sorvolava la prima linea armena nel settore orientale.

(3 mar 17) SAHAKYAN INCONTRA HAKOBYAN – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha incontrato oggi a Stepanakert il capo staff generale delle Forze Armate dell’Armenia, MOvses Hakobyan, già ministro della Difesa dell’Artsakh. Presente alla riunione anche l’attuale titolare del dicastero Levon Mnatsakanyan. Al centro del colloquio, la collaborazione fra le due repubbliche in tema di sicurezza militare. In giornata il presidente ha anche incontrato il ministro della Protezione civile dell’Armenia, Mushegh Ghazaryan.

(1 mar 17) MONITORAGGIO OSCE – Un monitoraggio da parte di delegazioni dell’Osce è stato compiuto nella mattinata odierna. L’osservazione ha interessato la linea di contatto nei pressi dell’insediamento di Shykhlyar (regione di Askeran). Nessuna violazione del cessate-il-fuoco è stata rilevata per quanto le autorità azere, come al solito, hanno impedito alla delegazione diplomatica di avvicinarsi alla prima linea.

(1 mar 17) AMB. KASPRZYK: COMUNICATO SU OPERAZIONE UMANITARIA – L’ambasciatore Andrzej Kasprzyk, Rappresentante personale del Presidente dell’OSCE in carica,  ha fatto una dichiarazione in relazione ad una operazione umanitaria per recuperare i resti di militari azeri posizionati nella cosiddetta terra di nessuno: «Su richiesta delle parti, ha avuto luogo lunedì 27 febbraio un’operazione umanitaria per recuperare i resti dei militari azeri dalla altamente minata terra di nessuno con il mio staff completamente mobilitato a sostegno di questa operazione. L’obiettivo della nostra presenza era di assicurare il rigoroso rispetto del cessate il fuoco da parte delle parti attraverso garanzie di sicurezza, e per garantire che l’operazione fosse effettuata come concordato tra le parti. Vorrei sottolineare che il mio ufficio è stata costantemente sostenuto dai comandanti locali nel campo, nonché rappresentanti delle autorità militari. Con il loro supporto, e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa presente, l’operazione è stata conclusa con successo nel pomeriggio». Proprio la posizione dei corpi dei militari azeri ha sconfessato la tesi di Baku secondo la quale essi sarebbero stati “aggrediti” dagli armeni.

(1 mar 17) NALBANDIAN: NON E’ ESCLUSO UN RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE – Il ministro degli Affari Esteri dell’Armenia, al termine di un incontro con il presidente dell’Artsakh, Bako Sahakyan, si è intrattenuto con i giornalisti ai quali ha confidato che «non può essere escluso che il Nagorno Karabakh venga riconosciuto da un Paese entro la fine dell’anno».

 

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Il Nagorno Karabakh (d’ora in poi “Repubblica di Artsakh”) vota il referendum sulla riforma della Costituzione, mentre in Azerbaigian la moglie di Aliyev viene nominata vicepresidente…

(28 feb 17) INCONTRO SAHAKYAN-KASPRZYK – Il presidente della repubblica ha incontrato oggi a Stepanakert il rappresentante speciale del presidente dell’Osce in carica, amb. Kasprzyk, con il quale ha discusso i recenti avvenimenti lungo la linea di contatto. In giornata Kasprzyk ha incontrato anche il ministro della Difesa Levon Mnatsakanyan.

(28 feb 17) IL SEGRETARIO GENERALE DELL’ONU INVITA ALLE TRATTATIVE – Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterrez, si dichiara preoccupato per l’escalation della tensione in Nagorno Karabakh, invita le parti ad astenersi dall’uso della forza e invita a riprendere le trattative di pace, ribadendo il pieno supporto all’azione del Gruppo di Minsk.

(27 feb 17) RIMOSSI I CORPI DEGLI AZERI – Con la mediazione della Croce Rossa Internazionale nella mattinata hanno avuto luogo le rimozioni dei corpi dei soldati azeri caduti mentre tentavano di attaccare le postazioni armene. Posizionati nella cosiddetta terra di nessuno per tre giorni i corpi sono stati bersaglio dei colpi degli stessi azeri che neppure con i cadaveri dei propri compagni al suolo hanno interrotto i colpi di mortaio verso il territorio armeno. le operazioni sono state rese difficoltose a causa della presenza di molte mine in quella porzione di territorio. Il governo azero ha divulgato nella giornata odierna i nomi dei cinque soldati caduti.

(27 feb 17) MIRZOYAN: BASTA GENERICHE CONDANNE – Il ministro degli Affari Esteri della repubblica del Nagorno Karabakh ha rilasciato un comunicato nel quale riassume quanto accaduto il 25 febbraio. «L’incidente del 25 febbraio 2017 è un’altra prova di totale disprezzo per gli impegni assunti dall’Azerbaigian nei quadri degli accordi del 1994 e del 1995, così come gli accordi raggiunti a Vienna e San Pietroburgo. È evidente che aumentando il grado di tensione sulla linea di contatto lato azero tenta di controllare non solo la capacità di combattimento dell’esercito Difesa Artsakh, ma anche la reazione della comunità internazionale per l’uso della forza» si legge nella dichiarazione. «E’ stata l’assenza di valutazione forte e mirata della comunità internazionale di azioni di autorità azere a interrompere il processo di soluzione pacifica del conflitto e la preparazione per la guerra che in una certa misura, ha creato una situazione, approfittando della  quale Baku ha ritenuto possibile scatenare u’aggressione militare contro Artsakh in aprile 2016».

(26 feb 17) “MOLTI FERITI NEGLI OSPEDALI AZERI” – Il Ministero della Difesa dell’Artsakh ha diffuso il testo di una telefonata, registrata dall’intelligence armena, intercorsa fra due cittadine azere. Nella conversazione una delle due informa l’altra che l’ospedale di zona è pieno di soldati feriti e che la situazione è simile a quella dello scorso aprile.

(26 feb 17) COMUNICATO DELL’ESERCITO DI DIFESA DEL KARABAKH – In merito all’aggressione tentata ieri da gruppi di incursori azeri e sventata dalla prima linea armena, l’Esercito di difesa del Karabakh ha rilasciato un comunicato nel quale si sottolinea l’atteggiamento provocatorio dell’Azerbaigian. Fra l’altro si legge che  «la parte azera, in conformità con la sua abitudine, non solo ha proseguito a inventare informazioni alla propria opinione pubblica presentando i fatti come se i soldati fossero stati colpiti da un drone armeno o da cannoneggiamenti il 25 febbraio, ma ha anche, bombardato la prima linea armena e le vicine aree di profondità più di un centinaio di volte, verso la fine della giornata e stasera, con colpi di mortaio e di artiglieria di lungo raggio. Dopo tutto questo, la logica suggerisce che abbiamo a che fare con una controparte che non solo è ingannevole e priva di un senso della realtà (e di questo eravamo convinti da molto tempo), ma anche di un nemico che ha perso il rispetto verso il cadavere di un proprio soldato».

(25 feb 17) FERMO COMUNICATO DIFESA ARMENIA – Il ministero della Difesa dell’Armenia ha rilasciato una dichiarazione sulla nuova aggressione azera di questa notte. Nel comunicato tra l’altro si legge che «nella notte del 25 febbraio, la parte azera ancora una volta ha fatto un tentativo di attaccare unità avanzate dell’esercito di difesa dell’Artsakh. L’aggressore è stato spinto indietro e ha subito perdite. Da diversi giorni, la leadership militare e politica dell’Azerbaijan sta aumentando la tensione sulla linea di contatto e spargendo disinformazione. Dopo le perdite subite la notte scorsa, la leadership azera inveisce sugli “attacchi” della parte armena. La parte armena si è impegnata per il cessate il fuoco e sollecita la parte azera ad astenersi da misure volte a un ulteriore deterioramento della situazione. L’intera responsabilità per le conseguenze di una possibile escalation ricadrà sulla leadership militare e politica dell’Azerbaigian» si legge nella dichiarazione.

(25 feb 17) DUE ATTACCHI AZERI NELLA NOTTE, CI SONO MORTI – Due distinti tentativi di penetrazione nel territorio della repubblica del Nagorno Karabakh sono stati compiuti da forze azere nella notte tra venerdì e sabato.  Il primo, intorno alle 3 locali, è avvenuto nel settore nord orientale (Martakert), il secondo alle 4 nel settore orientale (Akna). L’Esercito di difesa del Karabakh ha respinto le aggressioni e ricacciato indietro gli azeri. Secondo fonti militari alcuni corpi di soldati azeri (almeno due) si trovano nella terra di nessuno fra le due linee. Movimenti azeri lungo la linea di contatto era stati registrati nelle ultime ore e lasciavano presagire azioni diversive. Il ministero della Difesa dell’Azerbaigian conferma le perdite che addebita a una “aggressione” armena evitando di menzionare l’ubicazione dei corpi dei propri soldati. Il portavoce del presidente del Nagorno Karabakh, Davit Babayan, ha dichiarato che ora la situazione è calma aggiungendo che «le perdite sono così numerosi che essi (gli azeri, NdR) non sono in condizione di rimuove i caduti dalla zona neutrale»

(24 feb 17) NUMEROSI COLPI DI MORTAIO SU TALISH – Dalla prima mattina si registrano numerosi colpi di mortaio e cannoneggiamenti azeri sul villaggio di Talish che è attualmente quasi disabitato dopo l’aggressione azera e le devastazioni dello scorso aprile. Le violazioni sono state particolarmente intense fra le 10 e le 11,30. Gli azeri hanno usato mortai da 120 mm e cannoni D-44. Fonti armene confermano che non vi sono state vittime o feriti.

(23 feb 17) ESERCITO KARABAKH RISPONDE ALLE AZIONI AZERE – Nella notte nuove ulteriori azioni azere lungo la linea di contatto con oltre 1600 colpi in violazione dell’accordo di cessate-il-fuoco. Le forze azere hanno usato mortai di medio calibro. L’Esercito di difesa del Karabakh ha risposto alle provocazioni delle forze azere fra le cui fila si registra un caduto come ammesso da fonti dell’Azerbaigian.

(20 feb 17) REFERENDUM:VINCE IL SI – Questi i risultati della consultazione referendaria: voti favorevoli 69,540 (87.6%), voti contrari 7,686, (9.7%), voti non validi 2,202 (2.8%). Numerosi osservatori stranieri hanno seguito le operazioni di voto nella repubblica che in virtù delle modifiche costituzionali assumerà ora il nome ufficiale di “Repubblica di Artsakh”.

(20 feb 17) REFERENDUM: AFFLUENZA AL 76%  Secondo i dati diffusi (che devono essere confermati dalla Commissione Elettorale Centrale) ha votato per il referendum il 76,44% degli aventi diritto, ossia 79.428 elettori sui 103.793 aventi diritto.

(20 feb 17) REFERENDUM: L’ARTSAKH VOTA LE RIFORME COSTITUZIONALI – Seggi aperti in tutta la repubblica del Nagorno Karabakh per confermare o meno le modifiche alla Costituzione così come approvate dal Parlamento nel mese di gennaio dopo i lavori della speciale Commissione di studio. Sono 280 le stazioni di voto operanti oltre a un seggio attivo a Yerevan in Armenia per i cittadini dell’Artsakh lì residenti.

(17 feb 17) COMUNICATO DEL GRUPPO DI MINSK DELL’OSCE«I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE (Ambasciatori Igor Popov della Federazione Russa, Stephane Visconti di Francia e Richard Hoagland degli Stati Uniti d’America) si sono incontrati ieri con il ministro degli Esteri dell’Armenia Edward Nalbandian e con il ministro degli Esteri dell’Azerbaijan Elmar Mammadyarov, separatamente e poi congiuntamente. Anche il Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE-Ufficio, Ambasciatore Andrzej Kasprzyk, ha partecipato alle riunioni. I co-presidenti hanno discusso con i ministri la situazione corrente lungo la linea di contatto e il confine armeno-azerbaigiano. I co-presidenti hanno ribadito che non c’è alternativa a una soluzione pacifica del conflitto e che la guerra non è un’opzione, e hanno invitato le parti alla moderazione sul terreno così come nelle loro comunicazioni pubbliche e a preparare la loro popolazione per la pace e non per la guerra. I copresidenti hanno anche sollecitato le parti a rispettare rigorosamente gli accordi di cessate il fuoco del 1994/95 che costituiscono il fondamento della cessazione delle ostilità. I co-presidenti hanno ricordato le dichiarazioni congiunte maggio 2011 dei loro presidenti a Deauville sottolineando che l’uso della forza potrebbe solo portare più sofferenza e devastazione e sarebbe condannato dalla comunità internazionale. I co-presidenti hanno condiviso le loro opinioni con le parti sui passi che dovrebbero essere presi verso le decisioni dei vertici del 2016 a Vienna e San Pietroburgo volti a stabilizzare la situazione nella zona del conflitto attuazione. I co-presidenti hanno sottolineato ai ministri la necessità di dimostrare una maggiore flessibilità e di riprendere i negoziati globali al raggiungimento di una soluzione duratura al più presto possibile. I co-presidenti riconosciuto che la recente decisione delle autorità armene di restituire il corpo di un militare azero è stato un gesto umanitario utile. I due Ministri hanno ribadito il loro impegno a rispettare rigorosamente i loro obblighi umanitari internazionali, tra cui quelli della Dichiarazione Astrakhan dell’ottobre 2010 rilasciata dai presidenti di Armenia, Azerbaigian, e la Federazione russa. I co-presidenti sono consapevoli che è programmato un cosiddetto referendum costituzionale  che si terra in Nagorno-Karabakh il 20 febbraio 2017. Sebbene  i co-presidenti notino che le autorità de facto del Nagorno-Karabakh vedono l’utilizzo di tale procedura come un tentativo di organizzare la vita pubblica della loro popolazione, sottolineano ancora una volta che nessun paese, tra cui l’Armenia e l’Azerbaigian, riconoscono Nagorno-Karabakh come uno stato indipendente e sovrano. Di conseguenza, i co-presidenti non accettano che i che risultati del referendum del 20 febbraio influiscano sullo status giuridico del Nagorno-Karabakh. I co-presidenti sottolineano, inoltre, che i risultati in alcun modo pregiudicano lo status finale del Nagorno-Karabakh o il risultato dei negoziati in corso per portare una soluzione duratura e pacifica del conflitto del Nagorno-Karabakh. I copresidenti in programma di recarsi nella regione a marzo»

(16 feb 17) INCONTRO A MONACO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI – A Monaco di Baviera si sono incontrati i ministri degli Esteri di Armenia e Azerbaigian che hanno avuto colloqui separati e congiunti con i co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce. Al termine dei colloqui il GM ha rilasciato un comunicato stampa.

(9 feb 17) RIMANGONO CRITICHE LE CONDIZIONI DEL MILITARE FERITO – Sarà trasportato a Yerevan Koryun Kirakosyan, il militare ferito due giorni fa lungo la linea di contatto. Le sue condizioni permangono critiche e permane lo stato di coma.

(8 feb 17) ALTRO SOLDATO ARMENO UCCISO DAGLI AZERI – Gegham Manukyan (1979) è stato mortalmente colpito nella prima mattinata da colpi azeri in un settore non precisato della linea di contatto. Verso mezzogiorno, in direzione Martakert, nuove violazioni azere hanno seriamente ferito il soldato Koryun Kirakosyan (1988) che è stato trasportato all’ospedale di Stepanakert e sottoposto a intervento chirurgico.

(7 feb 17) IL BLOGGER RUSSO-ISRAELIANO ESTRADATO A BAKU – Alexander Lapshin, il blogger russo-israeliano è stato estradato oggi dalla Bielorussia in Azerbaigian a seguito di richiesta di Baku per il quale il blogger è responsabile di aver visitato il Nagorno Karabakh (nel 2011 e nel 2012) e di aver scritto sul suo blog numerosi articoli critici sull’Azerbaigian e la sua dittatura. Russia e Israele hanno protestato con la Bielorussia per questa estradizione anche in considerazione del fatto che Lapshin non era su alcuna lista internazionale di “ricercati”. Ironia delle autorità armene che ricordano a Israele come Aliyev lo abbia ringraziato per la vendita di armi avvenuta nei mesi scorsi.

(7 feb 17) MONITORAGGIO OSCE – Funzionari dell’Osce hanno compiuto nella mattinata un monitoraggio lungo la linea di contatto all’altezza di Horadiz  (Hadrut). L’osservazione non ha rilevato violazioni del cessate-il-fuoco. Come già accaduto altre volte in passato le autorità azere hanno impedito ai diplomatici di avvicinarsi alla prima linea e dalla parte dell’Azerbaigian il monitoraggio è stato eseguito da posizione più arretrata.

(6 feb 17) MIRZOYAN INVIA MESSAGGIO DI SALUTO A NUOVO SEGRETARIO DI STATO USA – Il ministro degli Affari Esteri della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh ha inviato un messaggio di saluto al nuovo Segretario di Stato USA, Rex Tillerson. Nel suo messaggio Mirzoyan ha tra l’altro espresso gratitudine per l’aiuto fornito dagli Stati Uniti al popolo dell’Artsakh. «Siamo lieti di proseguire la cooperazione, costruita su valori condivisi di democrazia, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché di una visione di stabile e pacifica del Caucaso meridionale» si legge nel testo.

(6 feb 17) VIOLAZIONI AZERE, UCCISO SOLDATO ARMENO – Il ventenne Gor Gareginyan è stato mortalmente colpito da fuoco azero. Il fatto è avvenuto intorno alle ore 23 di domenica sera lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian, nel settore orientale. Al giovane è stata conferita decorazione postuma “Per servizio, in battaglia” dal presidente della repubblica Sahakyan.

(4 feb 17) SALE LA TENSIONE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – L’esercito di difesa del Karabakh  ha segnalato un aumento della tensione lungo la linea di contatto nella notte tra venerdì e sabato mattina. Gli azeri hanno violato il cessate il fuoco lungo la linea di contatto  più di 50 volte, sparando 250 colpi di fucili e 92 volte utilizzando granate da 60 e 82 mm. Nella giornata odierna la situazione è relativamente calma.

(3 feb 17) L’OMBUDSMAN DEL NK VISITA IL DETENUTO AZERO – Ruben Melikyan, Ombudsman (difensore dei diritti umani) della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh, ha fatto visita al soldato azero Elnur Husseinzade catturato tre giorni fa mentre con altri compagni tentava di penetrare nel territorio armeno. Melikyan ha consegnato al militare il testo in lingua azera della Convenzione sui diritti umani e si è assicurato delle sue condizioni di salute e del trattamento al quale è stato sottoposto. A Husseinzade, appartenente alla 157a brigata motorizzata,  è stato fornito un interprete e un avvocato difensore che lo dovrà assistere nel processo a suo carico per ingresso illegale nel territorio della repubblica.  L’ex ambasciatore statunitense Evans ha lodato l’iniziativa che merita il plauso di tutta la comunità mondiale dichiarando che «il mondo può solo applaudire quando catturati o arrestati sono trattati con dignità e rispetto. Invero tutto ciò deve essere reciproco».

(2 feb 17) IL GOVERNO RENDICONTA LE DONAZIONI DOPO APRILE – Oltre dieci milioni e mezzo di euro sono stati donati da 7903 soggetti (fisici e giuridici) dopo la guerra dei quattro giorni dello scorso mese di aprile. Lo rende noto il governo della repubblica del Nagorno Karabakh che ha pubblicato un report specifico. al primo gennaio 2017 sono stati spesi oltre undici milioni per acquisto materiale, armi e opere di fortificazione lungo la linea di contatto.

(2 feb 17) LA MADRE DI HUSEYN ZADE SMENTISCE LE AUTORITA’ AZERE – La madre del ventiduenne soldato azero ha smentito le autorità del proprio Paese. in un’intervista video a “Istipress” la donna ha smentito che il figlio fosse stato allontanato dall’esercito dell’Azerbaigian e ha precisato che dopo aver completato il servizio militare egli era rientrato nelle forze armate arruolandosi; ha altresì precisato di averlo visto a casa la sera prima dell’incidente durante una licenza di riposo.

(2 feb 17) BABAYAN: IL PRIGIONIERO AZERO E’ PIU’ AL SICURO QUI CHE IN PATRIA – Il portavoce presidenziale Davit Babayan ha voluto commentare con la consueta ironia la presa di distanza dell’Azerbaigian dal proprio soldato catturato ieri notte mentre tentava con altri soldati un’azione diversiva in territorio armeno. Babayan ha dichiarato che «il prigioniero è al sicuro persino più che in patria dove le autorità si sono affrettate a prendere le distanze dal soldato» aggiungendo che a differenza di quanto fanno gli azeri, non rientra nella cultura armena offendere i prigionieri.

(1 feb 17) UN SOLDATO AZERO CATTURATO IN TERRITORIO ARMENO – Un soldato azero è stato catturato mentre insieme a un gruppo di commilitoni tentava una sortita in territorio armeno. L’Esercito di difesa del Karabakh ha sventato l’azione avvenuta intorno alle ore 3 di questa notte in direzione di Talish. L’azero catturato è il ventiduenne Elnur Hyussein Zade, nativo di Barda. Un altro soldato dell’Azerbaigian, il sergente Rauf Isayev,   è rimasto ferito come confermato anche dai media azeri. Il ministero della Difesa di Baku ha rilasciato una dichiarazione nella quale definisce Zade un “sistematico violatore della disciplina militare“.

 

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(25 gen 17) IL GRUPPO DI MINSK RESPINGE LE ACCUSE AZERE – Al duro comunicato azero contro l’operato del Gruppo di Minsk il copresidente Usa, Richard Hoagland, ha respinto con dichiarazioni altrettanto ferme: «Noi continueremo a lavorare per facilitare i negoziati volti a raggiungere una soluzione duratura basata sui principi del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e dell’Atto finale di Helsinki, in particolare i principi di integrità territoriale, l’autodeterminazione, e non uso della forza. Continueremo i nostri sforzi per aiutare a mediare una soluzione pacifica fino a quando le parti ritengano che i nostri servizi sono utili. Alla fine, tuttavia, sono i leader stessi che devono dimostrare la volontà politica necessaria per giungere ad una soluzione giusta e durevole che porterà alla pace e alla prosperità dei loro popoli, così come per l’intera regione.»

(25 gen 17) PIL 2016: +9% – Il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha comunicato nel corso della prima riunione dell’anno del Consiglio di Gabinetto che il Prodotto Interno Lordo (PIL) è cresciuto nel 2016 del nove per cento nonostante un anno definito “difficile” a causa della guerra dei quattro giorni di aprile.

(24 gen 17) VERTICE (NON PROGRAMMATO) RUSSO-AZERO – A Mosca si sono incontrati i ministri degli Esteri di Russia (Lavrov) e Azerbaigian (Mammadyarov). L’incontro non era programmato e pare sia stato richiesto dagli azeri dopo le parole del ministro russo che aveva affermato che il conflitto del Nagorno Karabakh non è “una questione interna azera”.

(24 mag 17) MONITORAGGIO OSCE – L’Osce ha compiuto nella giornata odierna un monitoraggio nel settore nord orientale della linea di contatto all’altezza dell’insediamento di Seysulan (regione di Martakert). Durante l’attività di osservazione non sono state registrate violazioni del cessate il fuoco.

(23 gen 17) DURE DICHIARAZIONI AZERE CONTRO IL GRUPPO DI MINSK – Non soddisfatto di boicottare il bilancio dell’Osce, l’Azerbaigian ha sferrato oggi un violento e senza precedenti attacco verso il Gruppo di Minsk che viene accusato di non seguire il mandato assegnato per il negoziato. La missione permanente dell’Azerbaigian presso l?osce ha rilasciato un duro comunicato che si conclude con la minaccia che «l’Azerbaigian ha tutto il diritto di difendere il proprio territorio e proteggere i propri cittadini con tutti i mezzi». Intanto il presidente azero Aliyev nel corso di una pubblica riunione ha ribadito che mai il Nagorno Karabakh potrà essere indipendente.

(23 gen 17) ALTRO SOLDATO  ARMENO UCCISO – Il ventiduenne Karen Ulubabyan è stato mortalmente colpito da fuoco azero mentre si trovava in una postazione dell’Esercito di Difesa del Karabakh. Il tragico episodio è avvenuto intorno alle 23,30 ore locali in località non precisata. Il presidente Sahakyan ha conferito onorificenza postuma al giovane caduto che nell’agosto del 2014 aveva partecipato alle operazioni per respingere un tentativo di penetrazione azera nel territorio armeno.

(19 gen 17) L’ARTSAKH ALLA FIERA DEL TURISMO DI MADRID – Il Dipartimento del turismo della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh ha partecipato alla importante fiera del turismo (“Fitur”) apertasi ieri nella capitale spagnola.

(19 gen 17) SAHAKYAN FIRMA DECRETO PER REFERENDUM – Si terrà il prossimo 20 febbraio il referendum popolare sulla riforma costituzionale. Dopo il voto favorevole dell’Assemblea Nazionale, il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha firmato il relativo decreto che fissa la data della consultazione.

(18 gen 17) COLPITO A MORTE GIOVANE SOLDATO ARMENO – Un altro giovane soldato armeno è stato mortalmente colpito da fuoco azero. Il diciannovenne Andranik Musikyan ha perso la vita oggi pomeriggio intorno alle ore 14 locali mentre si trovava in una postazione dell’Esercito di difesa dell’Artsakh lungo la linea di contatto con l’Azerbaigian, nel settore meridionale. Il presidente Sahakyan ha conferito la decorazione postuma “Per servizio in battaglia” al giovane caduto originario della provincia di Gegharkunik in Armenia.

(18 gen 17) SAHAKYAN RICEVE KASPRZYK – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha ricevuto oggi a Stepanakert il Rappresentante speciale del Presidente dell’Osce in carica, amb. Andrzej Kasprzyk. L’incontro è stato focalizzato da numerose questioni riguardanti in particolare la situazione lungo la linea di contatto.

(17 gen 16) LAVROV: “iL KARABAKH NON E’ QUESTIONE INTERNA AZERA” – Nel corso di una conferenza stampa il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che il problema dei territori intorno al Nagorno Karabakh (cosiddetti “territori occupati”)  rimane ancora in piedi e che può essere risolto solo nell’ambito di una determinazione dello status della regione, senza uso della forza. Lavrov ha altresì aggiunto che il conflitto non è solo una questione di affari interni dell’Azerbaigian.

(17 gen 17) IL PARLAMENTO APPROVA LE MODIFICHE COSTITUZIONALI – Con venti voti a favore, sette contrari e un astenuto, l’Assemblea Nazionale ha approvato le modifiche alla Costituzione presentate dalla Commissione speciale. A fine febbraio si terrà il referendum popolare.

(17 gen 17) FERITO SOLDATO DEL KARABAKH – Il diciannovenne Gurgen Sargsyan è stato ferito oggi da un colpo sparato dalle postazioni azere. Il fatto è avvenuto intorno a mezzogiorno (ora locale) lungo la linea di contatto nel settore orientale.

(16 gen 17) COLPITO SOLDATO ARMENO, SI INDAGA SULLE CAUSE DEL DECESSO – Le autorità della repubblica non hanno ancora determinato con certezza le cause della morte del ventiduenne Arayk Sargsyan avvenuta intorno alle 12,30 in località non ancora precisata.

(16 gen 17) VIOLAZIONI AZERE CON MORTAI – Nella notte sono state nuovamente registrate violazioni azere del cessate-il-fuoco con uso di granate e mortai. Il Comando armeno ha smentito voci diffuse dalla stampa azera secondo la quale un soldato dell’Azerbaigian sarebbe stato mortalmente colpito.

(16 gen 17) MUORE SOLDATO ARMENO FERITO IL 30 DICEMBRE – Il ventenne Garik Vardanyan, ferito da colpi azeri lo scorso 30 dicembre, è deceduto nella tarda serata di ieri nell’ospedale militare di Yerevan dove da allora era ricoverato. Il Comando dell’Esercito di difesa del Karabakh ha inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia del giovane al quale il presidente Sahakyan ha conferito decorazione postuma.

(15 gen 17) REFERENDUM: PROBABILE VOTO A FEBBRAIO – Il prossimo 17 gennaio l’Assemblea nazionale sarà chiamata a votare sulla proposta di riforma costituzionale sulla quale ha lavorato nei mesi passati una speciale Commissione d’intesa con tutte le forze politiche parlamentari ed extraparlamentari. Se, come probabile, il Parlamento darà il via libera, il referendum popolare sarà tenuto nel mese di febbraio. Lo ha annunciato Vahram Balayan, vice Presidente dell’Assemblea.

(12 gen 17) MONITORAGGIO OSCE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Un nuovo monitoraggio lungo la linea di contatto fra NagornoKarabkh-Artsakh e Azerbaigian è stato condotto questa mattina da una delegazione dell’Osce. L’osservazione è avvenuto all’altezza dell’insediamento disabitato di Ashaghy Veysali che si trova lungo il bordo meridionale della regione di Martuni non lontano dalla chiesa di Gevorgavan. Non sono state rilevate violazioni del cessate-il-fuoco.

(11 gen 17) SAHAKYAN VISITA LA CENTRALE DI JERMAJUR – Il presidente della repubblica si è recato in visita alla costruenda centrale idroelettrica di Jermajur nella regione di Shahumian. La località, nota anche per le sue fonti termali, si trova al termine della strada che proveniente da Martakert attraversa tutta la regione e si arresta alle pendici del plateau Artsakh. Il presidente era accompaganto dal primo Ministro Haroutyunyan.

(2 gen 17) L’AUSTRIA ASSUME LA PRESIDENZA DELL’OSCE – Dal primo gennaio l’Austria ha assunto la presidenza di turno dell’Organizzazione e il suo ministro degli Affari Esteri, Sebastian Kurz, è divenuto Presidente in carica per l’anno corrente. Kurz illustrerà il suo programma al Consiglio dell’Osce previsto per il prossimo 12 gennaio a Vienna.

(1 gen 17) CAPODANNO COL BOTTO: 1400 COLPI AZERI CONTRO POSTAZIONI ARMENE – Neppure la notte di Capodanno tacciono le armi lungo la linea di confine tra Azerbaigian e Nagorno Karabakh-Artsakh. Sono circa 1400 i colpi sparati dagli azeri all’indirizzo delle postazioni armene di difesa.

(1 gen 17) IL DISCORSO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE SAHAKYAN – «Cari compatrioti, fra poche ore diremo addio al 2016, l’anno in cui abbiamo continuato a costruire e sviluppare la nostra Patria, registrare successi e realizzazioni, superare prove e difficoltà. Gli eventi dei tesi giorni di aprile, il dolore delle perdite e il lutto, le imprese dei nostri eroi figli e fratelli sono ancora freschi nella nostra memoria. Nell’ora decisiva il popolo armeno ha dimostrato un’unità senza precedenti,  consolidando in un brevissimo periodo di tempo e difendendo il proprio onore e la propria dignità. Un soldato in piedi sul bordo del Paese di origine ha mostrato ancora una volta la forza del suo spirito e del suo braccio respingendo il selvaggio avversario. Nuovi eroi sono nati durante la difesa della Patria, i cui nomi sono stati scolpiti con lettere d’oro nella storia del nostro popolo. La loro devozione e il loro patriottismo sarà sempre una fonte di motivazione e di ispirazione per le generazioni presenti e future. Eterno onore e gloria a tutti i nostri martiri! Lasciate che solo la gioia e la prosperità più avanti prevalgano nelle loro famiglie, fate in modo che i loro figli crescano  sotto il cielo sereno e in una Patria libera, indipendente e sviluppata come l’hanno sognata i loro padri. Cari amici, il nuovo anno è la festa di nuove speranze e aspettative per tutti noi. Crediamo che con ogni anno a venire la nostra vita cambierà, diventerà migliore e più prospera, i nostri focolari saranno pieni di calore e gentilezza, la nostra Patria non mancherà di tenere il rafforzamento e lo sviluppo. L’anno del 2017 sarà ricco di eventi per il nostro popolo e lo stato. Noi celebreremo il 25° anniversario della formazione del nostro esercito e della liberazioni di Shushi, vittorie che sono diventate un punto di svolta nella vita dell’Artsakh e possiedono un grande significato. Queste vittorie e tutte le nostre conquiste acquisite durante gli anni di indipendenza sono diventate possibili grazie agli sforzi congiunti dei nostri fratelli e sorelle di Madre Armenia e della Diaspora. Siamo stati insieme e ci siamo consolidati sia nelle vittorie che nelle dure prove. E’ stato così e così rimarrà per sempre. Questa è la base del nostro successo. Caro popolo dell’Artsakh, in questo giorno caloroso e festoso voglio prima di tutto voglio congratularmi con tutto il personale dell’Esercito di Difesa, con quegli uomini coraggiosi che celebreranno l’anno nuovo in trincea in guardia vigile e vegliando sulla pace del nostro popolo. Possano i nostri soldati svolgere il loro servizio con onore e tornare a casa sani e indenni! Mi congratulo con tutti i nostri compatrioti, tutto il popolo armeno e auguro pace, robusta salute e prosperità. Rendiamo il 2017 un anno di attuazione dei sogni più intimi e degli obiettivi per ogni famiglia nell’Artsakh. Buon Anno e Buon Natale! (Stepanakert, 31 dicembre 2016)»

 

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(31 dic 16) VIOLAZIONI AZERE, GRAVEMENTE FERITO SOLDATO DEL KARABAKH – In conseguenza di ripeturte violazioni azere del cessate-il-fuoco, concentratesi soprattutto nel settore nord orientale del confine tra Azerbaigian e repubblica del Nagorno Karabakh, un soldato dell’Esercito di Difesa, Garik Vardanyan, è stato gravemente ferito. A causa delle sue condizioni è stato deciso l’elitrasporto all’ospedale militare di Yerevan in Armenia

(30 dic 16) REAZIONE ARMENA NELLA NOTTE – Forze speciali dell’Armenia hanno compiuto un’azione diversiva nella notte contro le postazioni azere in risposta al tentativo di invasione territoriale del nemico. Secondo fonti del ministero della Difesa di Yerevan, le truppe di Baku hanno subito perdite quantificate in almeno quattro soldati.

(30 dic 16) 1300 COLPI AZERI CONTRO LE POSTAZIONI DEL KARABAKH – Rimane costante negli ultimi giorni il numero di violazioni azere del cessate-il-fuoco lungo la linea di demarcazione con il Nagorno Karabakh. Nella notte sono stati tirati circa 1300 colpi all’indirizzo delle postazioni armene.

(29 dic 16) BORDYUZHA (CSTO) CONDANNA LA PROVOCAZIONE AZERA – Il Segretario generale della “Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva” (CSTO), Nikolay Bordyuzha, ha rilasciato il seguente comunicato: «Valutiamo tali azioni nel territorio di uno Stato membro della CSTO come una provocazione, soprattutto sullo sfondo dell’abbastanza grave incidente nella Repubblica del Nagorno-Karabakh, nel mese di aprile di quest’anno, con l’uso di armi pesanti ed equipaggiamento militare. Considerando gli sforzi avviati dai leader delle due [contrastanti] parti, così come di alcuni [altro] afferma, sembrava che il processo di risoluzione del conflitto del Karabakh, infine, sarebbe stato più attivo. Tuttavia, le informazioni che abbiamo recentemente ricevuto dalla regione, [e] per la violazione degli accordi di cessate il fuoco, in particolare l’episodio 29 dicembre che ha causato la morte di militari militari, dà adito a serie preoccupazioni».  Le dichiarazioni di Bordyuzha sono state favorevolmente accolte dall’Armenia sia per il riferimento al “territorio di uno stato membro” (che conferma lo sconfinamento azero) e soprattutto il richiamo alla “Repubblica del Nagorno Karabakh”.

(29 dic 16) FERMA CONDANNA DELL’ARMENIA PER LA NUOVA PROVOCAZIONE AZERA – Il ministero della Difesa dell’Armenia si è rivolto alla comunità internazionale e in particolare ai paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce denunciando la grave aggressione azera e invitandoli a richiamare l’Azerbaigian alla ragionevolezza. un comunicato è stato emanato anche dal ministero degli Esteri di Yerevan nel quale tra l’altro si legge che «in una situazione in cui il danno alla risoluzione del conflitto del Nagorno Karabakh non è stato pienamente recuperato dopo gli eventi di inizio aprile, Baku sta rompendo il proprio impegno per risolvere la questione in modo pacifico e rispettare gli accordi raggiunti a Vienna e San Pietroburgo. Questa è la risposta dell’ Azerbaigian agli appelli del gruppo di Minsk dell’OSCE a rimanere fedeli agli accordi di cessate il fuoco, raggiunti nel 1994-1995. La comunità internazionale ha più volte sollecitato il rispetto del cessate il fuoco in particolare nei giorni festivi. Con l’attacco eversivo alla vigilia del nuovo anno e di Natale (Natale armeno, 6 gennaio NdR), Baku va in contrasto con i valori universali. I paesi co-presiedenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE devono adottare misure immediate per smaltire la sbornia Azerbaigian, un paese che ha insolentemente sfidato gli appelli e le richieste dell’OSCE e ha perso il suo senso della realtà».

(29 dic 16) BATTAGLIA AL CONFINE TRA ARMENIA E AZERBAIGIAN – Alle prime luci dell’alba militari azeri hanno tentato di penetrare nel territorio della repubblica di Armenia, all’altezza del villaggio di Chinari nella regione nord orientale di Tavush. Il tentativo di incursione è stato respinto dopo una battaglia che ha lasciato sul terreno tre militari armeni e sette azeri. Ne ha dato notizia per il primo il portavoce del ministero della Difesa dell’Armenia, Artsrun Hovhannisyan, con un post su Facebook. Nello scontro hanno perso la vita il tenente maggiore Shavarsh Melikyan e i soldati Edgar Narayan e Erik Abovyan.

(29 dic 16) VIOLAZIONI AZERE NELLA NOTTE – Consueta attività azera nelle ore notturne con oltre 750 colpi sparati all’indirizzo delle postazioni armene.

(28 dic 16) MIRZOYAN: NON ABBIAMO ALCUNA INTENZIONE DI CEDERE TERRITORI – Tradizionale conferenza stampa di fine anno del ministro degli Affari Esteri del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan che ha ribadito che le autorità dello Stato non hanno alcuna intenzione di cedere territori. «Non abbiamo sentimenti disfattisti. Abbiamo l’intenzione di sviluppare, avanzare e disporre di un Paese potente. Si ritiene che la comunità internazionale taccia, ma in realtà ci sono state risposte sia da parte della comunità internazionale che dei co-presidenti del Gruppo di Minsk» ha detto il ministro. al riguardo Mirzoyan ha ricordato la sessione PACE nel mese di aprile, durante la quale sono state date valutazioni precise e vere. « Altra questione è che vogliamo sentire valutazioni più precise e di condanna. Tutti i nostri sforzi sono rivolti a questo. Nei giorni della guerra di aprile, l’Azerbaigian utilizzato i propri insediamenti come uno scudo» ha aggiunto il ministro.

(27 dic 16) IL PARLAMENTO DISCUTE IL PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE – Il Presidente dell’Assemblea Nazionale  della Repubblica del Nagorno-Karabakh, Ashot Ghoulyan ha tenuto oggi una consultazione di lavoro con la partecipazione del Vice Presidente dell’Assemblea, i Presidenti delle Commissioni permanenti, i loro vice e i responsabili del personale. Nl corso dell’incontro sono stati calendarizzati i tempi e di discussione del progetto di riforma costituzionale nel corso della quarta sessione con seduta plenaria fissata per giovedì prossimo.

(27 dic 16) MINISTRO DIASPORA ARMENO: 2017 ANNO DELL’ARTSAKH – Il ministro della Diaspora della repubblica di Armenia, Hranush Hakobyan, nel corso della sua conferenza di fine anno ha annunciato che il 2017 sarà ufficialmente dedicato all’Artsakh. Il ministro ha ricordato come la diaspora armena è stata unita nel mese di aprile, quando l’Azerbaigian aveva scatenato un’aggressione militare contro Artsakh.

 

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(24 dic 16) MODERATA ATTIVITA’ AZERA NELL’ULTIMA SETTIMANA – Nel corso dell’ultima settimana sono state riscontrate numerose violazioni azere dell’accordo di cessate-il-fuoco, specialmente nelle ore notturne. Tuttavia, rispetto ai giorni precedenti, la situazione sembra essere relativamente più calma per quanto non siano mancati numerosi di colpi di mortaio di vario calibro all’indirizzo delle postazioni armene.

(17 dic 16) SAHAKYAN VISITA LA REGIONE DI SHAHUMIAN – Il presidente Sahakyan si è recato oggi in visita nella regione di Shahumian dove, nel villaggio di Yeghegnot ha incontrato i capi delle comunità locali per discutere i problemi del territorio.

(14 dic 16) ASHOT GHULYAN A PARIGI – Il presidente dell’Assemblea Nazionale è in visita a Parigi su invito  del Circolo di amicizia franco-karabako. Nella capitale transalpina ha incontrato numerosi esponenti politici francesi ospite dell’Assemblea Nazionale francese e ha visitato l’ambasciata armena dove si è intrattenuto con l’ambasciatore Tchitetchian e con esponenti della comunità armena.

(12 dic 16) SAHAKYAN: IL PROGETTO DI NUOVA COSTITUZIONE E’ PRONTO PER IL PARLAMENTO – Così si è espresso il presidente della repubblica annunciando l’invio del progetto di riforma all’Assemblea Nazionale. Sahakyan  ha lodato l’impegno della Commissione speciale incaricata di redigere la bozza che è stata a lungo discussa con tutte le forze politiche parlamentari ed extraparlamentari. Sahakyan ha sottolineato che le riforme costituzionali sono una domanda dei tempi, e che mirano a rafforzare ulteriormente i diritti umani e le libertà nonché lo stato della democrazia e del diritto, migliorando l’equilibrio dei poteri, e aumentando l’efficienza del governo dello stato del paese. «Dopo aver effettuato alcuni lavori di revisione ai sensi della vigente Costituzione e delle leggi, la bozza della nuova Costituzione verrà inviata all’Assemblea nazionale per ottenere l’approvazione del Parlamento; solo dopo questo sarà possibile parlare la data per l’indizione del referendum» ha dichiarato il presidente.”

(11 dic 16) PROSEGUE LA VISITA DI SARGSYAN IN ARTSAKH – Il presidente dell’Armenia ha incontrato oggi, alla presenza dei competenti ministri di Armenia e Artsakh, numerosi esponenti del mondo culturale in un evento specificatamente organizzato a Stepanakert.

(10 dic 16) L’UNIONE EUROPEA SI APPELLA ALLE PARTI – La portavoce per gli affari esteri dell’UE e la politica di sicurezza, Maja Kocijančič, ha dichiarato che «Gli impegni reiterati fatti dai presidenti di Armenia e Azerbaigian per il cessate il fuoco e alla soluzione pacifica del conflitto del Nagorno-Karabakh sono della massima importanza» e ha sottolineato che «la riunione di Amburgo del Consiglio ministeriale dell’Osce offre buone opportunità per rivitalizzare il processo di risoluzione del conflitto del NK sotto gli auspici dei Paesi co-presidenti del Gruppo di Minsk. Esortiamo le parti a sfruttare al meglio queste opportunità» ha concluso.

(10 dic 16) 25° ANNIVERSARIO DEL REFERENDUM, IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE – Il presidente Bako Sahakyan si è rivolto alla Nazione nel 25° anniversario del referendum confermativo dell’autodeterminazione  e nella Giornata della Costituzione: «Caro popolo dell’Artsakh,  a nome delle autorità dell’Artsakh e mio personale, di cuore mi congratulo per l’anniversario del referendum sull’indipendenza della repubblica del Nagorno Karabakh e per la  Festa della Costituzione; una festa importante e memorabile per la nostra gente. Nel 1991, abbiamo fatto sì che i sacri sogni e le aspirazioni dei nostri antenati divenissero realtà proclamando l’indipendenza e costantemente seguendo il percorso di costruzione di uno Stato democratico. Abbiamo avuto perdite irrecuperabili in questo modo, abbiamo superato difficoltà e prove. Ma a causa della volontà e dello spirito incrollabile del nostro popolo , siamo riusciti a ottenere vittorie importanti, rimanendo i padroni del presente e del futuro del nostro Paese, che sarà incondizionatamente luminoso e sereno. Non conosciamo altro modo. Nel 2006, la prima Costituzione del nostro Paese è stato adottato attraverso un referendum nazionale. E’ diventata un’altra testimonianza della nostra volontà di costruire uno stato libero, indipendente e potente, dimostrando il nostro impegno per i principi democratici e per i valori umani. Il ruolo della nostra legge fondamentale è inestimabile nella storia contemporanea di Artsakh. Cari compatrioti, ancora una volta mi congratulo con tutti voi per questa importante festa nazionale, e auguro la pace e il benessere alle vostre famiglie e alla Repubblica Artsakh»

(9 DIC 16) ZANNIER (OSCE): INVESTIGAZIONI  SU VIOLAZIONI – «L’Osce sta lavorando per stabilire il sistema di indagini sulle violazioni del cessate il fuoco in Karabakh» ha dichiarato il Segretario generale dell’Osce, Lamberto Zannier,  durante una conferenza stampa ad Amburgo. Zannier ha aggiunto che a suo parere è ancora lontana la soluzione del conflitto. Nella loro dichiarazione di ieri  le delegazioni dei Paesi copresidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE hanno sollecitato l’Armenia e l’Azerbaigian a rimuovere tutti gli ostacoli rimanenti per espandere la missione del Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE esercizio e per fare progressi su una proposta di istituire un meccanismo investigativo da parte dell’Organizzazione stessa.

(9 dic 16) PUBBLICATO REPORT SULLE ATROCITA’ AZERE AD APRILE – L’Ufficio dell’Ombudsman della repubblica del Nagorno Karabakh ha pubblicato un secondo report relativo alle atrocità commesse ad aprile dai soldati azeri nei confronti di soldati e civili armeni. Nel documento (che nella versione pubblica non presenta foto) vengono analizzati i trentuno casi di accertata crudeltà con la localizzazione degli eventi e la descrizione degli atti commessi. QUI IL REPORT IN INGLESE

(8 dic 16) STEINMEIER (OSCE) ACCUSA – Il Presidente dell’Osce in carica, il ministro degli Esteri tedesco Steinmeier ha così risposto a una domanda di un giornalista azero nel corso della conferenza stampa: «Non voglio puntare il dito, ma è da fare per coloro che hanno innescato il conflitto nel mese di aprile di quest’anno che ha colpito molte persone». Chiara allusione all’aggressione azera.

(8 dic 16) IL PRESIDENTE DELL’ARMENIA IN ARTSAKH – Serzh Sargsyan è giunto nella repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh, accolto all’aeroporto di Stepanakert dal presidente Sahakyan e dalle massime autorità dello stato. Sargsyan terrà consultazioni con il Comando dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh.

(8 dic 16) CONSIGLIO MINISTERIALE DELL’OSCE – Ad Amburgo sono stati aperti i lavori del 23° Consiglio ministeriale dell’Osce nel corso dei quali viene ovviamente toccato anche il tema del conflitto in Nagorno Karabakh. Il Presidente in carica, il tedesco Steinmeier, ha dichiarato che lo scontro di aprile ha dimostrato la pericolosità potenziale di questo conflitto, il Segretario di Stato USA Kerry lo ha definito «una minaccia per l’Europa», il ministro degli Esteri russo Lavrov ha sottolineato come il raggiungimento  di accordi chiave sia propedeutico alla risoluzione del contenzioso.

(8 dic 16) MONITORAGGIO OSCE – L’Osce ha compiuto nella mattinata odierna un monitoraggio lungo la linea di contatto tra repubblica del Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Il controllo è avvenuto all’altezza della regione di Askeran, a nord est del villaggio di Kengerli. Nessuna violazione del cessate-il-fuoco  è stata registrata. L’Azerbaigian non ha permesso alla delegazione Osce di raggiungere le postazioni lungo la linea di contatto e dalla parte azera il monitoraggio è stato condotto da posizione più arretrata.

(8 dic 16) PIANIFICATO COMPLETAMENTO LAVORI PER LA MOSCHEA DI SHUSHI – Saranno completati i lavori di restauro della moschea superiore di Shushi. Gli interventi saranno eseguiti da una società iraniana con la quale il ministero dell’Economia dell’Artsakh ha siglato un memorandum d’intesa nella giornata odierna.

(7 dic 16) IL PRIMO MINISTRO A WASHINGTON – Il Primo Ministro, Araiyk Haroutyunyan, è nella capitale degli Stati Uniti per incontrare i vertici delle due più importanti associazioni armene, l’Armenian Assembly of America (AAA) e l’Armenian National Committee of America (ANCA) con i quali ha in programma riunioni dedicate al consolidamento dei progetti riguardanti il Nagorno Karabakh e la valutazione di strategie politiche negli Stati Uniti anche alla luce del nuovo presidente eletto. Previsto anche un ricevimento organizzato dall’ambasciata dell’Armenia.

(2 dic 16) SONO TRE I FERITI GRAVI – Sono tre e non due i feriti gravi colpiti da granate lanciate dalla linea azera l’altra notte. Le informazioni sul fatto sono state aggiornate nelle ultime ore. I feriti sono Karapet Mikayelyan (19 anni), Kajik Badalyan (24 anni) e Gagik Poghosyan (32 anni), tutti in condizioni critiche ma stabili. Il primo, Mikaleyan  sembrerebbe quello più seriamente ferito avendo riportato ferite alla testa. Si segnalano intense violazioni azere del cessate il fuoco su tutta la linea di contatto, tuttavia il ministero della Difesa ha respinto e catalogato come disinformazione le notizie di alcuni media azeri che riferivano di scontri in campo aperto che avrebbero provocato tra le fila armene un morto e nove feriti.

(1 dic 16) GRAVEMENTE FERITI DUE SOLDATI ARMENI – L’ennesima violazione azera del cessate il fuoco ha causato il grave ferimento di due soldati dell’Esercito di difesa del Karabakh. Si tratta di Gagik Poghosyan, 32 anni, e di Kajik Zakharyan, 30 anni.  Il primo, che ha riportato la frattura della mandibola, un polmone trapassato e numerose ferite da scheggia, è ricoverato presso l’ospedale civile di Stepanakert. Il secondo versa in condizioni critiche ed è stato elitrasportato all’ospedale militare di Yerevan in Armenia. I due militari, entrambi residenti nel villaggio di Ashan (regione di Martouni) sono stati raggiunti da un colpo di mortaio sparato dagli azeri nella notte. Nella serata odierna un portavoce del Ministero della Difesa ha informato che la situazione lungo la linea di contatto è relativamente calma al momento.

 

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