Sabotatori di Stato

Qualcuno si ricorda di Shahbaz Guliyev, uno dei due sabotatori azerbaigiani entrati nella regione di Karvachar del Nagorno-Karabakh nel 2014? Ne abbiamo parlato l’ultima volta nel novembre 2020 quando, dopo la fine della guerra, fu diffusa la notizia che questo assassino, con il suo compare Dilgam Askerov, era stato liberato nel quadro dell’accordo di tregua post-bellico.

Un paio di giorni fa, Guliyev in diretta sul canale televisivo azerbaigiano Xural ha candidamente affermato che lui e Dilgam Askerov si erano infiltrati a Karvachar per ordine dell’ex vice primo ministro dell’Azerbaigian Ali Hasanov, e che il Ministero della Difesa del Paese ne era stato informato in anticipo.

I due, catturati dopo le scorribande nel corso delle quali avevano anche ammazzato un ragazzino di 17 anni, erano stati condannati: Askerov all’ergastolo e Guliyev a 22 anni di carcere. Nel 2020, dopo l’instaurazione di un cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh, Guliyev e Askerov sono stati restituiti a Baku in base al principio di uno scambio di prigionieri di guerra “tutti per tutti”.

Circa un anno fa, Guliyev aveva sostenuto la tesi secondo la quale lui e Askerov “andarono a visitare le tombe dei loro antenati” e che la parte armena aveva voluto “mostrare all’Europa di aver catturato terroristi e sabotatori azerbaigiani“. Insomma, due romantici affezionati al ricordo dei loro cari… Ma ora, ha deciso di dire tutta la verità.

Guliyev ha quindi precisato che i due erano andati nella regione di Karvachar partendo direttamente dall’ufficio di Ali Hasanov e a loro vennero fornite armi da fuoco e granate.

Dopo essere tornati a Baku, Hasanov ha incontrato solo Askerov mentre Guliyev non ha più rivisto il vicepremier. Secondo Guliyev, dal 1992 periodicamente, a conoscenza del Ministero della Difesa azerbaigiano, effettuavano attacchi di sabotaggio nei territori controllati dagli armeni.

Quando la parte armena arrestò i sabotatori azerbaigiani nel 2014, scovò filmati girati nella regione di Karvachar, in particolare una registrazione di esercitazioni in una delle unità militari. Guliyev ha affermato che periodicamente trasmettevano materiale video simile al vice primo ministro dell’Azerbaigian.

Guliyev ha confessato nell’intervista che avrebbe fornito maggiori dettagli, dopodiché si sarebbe suicidato. Dopo essere tornati a Baku, Guliyev e Askerov hanno iniziato ad accusarsi a vicenda della loro prigionia. Dilgam Askerov ha persino affermato che Guliyev era “una spia armena, si è esaurito“.