Incontro di Parigi: speranze di pace o …

Il meeting fra i ministri degli Esteri di Armenia e Azerbaigian il 16 gennaio sembra aprire spiragli di pace al contenzioso ma …

Sentimenti contrastanti dopo l’incontro nella capitale francese fra i ministri degli Esteri di Armenia e Azerbaigian.

Il Gruppo di Minsk, che ha organizzato l’incontro, apprezza gli sforzi delle parti per mantenere un clima favorevole alla trattativa e preparare le rispettive popolazioni alla pace. Anche il Segretario ONU, Gutierrez, ha commentato favorevolmente  l’incontro che ha avuto l’insolita durata di oltre quattro ore e che è stato preceduto da colloqui separati dei due capi delegazione con i Co-presidenti del Gruppo di Minsk.

Da parte dell’Artsakh i commenti sono improntati alla prudenza. 

Il portavoce presidenziale Davit Babayan ha dichiarato che malgrado il mantenimento della tendenza delle precedenti dichiarazioni, la dichiarazione dei Co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE presenta tuttavia nuovi elementi. Ma, allo stesso tempo, ha notato che in realtà i nuovi elementi sono quelli vecchi e ben dimenticati, che molte volte sono comparsi in varie fasi per risolvere il conflitto del Nagorno Karabakh (Artsakh).

Come prima, la dichiarazione sottolinea la necessità di una soluzione pacifica del conflitto.

«È una formulazione molto interessante sui passi concreti e sulla preparazione per la pace, non per la risoluzione o l’accordo [del conflitto]; questo presuppone un’azione a lungo termine e l’equivalenza» ha sottolineato Babayan. «Le società dovrebbero rendersi conto che non c’è alternativa alla pace, non c’è ritorno al passato, non ci dovrebbero essere perdenti e vincitori; dovrebbe esserci un terreno comune. D’altra parte, passi concreti presuppongono un dialogo tra tutte le parti [al conflitto]; cioè, un ritorno al pieno formato dei negoziati».

E qui Babayan ha ricordato che prima di tutto, le parti in conflitto sono  l’Azerbaigian e l’Artsakh e solo in seguito si è aggiunta l’Armenia.

Per quanto riguarda i progetti economici che sono noti nella dichiarazione, il portavoce del presidente Sahakyan ha ricordato che le autorità dell’Artsakh hanno ripetutamente parlato di questa prospettiva.

«Stepanakert ha offerto molte volte la cooperazione [dell’Azerbaigian] nel campo dello scambio di parte delle risorse idriche ma Baku ha sempre rifiutato

Babayan ha altresì ammonito che non bisogna dimenticare la realtà, ovvero  che l’Azerbaigian dice una cosa, ma poi fa qualcos’altro.

Un commento negativo viene dalla diaspora nord americana. Aram Hamparian, direttore esecutivo di ANCA (Armenian National Congress of America) ha bollato l’ipotesi di intesa alla stregua di “Land for paper” (“Terre per carta”), ovvero concessioni territoriali in cambio di vaghe promesse.

Hamparian invita alla cautela prima che vengano compiuti passi irreversibili e sottolinea il pericolo per la sicurezza dell’Artsakh di cedere territori circostanti affidandosi solo a futuri impegni azeri o allo schieramento di forze di interposizione poco motivate.

COMUNICATO STAMPA GRUPPO DI MINSK

PARIGI, 16 gennaio 2019 – I Co-presidenti del gruppo OSCE di Minsk (Igor Popov della Federazione russa, Stéphane Visconti di Francia e Andrew Schofer degli Stati Uniti d’America) hanno ospitato le consultazioni tra il ministro degli esteri dell’Azerbaigian Elmar Mammadyarov e il ministro degli affari esteri di Armenia Zohrab Mnatsakanyan il 16 gennaio a Parigi. I Co-presidenti si sono riuniti separatamente e poi congiuntamente con i ministri. Anche il rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE, Andrzej Kasprzyk, ha partecipato a questi incontri. Questo era il quarto incontro tra i due ministri.

Il Sottosegretario di Stato per l’Europa e gli affari esteri di Francia, Jean-Baptiste Lemoyne, ha esaminato i risultati dei colloqui con i partecipanti. I Co-presidenti sono stati ricevuti al Palazzo dell’Eliseo, dove hanno informato i principali consiglieri diplomatici del presidente Emmanuel Macron.

I partecipanti [Gruppo di Minsk, NdR] hanno espresso ai Ministri il loro apprezzamento per gli sforzi in corso delle parti per mantenere un ambiente favorevole a negoziati intensivi orientati ai risultati. I ministri hanno discusso un’ampia serie di questioni relative alla soluzione del conflitto del Nagorno Karabakh e hanno convenuto sulla necessità di adottare misure concrete per preparare le popolazioni alla pace. Durante le riunioni, i Co-presidenti hanno esaminato con i ministri i principi e i parametri chiave per l’attuale fase del processo negoziale. I ministri e le Co-presidenti hanno esaminato i prossimi passi verso un possibile vertice tra i leader dell’Azerbaigian e l’Armenia per dare un forte impulso alla dinamica dei negoziati. I Co-presidenti hanno sottolineato l’importanza di possibili iniziative reciprocamente vantaggiose volte a soddisfare il potenziale economico della regione. I Co-presidenti prevedono di incontrare i leader dei due paesi nel prossimo futuro».

https://www.osce.org/minsk-group/409220