Candidato Vardanyan al premio Nobel per la pace

Ruben Vardanyan è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace 2024 per le sue attività caritative e umanitarie. La sua candidatura è stata avanzata da numerose personalità autorevoli, tra cui anche il premio Nobel per la pace.

Ruben Vardanyan, insieme ai suoi colleghi, ha realizzato un totale di 700 progetti in Armenia, Artsakh (Nagorno Karabakh) e nel mondo armeno, investendo in aiuti umanitari, istruzione, conservazione del patrimonio storico e culturale, turismo e sviluppo delle infrastrutture e una serie di altri settori.

Nel settembre 2022, Ruben Vardanyan ha annunciato il suo trasferimento all’Artsakh. Il 4 novembre dello stesso anno assunse la carica di Ministro di Stato dell’Artsakh.

Il 23 febbraio 2023 Ruben Vardanyan è stato rilasciato dalla suddetta carica di ministro di Stato, ma ha continuato a rimanere nell’Artsakh. E attraverso l’agenzia “We are Our Mountains” da lui fondata, ha portato avanti una serie di programmi di beneficenza e sociali volti ad alleviare l’assistenza sanitaria e altri bisogni vitali della popolazione dell’Artsakh allora sotto il blocco azero.

Rimase con il popolo dell’Artsakh sotto assedio fino alla fine. E dopo le operazioni militari dell’Azerbaigian il 19 settembre 2023, insieme al popolo dell’Artsakh, ha dovuto lasciare la capitale dell’Artsakh Stepanakert, trasferendosi in Armenia. Ma il 27 settembre di quell’anno, Vardanyan fu arrestato illegalmente dall’Azerbaijan al posto di controllo del ponte Hakari al confine con l’Armenia ed è ancora in una prigione nella capitale azera Baku.

Le forze dell’ordine dell’Azerbaigian hanno mosso contro di lui accuse evidentemente inventate. Il filantropo e benefattore candidato al Premio Nobel per la pace è accusato ai sensi di tre articoli del codice penale dell’Azerbaigian: finanziamento del terrorismo, creazione di gruppi armati illegali e attraversamento illegale della frontiera. Rischia fino a 14 anni di carcere.