Ultima ora: 3 soldati armeni uccisi in Karabakh

Colpita dagli azeri con lancia granate una postazione difensiva armena lungo la linea di contatto. Nuova gravissima violazione del cessate il fuoco

Intorno alle ore 18 locali del 16 giugno tre soldati dell’Esercito di difesa del Karabakh sono stati mortalmente colpiti da fuoco azero. I ventenni Arayik Matinyan, Vigen Petrosyan  e Vardan Sargsyan  sono stati mortalmente feriti mentre si trovavano in una postazione di difesa colpita da lancia granate AGS-17.

Il ministero della Difesa della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh non ha precisato la località interessata dalla ennesima grave violazione azera del cessate-il-fuoco, giunta alla vigilia di vaste manovre militari delle forze armate azerbaigiane previste per la prossima settimana.

Vardan Sargsyan, figlio unico, era originario del villaggio di Lusagyugh nella provincia di  Aragatsotn in Armenia. Vigen Petrosyan proveniva dalla città di Sevan e stava per terminare il periodo del servizio militare.

Non sono ancora pervenute dichiarazioni ufficiali da parte delle autorità dell’Armenia e dell’Artsakh ma ci si aspetta una vibrata protesta all’Osce e, presumibilmente, azioni di rappresaglia.

Ancora una volta l’Azerbaigian alimenta la tensione nel Caucaso meridionale, incurante degli inviti dei mediatori internazionali e dei pericoli che l’escalation di tale attività bellica potrà determinare. Solo tre giorni or sono, il rappresentante della Nato per il Caucaso, James Appathurai, nel corso di una conferenza stampa a Erevan si era detto preoccupato per la crescente tensione nella regione.

AGGIORNAMENTI:

 

BAKU RESPONSABILE PER GLI ULTERIORI SVILUPPI – Duro comunicato del ministero degli Affari Esteri di Yerevan. «Baku è responsabile degli ulteriori sviluppi» ha dichiarato il portavoce Balayan, facendo intendere che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

 ANCORA UN SOLDATO COLPITO DA FUOCO AZERO – Un altro ventenne, il quarto in due giorni, Narek Gasparyan, è caduto vittima di fuoco azero. Il tragico episodio è avvenuto questa mattina in località non precisata lungo la linea di contatto. L’Esercito di difesa del Karabakh preannuncia una risposta mirata.

 BABAYAN: AZERBAIGIAN STATO TERRORISTA – Il portavoce del presidente, Davit Babayan, ha rilasciato una dichiarazione in merito all’aggressione azera di ieri: «È una tragedia per noi, abbiamo avuto tre soldati uccisi e una nazione intera in lutto, ma non c’è niente di strano nelle azioni dell’Azerbaigian. L’Azerbaigian è sempre stato un Paese terrorista, criminale e traditore e si è rivolto nuovamente alle azioni terroristiche tipiche dei terroristi e dei criminali» ha detto Babayan sostenendo che le azioni dell’Azerbaigian siano incoraggiate dalla Turchia con le esercitazioni militari congiunte sostenute dai due paesi in questi giorni. «Si può chiamare una catena del terrorismo internazionale» ha aggiunto Babayan. Il portavoce del presidente Karabakh ha dichiarato che l’incidente potrebbe essere stato percepito anche come risposta dell’Azerbaigian a una dichiarazione mirata del gruppo Minsk di OSCE (del 18 maggio allorché indicarono chiaramente Baku come responsabile per il lancio di un missile sulle linee armene).  «I co-presidenti devono ancora una volta devono fare una dichiarazione dura e mirata» ha aggiunto.

 ONORIFICENZA POSTUMA PER I TRE CADUTI – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha conferito onorificenza postuma “Per servizio, in battaglia” ai tre giovani soldati armeni rimasti uccisi nell’attacco azero.

 CI SONO ANCHE DUE FERITI – L’attacco azero ha provocato anche due feriti che sono stati trasportati all’ospedale militare di Yerevan in Armenia. Lo informa una nota del ministero della Difesa che non ha reso pubblici i nomi dei soldati né le loro condizioni di salute.