Dicembre 2021

(31 dic 21) BABAYAN VISITA UNITA’ MILITARI – Il ministro degli Esteri dell’Artsakh, David Babayan, insieme ai membri del governo e del parlamento, ha visitato un certo numero di unità militari e alcune sezioni del dipartimento della linea di contatto. Il ministro si è congratulato con i militari per le prossime vacanze di Capodanno e Natale, augurando loro un servizio sicuro. Parlando con la stampa Babayan ha affermato: “In generale posso dire che abbiamo lavorato tanto, per ovvie ragioni è cambiata la natura del nostro lavoro e si sono aperti nuovi fronti di lavoro. In generale, la nostra agenda di politica estera, le questioni tradizionali sono rimaste invariate. Riconoscimento internazionale della Repubblica dell’Artsakh, soluzione del conflitto azero-Karabakh, a cui si sono aggiunte questioni come la disoccupazione e uno dei compiti chiave più importanti: la conservazione della soggettività geopolitica dell’Artsakh. Tutto ciò richiede un lavoro sistematico, compreso il consolidamento dello stato e di tutte le strutture pertinenti in Armenia e nella diaspora. Abbiamo cercato di fare il massimo“, ha affermato il ministro degli Esteri. “Nel gennaio 2021, abbiamo scelto un motto che descrive la natura del nostro lavoro, la nostra filosofia, ovvero parlare di meno, agire di più”, ha detto David Babayan.

(30 dic 21) AGGIORNAMENTO COVID – Al momento, 68 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 13 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 32, compresi i giovani, in condizioni gravi. Nei test di ieri evidenziati 28 nuovi casi su 332.

(30 dic 21) SMENTITA DISINFORMAZIONE AZERA – Il Ministero della Difesa dell’Artsakh ha respinto i rapporti diffusi dai media azeri sulla presunta apertura del fuoco da parte dell’Esercito di difesa dell’Artsakh. “La notizia diffusa dai media azeri, secondo la quale le unità dell’Esercito di Difesa avrebbero aperto il fuoco in direzione dei dipendenti della società azera Bakcell il 29 dicembre, a seguito della quale sarebbe rimasto ferito un azero, è una menzogna assoluta ed è un’altra disinformazione“, si legge nella nota.

(29 dic 21) COMMISSIONE SU FRONTIERE – Il viceministro degli Esteri russo, Andrej Rudenko, in un’intervista all’agenzia di stampa “Ria Novosti”, ha dichiarato che una commissione sulla demarcazione dei confini tra Armenia e Azerbaigian potrebbe essere istituita presto, poiché non si presentano ostacoli insormontabili sulla strada per l’attuazione dell’accordo di Sochi del 26 novembre allorché i leader di Russia, Azerbaigian e Armenia hanno concordato di istituire una commissione bilaterale sulla delimitazione delle frontiere tra Erevan e Baku, con l’assistenza consultiva di Mosca

(29 dic 21) HARUTYUNYAN RICEVE INSEGNANTI – Il presidente della repubblica ha ricevuto alcuni insegnanti di due scuole ad Hadrut e Shushi. Ha ringraziato tutti gli insegnanti delle scuole che si trovano nei territori occupati dell’Artsakh che in questo periodo difficile hanno comunque il processo di apprendimento ininterrotto per gli alunni sfollati. Harutyunyan ha anche affermato che le scuole e gli asili nido di Hadrut e Shushi avranno nuovi edifici separati a Stepanakert a partire dal 1 settembre 2022. Il capo dello Stato ha altresì sottolineato che il popolo e le autorità di Artsakh non accetteranno mai alcuno status di Artsakh come parte dell’Azerbaigian.

(29 dic 21) CINQUE SOLDATI RILASCIATI– L’Azerbaigian, con la mediazione dell’Ungheria, ha riconsegnato cinque soldati armeni che erano stati catturati nel corso dell’attacco azero del 16 novembre. Il ministero della Difesa dell’Armenia ha diffuso i nomi dei cinque liberati: Sargis Abrahamyan, Arman Khachatryan, Vahe Aghajanyan, Suren Khachatryan e Aram Avetyan.

(29 dic 21) RICONSEGNATO CITTADINO ARMENO – Gli azeri hanno riconsegnato alla parte armena il cittadino dell’Artsakh che si era perso questa mattina. A inizio dicembre, l’allevatore Seyran Smbat Sargsyan , che analogamente era finito in territorio occupato dal nemico era stato giustiziato e ritornato cadavere alla parte armena.

(29 dic 21) ARMENO FINISCE IN TERRITORIO OCCUPATO – Intorno alle 7:30, il Servizio di sicurezza nazionale dell’Artsakh ha segnalato la scomparsa di Armen Verdyan (nato nel 1971), residente nel villaggio di Aygestan nella regione di Askeran. L’uomo si sarebbe perso e finito in territorio controllato dagli azeri. Il Servizio di sicurezza nazionale dell’Artsakh sta adottando opportune misure per raffinché il cittadino dell’Artsakh venga restituito alla parte armena. L’uomo aveva perso l’orientamento frea i villaggi di Nakhijevanik e Ughtasar nella regione di Askeran.

(29 dic 21) ATTIVITA’ DI SMINAMENTO – Secondo quanto riferito dal rappresentante delle forze di pace russe, il colonnello Oleg Gorbunov, le unità di ingegneria russe continuano a smantellare aree e oggetti e a distruggere munizioni inesplose e ad oggi sono stati controllati 1.903 edifici, ripuliti 683 km di strade e 2.328 ettari di territori, individuati e distrutti 26.090 oggetti esplosivi.

(28 dic 21) RITROVAMENTI – Il Servizio situazioni di emergenza conferma il dato di 1704 resti di soldati armeni ritrovati dalla fine della guerra nei territori ora occupati dagli azeri.

(28 dic 21) CONSEGNATI NUOVI ALLOGGI – Nella capitale si è svolta la cerimonia di consegna di nuovi alloggi destinati alle famiglie di caduti in guerra e agli sfollati. Ha partecipato il presidente della repubblica il quale ha dichiarato che il presupposto fondamentale per mantenere in vita l’Artsakh armeno è viverci.

(28 dic 21) ANNIVERSARIO ELEZIONI – Trenta anni fa, il popolo dell’Artsakh si recava alle urne per le prime consultazioni politiche nella storia della repubblica. Esse, monitorate da osservatori internazionali, seguivano il referendum del 10 dicembre con il quale a larghissima maggioranza i cittadini avevano manifestato la volontà di assecondare il diritto all’autodeterminazione. Le elezioni si svolsero sotto un fitto lancio di missili Grad ad opera delle forze azere e nel giorno della consultazione elettorale numerose persone furono uccise. Artur Tovmasyan, Presidente dell’Assemblea nazionale dell’Artsakh ha pubblicato un messaggio di congratulazioni per il 30° anniversario della Prima Convocazione del Consiglio Supremo della Repubblica del Nagorno Karabakh.

(27 dic 21) AZERBAIGIAN CONTRO ARMENIA – Il ministro degli Esteri azero, Bayramov, ha scritto su Facebook che l’Azerbaigian promuoverà un’altra azione contro l’Armenia davanti alla Corte internazionale di Giustizia per presunta “discriminazione razziale”. Inoltre, nel corso della conferenza stampa di fine anno il ministro si è sofferamto sul problema delle enclave affermando che alcune sono esistenti da “centinaia di anni” (sic) e possono essere definite solo con la delimitazione dei confini.

(27 dic 21) PARLAMENTO IN SESSIONE STRAORDINARIA – Convocata in sessione straordinaria, questa mattina l’Assemblea nazionale dell’Artsakh ha votato un documento di condanna per le parole pronunciate dal premier dell’Armenia nel corso di una intervista rilasciata il 24 dicembre e ribadisce che il destino dell’Artsakh può essere deciso unicamente dai suoi cittadini. Qui il testo del documento

(27 dic 21) KOCHARYAN SU SICUREZZA ARMENA – L’ex presidente della repubblica Robert Kocharyan nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che l’Armenia non solo ha perso il controllo du 40/45 kmq come annunciato dalle autorità nelle scorse settimane, bensì su un’area fino a dicei volte più estesa. Infatti, secondo il leader del blocco di opposizione “Armenia”, con la delimitazione dei confini basata sui rilievi GPS gli azeri si sono immediatamente collocati a ridosso della linea virtuale di frontiera costringendo gli armeni ad arretrare le loro posizioni finio anche a 1,5 km su tutta la linea. Kocharyan ha inoltre stigmatizzato il fatto che a oggi non esiste ancora un bilnacio ufficilae dei caduti e ha sottolineato che in un anno le forze armate dell’Armenia hanno avuto un bilnacio di 36 vittime, 30 feriti e 30 nuovi prigionieri di guerra il che pone dubbi sulla prontezza al combattimento dell’esercito.

(26 dic 21) POLEMICHE PER DICHIARAZIONI DI PASHINYAN – In una dichiarazione congiunta i difensori dei diritti umani dell’Armenia e dell’Artsakh, Arman Tatoyan e Gegham Stepanyan, hanno affermato che le valutazioni che il Primo Ministro dell’Armenia ha fatto durante la sua recente conferenza stampa del 24 dicembre sono estremamente pericolose per i diritti vitali degli armeni di Artsakh e ostacolano la protezione dalla politica di genocidio dell’Azerbaigian. Anche l’ex presidente dell’Assemblea nazionale, Ashot Ghulyan, ha duramente criticato le parole del premier dell’Armenia che ha incredibilmente affermato che gli armeni non hanno da rivendicare Hadrut e Shushi.

(25 dic 21) CONVOCAZIONE PARLAMENTO – Il presidente del Parlamento dell’Artsakh Artur Tovmasyan ha convocato in data odierna una consultazione di lavoro durante la consultazione, Tovmasyan ha dichiarato che l’Assemblea nazionale dell’Artsakh convocherà una sessione speciale per l’adozione di una dichiarazione dell’Assemblea nazionale il 27 dicembre alle 11. Da quanto trapela, il parlamento di Stepanakert intende rispondere alle recenti dichiarazioni del premier armeno Pashinyan sull’Artsakh.

(23 dic 21) PARLAMENTO APPROVA LEGGE DI BILANCIO – L’Assemblea nazionale, alla presenza del presidente della Repubblica dell’Artsakh Arayik Harutyunyan, si è riunita per discutere in seconda lettura la legge di bilancio per l’esercizio 2022 che è stata adottata con 18 voti favorevoli e 11 contrari. Nel suo intervento il presidente ha illustrato l’attuale situazione e i progetti futuri per l’Artsakh. In particolare, ha sottolienato come la relativa stabilità sia mantenuta grazie all’Esercito di Difesa e al contingente di pace russo e ha parlato anche dei programmi di spesa a medio termine per il 2022-2025. Secondo il presidente, la questione più importante per Artsakh è stata e rimane la demografia, e l’obiettivo di tutti i programmi per i prossimi anni sarà il miglioramento della situazione demografica. A tal fine, sono stati avviati e si prevede l’attuazione di una serie di progetti sia sociali che economici, fra i quali quelli abitativi. Harutyunyan ha altresì informato che nei prossimi anni l’importo degli assegni familiari e delle pensioni sarà aumentato fino alla dimensione del paniere minimo dei consumatori. Il Capo dello Stato ha parlato anche delle questioni di politica estera e di sicurezza sottolienando la necessità di uno sviluppo coerente delle capacità e delle fortificazioni dell’Esercito di Difesa e confermando che la priorità in politica estera continuerà a essere la lotta per il riconoscimento incondizionato del diritto del popolo all’autodeterminazione e la restituzione dei territori occupati.

(23 dic 21) AGGIORNAMENTO COVID – Al momento, 84 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 14 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 40, compresi i giovani, in condizioni gravi. Nei test di ieri evidenziati 13 nuovi casi.

(23 dic 21) VISITE IN ARTSAKH – L’Azerbaigian si lamenta ancora della visita della candidata presidenziale francese Valerie Pecresse in Nagorno Karabakh.Secondo quanto riportato dall’agenzia TASS, Baku è così indignata che una nota è stata trasferita all’Incaricato d’Affari di Francia in Azerbaigian.

(23 dic 21) GOOGLE MAPS – Secondo i media azeri, l’Azerbaigian ha chiesto la rimozione da Google Maps dei toponimi armeni nel Nagorno Karabakh (Artsakh). “Vorremmo farvi notare che oltre a riflettere i nomi ufficiali della regione del Karabakh dell’Azerbaigian nell’applicazione delle mappe di Google in lingua azera, la questione dell’uso di nomi falsi in lingua armena è stata sollevata davanti a Google tramite i canali diplomatici ufficiali”, ha dichiarato su Google Maps il capo del dipartimento del servizio stampa del Ministero degli affari esteri dell’Azerbaigian, Leyla Abdullayeva, in merito ai nomi dei territori di Artsakh, ora occupati dall’Azerbaigian.

(22 dic 21) CULTURA IN ARTSAKH – Lusine Gharakhanyan, ministro dell’Istruzione, della scienza, della cultura e dello sport della Repubblica di Artsakh, ha dichiarato durante una odierna conferenza stampa che nell’anno in corso è stato fatto un grande lavoro per monitorare e preservare il patrimonio culturale dei territori occupati di Artsakh. Ha altresì informato che, nel quadro di vari programmi culturali, è stato fornito sostegno alle scuole d’arte di Martuni, Chartar, Askeran, Astkhashen, Martakert per garantire la partecipazione degli scolari al concorso di strumenti e canti popolari.
Sono stati inoltre organizzati corsi di formazione per insegnanti di scuole d’arte nell’ambito del programma “Cooperazione con l’Armenia e l’estero”. Il ministro ha dichiarato che continua l’attività del teatro statale di Shushi “Mkrtich Khandamiryan”, che, sebbene itinerante e senza indirizzo, continua a svolgere pienamente il suo lavoro. Si è lavorato anche in direzione dei musei.

(21 dic 21) APPROVATE MOLTE LEGGI – Il presidente della repubblica ha firmato in data odierna numerose leggi che riguardano modifiche ai codici penale, civile, amministrativo, elettorale; inoltre sono stati apportati cambiamenti a leggi sulle pensioni, sui referendum , sulle esecuzioni e in altre materie

(21 dic 21) APPELLO ITALIANO PER RILASCIO PRIGIONIERI ARMENI – “L’Azerbaigian ha restituito all’Armenia – da quanto si apprende in un comunicato del portavoce del Ministero degli Esteri Armeno, Vahan Hunanyan – altri dieci prigionieri di guerra. Esprimiamo soddisfazione. Con la mediazione europea ci sono stati segnali importanti di miglioramento. Auspichiamo che sia solo l’inizio del rilascio di tutti i prigionieri detenuti illegalmente e che i negoziati di pace proseguano per una risoluzione definitiva del conflitto del Nagorno-Karabakh“.Lo dichiarano in una nota congiunta i 26 parlamentari italiani che lo scorso 10 dicembre avevano firmato un appello bipartisan al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, chiedendo di porre come presupposto del rapporto Unione Europea-Azerbaigian, nell’ambito del Partenariato Orientale, il rilascio dei prigionieri di guerra e civili detenuti nel citato Paese a seguito della guerra del Nagorno-Karabakh. (AGI)

(21 dic 21) PUTIN SU CONTINGENTE RUSSO IN ARTSAKH – Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha dichiarato durante la odierna riunione allargata del comitato consultivo del Ministero della Difesa della Russia che grazie alla presenza delle forze di pace russe, la situazione umanitaria in Nagorno Karabakh è migliorata. “Da un anno i nostri operatori di pace aiutano a mantenere la stabilità nel Nagorno Karabakh. In larga misura, grazie ai loro sforzi, la situazione umanitaria è migliorata, i territori di diverse regioni sono stati sminati, le infrastrutture sociali sono state ripristinate e i monumenti storici e culturali sono stati preservati“, ha affermato.

(21 dic 21) DUE DECESSI PER COVID – Lo segnala il ministero della Salute. Al momento, 84 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 19 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 41, compresi i giovani, in condizioni gravi.

(20 dic 21) CATTURATI E RILASCIATI SOLDATI AZERI – Dopo due giorni di silenzio, il ministero della Difesa armeno ha confermato la cattura di due soldati azeri (uno forse graduato) che erano penetrati nel territorio dell’Armenia nei pressi del villaggio di Tsghuk. In data odierna, cone la mediazione russa e per motivi umanitari, i due soldati sono stati restituiti alla parte azera.

(20 dic 21) STAZIONE RIFORNIMENTO AZERA – Gli azerbaigiani hanno pomposamente aperto una stazione di servizio nel tratto della strada Goris-Kapan della provincia di Syunik in Armenia che è sotto il controllo dell’Azerbaigian. L’inaugurazione si è tenuta oggi alla presenza addirittura del presidente della SOCAR Rovnag Abdullayev.

(21 dic 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – L’avvocato e attivista per i diritti umani Siranush Sahakyan in una conferenza stampa ha dichiarato che il processo di restituzione dei prigionieri armeni dall’Azerbaigian continuerà, almeno finché ci saranno prigionieri confermati. Secondo lei, circa 50 prigionieri armeni sono stati confermati dall’Azerbaigian e ci sono informazioni non ufficiali su altri 80. Alla domanda sui processi legali in corso relativi ad alcuni di quegli armeni che sono stati restituiti dalla prigionia, Sahakyan ha sottolineato l’inammissibilità di parlarne pubblicamente in quanto l’Azerbaigian ha immediatamente iniziato a manipolare la questione.”Loro [cioè gli azeri] hanno già annunciato di pressioni e torture. Vedrete presto come mettono in discussione in istanze internazionali le testimonianze dei prigionieri sulla tortura in Azerbaigian. Sosterranno che sono le autorità armene a estorcere false testimonianze da quelli rilasciati dalla prigionia. Quindi [vale a dire, le autorità armene] dovrebbero agire con maggiore attenzione. Anche se ci sono motivi per un’indagine, le [rispettive] dichiarazioni non dovrebbero essere pubbliche“, ha ammonito Siranush Sahakyan.

(20 dic 21) RESTRIZIONI COVID – È in fase di elaborazione una bozza di decisione del governo per estendere la quarantena legata al coronavirus in Artsakh a partire da venerdì, ma con un notevole allentamento delle condizioni, tenendo conto della sostanziale riduzione dei casi di COVID-19 e dell’ impatto negativo sulla vita pubblica delle restrizioni. Lo ha scritto su Facebook il ministro di stato dell’Artsakh Artak Beglaryan aggiungendo che, in particolare, si prevede di revocare l’attuale limite quantitativo per incontri ed eventi e riportare le lezioni nelle istituzioni educative in piena modalità presenza.

(19 dic 21) AGGIORNAMENTO COVID – M I test di ieri hanno evidenziato 12 nuovi casi. Al momento, 81 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 18 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 46 , compresi i giovani, in condizioni gravi.

(19 dic 21) RILASCIATI 10 PRIGIONIERI – L’agenzia Sputnik Azerbaigian riferisce che dieci soldati armeni, catturati nel corso dell’attacco del 16 novembre, sono stati rilasciati con mediazione dell’Unione europea. In seguito è stata diramata la lista dei prigionieri che hanno fatto ritorno a casa: Hrachik Galstyan, Mkrtich Dilanyan, Gagik Harutyunyan, Radik Poghosyan, Andranik Ghevondyan, Artur Nazaryan, Marat Shahinyan, Sevak Petrosyan, Karlen Stepanyan, e Hayk Vasilyan. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha accolto cono favore la notizia del rilascio.

(18 dic 21) PASSAGGIO PER LACHIN – Il ministero della Difesa russo informa che mediamente ogni giorno sono circa 400 i mezzi che vengano fatti passare ai check point del corridoio di Lachin diretti in Nagorno Karabakh (Artsakh). Ogni auto è soggetta a ispezione.

(17 dic 21) INCONTRI POLITICI – Il presidente della repubblica Arayik Harutyunyan ha tenuto oggi incontri personali con i rappresentanti delle fazioni del Partito Democratico dell’Artsakh, di Patria Unita e dell’Alleanza Civica Libera Patria-Unita dell’Assemblea Nazionale dell’Artsakh nell’ambito della proposta che è stata dichiarata il dicembre 10 per la cooperazione politica per risolvere i problemi che affliggono il Paese. I partecipanti agli incontri hanno discusso le soluzioni a diverse questioni estere e interne, attribuendo importanza all’efficace cooperazione delle forze politiche. Hanno anche toccato la bozza del bilancio 2022 del Paese, l’aumento dell’efficacia del sistema della pubblica amministrazione e diverse altre questioni. Il presidente Harutyunyan ha ritenuto gli incontri utili in termini di organizzazione di discussioni costruttive e di maggiori sforzi attraverso l’impegno di tutte le forze politiche.

(17 dic 21) NUOVO PROCESSO A PRIGIONIERI ARMENI – Proseguono i processi farsa in Azerbaigian contro i prigionieri armeni di guerra. Oggi si è tenuta presso il tribunale distrettuale di Sabunchi di Baku l’udienza preliminare del tribunale sul procedimento penale avviato contro i cittadini armeni Ishkhan Sargsyan e Vladimir Rafayelyan. Entrambi i cittadini armeni sono accusati ai sensi dell’articolo 214.2.3 del codice penale dell’Azerbaigian (terrorismo commesso mediante l’uso di armi da fuoco e oggetti usati come armi).

(17 dic 21) COMITATO INVESTIGATIVO ARMENIA – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha ricevuto una delegazione guidata dal presidente Argishti Kyaramyan del Comitato Investigativo dell’Armenia. Durante l’incontro sono stati discussi lo sviluppo e l’espansione di varie aree di cooperazione, lo scambio di esperienze tra le organizzazioni competenti dell’Armenia e di Artsakh, nonché la formazione e lo sviluppo professionale del rispettivo personale.

(16 dic 21) AIUTI UMANITARI AI BAMBINI – I militari del contingente di pace russo in Nagorno-Karabakh hanno assicurato la sicurezza di un convoglio – con dieci tonnellate di carico umanitario – dalla capitale armena Yerevan alla capitale dell’Artsakh Stepanakert attraverso il corridoio Lachin come comunica il servizio stampa del ministero della difesa di Mosca. “Coperte calde, giocattoli per bambini, caramelle e vestiti. Tutto questo sarà presentato ai bambini del Nagorno-Karabakh prima delle vacanze di Capodanno“, ha affermato Aleksandr Kudrin, un rappresentante del contingente di pace russo.

(16 dic 21) COSTI PROGETTO FERROVIARIO – L’annunciato progetto ferroviario, la cui realizzazione richiederà diversi anni, avrà un costo stimato di circa 1,2 miliardi di dollari secondo quanto riferito dal ministro delle finanze armeno Vahan Kerobyan. In particolare, il progetto più grande in questione è la costruzione di una ferrovia per la città di Horadiz e che potrebbe costare più di 1 miliardo di dollari mentre la costruzione di una nuova ferrovia (lunga circa 45 chilometri) nella sezione della città di Meghri in Armenia potrebbe costare circa 200 milioni di dollari. Verranno spesi pochissimi soldi invece per la costruzione della sezione vicino a Yeraskh [villaggio dell’Armenia] dall’Armenia all’Iran in quanto si tratta solo di un intervento di riparazione di un breve tratto ferroviario di poche centinaia di metri.

(16 dic 21) PASHINYAN SU INCONTRO ALIYEV – È stato raggiunto un accordo con il Presidente Ilham Aliyev dell’Azerbaigian che continueremo i contatti sulle questioni all’ordine del giorno, cercando di formare punti di vista e approcci condivisi. Lo ha affermato il primo ministro Nikol Pashinyan durante la odierna riunione del gabinetto del governo armeno riassumendo i risultati della sua visita a Bruxelles e gli accordi raggiunti con Aliyev. Durante l’incontro a Bruxelles con il presidente dell’Azerbaigian, abbiamo riaffermato la nostra decisione e il nostro accordo sulla costruzione della ferrovia Yeraskh-Julfa-Ordubad-Meghri-Horadis. “Questo accordo è stato raggiunto a seguito delle discussioni del gruppo di lavoro trilaterale Armenia-Russia-Azerbaigian, presieduto dai vice primi ministri dei tre paesi, che si occupa dell’apertura delle comunicazioni regionali. Questo accordo è stato registrato durante il [presidente russo Vladimir] Incontro mediato da Putin tenutosi a Sochi [(Russia)] il 26 novembre. E tutto questo è stato registrato anche durante l’incontro a Bruxelles che si è tenuto mediato dal presidente Charles Michel del Consiglio europeo“, ha affermato.

(16 dic 21) HARUTYUNYAN DA PASHINYAN – Dopo i colloqui a Bruxelles con il Presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, il Primo Ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan ha ricevuto il Presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan.

(15 dic 21) TRILATERALE ANCHE CON MACRON – Al termine del vertice del partenariato orientale, si è svolto a Bruxelles un incontro trilaterale tra il primo ministro Nikol Pashinyan dell’Armenia, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev. L’incontro si è svolto su iniziativa del presidente francese.

(15 dic 21) ALIYEV SUI PRIGIONIERI DI GUERRA – Secondo il presidente azero, i prigionieri di guerra armeni rilasciati dall’Azerbaigian possono essere stati oggetto di torture in patria. “Alcuni dei prigionieri erano detenuti in Armenia quando li abbiamo restituiti. Questo è un segnale molto serio per noi, i rimpatriati e i loro parenti. Li abbiamo riportati in patria e lì sono stati detenuti. Queste persone potrebbero essere torturate. Le testimonianze dei nostri precedenti prigionieri mostrano che queste persone saranno soggette a crudeli torture. Di conseguenza, se restituiamo più persone, saranno detenute. Questo è un fatto reale e può essere confermato“, ha detto Aliyev in un’intervista a El Pais. Secondo lui, durante la provocazione azera al confine armeno-azero il 16 novembre di quest’anno, la parte azera ha catturato 30 militari armeni e dal novembre 2020, l’Azerbaigian ha catturato un totale di quasi 40 militari. “Non nascondiamo le cifre. Alla parte armena sono stati forniti i nomi, i cognomi e le date di nascita dei prigionieri. Fondamentalmente, la parte armena lo sa. Ci sono rapporti da organizzazioni internazionali e non lo nascondiamo perché non c’è nessun segreto“, ha detto. Aliyev ha altresì aggiunto che finora sono stati rilasciati cento prigionieri armeni mentre altri “che hanno commesso crimini contro il popolo azerbaigiano sono stati sottoposti a giudizio e condannati“. Per la cronaca, cinque dei dieci prigionieri armeni rilasciati alcuni giorni fa dagli azeri sono sotto inchiesta per abbandono del posto difensivo durante l’attacco azero del 16 novembre.

(15 dic 21) CONSIGLIO DI SICUREZZA – Il presidente della Repubblica di Artsakh Arayik Harutyunyan ha convocato una riunione del Consiglio di sicurezza. Il presidente Harutyunyan ha detto ai membri del Consiglio di sicurezza che i problemi di crisi di quest’anno sono stati principalmente superati, ma ha osservato che resta ancora molto da fare per resistere alle sfide sia interne che esterne. Il presidente dell’Artsakh ha impartito le stesse istruzioni ai funzionari responsabili per risolvere i problemi di sicurezza esistenti.

(15 dic 21) CIMITERO DI TAGHAVARD – Il difensore dei diritti umani (difensore civico) di Artsakh, Gegham Stepanyan, ha rilasciato una dichiarazione con la quale informa che nell’ultimo anno i residenti del villaggio di Taghavard hanno ripetutamente sollevato la questione dell’accesso al cimitero comunitario, che è passato sotto il controllo dell’Azerbaigian dopo la guerra del 2020. Dalla fine della guerra, gli armeni non hanno infatti possibilità di accedervi in quanto a seguito del conflitto metà del villaggio è finito sotto controllo nemico.

(15 dic 21) ALIYEV SUI CORRIDOI – Lo stesso quadro giuridico che regola il corridoio di Lachin tra l’Armenia e il Nagorno Karabakh dovrebbe essere applicato al corridoio di terra di Zangezur che collega l’Azerbaigian con la sua exclave autonoma di Nakhchivan secondo quanto affermato ieri dal presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev.”Oggi non ci sono dogane (posti) nel corridoio di Lachin. Pertanto, non dovrebbero esserci dogane (posti) nel corridoio di Zangezur. Se l’Armenia insiste sull’uso di strutture doganali per controllare merci e persone, allora insisteremo sullo stesso nel corridoio di Lachin. Questo è logico“, ha detto Aliyev durante una conferenza stampa congiunta con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg a Bruxelles.

(15 dic 21) STATUS ARTSAKH – Il conflitto del Karabakh è finito e non c’è ritorno ai dibattiti sullo status del Karabakh. La dichiarazione è arrivata dal presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais. “La posizione dell’Azerbaigian [sulla questione] è aperta e chiara. Vogliamo la pace, non vogliamo la guerra. Abbiamo vinto la guerra [ultima], siamo vincitori e questa realtà deve essere presa in considerazione. Il conflitto del Karabakh è finito , non c’è ritorno ad alcun dibattito sullo stato del Karabakh o qualcosa del genere“, ha detto Aliyev. Secondo lui, l’Azerbaigian ha risolto il conflitto con mezzi militari e politici. Aliyev ha osservato che l’attuale situazione in Karabakh, dove “il contingente di pace russo è temporaneamente di stanza, è più stabile che al confine tra Armenia e Azerbaigian“.

(14 dic 21) DICHIARAZIONE MICHEL (UE) – Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha rilasciato una dichiarazione a seguito del suo incontro trilaterale con il Primo Ministro Nikol Pashinyan dell’Armenia e il Presidente Ilham Aliyev dell’Azerbaigian. La dichiarazione recita quanto segue:
“Il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ospitato il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, e il Primo Ministro della Repubblica di Armenia, Nikol Pashinyan, per una discussione sull’evoluzione della situazione nella regione del Caucaso meridionale e sulle vie da seguire sulle relazioni dell’UE con entrambi i paesi. Il presidente Michel ha assicurato a entrambi i leader l’impegno dell’UE a lavorare a stretto contatto con l’Armenia e l’Azerbaigian per superare il conflitto, creando cooperazione e un’atmosfera di fiducia, al fine di una pace sostenibile nella regione, infine sostenuta da un accordo di pace globale. L’obiettivo comune di tutti e tre i leader è costruire un Caucaso meridionale che sia sicuro, stabile e prospero a beneficio di tutte le persone che vivono nella regione. Il primo ministro Pashinyan e il presidente Aliyev hanno riconfermato che gli impegni chiave assunti nel quadro delle due dichiarazioni trilaterali del 9 novembre 2020 e dell’11 gennaio 2021 sarebbero stati onorati e che le intese raggiunte a Sochi il 26 novembre 2021 dovrebbero essere sviluppate. Il presidente Michel ha elogiato le iniziative intraprese da entrambi i leader per garantire l’allentamento delle tensioni a seguito dei recenti scontri armati lungo il confine tra Armenia e Azerbaigian. In particolare, è stato riconosciuto il successo dell’istituzione di un collegamento di comunicazione diretto tra i ministri della difesa di entrambi i paesi, facilitato dal presidente Michel. Questo meccanismo può servire a prevenire incidenti futuri e avere un impatto positivo aiutando a ridurre le tensioni sul campo. Il presidente Michel ha sottolineato che la soluzione di questioni umanitarie fondamentali è di importanza cruciale. Ha accolto con favore il recente rilascio di dieci detenuti armeni da parte dell’Azerbaigian e la consegna di tutte le rimanenti mappe delle mine da parte dell’Armenia. Ha chiesto la piena e rapida risoluzione di tutte le questioni umanitarie in sospeso, come il rilascio di ulteriori detenuti e la gestione del destino delle persone scomparse, riconoscendo al contempo che i gesti umanitari di entrambe le parti promuovono anche la fiducia e contribuiscono a creare un ambiente favorevole al progresso verso la pace e riconciliazione. L’UE continuerà a sostenere gli sforzi umanitari di sminamento, anche fornendo consulenza di esperti e assistenza alle popolazioni colpite dal conflitto, nonché la riabilitazione e la ricostruzione. L’UE continuerà inoltre a sostenere misure volte a rafforzare la fiducia tra Armenia e Azerbaigian. I leader hanno discusso dei principali partenariati commerciali ed economici esistenti e potenziali tra l’UE ed entrambi i paesi. Hanno inoltre discusso dell’intenzione dell’UE di avviare una piattaforma di consulenza economica per creare fiducia, contribuire alla coesistenza pacifica e rafforzare la cooperazione economica nella regione. Il presidente Aliyev e il primo ministro Pashinyan hanno convenuto che, nel contesto del previsto avvio dei negoziati sulla delimitazione e demarcazione del confine di stato tra Armenia e Azerbaigian, saranno necessarie ulteriori misure tangibili per ridurre le tensioni sul campo e garantire un’atmosfera favorevole per i colloqui. Il presidente Michel ha invitato sia Yerevan che Baku a impegnarsi attivamente in buona fede e ad adoperarsi per ridurre l’escalation. Ha sottolineato che garantire l’appropriato distanziamento delle forze è un elemento essenziale della prevenzione degli incidenti. L’UE metterà a disposizione una missione/gruppo consultivo di esperti per sostenere le questioni relative alla delimitazione e delimitazione delle frontiere, fornendo assistenza tecnica a entrambi i paesi. Il presidente Michel ha anche sottolineato l’importanza di ripristinare le infrastrutture di comunicazione tra l’Armenia e l’Azerbaigian in particolare e il Caucaso meridionale più in generale, nel pieno rispetto della sovranità di tutti i paesi. Si è convenuto di procedere al ripristino delle linee ferroviarie, con adeguate disposizioni per i controlli alle frontiere e doganali, sulla base del principio di reciprocità. L’UE è pronta a sostenere lo sviluppo dei collegamenti di connettività, in linea con il suo piano economico e di investimenti. Anche la piattaforma di consulenza economica proposta può supportare questo processo. I leader hanno deciso di dare seguito ai risultati del loro incontro e di rimanere coinvolti.”

(14 dic 21) POSIZIONE DELLA NATO – La NATO non si schiera nella situazione riguardo ad Armenia e Azerbaigian, entrambi i paesi sono partner preziosi dell’alleanza,; così ha affermato il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

(14 dic 21) AGGIORNAMENTO COVID – I test di ieri hanno evidenziato35 nuovi casi. Al momento, 104 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 14 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 68, compresi i giovani, in condizioni gravi. Finora quest’anno in Artsakh sono stati condotti un totale di 28119 test per il coronavirus e 4538 sono risultati positivi.

(14 dic 21) AZIENDE TURCHE NEI TERRITORI OCCUPATI – Le compagnie turche hanno iniziato a “prendere il controllo” dei territori ora occupati dall’Azerbaigian in Artsakh. Secondo i media azeri, le aziende arrivate dalla Turchia hanno presentato grandi progetti di investimento al governo azero. Lo ha affermato il ministro dell’Economia dell’Azerbaigian, Mikayil Jabbarov, durante il business forum Azerbaigian-Georgia-Turchia che si tiene a Baku.

(14 dic 21) CALCIO IN ARTSAKH – Il presidente della Repubblica dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha ricevuto i rappresentanti dei club membri dell’Artsakh Football League. Durante l’incontro sono state discusse le questioni finanziarie dei club e quelle sulla manutenzione degli stadi di calcio nelle regioni della repubblica. Il Capo dello Stato ha assicurato che tutte le questioni sollevate saranno adeguatamente risolte e per il prossimo anno sono previsti importanti programmi di sostegno statale volti allo sviluppo di questo sport.

(14 dic 21) INCONTRO TRILATERALE A BRUXELLES – In programma oggi un incontro trilaterale con i leader di Armenia e Azerbaigian a Bruxelles. Lo ha riferito il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in una conferenza stampa. L’incontro si svolge alla vigilia del vertice del partenariato orientale che si terrà il 15 dicembre.

(13 dic 21) ELEZIONI AMMINISTRATIVE – Secondo i dati ricevuti, i risultati delle elezioni agli organi di autogoverno locali, tenutesi il 10 dicembre 2021, nelle comunità di Martumi e Gishi della regione di Martuni sono i seguenti: Aznavur V. Saghyan è stato eletto capo della comunità Martuni della regione di Martuni con 1195 voti a favore (1 candidato è stato registrato). Serob E. Aghabekyan è stato eletto capo della comunità Gishi della regione di Martuni con 294 voti a favore (2 candidati registrati). 1859 elettori o 37,05% dell’elettorato hanno partecipato a queste elezioni locali.

(13 dic 21) RIMOSSO TRATTORE COLPITO DA FUOCO AZERO – Con l’intervento delle forze di pace russe, è stato rimosso da un campo nei pressi di Amars un trattore che durante i lavori agricoli di semina era stato oggetto di fuoco azero il 10 dicembre scorso. In tale occasione erano state colpite alcune parti del mezzo ma il conducente era rimasto illeso. Il lavoro nei campi è ripreso sotto controllo russo.

(12 dic 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – I rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) hanno visitato i militari catturati dall’Azerbaigian durante le ostilità il 16 novembre. Lo ha riferito Zara Amatuni, responsabile dei programmi di comunicazione della delegazione del CICR in Armenia. La stessa ha anche affermato di aver incontrato altri prigionieri di guerra detenuti in Azerbaigian.

(11 dic 21) AGGIORNAMENTO COVID – 394 test condotti ieri hanno accertato 30 nuovi casi di positività al Covid; la percentuale scende dunque al 7,6 rispetto a punte di 15-20% registrate nelle scorse settimane. Al momento, i dati forniti dal ministero della Salute, riportano 97 persone in trattamento con 13 pazienti molto gravi e 52 in condizioni serie.

(10 dic 21) VISITE IN ARTSAKH – Chiunque, in particolare un armeno, può e deve visitare Artsakh solo previo accordo con le autorità di Artsakh. Le autorità azere non hanno nulla da fare qui, ha detto il ministro di Stato dell’Artsakh Artak Beglaryan in una conferenza stampa commentando gli annunci dell’Azerbaigian sulle persone che hanno visitato Artsakh. “Questo è totalmente inaccettabile per noi. Chiunque, specialmente un armeno, può e deve visitare Artsakh solo previo accordo con il nostro governo. La leadership azera non ha nulla a che fare qui. Qualsiasi funzionario armeno è libero di visitare Artsakh. Non posso dire quali iniziative sta facendo l’Azerbaigian in cambio, ma è ovvio che sono molto nervosi. Se l’Azerbaigian vuole risolvere il conflitto, penso che debba evitare queste convulsioni, deve accettare che abbiamo i nostri diritti, la nostra patria”, ha detto Beglaryan.

(10 dic 21) ALIYEV ANNUNCIA VANTAGGI FISCALI PER I TERRITORI “LIBERATI” – Il presidente azero ha firmato un dcreto che riguarda una “serie di misure per accelerare lo sviluppo economico nei territori liberati”. Si tratta di privilegi fiscali e doganali per gli imprenditori che importano materie prime e merci per organizzare la produzione nei territori ora occupati dagli azeri, vantaggi per le imprese di servizi pubblici, quote stabilite per i lavoratori migranti e gli specialisti che saranno coinvolti nel lavoro in questi territori e migliori procedure per il rilascio dei permessi di lavoro.

(10 dic 21) ELEZIONI AMMINISTRATIVE A MARTUNI – Le elezioni degli organi di autogoverno si stanno svolgendo oggi nelle comunità Martuni e Gishi della regione di Martuni della Repubblica di Artsakh. Allestiti quattro seggi. Un candidato si candida alla carica di capo della comunità a Martuni e due a Gishi. Secondo i dati della polizia, 5.017 persone hanno diritto al voto durante le elezioni per l’autogoverno nelle comunità di Martuni (4050) e Gishi (967).

(10 dic 21) UN MORTO E OTTO FERITI PER L’ATTACCO AZERO – Il ministero della Difesa dell’Armenia ha reso noto che l’attacco azero di questa mattina alle postazioni difensive lungo il confine orientale ha provocato un morto e otto feriti di cui sei in gravi condizioni. Il caduto è Vahe Manaseryan di 19 anni.

(10 dic 21) PRIGIONIERI ARMENI – L’Azerbaigian ha nascosto il numero dei prigionieri di guerra armeni. Prima dell’incidente avvenuto il 16 novembre, in base a dati confermati, in Azerbaigian sono detenuti 40 prigionieri di guerra, ma questo non è il numero reale. Almeno altri 80 sono in cattività, ma l’Azerbaigian si rifiuta di dichiarare ufficialmente che sono prigionieri. Non ci sono informazioni sui loro destini fino ad oggi. Vengono tenuti in cattività o uccisi. Questo è ciò che Siranush Sahakyan, difensore dei prigionieri di guerra armeni presso la Corte europea dei diritti dell’uomo, ha affermato durante la discussione odierna. Ha altresì aggiunto che in occasione dell’attacco del 16 novembre, 32-33 soldati armeni potrebbero essere stati catturati dagli azeri.

(10 dic 21) NUOVI ATTACCHI AZERI – A mezzogiorno ora locale, unità delle forze armate azere hanno attaccato le posizioni militari armene nella direzione orientale del confine armeno-azerbaigiano secondo quanto riferisce il ministero della Difesa armeno. Ma a causa delle azioni di rappresaglia da parte armena, l’avversario ha subito perdite umane ed è stato ricacciato indietro nelle sue posizioni iniziali.

(10 dic 21) GIORNATA DELLA COSTITUZIONE E ANNIVERSARIO REFERENDUM INDIPENDENZA – Il presidente dell’Assemblea nazionale dell’Artsakh Artur Tovmasyan, insieme ai deputati, al presidente del Consiglio di sicurezza Vitaly Balasanyan e ai membri del governo, ha visitato il memoriale della città di Stepanakert in occasione della Giornata della Costituzione e del trentesimo anniversario del referendum che sancì l’indipendenza dell’Artsakh per volontà popolare. Tovmasyan ha reso omaggio e ha deposto una corona al monumento dedicato a coloro che divennero martiri per la difesa della patria. La delegazione governativa guidata dal presidente dell’Artsakh ha deposto fiori sulle tombe, al Pantheon militare, degli armeni uccisi nelle tre guerre dell’Artsakh.

(9 dic 21) MOSCA NON COMMENTA – La posizione di principio di Mosca è che procediamo dalla necessità di astenerci dal rilasciare dichiarazioni e intraprendere azioni che potrebbero rallentare l’attuazione degli accordi trilaterali al più alto livello e, naturalmente, dichiarazioni e azioni che potrebbero portare all’escalation del conflitto. E’ quanto ha detto oggi ai giornalisti la portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, commentando le successive dichiarazioni del presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev sul cosiddetto ‘corridoio Zangezur’. “Credo che sarebbe meglio attenersi alla questione, non alle dichiarazioni politiche… In qualità di mediatore, la Russia sta facendo tutto il possibile per stabilizzare la situazione… Conoscete i nostri approcci di principio… Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarci che gli accordi siano implementato e la situazione… non può mai essere garantita poiché abbiamo a che fare con un vecchio conflitto, ma, in ogni caso, stiamo facendo tutto il possibile per assicurarci che la situazione nella regione non peggiori“, ha affermato.

(9 dic 21) FUOCO AZERO CONTRO POSTAZIONI ARMENIA – Le unità dell’esercito azero sono nuovamente ricorse alla provocazione, a partire dalle 16:25 ora locale, aprendo un fuoco intenso con armi di vario calibro, in direzione delle posizioni militari armene situate nel settore della provincia di Gegharkunik al confine tra Armenia e Azerbaigian, in particolare verso il villaggio di Norabak. La parte armena ha risposto al fuoco ma lamenta due feriti. Dalla giornata di ieri si sono intensificati gli scambi di colpi tra le parti. Gli azeri dichiarano un soldato caduto (Asif Aghayev) in direzione Karvachar negli scontri di ieri.

(9 dic 21) COLPI CONTRO TRATTORE – La parte azera giovedì ha aperto il fuoco contro l’operatore del trattore del villaggio di Machkalashen nella regione di Martuni secondo quanto riferisce il sindaco di Machkalashen Lernik Avanesyan. Ha detto che l’incidente è avvenuto mentre svolgeva lavori agricoli.

(9 dic 21) DUE AZERI MORTI PER MINA – Due azeri sono stati uccisi nell’esplosione di una mina vicino al villaggio di Karin Tak, nella regione di Shushi, secondo quanto riferisce Sputnik Azerbaijan, citando il ministero degli Interni dell’Azerbaigian. Due uomini stavano lavorando in quella zona, ed entrambi sono morti.

(9 dic 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – Tutti i militari della parte azera che sono stati fatti prigionieri nel Nagorno Karabakh (Artsakh) sono stati restituiti con l’assistenza delle forze di pace russe e il lavoro per il ritorno dei soldati armeni attualmente catturati continua. Lo ha dichiarato alla agenzia Tass Rustam Muradov, vice comandante del distretto militare meridionale delle forze armate russe ed ex comandante delle forze di pace russe ad Artsakh, che si è detto convinto che il problema dei prigionieri armeni ancora nelle mani azere sarà portato a soluzione con il contributo russo.

(8 dic 21) SPARI AZERI CONTRO AUTOCARRO ARMENO – Le unità delle forze armate azere hanno aperto il fuoco con armi da fuoco di diverso calibro in direzione del veicolo di supporto posteriore (autocarro d’acqua) dell’unità militare N del Ministero della Difesa dell’Armenia situata nella direzione sud-occidentale del confine armeno-azero. Lo riferisce il ministro della Difesa precisando che l’incidente non ha causato vittime..

(8 dic 21) EVIDENZA DI TORTURE A CITTADINO ARTSAKH – Il ventunenne Mihran Musayelyan, residente nel villaggio di Ashan (regione di Martuni), che si era perso ed era finito in territoriosotto il controllo dell’Azerbaigian il 23 novembre 2021, poi restituito alla parte armena il 26 novembre attraverso la mediazione delle forze di pace russe, è stato malmenato e torturato. A tale conclusione è giunto l’esame di medicina legale predisposto sul caso.

(8 dic 21) AGGIORNAMENTO COVID – Sono il leggerissimo miglioramento i numeri della pandemia di Covid in Artsakh colpito da un’ondata di casi e decessi da un paio di mesi. Al momento, 83 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 14 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 44, compresi i giovani, in condizioni gravi. Ieri un altro decesso, lunedì 4 morti. Urge vaccinazione di massa.

(8 dic 21) FAMILIARI SOLDATI PRIGIONIERI – Numerosi familiari di soldati armeni catturati dagli azeri hanno trascorso la notte davanti all’Assemblea nazionale di Yerevan. Un gruppo di famiglie dei militari armeni dispersi e catturati aveva protestato già da ieri davanti all’edificio principale del governo e alcuni blocchi avevano determinato la chiusura di un tratto del viale Tigran Mets che entra in piazza della Repubblica e corre lungo l’edificio principale del governo. Oggetto della protesta sono anche le dichiarazioni del Presidente del parlamento, Alen Simonyan, che in un video girato di nascosto, postato sui social, parlando con un’altra persona aveva etichettato come “disertori” i militari prigionieri a Baku catturati dopo la guerra.

(7 dic 21) LA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA OBBLIGA L’AZERBAIGIAN – La Corte internazionale di giustizia ha adottato le seguenti misure provvisorie contro l’Azerbaijan imponendo alla stessa, in conformità con i suoi obblighi ai sensi della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, di 1)Proteggere dalla violenza e dalle lesioni personali tutte le persone catturate in relazione al conflitto del 2020 che rimangono in detenzione e garantire la loro sicurezza e uguaglianza per la legge. 2) Adottare tutte le misure necessarie per prevenire l’incitamento e la promozione dell’odio razziale e della discriminazione, anche da parte dei suoi funzionari e istituzioni pubbliche, che prendono di mira tutte le persone di origine etnica o nazionale armena. 3) Adottare tutte le misure necessarie per prevenire e punire atti di vandalismo e profanazione che interessano il patrimonio culturale armeno, inclusi, a titolo esemplificativo, chiese e altri luoghi di culto, monumenti, cimiteri e manufatti. In questa fase, il tribunale non ha obbligato l’Azerbaigian a restituire tutti i prigionieri di guerra armeni, nonostante sia stata confermata la discriminazione razziale contro tutti gli armeni da parte dell’Azerbaigian, compresi i funzionari di governo.

(7 dic 21) IL PRESIDENTE A MARTUNI – Il presidente Arayik Harutyunyan ha visitato la città di Martuni e ha tenuto un incontro di lavoro con i funzionari dell’amministrazione regionale. In un suo intervento, Harutyunyan ha sottolineato ancora una volta il ruolo della missione di pace russa in Artsakh finalizzata a garantire la sicurezza e ha osservato che si sta lavorando parallelamente per espandere le capacità delle forze dell’ordine di Artsakh e sul principio di complementarità. Durante la visita, il presidente Harutyunyan ha anche preso parte alla cerimonia di inaugurazione di un monumento khachkar che commemora sette artiglieri della regione periti in guerra ai quali ha assegnato loro l’ordine postumo di “Croce di battaglia” di secondo grado. Accompagnato dal capo dell’amministrazione regionale Edik Avanesyan, il Capo dello Stato ha anche visitato il quartiere plurifamiliare in costruzione nel comune di Martuni e ha preso atto dello stato di avanzamento dei lavori.

(7 dic 21) COMMEMORATO ANNIVERSARIO TERREMOTO – In occasione del 33° anniversario del devastante terremoto di Spitak in Armenia, il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha visitato il memoriale della città di Stepanakert e ha reso omaggio alle vittime innocenti di questo disastro naturale. Il capo di stato dell’Artsakh era accompagnato da Karen Shahramanyan, capo dell’ufficio del presidente; Artak Beglaryan, ministro di Stato; Vitaly Balasanyan, Segretario del Consiglio di Sicurezza; e molti altri funzionari.

(6 dic 21) NUOVE SCHERMAGLIE A KARMIR SHUKA – Intorno alle 21 ora locale gli azeri (che hanno le posizioni a un chilomtero di distanza) hanno ripreso a colpire i dintorni del villaggio ricevendo risposta armena. Lo scambio di colpi è durato circa una quindicina di minuti secondo quanto riferisce l’ufficio dell’ombudsman dell’Artsakh. Non segnalati danni o feriti a seguito della nuova provocazione azera.

(5 dic 21) DECESSO DI SOLDATO ARMENO – Verso le 21:20 ora locale, Gor Martirosyan (nato nel 2002) dell’Esercito di difesa dell’Artsakh ha ricevuto una ferita da arma da fuoco mortale al posto di guardia di un’unità militare dell’Esercito di difesa in circostanze ancora sconosciute. Sono in corso le indagini per scoprire i dettagli di questo incidente.

(5 dic 21) SCHERMAGLIE A KARMIR SHUKA – Riferito scambio di colpi nei pressi del villaggio già al centro di schermaglie tre giorni fa.

(4 dic 21) RILASCIATI DIECI PRIGIONIERI ARMENI – Dieci armeni catturati dall’Azerbaigian il 16 novembre sono stati restituiti in Armenia grazie alla mediazione della parte russa. I rimpatriati sono Narek Yerimyan, Arayik Arakelyan, Serzhik Amirkhanyan, Gevorg Hakobyan, Robert Nalbandyan, Harut Sargsyan, Artyom Manasyan, Erik Avetisyan, Arman Tevosyan e Tigran Hakobyan.

(4 dic 21) AMMISSIONI TURCHE SULLA GUERRA – Il vicepresidente turco ha ammesso che i servizi segreti del suo Paese hanno preso parte alla guerra scatenata dall’Azerbaigian contro l’Artsakh lo scorso autunno. Secondo l’agenzia di stampa Haberler, durante la discussione sul bilancio per la difesa della Turchia, Fuat Oktay ha affermato che l’Organizzazione nazionale di intelligence turca (MIT) è stata attiva in termini di interessi della Turchia e di equilibrio di potere nella regione in Libia, Karabakh e Afghanistan.

(4 dic 21) IDENTIFICATO IL KILLER AZERO – Nell’ambito della cooperazione con i pubblici ministeri di Artsakh e delle forze di pace russe in Artsakh, è stato scoperto che l’omicidio del cittadino di Artsakh Seyran Sargsyan è stato commesso dal cittadino e soldato azero, il soldato semplice David Rahimzade. Lo fa notare in una dichiarazione rilasciata dall’ufficio del procuratore di Artsakh. Un procedimento penale è stato avviato presso la polizia di Artsakh in relazione a questo caso ed è stato trasferito dall’ufficio del procuratore al comitato investigativo dell’Artsakh per le indagini.

(4 dic 21) CORPO RESTITUITO – Gli azeri hanno restituito alla parte armena il corpo del cittadino dell’Artsakh catturato e giustiziato.

(3 dic 21) CONSIGLIO MINISTERIALE OSCE – Il conflitto del Nagorno Karabakh è stato discusso a margine del 28° Consiglio dei ministri dell’OSCE, che si è tenuto a Stoccolma, in Svezia, il 2-3 dicembre. Al termine del Consiglio dei ministri, i Co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE hanno rilasciato una dichiarazione, osservando che sebbene abbiano tenuto riunioni separate con i ministri degli Esteri armeno e azero, non si è svolta una riunione congiunta sotto i loro auspici. I Co-presidenti “esprimono la loro disponibilità ad ospitare tale incontro non appena le circostanze permetteranno di proseguire le discussioni iniziate a New York a settembre ea Parigi a novembre”, si legge nel comunicato.

(3 dic 21) UCCISO DAGLI AZERI L’ALLEVATORE CATTURATO – La drammatica conferma nel pomeriggio: si chiamava Seyran Smbat Sargsyan, nato nel 1956, residente nell’insediamento di Chartar del distretto di Martuni della Repubblica di Artsakh, e stava pascolando il suo bestiame. Comunicato di portesta del ministero degli Affari esteri dell’Artsakh. Dal mese di settembre è il terzo civile ucciso dagli azeri.

(3 dic 21) PARLAMENTO CIPRIOTA – La Camera dei Rappresentanti di Cipro ha adottato all’unanimità una risoluzione sulla “Continua aggressione dell’Azerbaigian contro gli armeni e l’attuale situazione nel Nagorno Karabakh“. “La risoluzione condanna l’aggressione dell’Azerbaigian contro l’Armenia e l’Artsakh, esorta ad attuare le disposizioni della dichiarazione del 9 novembre 2020 sul cessate il fuoco, compreso il rilascio dei prigionieri. Allo stesso tempo, invita la comunità internazionale ad agire in modo da fermare l’aggressione dell’Azerbaigian contro l’Armenia, nonché esorta le organizzazioni internazionali a fornire aiuti umanitari alla popolazione di Artsakh. La risoluzione ha anche condannato il coinvolgimento della Turchia nella guerra scatenata contro il Nagorno Karabakh.

(3 dic 21) AZERI CATTURANO ARMENO – Intorno alle 13 ora locale, il Servizio di Sicurezza Nazionale dell’Artsakh è stato informato della scomparsa di S.S. (nato nel 1956), residente nella città di Chartar nella regione di Martuni. E’ stato accertato che l’uomo – un allevatore di bestiame – aveva perso l’orientamento mentre pascolava i suoi animali ed era finito nel territorio sotto il controllo delle forze armate azere ed era stato da queste detenuto.

(3 dic 21) NASCITE A NOVEMBRE – 178 nascite sono state registrate in Artsakh durante il mese di novembre. Lo ha scritto su Facebook il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan che ha sottlineato come “rispetto ai mesi precedenti, quel numero è un record e il più vicino agli indicatori che avevamo prima della guerra [dello scorso autunno]”.

(2 dic 21) MEDIAZIONE RUSSA – La mediazione della Russia nella risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh è accolta con favore dai paesi che co-presiedono il Gruppo di Minsk dell’OSCE secondo quanto ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov durante la riunione del Consiglio dei ministri degli esteri dell’OSCE. I ministri di Russia, Stati Uniti e Francia hanno adottato una dichiarazione sull’accordo sul Karabakh che, tra le altre cose, accoglie con favore gli sforzi di mediazione della Russia, ha affermato.

(2 dic 21) PRESIDENTE RICEVE ONG – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha ricevuto i responsabili di alcune ONG. Sono state discusse proposte volte a introdurre meccanismi efficaci nella pubblica amministrazione di Artsakh, nonché ad aumentare il controllo pubblico. I partecipanti erano interessati anche ai programmi per fornire alloggi ai residenti sfollati e al lavoro svolto per superare le sfide che Artsakh deve affrontare.

(2 dic 21) FUOCO AZERO SU KARMIR SHUKA – Uuno scontro a fuoco è avvenuto nella tarda mattinata (ora locale) nell’area del villaggio di Karmir Shuka della regione di Martuni dell’Artsakh. Lo scontro a fuoco è stato avviato dalla parte azera, a cui la parte armena ha risposto. I colpi sono stati sparati con diverse armi da fuoco e sono durati per circa 10-15 minuti.

(2 dic 21) TRE DECESSI PER COVID – Ne dà notizia il ministero della Salute. Al momento, 93 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 17 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 44, compresi i giovani, in condizioni gravi.

(2 dic 21) GIORNATA DELLA MEMORIA – Il governo armeno propone di dichiarare il 27 settembre giorno della memoria delle vittime dell’aggressione scatenata dall’Azerbaigian contro Artsakh nel 2020. Il disegno di legge è stato inserito oggi nell’ordine del giorno della seduta del Consiglio dei Ministri ed è stato approvato all’inizio della seduta.
La relativa proposta sarà sottoposta alla discussione del parlamento.

(1 dic 21) NUOVO BUSTO – L’inaugurazione di un busto, realizzato dallo scultore russo Mikhail Serdyukov, del grande pittore marino russo armeno Hovhannes (Ivan) Aivazovsky è avvenuta in via Hovhannes Aivazovsky a Stepanakert. L’onore di svelare questa scultura è stato dato al maggiore Sergey Lazev, un ufficiale del centro di risposta umanitaria del contingente di mantenimento della pace russo, e a Gayane Grigoryan, vice ministro dell’Istruzione, della scienza, della cultura e dello sport di Artsakh.

(1 dic 21) VERTICE VICE PRIMI MINISTRI A MOSCA – Il gruppo di lavoro trilaterale Armenia-Russia-Azerbaigian presieduto dai vice primi ministri ha tenuto una riunione nella capitale russa di Mosca. Il gruppo di lavoro trilaterale si occupa dello sblocco di tutte le comunicazioni economiche e di trasporto nella regione. Durante il recente incontro dei leader armeno, russo e azero a Sochi, il presidente della Russia Vladimir Putin aveva affermato che i vice primi ministri si sarebbero incontrati presto a Mosca per riassumere i risultati e annunciare le decisioni che sono state concordate dai leader dei loro paesi il 26 novembre.

(1 dic 21) QUATTRO DECESSI PER COVID – Ne dà notizia il ministero della Salute. Al momento, 107 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19 e i medici affermano che 21 pazienti sono in condizioni critiche mentre altri 55, compresi i giovani, in condizioni gravi.