(31 ott 16) RESPINTO TENTATIVO AZERO DI SABOTAGGIO – Nel settore nord orientale l’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh ha respinto un drappello di soldati azeri che tentava di sminare una zona cosiddetta “terra di nessuno” con l’intento di creare un varco per successive incursioni in territorio armeno.

(29 ott 16) A TALISH INAUGURATO MONUMENTO AI CADUTI DI APRILE – Il presidente Sahakyan ha inaugurato oggi a Talish un monumento (khatchkar) dedicato a coloro che hanno perso la vita nel corso dell’aggressione azera di inizio aprile e in particolare del reggimento Sisian dei combattenti per la libertà.

(26 ott 16) RIUNITA LA COMMISSIONE RIFORME COSTITUZIONALI – La Commissione incaricata di studiare le riforme costituzionali si è nuovamente riunita sotto la guida del Presidente dell’Assemblea Nazionale, Ashot Goulyan. Nel corso della riunione sono stati dibattuti alcuni temi ancora controversi. La Commissione proseguirà le discussioni nei prossimi giorni. Si prevede di pubblicare il progetto emendamenti costituzionali nei primi giorni di novembre. Il progetto dovrebbe poi essere presentato al Presidente entro il 20 novembre previo pubblico dibattito.

(26 ott 16) COLPITO ALTRO SOLDATO ARMENO – Il ventenne Gurgen Ayvazyan, è stato mortalmente colpito lungo la linea di confine nel settore sud orientale, località non precisata, intorno alle 17 ore locali. il presidente della repubblica ha conferito al giovane caduto un’onorificenza postuma.

(24 ott 16) SAHAKYAN INCONTRA I CO-PRESIDENTI DEL GRUPPO DI MINSK – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha incontrato a Stepanakert i co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce, ambasciatori Popov (Russia), Warlick (USA) e Andrieu (Francia). A quest’ultimo, in procinto di lasciare il mandato e sostituito dall’amb. Visconti, il presidente ha rivolto un ringraziamento per l’attività svolta e un augurio per i prossimi impegni. All’incontro era presente il rappresentante del Presidente dell’Osce in carica, amb. Andrzej Kasprzyk, e il ministro degli Affari Esteri Karen Mirzoyan.  Sahakyan ha sottolineato che l’Azerbaigian continua a perseverare con la sua posizione distruttiva, violando il regime di cessate il fuoco e continuando a perseguire una politica anti-armena. Ha altresì evidenziato la necessità di sviluppare meccanismi volti a mantenere il regime di cessate il fuoco e rivelare le violazioni, considerando questa come una componente chiave del processo di pace.

(22 ott 16) WARLICK: TERRITORI E STATUS AL CENTRO DEI NEGOZIATI – In una conferenza stampa tenuta a Baku, James Warlick, copresidente USA del Gruppo di Minsk, ha sottolineato come la discussione negoziale sia incentrata sulla richiesta azera di un “ritorno” di territori e sullo status del Nagorno Karabakh. Il diplomatico statunitense ha anche informato che i colloqui fra le parti riguardano anche il dispiegamento di forze di interposizione per la pace. Warlick ha altresì aggiunto che tutti gli aspetti del negoziato devono essere inquadrati in un unico pacchetto e non presi disgiuntamente e si è detto fiducioso per un prossimo vertice presidenziale armeno-azero.

(21 ott 16) GRUPPO DI MINSK: CAMBIO FRANCESE – La Francia, co-presidente del Gruppo di Minsk dell’Osce, cambia il proprio rappresentante. Pierre Andrieu,in carica dal 2014, lascia il posto a Stéphane Visconti. Parigino, cinquantaquattro anni appena compiuti, Visconti è stato dal 2013 ambasciatore francese in Lettonia, nel 2012 Segretario generale della delegazione francese alla 67a Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Parla anche inglese, svedese, russo, tedesco, georgiano e turco anche per aver vinto il concorso di Segretario per affari esteri per l’oriente.

(20 ott 16) RESPINTI TENTATIVI DI INCURSIONE AZERA -Secondo quanto riferisce il ministero della Difesa nella tarda serata, tra le ore 23 e le 23,30 locali, l’Azerbaigian ha lanciato diversi tentativi di penetrazione nel territorio armeno del Nagorno Karabakh, nel settore orientale e meridionale della linea di contatto. Tutti i tentativi sono stati respinti, riferite perdite del nemico. Non sono stati resi noti ulteriori particolari. Fonti azere (Apa) smentiscono.

(20 ott 16) MONITORAGGIO OSCE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Funzionari dell’Osce hanno compiuto oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto, all’altezza della regione di Hadrout in direzione della località di  Ashaghi Abdurahmanli. Non sono state registrate violazioni del cessate-il-fuoco.

(18 ott 16) STEPANAKERT RIMANDA AL MITTENTE LA PROPOSTA DI ALIYEV – Con ironia la repubblica del Nagorno Karabakh ha accolto le ultime affermazioni del presidente azero Aliyev che in un’intervista a un quotidiano russo ha annunciato la disponibilità di Baku a concedere ampia autonomia alla regione, ben inteso entro i confini dell’Azerbaigian. «Possiamo dire che ci sono stati progressi – commenta sarcastico il portavoce presidenziale Babayan da Stepanakert –  considerato che fino a qualche mese fa Aliyev voleva distruggerci e ora parla di autonomia. Se tale tendenza continua così, fra qualche mese riconoscerà la repubblica del Nagorno Karabakh». Il portavoce del presidente Sahakyan ha aggiunto che queste affermazioni del leader azero non provocano altro che ilarità e pena. «Le autorità azere dovrebbero piuttosto dare autonomia alle minoranze nazionali che vivono in quel paese – ha osservato Davit Babayan. Inoltre, dovrebbero farlo prima che la situazione si trasformi in uno scontro su larga scala. Nel frattempo, queste nazioni [in Azerbaigian] vivono sotto una forte pressione, e praticamente alle condizioni dei campi di concentramento».

(18 ott 16) IL GRUPPO DI MINSK IN KARABAKH ENTRO FINE MESE – L’amb. Igor Popov, copresidente russo del Gruppo di Minsk, ha annunciato che nella terza decade di ottobre con i suoi colleghi si recherà in Armenia, Azerbaigian e Nagorno Karabakh. Nel corso degli incontri con i vertici politici e militari verrà fatto il punto della situazione lungo la linea di contatto e la verifica dell’attuazione di quanto concordato nei vertici di Vienna e San Pietroburgo. Rispondendo alla domanda riguardo le cinque regioni della zona di sicurezza, Popov ha osservato: «Abbiamo più volte parlato sul tema della restituzione dei territori intorno al Nagorno-Karabakh. Questo problema dovrebbe essere considerato nel suo insieme, unitamente con gli altri elementi della questione, tra cui la decisione sullo status del Karabakh, il ritorno di tutti i profughi, il mantenimento del corridoio che collega il Nagorno-Karabakh e l’Armenia, oltre a svolgere le operazioni di mantenimento della pace. Il processo di risoluzione è un unico pacchetto e qualsiasi tentativo di individuare elementi separati da esso è controproducente».

(11 ott 16) ALTRO SOLDATO ARMENO COLPITO DA CECCHINO AZERO – Lungo la linea di contatto si registra un’altra vittima. Il ventisettenne Sanasar Grigoryan è stato mortalmente colpito da un cecchino azero. Il drammatico episodio si è verificato nel settore orientale intorno alle ore 12,10 locali di oggi. Da alcuni giorni gli azeri hanno ripreso a utilizzare fucili a lunga gittata (fino a 3000 metri) con i quali riescono a colpire da distanza i soldati armeni. Grigoryan era nativo del villaggio di Herher nella provincia meridionale di Martuni.

(10 ott 16) FIRMATO IL DECRETO SUL BILANCIO – Il presidente Sahakyan ha firmato oggi il decreto sul bilancio dello Stato per il 2016 e relative modifiche di legge.

(7 ott 16) CONFERMATO DAL GOVERNO NUOVI SISTEMI DI VIGILANZA LUNGO IL CONFINE – In un’intervista al magazine statunitense “The national interest“, un portavoce del governo della repubblica del Nagorno Karabakh ha confermato che dopo l’aggressione azera di aprile la difesa armena ha posizionato un elevato numero di telecamere (modello C4ISR) per la vigilanza lungo la linea di confine con l’Azerbaigian al fine di monitorare la situazione e prevenire possibili nuove incursioni di soldati dell’Azerbaigian.

(7 ott 16) LA CITTA’ DI DENVER (USA) RICONOSCE L’ARTSAKH – La città di Denver (650.000 abitanti, Colorado, USA) ha ufficialmente riconosciuto la repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh e ha proclamato il 21 settembre “giornata dell’indipendenza dei due stati armeni nella terra natale armena”. Nella dichiarazione si esprime vicinanza alla lotta del popolo armeno contro l’aggressione azera.

(7 ott 16) FERITO SOLDATO ARMENO LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Un soldato dell’Esercito di difesa del Karabakh, il ventenne Hayk Hambardzumyan, è stato ferito intorno alle 8,30 locali da un colpo sparato da postazioni azere lungo la linea di contatto. Non è stata resa nota la località dell’episodio. Nel corso delle ultime ore l’Azerbaigian ha intensificato le violazioni del cessate il fuoco anche con armi di medio calibro. un automezzo militare armeno è stato danneggiato da colpi sparati oltre confine. Il ministero della Difesa della repubblica del Nagorno Karabakh ha ammonito gli azeri a non aumentare la tensione fra le parti.

(6 ott 16) KASPRZYK: NON ABBIAMO MANDATO PER INVESTIGARE – Il rappresentante personale del presidente dell’Osce in carica, amb. Andrzej Kasprzyk, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il monitoraggio di mercoledìlungo la linea di contatto. Kasprzyk ha affermato che gli osservatori hanno il compito di verificare se vi sono violazioni durante la loro attività sul campo e si possono limitare soltanto a registrare le dichiarazioni dei comandanti locali riguardo violazioni avversarie in altri momenti. L’ambasciatore ha ribadito che al momento il suo ufficio non ha mandato per compiere investigazioni su violazioni non monitorate direttamente. Nel frattempo il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh ha denunciato che da alcuni giorni l’Azerbaigian ha ripreso i tiri contro le postazioni armene utilizzando fucili a lungo raggio.

(5 ott 16) LETTERA DI MIRZOYAN ALL’ONU – Il ministro degli esteri Karen Mirzoyan ha indirizzato una lettera al’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, a commento della sua relazione presentata al 33° Consiglio dei diritti umani tenutosi nel mese di settembre. In tale circostanza Al Hussein aveva affermato che l’Ufficio non ha avuto accesso alla situazione di conflitto nel Nagorno-Karabakh, compresi gli eventi del mese di aprile 2016. Mirzoyan si è rammaricato che non vi sia stato un intervento neppure dopo i documentati casi di brutalità compiuti dai soldati azeri a danno della popolazione civile e dei soldati armeni e ha confermato la piena disponibilità della repubblica del Nagorno Karabakh ala massima collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite e ha invitato il Commissario a recarsi a Stepanakert.

(5 ott 16) MONITORAGGIO OSCE – Funzionari dell’Osce hanno compiuto oggi un monitoraggio lungo la linea settentrionale di contatto tra Azerbaigian e Nagorno Karabakh all’altezza della regione di Shahoumian. Non sono state registrate violazioni del cessate-il-fuoco.

(4 ott 16) DIPARTIMENTO STATO USA: SOLUZIONE BASATA SU LEGGI INTERNAZIONALI -Elizabeth Trudeau, direttrice dell’Ufficio stampa del Dipartimento di Stato USA, ha ribadito in un incontro con i giornalisti che gli Stati Uniti auspicano una soluzione del contenzioso sul Nagorno Karabakh basata sulle leggi internazionali. Richiamandosi all’Atto finale di Helsinki ha affermato che l’accordo deve basarsi sul principio del non uso della forza o della minaccia, sull’integrità territoriale e sul diritto all’autodeterminazione e ha sottolineato come la responsabilità del processo di pace rimane nella volontà dei leader di Armenia e Azerbaigian.

(3 ott 16) FESTIVAL ETNICO DI DANZA E MUSICA – Stepanakert ha ospitato oggi il festival di danza e musica etnica “Gutan” che si è tenuto, introdotto dal ministro della cultura Narine Aghabalyan, in piazza della Rinascita davanti a un folto pubblico. il festival, giunto ala sua terza edizione, è stato presentato per la prima volta nella repubblica del Nagorno Karabakh.

(1 ott 16) KERRY PESSIMISTA SU UN ACCORDO – In una conferenza tenuta all’Atlantic and Aspen Insitute, il Segretario di Stato USA, John Kerry, ha dichiarato che i leader di Armenia e Azerbaigian non sono pronti a una soluzione del contenzioso sul Nagorno Karabakh. Dal canto suo il presidente della Commissione Affari Esteri del’Assembla nazionale armena, Artak Zakaryan, ha affermato in una incontro con la stampa che il Nagorno Karabakh non potrà mai essere parte dell’Azerbaigian mentre sulle altre questioni del negoziato è possibile raggiungere un accordo.

(1 ott 16) VIOLAZIONI AZERE NELLA NOTTE – Oltre settecento colpi sono stati sparati dagli azeri al’indirizzo delle postazioni azere durante la notte. L’Esercito di Difesa del Nagorno Karabakh comunica che la situazione è sotto controllo.

 

 

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(26 set 16) MIRZOYAN IN BELGIO – Il ministro degli Affari Esteri, Karen Mirzoyan, si trova da oggi in Belgio dove ha in programma una serie di incontri con autorità locali ed esponenti politici. Nella giornata odierna ha avuto una riunione con Kaspar Karampetian, responsabile della Federazione Euro Armena per la Giustizia e la Democrazia.

(25 set 16) ALTRO SOLDATO ARMENO COLPITO DA CECCHINI AZERI – La difesa del Nagorno Karabakh fa registrare una nuova giovane vittima. Si tratta del diciannovenne Sevak Khachatryan mortalmente colpito nella sua postazione lungo la linea di contatto con l’Azerbaigian. L’ennesima grave violazione del cessate-il-fuoco è avvenuta intorno alle ore 10,40 della mattina (ora locale); non è stata resa nota la località del fatto. In giornata il vice ministro della Difesa dell’Armenia, Davit Tonoyan, ha avuto una conversazione telefonica con l’amb. Kasprzyk che si è detto sconcertato per il nuovo luttuoso episodio. Dall’inizio del mese è il quarto soldato armeno che perde la vita lungo la linea di confine.

(22 set 16) GRUPPO MINSK INCONTRA MINISTRI AA.EE. – A New York i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce hanno incontrato i ministri degli Affari esteri di Armenia (Nalbandian) e Azerbaigian (Mammadyarov) i quali hanno altresì avuto un incontro, separato, con il Segretario generale dell’Organizzazione Lamberto Zannier.

(21 set 16) LA FRANCIA PRONTA A OSPITARE UN NUOVO COLLOQUIO PRESIDENZIALE – In un messaggio inviato al suo collega armeno in occasione del 25° anniversario dell’indipendenza dell’Armenia, il presidente francese Hollande si è detto pronto a ospitare a Parigi un nuovo vertice presidenziale armeno-azero.

(21 set 16) SAHAKYAN A YEREVAN PER LE CERIMONIE – Il presidente del Nagorno Karabakh, Bako Sahakyan, è a Yerevan dove partecipa alle solenni cerimonie che celebrano i venticinque anni di indipendenza della repubblica di Armenia. Con il collega Sargsyan ha incontrato numerosi responsabili di organizzazioni della Diaspora confluiti nella capitale armena per l’anniversario. Sahakyan ha altresì ricevuto l’onorificenza “Tigran il Grande”.

(21 set 16) MESSAGGIO DI CONGRATULAZIONI IN OCCASIONE DEL 25° ANNIVERSARIO DELLA INDIPENDENZA DELL’ARMENIA – Il presidente Sahakyan ha rivolto al collega Sargsyan il seguente messaggio di auguri: «Illustre presidente Sargsyan, a nome del popolo e delle autorità della Repubblica Artsakh e mio personale mi congratulo vivamente con Lei per il 25° anniversario della indipendenza della Repubblica di Armeni, una festa che è cara e memorabile per tutti noi in Armenia, in Artsakh e nella diaspora. Il popolo armeno ha avuto un desiderio secolare di ripristinare la sua sovranità e vivere liberamente e in modo indipendente. Il nostro sogno nazionale si è avverato nel settembre del 1991, quando le due repubbliche armene sono state proclamate sulla antica terra armena. L’intera nazione armena ha intrapreso la via della costruzione di una duratura statualità armena superando numerose sfide e difficoltà, ottenendo brillanti vittorie. Siamo sicuri che tutti i problemi saranno risolti nella Repubblica di Armenia e il popolo armeno vivrà una vita fiera e degna. Illustre Signor Presidente, ancora una volta mi congratulo con Lei e con tutti i nostri compatrioti in questa gloriosa festa e auguro la pace, il benessere e grandi successi a Madre Armenia e alla nostra gente

(20 set 16) INAUGURATO NUOVO GIARDINO A STEPANAKERT – Il presidente Sahakyan ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’area verde prospiciente il nuovo centro ospedaliero della capitale.

(19 set 16) DELEGAZIONE DEL KARABAKH IN SUD OSSEZIA – Il presidente della repubblica dell’Ossezia del Sud,Leonid Tibilov, ha ricevuto oggi una delegazione politica proveniente dalla repubblica del Nagorno Karabakh e guidata dal consigliere presidenziale Yuri Hayrapetyan. L’incontro è stata l’occasione per innovare l’amicizia tra il popolo sud-osseto e quello karabakho e rinforzare i legami politici ed economici fra i due Paesi.

(16 set 16) COLPITO GIOVANE SOLDATO – Il diciannovenne Narek Patatanyan è stato mortalmente colpito questo pomeriggio, intorno alle ore tredici locali, mentre si trovava in una postazione di difesa dell’esercito. Non è stata ancora resa nota la località del fatto.

(16 set 16) DELEGAZIONE EUFOA IN VISITA IN KARABAKH – Una delegazione dell’organizzazione non governativa EUFOA (EUropean Friends Of Armenia) è in visita nella repubblica del Nagorno karabakh dove ha in programma incontri con le massime autorità del Paese.

(14 set 16) MONITORAGGIO OSCE – L’Osce ha compiuto questa mattina una missione di monitoraggio lungo la linea di contatto fra repubblica del Nagorno Karabakh e Azerbaigian. L’osservazione è stata condotta all’altezza del villaggio di Karakhanbeyli all’altezza di Varanda (Fizuli).

(14 set 16) IL VATICANO PER LA PACE IN KARABAKH – Intervistato da un giornale dell’Azerbaigian (dove papa Francesco si recherà in visita nei prossimi giorni a completamento di un pellegrinaggio in Georgia) il nunzio apostolico a Baku, Vladimír Fekete, ha dichiarato che la Santa Sede non può entrare nel merito della soluzione del conflitto nel Nagorno Karabakh ma ha auspicato che la stessa sia raggiunta attraverso mezzi diplomatici.

(13 set 16) INCONTRO MIRZOYAN -KASPRZYK – A Stepanakert il ministro degli Affari esteri, Karen Mirzoyan, ha incontrato l’amb. Andrzej Kasprzyk, rappresentante speciale del presidente dell’Osce in carica, con il quale ha discusso la situazione lungo la linea di contatto e la funzione di monitoraggio dell’Osce lungo la stessa.

(12 set 16) BABAYAN: UNO STATUS NON E’ GARANZIA DI SICUREZZA – il portavoce del presidente della repubblica del Nagorno Karabakh, Davit Babayan, ha commentato le dichiarazioni dell’amb. Warlick sottolineando come la concessione di uno status non è garanzia di sicurezza non essendo neppure chiaro quale debba essere questo status. Babayan, riguardo al controllo dei territori, ha ricordato le regioni che sono sotto controllo azero (Shahoumiayn, Nord Artsakh, Getashen) e la costante minaccia di uno stato che proclama la conquista della stessa capitale armena Yerevan. Solo il riconoscimento della repubblica del Nagorno Karabakh da parte dell’Azerbaigian potrebbe aprire le porte a una discussione sui confini.

(12 set 16) WARLICK: RITORNO TERRITORI IN CAMBIO DI STATUS – IL copresidente USA del Gruppo di Minsk dell’Osce ha dichiarato all’agenzia russa Interfax che la soluzione del conflitto del Nagorno Karabakh passa attraverso il ritorno di alcuni territori al controllo dell’Azerbaigian in cambio di uno status per la regione. Warlick, che si è dichiarato fiducioso per un futuro accordo fra le parti, ha peraltro sottolineato come siano necessari molti incontri e come oggi la situazione sia molto più pericolosa che in passato per via dello schieramento di missili e armi pesanti. L’ambasciatore ha auspicato un prossimo incontro fra i presidenti.

(10 set 16) L’AZERBAIGIAN RICHIAMA L’AMBASCIATORE NEGLI STATI UNITI – L’ambasciatore azero a Washington è stato richiamato in patria per consultazioni a seguito della pubblicazione di un articolo sul “Washington Post” (notoriamente vicino alle posizioni della Casa Bianca) nel quale l’ex ambasciatore USA a Baku suggeriva l’imposizioni di sanzioni all’Azerbaigian.

(10 set 16) BELLICOSE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELLA DIFESA AZERO – Rivolgendosi alle Forze Armate del suo Paese, il ministro della Difesa azero, Zakir Hasanov, ha pronunciato violente e bellicose parole all’indirizzo degli armeni del Nagorno Karabakh affermando tra l’altro che «l’Azerbaigian non permetterà mai la nascita di un secondo stato armeno sulla nostra terra». Ha altresì aggiunto che «dobbiamo fare il nostro meglio per liberare in breve tempo le nostre terre dagli occupanti al fine di giustificare la fiducia del Presidente e del popolo azero». Per inciso, non risulta che il Nagorno Karabakh abbia mai fatto parte dell’attuale repubblica di Azerbaigian salvo alcuni territori limitrofi persi dagli azeri a seguito della sciagurata iniziativa bellica di inizio anni Novanta.

(9 set 16) KAREKIN II: ABBIAMO MOLTO DA FARE – Una cerimonia bene augurante pace e prosperità è stata tenuta da S.S. Karekin II alla cattedrale di Shushi, presenti le massime autorità dello stato. Nel corso del suo intervento il Catholokos ha dichiarato che «i recenti avvenimenti di aprile ci confermano che abbiamo ancora molto da fare per rafforzare la statualità dell’Artsakh e assicurare la sicurezza dei confini della nostra Patria».

(8 set 16) RIUNIONE A MOSCA SUL KARABAKH – Il ministro russo degli esteri, Lavorv, ha ricevuto oggi a Mosca i copresidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce con i quali ha discusso il processo negoziale sul Nagorno Karabakh.

(7 set 16) S.S. KAREKIN II VISITA UNITA’ MILITARE – S.S. Karekin II, Catholikos di Tutti gli Armeni, in questi giorni in Nagorno Karabakh per la riunione del Consiglio apostolico dell’Artsakh, si è recato presso un’unità di difesa dell’Esercito. Ai soldati ha rivolto il seguente messaggio: «Siamo venuti per esprimere il nostro apprezzamento e l’amore per voi, e a portare il nostro tributo per le gesta alle quali abbiamo assistito durante la guerra di aprile. Abbiamo visto come è stato respinto l’attacco delle truppe azere e come siano state portate fuori dai nostri confini. Portiamo il nostro omaggio ai valorosi soldati -i figli eroi della nostra Nazione – che hanno difeso la nostra Patria a costo della loro vita.»

(7 set 16) MONITORAGGIO OSCE A OMAR PASS – Funzionari dell’Osce hanno compiuto nella mattinata odierna un monitoraggio lungo la linea di confine settentrionale all’altezza di Omar Pass sulla catena dei monti Mrav. Non sono state registrate violazioni del cessate il fuoco.

(7 set 16) ALTRO GIOVANE ARMENO UCCISO DAL FUOCO AZERO – Continuano le violazioni azere lungo la linea di contatto e il loro numero si è andato intensificando negli ultimi giorni a cavallo del 25° anniversario dell’indipendenza del Nagorno Karabakh. Un altro soldato armeno dell’Esercito di difesa del Karabakh, Arman Ghandilyan, anche egli diciannovenne, è stato mortalmente colpito da fuoco nemico nel settore nord orientale del confine intorno alle ore 1,30 della notte. Al giovane caduto il presidente ha conferito decorazione postuma al valore.

(5 set 16) MINISTRO DIFESA: ABBIAMO I MEZZI PER SORPRENDERE IL NEMICO – In una intervista ad Armenia TV il ministro della Difesa Levon Mnatsakanyan ha dichiarato che dopo l’attacco azero di aprile le forze armene si sono rafforzate e hanno acquisito nuovi armamenti, organizzandosi logisticamente e tecnicamente per dare una risposta al nemico se dovesse ripetere analogo attacco. «Abbiamo i mezzi e stiamo lavorando per sorprendere l’avversario» ha dichiarato il ministro che ha aggiunto che se necessario costringerà militarmente gli azeri a riconoscere l’Artsakh.

(5 set 16) DONATI NUOVI VEICOLI ALLO STATO – Il filantropo Arthur Varzhapetyan ha donato alla repubblica numerosi veicoli destinati a diverse organizzazioni statali. La cerimonia della consegna è avvenuta a piazza della Rinascita a Stepanekert alla presenza del presidente della repubblica.

(5 set 16) APERTA ESPOSIZIONE DI MONETE ARMENE – Una mostra dedicata alle monete armene è stata inaugurata oggi a Stepanakert alla presenza delle massime autorità dello stato. L’iniziativa è collegata al 25° anniversario dell’indipendenza ed è organizzata dalla Banca Centrale di Armenia.

(5 set 16) NUMEROSE VIOLAZIONI AZERE NEL FINE SETTIMANA – Il ministero della Difesa ha reso noto che nel corso del fine settimana è stato registrato un aumento delle violazioni azere del cessate-il-fuoco con oltre 1500 colpi sparati all’indirizzo delle postazioni armene.

(5 set 16) S.S. KAREKIN II A STEPANAKERT – Il presidente della repubblica Sahakyan ha ricevuto oggi a Stepanakert i membri del Supremo Consiglio della chiesa apostolica armena guidati da S.S Karekin II. Nel suo messaggio di benvenuto il presidente ha sottolineato il ruolo fondamentale della chiesa apostolica in Artsakh nel rafforzamento della statualità e dell’identità nazionale.

(3 set 16) NUOVO INSEDIAMENTO ABITATIVO INAUGURATO IN KASHATAGH – Il presidente della repubblica ha inaugurato un nuovo insediamento abitativo realizzato nei pressi del villaggio di Aghavno nella regione di Kashatagh. Si tratta di una quindicina di villette unifamiliari, già completamente arredate, ubicate nei pressi del corridoio di Lachin non lontano da Berdzor. Alla cerimonia era presente il primate apostolico Martirosyan nonché le autorità locali.

(3 set 16) VIOLAZIONI AZERE, UCCISO SOLDATO ARMENO – Il diciannovenne Araiyk Ordubekyan è stato mortalmente colpito dal fuoco azero mentre si trovava in servizio lungo la linea di contatto. La gravissima violazione del cessate-il-fuoco è avvenuto intorno alle 23,30 di venerdì 2 settembre, giorno dell’indipendenza nazionale del Nagorno Karabakh. Non è stata precisata la località del fatto avvenuto nel settore meridionale. Al giovane caduto è stata conferita dal presidente della repubblica un’onorificenza postuma al valore. Nella serata di oggi, 3 settembre, la madre di Arayik ha dato alla luce il suo ottavo figlio.

(2 set 16) SAHAKYAN: NESSUN RITORNO AL PASSATO – IL presidente del Nagorno Karabakh-Artsak, Bako Sahakyan, nel corso di una cerimonia commemorativa per il 25° anniversario dell’indipendenza,  alla quale hanno partecipato le massime autorità civili e religiose dello Stato nonché il presidente dell’Armenia Sargsyan, ha dichiarato che lo stabilimento della repubblica dell’Artsakh rappresenta una delle più importanti vittorie per il popolo armeno; egli ha altresì sottolineato come sicurezza e indipendenza siano valori fuori discussione e come non sia in alcun modo possibile un ritorno al passato.

(2 set 16) IL NAGORNO KARABAKH FESTEGGIA 25 ANNI DI INDIPENDENZA – Solenne cerimonie in tutto lo stato nel venticinquesimo anniversario della dichiarazione di indipendenza. Il 2 settembre del 1991 il soviet del Nagorno Karabakh votò l’autodeterminazione secondo quanto previsto dalla legislazione sovietica dell’epoca.

(1 SET 16) IL PRESIDENTE DELL’ARMENIA IN ARTSAKH – Il presidente della repubblica di Armenia, Serzh Sargsyan, è giunto oggi a Stepanakert dove prenderà parte alle cerimonie nel venticinquesimo anniversario dell’indipendenza del Nagorno Karabakh.

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(26 ago 16) INCONTRO CON GLI ABITANTI DI TALISH – Il presidente ha avuto oggi, ad Alashan (Martakert) un incontro con alcuni abitanti di Talish, villaggio che fu duramente colpito dall’aggressione azera di inizio aprile. E’ stato fatto il punto della situazione e dei progetti legati al reinsediamento della popolazione. Sahakyan era accompagnato dal Primo Ministro Haroutyunyan.

(25 ago 16) IL PARLAMENTO VOTA UN’AMNISTIA – All’unanimità dei presenti l’Assemblea Nazionale, in seduta speciale, ha votato per un provvedimento di amnistia in occasione del venticinquesimo anniversario dell’indipendenza del Nagorno Karabakh.

(22 ago 16)  SAHAKYAN INCONTRA IL MINISTRO DELLA DIFESA DELL’ARMENIA – Il presidente della repubblica ha incontrato oggi a Stepanakert Seyran Ohanyan, ministro della Difesa dell’Armenia. Al centro del colloquio la cooperazione tra i due Stati armeni in ambito militare. All’incontro erano presenti anche il Primo Ministro Haroutyunyan, il ministro della Difesa del Nagorno Karabakh (Mnatsakanyan) e il responsabile del Dipartimento logistica del ministero della Difesa dell’Armenia (Hakobyan) in passato già ministro della Difesa della repubblica del Nagorno Karabakh. Nel corso della giornata le autorità hanno altresì compiuto una visita ad alcune postazioni di difesa del settore sud orientale.

(22 ago 16) VIOLAZIONI AZERE NEL FINE SETTIMANA – Nel corso del fine settimana sono state registrare 55 violazioni azere del cessate-il-fuoco con oltre 750 colpi sparati all’indirizzo delle postazioni armene. Si segnalano una sessantina di colpi sparati con mitragliatrici a grande calibro.

(17 AGO 16) IL MINISTRO DELLA DIFESA VISITA POSTAZIONI MILITARI – Il ministro della Difesa, nonché comandante dell’esercito di difesa del Karabakh, Levon Mnatsakayan, ha visitato oggi alcune postazioni militari nel settore occidentale.

(16 ago 16) LA MEDAGLIA D’ORO ARMENA DI RIO DEDICA LA SUA VITTORIA A UN EROE DEL KARABAKH –  Artur Aleksanyan ha conquisto a Rio 2016 la medaglia d’oro nella lotta greco romana e ha voluto dedicare la sua vittoria a Robert Abajyan, soldato caduto nella difesa del Nagorno Karabakh durante la guerra dei quattro giorni dello scorso aprile. Lo ha fatto mostrando sotto la tuta, al momento della premiazione, una t-shirt con impresso il volto del giovane eroe armeno.

(15 ago 16) SAHAKYAN: SONO NECESSARIE CONCESSIONI RAGIONEVOLI, GIUSTE ED EQUIVALENTI – In un’intervista rilasciata a un emagazine edito dall’Assemblea Nazionale francese il presidente Sahakyan ha affermato una nuova fase avrà inizio nella risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh, se l’Azerbaigian mostrerà rispetto per l’accordo di cessate il fuoco firmato nel 1994 e il Nagorno-Karabakh tornerà al tavolo dei negoziati. Secondo Sahakyan, l’Azerbaigian deve essere in grado di abbandonare la sua politica xenofoba contro il Karabakh e il popolo armeno la cui conseguenza è stata la guerra dei quattro giorni ad aprile. Rispondendo alla domanda su possibili compromessi negoziali, Sahakyan ha detto che la risoluzione di qualsiasi conflitto, specialmente uno così complesso come quello del Karabakh, è possibile solo sulla base di concessioni reciproche. «Sono necessarie concessioni ragionevoli, giuste ed equivalenti» ha osservato Sahakyan, aggiungendo che «siamo pronti a compromessi se questi non violeranno la sicurezza del nostro Paese e non si trasformino in una vantaggiosa occasione per l’avversario di avviare un nuovo attacco contro di noi». Toccando sul riconoscimento internazionale del Karabakh, Sahakyan espresso fiducia che il processo continuerà con maggiore successo in futuro con un impatto positivo la stabilità nel Caucaso meridionale. Il Presidente ha inoltre ricordato che il diritto all’autodeterminazione è uno dei principi fondamentali del diritto internazionale e che questo diritto diventa un obbligo necessario quando lo Stato che vuole annettere una regione altro non desidera se non eliminarne il popolo.

(15 ago 16) NUOVO INCONTRO SULLE RIFORME COSTITUZIONALI – Dopo la riunione di tre giorni fa con le forze politiche, il presidente Sahakyan ha incontrato oggi i componenti della Commissione incaricata di redigere la bozza di riforma della Carta costituzionale.

(15 ago 16) L’AMB. KASPRZYK (OSCE) A STEPANAKERT – Il presidente Bako Sahakyan ha ricevuto oggi l’amb. Andrzej Kasprzyk, rappresentante speciale del Presidente dell’Osce in carica. Sono state discusse alcune questioni inerenti la situazione lungo la linea di contatto.

(12 ago 16)  NUOVO INCONTRO SULLE RIFORME COSTITUZIONALI – Il presidente della repubblica ha avuto oggi un nuovo incontro con i rappresentanti di tutti i partiti sul progetto di riforme costituzionali.

(11 ago 16) MINORE VIOLAZIONI TREGUA RISPETTO AL 2015 – In una conferenza stampa il ministro della Difesa, gen. Mnatsakanyan, ha informato che, dopo gli scontri di aprile, le violazioni azere dell’accordo di cessate-il-fuoco sono ora due-tre volte inferiori rispetto allo stesso periodo del 2015.

(11 ago 16) COMMENTI SULLA VISITA DI SARGSYAN A MOSCA – Fonti governative hanno smentito talune voci di opinionisti politici secondo le quali l’Armenia starebbe trattando concessioni unilaterali sul contenzioso del Nagorno Karabakh dettate non da accordi specifici ma solo dal timore di una nuova guerra. Per il ministero degli Affari esteri di Yerevan, il presidente armeno nel suo incontro con il collega Putin avrebbe piuttosto ribadito la necessità di coinvolgere le autorità del Nagorno Karabakh nel processo negoziale (così come accadde nel 1994 con la firma dell’accordo di cessate-il-fuoco) e ricordato all’interlocutore russo l’atteggiamento ondivago dell’Azerbaigian il cui presidente concorda con le conclusioni dei vertici internazionali salvo poi ritrattare una volta rientrato a Baku. Smentita qualsiasi notizia di concessioni territoriali a favore della controparte.

(10 ago 16) INCONTRO PUTIN- SARGSYAN A MOSCA – Il presidente russo e quello armeno si sono incontrati oggi a Mosca. Nel corso del vertice presidenziale è stata affrontata anche la questione relativa al Nagorno Karabakh alla luce dell’iniziativa di componimento promossa dal gruppo di Minsk e in particolare dalla Russia. Putin nei giorni scorsi ha ricevuto il presidente turco Erdogan e a Baku ha avuto un incontro con il presidente azero Aliyev e con quello iraniano Rohani.

(9 ago 16) SAHAKYAN INCONTRA RAPPRESENTANTI P.A. – Il presidente della repubblica ha tenuto oggi a Stepanakert un incontro con i rappresentanti della pubblica amministrazione statale per uno scambio di opinioni anche sul tema delle possibili riforme costituzionali.

(9 ago 16) OHANYAN: NESSUNA CONCESSIONE UNILATERALE – Alla vigilia dell’incontro tra il presidente russo e quello armeno, il ministro della Difesa dell’Armenia, Seyran Ohanyan, ha ribadito in una conferenza stampa che l’obiettivo della leadership militare e politica dell’Armenia è quello di garantire l’autodeterminazione e l’indipendenza della Repubblica del Nagorno-Karabakh. Secondo il ministro, concessioni unilaterali sono fuori questione. L’attivazione del processo di negoziazione sulla definizione della questione Karabakh è un dato di fatto. Nelle parole del ministro, durante questa “attivazione”, i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE – in particolare su iniziativa della Russia – stanno portando avanti lavori volti a risolvere la questione del Karabakh solo ed esclusivamente con metodi pacifici.

(5 ago 16) PUTIN: LA RUSSIA NON IMPORRA’ SOLUZIONI – In un’intervista rilasciata all’agenzia Azertag il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha dichiarato che la tranquillità della regione rientra nell’interesse del suo Paese e ha auspicato che le parti raggiungano un accordo con soluzioni reciprocamente accettabili.  Allo stesso tempo, raggiungere un compromesso significa trovare un equilibrio ottimale tra i principi di integrità territoriale e il diritto dei popoli all’autodeterminazione: «Siamo pienamente consapevoli della responsabilità che grava sulle spalle della leadership armena e azera. Accogliamo con favore l’approccio costruttivo che ha prevalso durante l’ultimo vertice sulla risoluzione del conflitto tenutasi il 20 giugno 2016, a San Pietroburgo». L’obiettivo finale della transazione – ha dichiarato il presidente russo – dovrebbe essere quello di trovare un accordo che non faccia vincere o perdere le parti in causa, con reciproci benefici e concessioni per entrambe le parti che siano chiare al pubblico sia in Armenia che in Azerbaigian.  «Spesso sentiamo dire che la Russia sta cercando di monopolizzare il lavoro relativo alla risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh e spingere altri mediatori da parte. Questo è un equivoco. I vertici trilaterali sulla questione del Karabakh, con la partecipazione del presidente russo – ci sono stati più di venti tali vertici – completano perfettamente gli sforzi del gruppo di Minsk dell’OSCE co-presieduto da Russia, Stati Uniti e Francia per risolvere questo conflitto».

(4 ago 16) RIUNIONE COMANDANTI ESERCITO DIFESA – S i è conclusa oggi la tre giorni dei comandanti appartenenti al Servizio di ingegneria militare della Difesa. Durante il corso si sono svolte esercitazioni teroriche e pratiche e sono stati affrontati i principali problemi del settore.

(4 ago 16) GOVERNO ARMENO: NESSUNA CONCESSIONE UNILATERALE SUL KARABAKH – Il vice ministrod egli esteri dell’Armenia, Shavarsh Kocharyan, è intervenuto sulla questione del Nagorno Karabakh precisando che il recente discorso del presidente Sargsyan riguardo al tema è stato molto chiaro. Ha ribadito che «in primo luogo non ci saranno concessioni unilaterali sul Nagorno Karabakh, in secondo luogo ha escluso che il Karabakh possa mai far parte dell’Azerbaigian». Kocharyan ha altresì precisato che al vertice di Kazan (del 2011) le parti furono molto vicine a trovare un accordo giacché il documento preparato era molto vicino ai cosiddetti “Principi di Madrid”; in quell’occasione all’ultimo momento, Aliyev decise di ritornare sui propri passi e non accettò alcun accordo, rilanciando con dieci nuove controproposte che fecero fallire il summit.

(4 ago 16) MUORE GIOVANE SOLDATO ARMENO – Il diciannovenne Vahan Mikaelyan è stato mortalmente ferito da un colpo di arma da fuoco questa mattina mentre era in servizio in una postazione di difesa lungo la linea di contatto. Non sono chiare le circostanze del triste episodio e l’Esercito ha aperto un’indagine al riguardo.

(3 ago 16) MONITORAGGIO OSCE OSTACOLATO DAGLI AZERI – Delegazioni dell’Osce hanno compiuto un monitoraggio lungo la linea di contatto all’altezza della regione di Askeran, in direzione del villaggio di Bash Karvend. Non sono state registrate violazioni. Anche questa volta le autorità azere hanno impedito ai diplomatici dell’Osce di avvicinarsi alla linea di confine e l’osservazione dalla parte dell’Azerbaigian è stata necessariamente tenuta da distante. Intanto, il co-presidente USA Warlick conferma che il Gruppo di Minsk è al lavoro per organizzare un altro summit presidenziale e invita le parti a dare piena attuazione di quanto concordato nei recenti incontri di Vienna e San Pietroburgo.

(3 ago 16) IL PRESIDENTE IN VISITA NELLA REGIONE DI HADRUT – Bako Sahakyan si è recato oggi nella regione di Hadrut dove ha avuto incontri con le autorità locali. Nel villaggio di Togh sono stati radunati tutti i capi delle comunità della regione. tra gli argomenti trattati anche quello legato al raccolto dei cereali che risulta nel 2016 il più abbondante degli ultimi otto anni.

(3 ago 16) MUORE SOLDATO PER ESPLOSIONE DI MINA – Un soldato armeno, il ventenne Gevorg Harutyunyan, ha perso la vita oggi a causa dello scoppio di una mina. Ne dà notizia l’Esercito di difesa del Karabakh precisando che sono in corso indagini per chiarire la esatta dinamica del tragico evento.

 

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(31 lug 16) IL PARLAMENTO VOTA UN DOCUMENTO SULLA SITUAZIONE A YEREVAN – L’Assemblea Nazionale del Nagorno Karabakh ha votato all’unanimità un documento riguardante la situazione a Yerevan dove un gruppo armato (“Sasna ter”, I temerari di Sassun) da due settimane si è barricato all’interno di una stazione di polizia con ostaggi. Tra le rivendicazioni, oltre alla liberazione del loro leader incarcerato a giugno per sospetta attività eversiva, vi è anche l’accusa al governo dell’Armenia di un atteggiamento troppo morbido nelle trattative sul Nagorno Karabakh. Nelle ultime ore si sono svolte alcune manifestazioni con incidenti e un poliziotto è stato colpito a morte da uno dei rivoltosi. Nel documento le forze parlamentari esprimono profonda preoccupazione per gli avvenimenti in corso nella capitale armena «che mettono in pericolo la stabilità interna e la solidarietà civile»  e «condannano incondizionatamente qualsiasi manifestazione di violenza che mini le fondamenta della statualità». Il documento sottolinea tra l’altro come «i tentativi di risolvere gli attuali problemi mediante l’uso della forza stanno dividendo il nostro popolo, distolgono la nostra vigilanza collettiva in tempi di serie sfide esterne, indebolendola con contestazioni interne che producono instabilità, e tutto questo non può che avere un impatto negativo sullo stato d’animo dei nostri figli che stanno con coraggio guardando i confini della Patria. Invitiamo gli uomini armati a deporre le armi e trasferire la risoluzione del problema nell’alveo della legge e della Costituzione».  Il testo è stato firmato da “Patria libera”, “Federazione Rivoluzionaria armena”, “Partito Democratico” e “Movimento 88”.

(30 lug 16) IL PRESIDENTE VISITA LA REGIONE DI MARTAKERT – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, si è recato oggi in visita nella regione di Martakert dove ha avuto incontro con le autorità locali e i cittadini. In particolare si è interessato allo stato di avanzamento dei lavori per la rete viaria e gli impianti idroelettrici in costruzione. Nel villaggio di Alashan ha fatto il punto sulla realizzazione di civili abitazioni destinate ai residenti di Talish costretti ad abbandonare le case a causa della guerra dei quattro giorni e ha promesso che farà di tutto per eliminare le conseguenze dell’attacco azero di inizio aprile. Era presente agli incontri anche il primo Ministro Arayik Haroutyunyan.

(30 lug 16) VIOLAZIONI AZERE, FERITO SOLDATO ARMENO – Il ventenne Hrach Vaghinyan è stato leggermente ferito nel corso della notte allorché le forze azere hanno sparato oltre seicento colpi all’indirizzo delle postazioni armene. Lo comunica una nota dell’Esercito di difesa del Karabakh.

(29 lug 16) INCREMENTO ATTIVITA’ AZERA LUNGO LINEA DI CONTATTO – Nella notte sono state rilevate numerosi violazioni con circa 600 colpi sparati contro le postazioni armene. Utilizzati anche lanciagranate da 60mm.

(28 lug 16) LANCIO DI GRANATE AZERE IN DIREZIONE TALISH – Nella notte passata sono state rilevate 24 violazioni azere del cessate il fuoco con circa 130 colpi sparati all’indirizzo delle postazioni armene. In particolare si segnalano lanci di granate in direzione del villaggio di Talish. Nessun danno o ferito viene comunque riportato.

(27 lug 16) WARLICK: BAKU E YEREVAN CONCORDANO SU ESPANSIONE MONITORAGGIO – James Warlick, copresidente USA del gruppo di Minsk dell’Osce, ha dichiarato in un’intervista alla Ria Novosti che sia l’Armenia che l’Azerbaigian concordano su un’implementazione del monitoraggio lungo la linea di contatto. L’ambasciatore ha precisato che il Gruppo sta lavorando su questo tema per l’adempimento delle obbligazioni assunte dai presidenti durante gli incontri di Vienna e San Pietroburgo al fine di abbassare la tensione e consentire un ulteriore avanzamento dei negoziati per la soluzione pacifica del conflitto.

(26 lug 16) LA TURCHIA DALLA PARTE DI BAKU, MA VUOLE NORMALIZZARE CON L’ARMENIA – In un’intervista rilasciata al canale Haberturk, il ministro degli Affari Esteri della Turchia, Mevlut Cavusoglu, ha confidato che prima del fallito colpo di stato a Baku aveva discusso riguardo la possibilità di una normalizzazione dei rapporti tra Ankara e Yerevan precisando che non vi sono stati colloqui diretti in tal senso ma diverse occasioni durante eventi internazionali di contatto con il suo omologo Nalbandian.  Il ministro degli esteri turco ha sottolineato che Ankara comunque sosterrà l’Azerbaigian sulla questione Karabakh e difenderà tutte le opzioni proposte da Baku. In precedenza giornale Hurriyet aveva confermato che Cavusoglu aveva discusso la normalizzazione dei rapporti con l’Armenia durante il suo viaggio in Azerbaigian, ma che da Baku non aveva ricevuto un riscontro positivo.

(25 lug 16) SAHAKYAN VISITA LA REGIONE DI KASHATAGH –  Il presidente della repubblica si è recato oggi in visita nella regione di Kashatagh. Il Capo dello Stato ha ispezionato la costruzione delle centrali idroelettriche sui fiumi Hagari e Aghavno. Il presidente ha altresì convocato una riunione con i rappresentanti dell’amministrazione regionale e i capi delle comunità del nord della regione per discutere le questioni attuali e prospettive di sviluppo. Particolare attenzione è stata prestata alle questioni di reinsediamento e la raccolta. Il presidente regionale, Suren Khachatryan, ha consegnato un rapporto. Era presente all’incontro anche il primo Ministro Arayik Haroutyunyan.

 

(25 lug 16) RIUNITA LA COMMISSIONE PER LA RIFORMA COSTITUZIONALE – Sotto la guida del presidente dell’Assemblea Nazionale, Ashot Ghulyan, si è riunita la Commissione sulle riforme costituzionali che ha preparato un documento di riflessione che verrà sottoposto, presumibilmente il primo agosto, al presidente Sahakyan. All’incontro erano presenti tutte le forze politiche, sia quelle parlamentari che quelle extra parlamentari. Le principali discussioni hanno riguardato il confronto di modelli di governance presidenziali e parlamentari. Una volta presentato il documento al Capo dello Stato, la Commissione comincerà ad elaborare il testo delle riforme.

(23 lug 16) GLI AZERI COLPISCONO A MORTE UN SOLDATO DEL KARABAKH – Riesplode la violenza lungo la linea di contatto tra la repubblica dl Nagorno Karabakh e l’Azerbaigian. nel corso di violazioni azere del cessate il fuoco è stato mortalmente colpito Arsen Arakelyan. Il gravissimo episodio, che giunge dopo settimane di relativa calma, è accaduto oggi nel settore sud orientale del confine. Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha conferito un’onorificenza postuma al caduto.

(23 lug 16) VIOLAZIONI AZERE, FERITO SOLDATO ARMENO – Un soldato armeno dell’Esercito di difesa del Karabakh, Mher Ziloyan, è stato leggermente ferito questa notte nel corso di violazioni azere del cessate-il-fuoco. Ricoverato in ospedale, le sue condizioni sono soddisfacenti. Nella notte circa duecento colpi sono stati sparati dal territorio dell’Azerbaigian.

(21 lug 16) MONITORAGGIO OSCE OSTACOLATO DAGLI AZERI – Funzionari e diplomatici dell’Osce hanno compiuto oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto nel settore nord orientale (altezza regione di Martakert). Non sono state rilevate violazioni dell’accordo di cessate-il-fuoco. Peraltro, come già accaduto altre volte, gli azeri hanno impedito alla delegazione Osce di avvicinarsi alla linea di contatto.

(20 lug 16) POSSIBILE MEETING PRESIDENZIALE IN AGOSTO – Il Gruppo di Minsk dell’Osce sta lavorando, d’intesa con i governi interessati, per un nuovo incontro presidenziale ad agosto sotto supervisione del presidente russo Putin. Lo ha dichiarato l’ambasciatore statunitense a Yerevan, Richard Mills.

(18 lug 16) ESERCITAZIONI MULTI LIVELLO DELLE FORZE ARMATE – L’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh ha tenuto oggi esercitazioni multi livello dello staff di comando. Lo scopo dell’esercitazione è quello di migliorare il sistema di controllo delle forze armate, per migliorare le competenze dei comandanti, nonché per migliorare il livello di cooperazione e le capacità strategiche dei comandanti stessi. Dal canto suo il presidente Sahakyan ha dichiarato che uno dei fattori garantire la pace e la stabilità nella regione sono le forze armate della Repubblica del Nagorno Karabakh, aggiungendo che la probabilità di una nuova guerra dipende da una serie di fattori.  «Il punto cruciale è la capacità militare dell’esercito Difesa Nagorno Karabakh, così come una chiara posizione della comunità mondiale: una soluzione militare al conflitto è inaccettabile», ha detto Sahakyan sottolineando come ostilità su larga scala e la guerra  porterebbero a un cataclisma nel Caucaso meridionale e in tutto il mondo.

(16 lug 16) PRESIDENTE SARGSYAN A STEPANAKERT – Il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, è giunto a Stepanakert dove ha incontrato il collega Bako Sahakyan. Al centro del colloquio lo sviluppo della cooperazione fra i due stati, così come si legge nel comunicato ufficiale della presidenza della repubblica. E’ presumibile che i due presidenti abbiano parlato anche dello stato dei negoziati in corso con la controparte azera.

(15 lug 16) COLLOQUI LAVROV-KERRY A MOSCA – Anche la questione del Nagorno Karabakh è stata al centro di un lungo colloquio tra il ministro degli esteri russo Lavorv e il collega statunitense Kerry. Nel frattempo ssi apprende che i co.-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce saranno ad Ankara lunedì per colloqui con le autorità turche.

(15 lug 16) ESAMI AUTOPTICI EVIDENZIANO CRUDELTA’ AZERE – I primi accertamenti autoptici sui corpi di diciotto soldati armeni che erano stati catturati dagli azeri durante l’aggressione di inizio aprile attestano crudeltà che violano le convenzioni internazionali. a questa conclusione sono giunti i procuratori che stanno esaminando i casi. In particolare, emerge dalle indagini, alcuni soldati sarebbero stati decapitati quando ancora erano vivi. le conclusioni delle indagini e degli accertamenti saranno presentate agli organi di giustizia internazionale.

(15 lug 16) MONITORAGGIO OSCE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – L’Osce ha compiuto oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto all’altezza di Horadiz (regione di Hadrout). Non sono state segnalate violazioni del cessate-il-fuoco.

(15 lug 16) FALLITO TENTATIVO AZERO DI AVANZATA – Nella tarda serata di ieri, intorno alle 22,45, soldati azeri hanno cercato di guadagnare terreno all’altezza di Akn nel settore meridionale della linea di contatto. Il tentativo non è andato a buon fine in quanto le forze di difesa armene hanno predisposto opportune contromisure. Nel corso della notte sono stati registrati circa 1400 colpi azeri all’indirizzo delle postazioni armene. media azeri riportano la morte di un loro soldato a causa dello scoppio di una mina, circostanza che avvalorerebbe la tesi del tentativo di incursione in territorio avversario.

(14 lug 16) SAHAKYAN INCONTRA KASPRZYK (OSCE) – Il presidente Bako Sahakyan ha incontrato oggi a Stepanakert l’amb. Andrzej Kasprzyk, rappresentante speciale del presidente dell’Osce in carica. In precedenza il diplomatico aveva avuto un incontro con il ministro degli Esteri, Karen Mirzoyan. Al centro dei colloqui, ovviamente, la situazione lungo la linea di contatto e il punto sui negoziati in corso.

(14 lug 16) MONITORAGGIO OSCE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Funzionari e diplomatici dell’Osce hanno programmato per la mattinata di domani un monitoraggio lungo la linea di contatto nel settore meridionale (Hadrut, altezza di  Horadiz).

(13 lug 16) ESERCITAZIONI AEREE AZERE VICINO ALLA LINEA DI CONTATTO – L’Azerbaigian  ha condotto oggi, a partire dalle 8,30 locali, esercitazioni aeree a circa trenta chilometri dalla linea di contatto con il Nagorno Karabakh che sono state monitorate dalle forze armene di difesa. Nel corso dell’esercitazione gli azeri hanno impiegato 12 aeroplani e 41 elicotteri.

(12 lug 16) LAVROV: LE PARTI PIU’ VICINE CHE MAI – Il ministro degli Affari esteri della Russia, Sergey Lavrov, ha dichiarato, dopo i colloqui con il collega azero Mammadyarov, che le parti interessate all’accordo sul Nagorno Karabakh «si sono spostate molto più vicino al successo rispetto al passato, ma è troppo presto per rivelare i dettagli. Abbiamo motivo di pensare che ora stiamo muovendo molto più vicino al successo che mai» ha detto Lavrov che tuttavia ha detto che non saranno forniti i dettagli di accordi raggiunti tra i leader di Russia, Azerbaigian e Armenia in occasione della riunione a San Pietroburgo il 20 giugno. «Per ovvie ragioni, non riveliamo pubblicamente i dettagli di quelle idee che sono stati discusse nel corso della riunione. I leader dei tre Paesi hanno concordato, dopo la riunione del 20 giugno, che tratteranno con attenzione quei germogli di speranza che stanno comparendo. Non perché stiamo nascondendo qualcosa, si tratta solo di una norma etica nei negoziati», ha aggiunto. Parlando del suo incontro con il presidente azero Ilham Aliyev che ha avuto luogo il 11 luglio, Lavrov ha concluso che «la conversazione è stata piuttosto utile, e questo ci aiuterà a andare avanti verso la realizzazione dell’intesa raggiunta dai presidenti di Russia, Azerbaigian e Armenia al meeting a San Pietroburgo il 20 giugno».

(12 lug 16) SARGSYAN: NESSUNO PUO’ CONVINCERE IL POPOLO DEL KARABAKH A VIVERE DENTRO L’AZERBAIGIAN – In un’intervista a un’emittente televisiva araba il presidente dell’Armenia è ritornato sul tema del Nagorno Karabakh ribadendo che solo i suoi cittadini sono deputati a scegliere il loro futuro. «Per me la cosa più importante è che la sicurezza del popolo del Nagorno Karabakh sia garantito, che sia in grado di vivere nella sua patria storica, dove ha vissuto per millenni» ha dichiarato il presidente.  «Dopo la sovietizzazione della Russia, con la decisione della presidenza del partito comunista del Caucaso, il Nagorno Karabakh fu annesso all’Azerbaigian, però, non aveva nulla in comune con l’Azerbaigian» ha aggiunto Sargsyan. «Hanno fatto la stessa cosa anche con il Nakhichevan, che è ora completamente de-armenizzato». Il Presidente dell’Armenia ha anche osservato che la soluzione del conflitto del Karabakh si complica anche a causa del fatto che, anche se la regione è di piccole dimensioni, numerosi interessi, che hanno un impatto sulle sfide e conflitti, si sovrappongono in questa regione. «Sono sicuro che se c’è un approccio integrato nel processo di negoziazione, si troverà l’opzione per la soluzione del problema» ha dichiarato Serzh Sargsyan. «Ma il mondo si sta sviluppando in questo modo; non vi è alcun problema regionale che molti paesi non considerano dal punto di vista dei loro interessi nazionali».

(11 lug 16) GRUPPO DI MINSK PROGRAMMA VISITA NELLA REGIONE – I co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce hanno pianificato una prossima visita nel Caucaso meridionale ma non è stata diramata la data ufficiale di questo nuovo tour di negoziati.

(9 lug 16) SARGSYAN: LO STATUS QUO CAMBIERA’ SOLO CON L’AUTODETERMINAZIONE – Il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, a margine del summit NATO di Varsavia ha dichiarato che lo status quo del Nagorno Karabakh cambierà solo nel momento in cui sarà riconosciuto il diritto all’autodeterminazione del suo popolo. Nel suo discorso alla conferenza di Varsavia, il presidente armeno ha sottolineato come oggi il principale ostacolo a un accordo pacifico sul NK risieda nella leadership dell’Azerbaigian e ha denunciato il tentativo azero di portare la discussione sul problema nell’ambito della NATO ignorando i format negoziali in corso. Sargsyan, nella giornata odierna ha anche incontrato il presidente francese Hollande.

(9 lug 16) NALBANDIAN CRITICA L’ATTEGGIAMENTO AZERO – Secondo il ministro degli Esteri armeno l’Azerbaigian si comporta come se non ci fossero accordi sui meccanismi di investigazione delle violazioni del cessate-il-fuoco. «Se questi accordi fossero implementati, si creerebbero le condizioni appropriate, come abbiamo detto più volte, per promuovere il processo di negoziazione», ha detto il ministro, aggiungendo che i paesi co-presidenti sulla materia hanno già presentato proposte specifiche. «Nonostante il fatto che l’Azerbaijan non si interessi di sapere cosa sta succedendo, i paesi co-presidenti hanno già fornito proposta sufficientemente dettagliate, e l’Armenia ha risposto e ha espresso in generale opinioni positive sulla creazione di questi meccanismi» ha detto Nalbandian. «Questa è l’iniziativa dei co-presidenti.  Anche nel 2011, 2012 i presidenti di Russia, Armenia e Azerbaigian a seguito dei vertici di Sochi, hanno adottato una dichiarazione nella quale si afferma chiaramente la necessità di attuare meccanismi di investigazione degli incidenti. Tuttavia, ogni volta l’Azerbaigian ha fatto un passo indietro. L’Azerbaigian sta ora cercando di abbandonare l’accordo, facendo finta che tali accordi non esistono». Nalbandian ha anche sottolineato come gli azeri stiano fortemente ostacolando il progetto di aumentare le competenze del mandato del Rappresentante  personale del Presidente dell’Osce in carica (l’attuale Kasprzyk). «E’ impossibile da riunione a riunione concordare su qualsiasi questione, e poi una delle parti fa un passo indietro, facendo perdere così la fiducia e mettendo in dubbio se questo paese è in grado di negoziare e raggiungere effettivamente un accordo a tutti», ha aggiunto.

(9 lug 16) LA NATO CALDEGGIA UNA SOLUZIONE PACIFICA DEL CONFLITTO – Al termine dei lavori del summit di Varsavia la NATO ha diramato un documento nel quale è contenuto un passaggio (generico) relativo ai contenziosi in atto nel Caucaso settentrionale e meridionale. Questo il testo: «Continuiamo a sostenere il diritto di tutti i nostri partner di fare scelte indipendenti e sovrane in materia di politica estera e di sicurezza, libere da pressioni esterne e coercizione. Restiamo impegnati nel nostro sostegno alla integrità territoriale, l’indipendenza e la sovranità di Armenia, Azerbaigian, Georgia, e della Repubblica di Moldova. In questo contesto, continuiamo a sostenere gli sforzi per una soluzione pacifica dei conflitti nel Caucaso meridionale, così come nella Repubblica di Moldova, sulla base di questi principi e delle norme del diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite, e l’Atto finale di Helsinki. Esortiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo e con rinforzata volontà politica  nella risoluzione pacifica dei conflitti, all’interno del quadro di negoziazione stabilito.» Dal canto suo, il ministro degli Esteri dell’Armenia, Nalbandian, ha commentato la dichiarazione sottolineando come la NATO non sia impegnata nella risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh, mentre l’Azerbaigian cerca di presentare talune frasi del comunicato come un supporto per la sua posizione. e giustifica il proprio atteggiamento militarista. Il ministro ha ricordato che «le cinque dichiarazioni rilasciate dai capi dei paesi co-presidenti del gruppo di Minsk, due dei quali sono membri della NATO (la Francia e gli Stati Uniti), riflettono chiaramente i principi che dovrebbero essere la base per una soluzione. Nel frattempo, l’Azerbaigian sta cercando di ignorare queste dichiarazioni e impedisce di fare riferimenti a queste dichiarazioni. Armenia ha più volte dichiarato che è pronta a continuare gli sforzi per risolvere il conflitto esclusivamente con mezzi pacifici» ha aggiunto il ministro degli Esteri armeno.

(9 lug 16) CALMA SITUAZIONE SULLA LINEA DI CONTATTO – Dopo il tentativo di infiltrazione della notte scorsa, è ritornata sostanzialmente calma la situazione lungo la linea di contatto. Registrati solo sporadici colpi azeri all’indirizzo delle postazioni armene che controllano la situazione.

(8 lug 16) IL GOVERNO DA’ CONTO DEI SOLDI RICEVUTI CON LE DONAZIONI – Il Primo Ministro Haroutyunyan ha ufficialmente comunicato che circa la metà delle donazioni ricevute da tutto il mondo dopo l’aggressione azera di aprile è già stata impiegata per opere di fortificazione e aiuti alle famiglie che hanno subito perdite umane o materiali. Dopo l’attacco di inizio aprile è stata lanciata una campagna di aiuti al Nagorno Karabakh che ha raccolto oltre quattro milioni e mezzo di dollari.

(8 lug 16) LA NATO SOLLECITA UNA SOLUZIONE PACIFICA E NEGOZIATA – A margine del summit NATO in corso a Varsavia, il Segretario Generale, Jens Stoltenberg, ha rilasciato una dichiarazione sul contenzioso del Nagorno Karabakh: «Il messaggio è che esortiamo tutte le parti a ridurre le tensioni, ad astenersi dalla violenza e continuare a cercare di trovare la pace e la soluzione negoziata, e sosteniamo tutti gli sforzi per trovare una soluzione pacifica e negoziata per il Nagorno-Karabakh». Al vertice polacco ha partecipato anche il presidente dell’Armenia in quanto Paese partner nella missione di peacekeeping  in Afghanistan. Sargsyan ha incontrato anche il presidente della Polonia (Duda), il Segretario di stato Usa (Kerry) e il Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica. A Varsavia era presente anche il presidente azero Aliyev che ha avuto un incontro con i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce.

(8 lug 16) TENTATIVO DI INCURSIONE AZERA NELLA NOTTE – Il ministero della difesa della repubblica del Nagorno Karabakh informa che nella notte, intorno alle ore 3,20, unità azere hanno tentato di infiltrarsi nel territorio armeno all’altezza di Akna (Agdam) ma sono state respinte. Sono state segnalate diverse violazioni del cessate-il-fuoco con colpi provenienti da armi di piccolo calibro. L’Esercito della difesa del NK continua il monitoraggio lungo la linea di confine. Colpi sono stati sparati dagli azeri anche lungo il confine con l’Armenia e il traffico lungo la strada Voskepar-Baghanis (Tavush) è stato interrotto per ragioni di sicurezza per alcune ore.

(7 lug 16) TELEFONATA PUTIN-OBAMA ANCHE SUL KARABAKH – Il presidente russo Putin e quello statunitense Obama hanno avuto oggi una conversazione telefonica incentrata su vari temi fra i quali anche il contenzioso del  Nagorno Karabakh. Il presidente russo ha ragguagliato il collega circa gli ultimi sviluppi del summit di San Pietroburgo. Dal canto suo, Barak Obama – come si legge in una nota della Casa Bianca –  ha dichiarato la disponibilità americana affinché nell’ambito del formato del Gruppo di Minsk si riesca a raggiungere un accordo sulla materia. Del conflitto in Nagorno Karabakh si parlerà anche nel summit Nato in programma da domani a Varsavia.

(6 lug 16) SITUAZIONE ABBASTANZA CALMA SULLA LINEA DI CONTATTO – Continua a perdurare una relativa calma lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Solo nel corso della notte si registrano saltuari colpi azeri, non mirati, verso il territorio armeno. Si tratta di semplici azioni di disturbo, poco significative. L’unico episodio più serio delle ultime settimane è avvenuto il 30 giugno allorché gli azeri hanno mirato verso un gruppo di agricoltori di Talish (Martakert) che si stavano recando nei campi per il raccolto. Fortunatamente nessun ferito è stato registrato.

(5 lug 16) NON DECISA ALCUNA DATA PER NUOVO INCONTRO PRESIDENZIALE – il co-presidente del Gruppo di Minsk, lo statunitense Warlick, ha dichiarato che l’organizzazione è fiduciosa di riuscire a organizzare un prossimo incontro tra il presidente armeno e quello azero, ma allo stato nessuna data è stata ancora decisa.

(5 lug 16) DICHIARAZIONE DELLA 25a SESSIONE ASSEMBLEA PARLAMENTARE OSCE – Al termine dei lavori della 25a sessione dell’Assemblea parlamentare dell’Osce (Tbilisi 1-5 luglio) è stata rilasciata una dichiarazione che tocca anche la questione del Nagorno Karabakh. Essa, esprimendo preoccupazione per l’escalation di violenza registrata nel Caucaso meridionale, «invita i parlamentari a incoraggiare la volontà politica delle parti nella regione affinché si impegnino in seri sforzi per raggiungere un accordo sul rafforzamento delle misure di fiducia per ridurre il rischio di ulteriori ostilità lungo la zona di conflitto del Nagorno-Karabakh e di negoziare una soluzione globale nel quadro del Gruppo di Minsk.» Nonostante tale assunto, tuttavia, i delegati dell’Armenia hanno votato contro la risoluzione giacché in un suo passaggio (capitolo 9) viene fatto un riferimento al principio di integrità territoriale degli stati e non anche a quello di autodeterminazione dei popoli. Il richiamo è ovviamente al Paese ospitante (la Georgia) con la questione di Sud Ossezia e Abkhazia, e alla Crimea: tuttavia la delegazione armena non ha voluto e potuto dare voto favorevole per evidente incompatibilità con la diversa natura della questione del NK.

(4 lug 16) LA CROCE ROSSA CONDANNA GLI ATTACCHI ALLA POPOLAZIONE CIVILE – Il 30 giugno gli azeri hanno aperto il fuoco nei pressi del villaggio di Talish nella regione Martakert mirando a un’area agricola, in direzione dei civili che si stavano radunando per il raccolto nei campi. Fortunatamente, nessuno è stato ferito. Lo stesso giorno il capo del villaggio di Talish, Vilen Petrosyan, ha presentato una formale denuncia al difensore civico della repubblica del Nagorno Karabakh. Vilen Petrosyan ha anche detto che le operazioni di raccolta sono sospese per motivi di sicurezza. Al riguardo il Comitato della Croce Rossa Internazionale ha diramato un comunicato nel quale si informa che sono in corso contatti con le parti affinché gli obiettivi civili non siano presi di mira e ha ricordato come «gli attacchi contro i civili sono proibiti dal diritto internazionale umanitario. Così, i civili in ogni momento devono essere rispettati e tutelati. Essi non devono essere attaccati, se svolgono attività di natura civile

(2 lug 16) ARGAMUNT (PACE) RIDE E NON COMMENTA – Il presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE), lo spagnolo Argamunt, notoriamente su posizioni filo azere, interpellato da alcuni giornalisti che chiedevano un commento sugli atti di brutalità commessi dagli azeri ad aprile, ha sorriso glissando le domande e rifiutandosi di rispondere.

(2 lug 16) DENUNCIATA LA BARBARIE AZERA ALL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL’OSCE – Nel corso della 25a sessione dell’Assemblea Parlamentare dell’Osce, in corso nella georgiana Tbilisi, i rappresentanti dell’Armenia hanno denunciato le violenze commesse dalle forze azere nel corso dell’aggressione al Nagorno Karabakh a inizio aprile. Artashes Geghamyan, capo delegazione armena, ha sottolineato ai colleghi le brutalità commesse dagli azeri, le mutilazioni e le decapitazioni (anche di uomini ancora vivi) a danno di civili e soldati armeni. Egli ha definito questi gesti come a firma Isis con tanto di documenti fotografici pubblicati addirittura sul sito dell’Università statale di Baku. Sei procedimenti penali sono stati avviati con riguardo a uccisioni e torture dei corpi di soldati armeni. Risulta inoltre che la Procura generale del Nagorno Karabakh ha già istruito tre diversi casi criminali afferenti la decapitazione di Kyaram Sloyan, Hrant Gharibyan, e Hayk Torosyan. Inoltre, cause penali sono state avviate in merito all’omicidio di Rafik Hakobyan, Aghasi Asatryan, Andranik Zohrabyan, e Robert Abajyan; un altro procedimento penale è stato aperto nella tortura dei corpi di quindici militari dell’Esercito di Difesa del NK. Tutti i parenti delle vittime sono state riconosciute come parti civili nei procedimenti e alcune organizzazioni per i diritti umani stanno preparando petizioni da presentare alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

(1 lug 16) COLLOQUIO PUTIN-HOLLANDE SUL NK – Il presidente russo Putin ha avuto un colloquio telefonico con il collega francese Hollande nel corso del quale lo ha informato degli ultimi sviluppi del negoziato sul Nagorno Karabakh. Putin ha espresso la speranza che i risultati raggiunti nel corso delle ultime trattative portino a progressi nel processo di pace.

(1 lug 16) L’OSCE STA PIANIFICANDO UN PROSSIMO INCONTRO PRESIDENZIALE – L’Osce sta pianificando un prossimo incontro presidenziale armeno-azero, si parla di Parigi in agosto, secondo quanto riporta il co-presidente USA Warlick. Il ministro degli esteri dell’Azerbaigian Mammadyarov ha comunque fatto sapere che il suo Paese in questo momento non è interessato all’incontro.

(1 lug 16) L’INIZIATIVA DEL SEGRETARIO USA KERRY – IL Segretario di Stato, John Kerry, ha promosso un colloquio telefonico con il presidente dell’Armenia e con quello dell’Azerbaigian. Secondo la nota diramata, Kerry ha sottolineato la calma delle ultime settimane sulla linea di contatto e ha invitato le parti ad adempiere agli impegni che hanno fatto avanzare il processo di pace nel corso degli ultimi due incontri presidenziali di Vienna e San Pietroburgo.

(1 lug 16) CONTROLLO VIOLAZIONI COME PRECONDIZIONE ALLA  TRATTATIVA – Secondo il quotidiano armeno “Zoghovurd” l’Armenia avrebbe posto come conditio sine qua non per il proseguimento delle trattative di pace la creazione di un meccanismo che indaghi sulle violazioni del cessate-il-fuoco. Tale meccanismo sarebbe stato peraltro sollecitato dallo stesso gruppo di Minsk ma trova l’opposizione dell’Azerbaigian. Interrogato dal quotidiano, l’ambasciatore USA a Yerevan, Mills, ha dichiarato che il meccanismo è allo studio, la proposta di investigazione è stata già presentata alle parti ma non è stata ancora adottata.

 

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(30 giu 16) OSCE: NESSUN PIANO PER DISLOCAMENTO PEACE KEEPING – Il rappresentante russo all’Osce, Likashevich, ha escluso che sia in discussione al momento un piano per dislocamento di forze di interposizione lungo i confini del Nagorno Karabakh. Secondo il diplomatico un progetto del genere è già stato discusso negli anni Novanta e si riferisce alla fase finale di un accordo di risoluzione. Al momento il gruppo di Minsk dell’Osce lavora per un programma che garantisca la pace.

(30 giu 16) CONVERSAZIONE TELEFONICA SARGSYAN-KERRY – Su iniziativa americana il presidente armeno e il Segretario di Stato USA hanno avuto una conversazione telefonica incentrata sul negoziato sul Nagorno Karabakh e i recenti sviluppi dopo i summit presidenziali di Vienna e San Pietroburgo.

(30 giu 16) VIOLAZIONI AZERE CONTRO I CIVILI – Nella giornata odierna in alcune sezioni della linea di contatto sono state registrate violazioni azere del cessate-il-fuoco con tiri che hanno mirato gli agricoltori impegnati nel raccolto del grano nei campi. Intorno alle 14 un incidente è stato segnalato nei pressi del villaggio di Talish. In un comunicato, l’Esercito di Difesa del Karabakh ha esortato la parte azera ad astenersi da provocazioni e dal mirare la popolazione civile, sottolineando che sarà a carico delle autorità azere tutta la responsabilità per gli sviluppi futuri.

(28 giu 16) BABAYAN: L’AZERBAIGIAN CONTINUA LA POLITICA PASSO DOPO PASSO – Il portavoce presidenziale del Nagorno Karabakh, Davit Babayan, ha dichiarato in un incontro dei giornalisti che la controparte azera continua a preferire la politica dei piccoli passi al tavolo negoziale dimostrando scarsa propensione a un accordo. «Se davvero l’Azerbaigian è interessato alla risoluzione del conflitto, allora che riconosca il Nagorno Karabakh e poi “passo dopo passo” apra alla strada della normalizzazione dei rapporti» ha sottolineato Babayan.

(27 giu 16) PAPA FRANCESCO: PARLERO’ AGLI AZERI DELLA VERITA’ – Durante il volo di ritorno dall’Armenia, Papa Francesco si è intrattenuto con i giornalisti ai quali ha anche parlato del Nagorno Karabakh. «Io parlerò agli azeri della verità, di quello che ho visto, di quello che ho sentito. E incoraggerò anche loro. Io ho incontrato il Presidente azero e ho parlato con lui. E dirò anche che non fare la pace per un pezzettino di terra – perché non è una gran cosa – significa qualcosa di oscuro… Ma lo dico a tutti, questo: agli armeni e agli azeri. Forse non si mettono d’accordo sulle modalità di fare la pace, e su questo si deve lavorare. Ma di più non so cosa dire. Dirò quello che al momento mi viene nel cuore, ma sempre in positivo, cercando di trovare soluzioni che siano percorribili, che portino avanti» ha detto il Santo Padre. Dal canto suo l’Azerbaigian tramite un portavoce  ha già interpretato le parole di Francesco come un chiaro invito affinché l’Armenia cessi la sua politica di aggressione e si ritiri dal Nagorno Karabakh…

(26 giu 16) DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRANCESCO-KAREKIN II – Anche il contenzioso del Nagorno Karabakh è entrato nella dichiarazione congiunta sottoscritta dal Catholicos di Tutti gli Armeni, Karekin II, e Papa Francesco al termine della sua visita pastorale in Armenia. «Proprio perché siamo cristiani, siamo chiamati a cercare e realizzare percorsi verso la riconciliazione e la pace. A questo proposito abbiamo anche esprimiamo la nostra speranza per una soluzione pacifica dei problemi riguardanti il Nagorno-Karabakh» si legge in un passaggio del documento.

(26 giu 16) CONTINUA IL RIARMO DELL’AZERBAIGIAN – Nonostante gli appelli alla pace e l’invito a una soluzione pacifica del contenzioso, l’Azerbaigian continua la sua corsa al riarmo. Per nulla preoccupato delle condizioni economiche del suo Paese, il presidente Aliyev nel corso di una riunione con alcuni comandanti militari ha confermato che l’Azerbaigian è impegnato nell’acquisto di nuove armi.

(25 giu 16) IL PAPA CHIEDE LA PACE NEL NAGORNO KARABAKH -Nel corso della sua visita pastorale in Armenia, Papa Francesco non ha mancato di fare un riferimento al Nagorno Karabakh. «Sorga anche la pace in Nagorno Karabakh» ha dichiarato in un suo solenne intervento. Il Papa ha cominciato il suo viaggio in Armenia venerdì 24 giugno e lo concluderà domenica 26.

(24 giu 16) IL PRESIDENTE CONSEGNA I DIPLOMI AI LAUREATI – Presso la residenza presidenziale si è svolta una cerimonia di consegna di diplomi agli studenti dell’Università dell’Artsakh che si sono laureati con il massimo dei voti. Il presidente Sahakyan, congratulandosi con gli studenti,  ha sottolineato che lo sviluppo dell’istruzione e della scienza è alla base dell’Artsakh, dove vengono create le condizioni necessarie per i giovani affinché acquisiscano un’istruzione di alta qualità conforme agli standard moderni, e che consenta loro di essere colti, sviluppati, e cittadini meritevoli del paese.

(24 giu 16) COMUNICATO DEL GRUPPO DI MINSK – I co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce hanno rilasciato un comunicato a margine della riunione avuta con il Presidente in carica. Nel documento tra l’altro si legge che «i copresidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE (Ambasciatori Igor Popov della Federazione Russa, James Warlick degli Stati Uniti d’America, e Pierre Andrieu della Francia) si appellano alle parti in causa affinché siano onorati gli accordi che sono stati riflessi nei comunicati congiunti dei vertici del 16 maggio a Vienna e del 20 giugno a San Pietroburgo. Esortiamo Azerbaigian e Armenia a rimuovere tutti gli ostacoli rimanenti per espandere la missione del Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE-Ufficio, Ambasciatore Andrzej Kasprzyk. Esortiamo anche progressi nei colloqui sostanziali e sulla proposta di istituire un meccanismo di indagine OSCE. Noi continueremo il nostro impegno con le parti per far avanzare tutti questi risultati degli ultimi due incontri tra i presidenti.»

(23 giu 16) RIUNIONE CO-PRESIDENTI GRUPPO DI MINSK – I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce hanno incontrato oggi il presidente dell’Osce in carica, il tedesco Steinmeier, per aggiornarlo sugli ultimi sviluppi del negoziato sul Nagorno Karabakh. Era presente anche il rappresentante speciale, amb. Kasprzyk. Intanto il ministro degli esteri russo Lavrov ha annunciato che il prossimo 29 giugno incontrerà a Parigi il collega francese Ayrault con in agenda anche il problema del NK.

(22 giu 16) INCONTRO MINISTRI DEGLI ESTERI – Eduard Nalbandian, ministro degli esteri dell’Armenia, ha incontrato a Yerevan il collega Karen Mirzoyan al quale ha illustrato i risultati raggiunti con il summit di San Pietroburgo. Nalbandian, parlando alla stampa ha dichiarato che nessun accordo per la soluzione del contenzioso sul Nagorno Karabakh è stato raggiunto nella città russa e ha smentito la teoria di un consigliere azero (che neppure ha partecipato all’incontro) secondo il quale sarebbe stato concordato un ritiro graduale degli armeni dai territori. Prioritaria per ogni intesa deve essere l’accettazione da parte azera del principio di autodeterminazione del popolo dell’Artsakh e ha inoltre sottolineato come l’Azerbaigian debba portare a termine i passi approvati a Vienna e San Pietroburgo.

(22 giu 16) I PRESIDENTI ARMENI VISITANO LA LINEA DEL FRONTE -Il presidente dell’Armenia, Sargsyan; e quello del Nagorno Karabakh, Sahakyan, hanno visitato oggi numerose postazioni lungo la linea del fronte nel settore meridionale. Sargsyan è giunto a bordo di un elicottero militare direttamente da Yerevan. In giornata si è svolto un incontro con i comandanti dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh. Era presente anche Arkady Ghoukasyan, secondo presidente del Nagorno Karabakh.

(21 giu 16) HAROUTYUNYAN: L’ESERCITO DEL KARABAKH E’ UNA GARANZIA DI SICUREZZA – Nella medesima intervista rilasciata al giornale russo il Primo Ministro della repubblica del Nagorno Karabakh ha affermato che il riconoscimento del NK non ha alternative. «Certamente appoggiamo il riconoscimento del Karabakh da parte della Repubblica di Armenia – ha sottolineato Haroutyunyan – tuttavia, allo stesso tempo, abbiamo capito che ci sono alcuni fattori che influenzano, tra cui quelli sul processo di negoziazione, con i quali abbiamo bisogno di fare i conti. (…) Il riconoscimento stesso promuoverà la soluzione [del conflitto], ed assicurerà garanzie di sicurezza supplementari per la la repubblica del Nagorno Karabakh.  Oggi, l’esercito di difesa Karabakh è il vero e unico garante della sicurezza della popolazione del Karabakh, [e] che assicura le sue attività pacifiche e trattiene l’aggressione militante dell’Azerbaigian

(21 giu 16) HAROUTYUNYAN: QUALSIASI DECISIONE FINALE SPETTA AL KARABAKH – «Nessun successo può essere raggiunto senza la partecipazione diretta e la piena dal lato Karabakh, dal momento che la questione del Karabakh si è risolto qui, e la popolazione Karabakh deve dare il proprio assenso all’opzione finale per la risoluzione del conflitto», ha sottolineato il Primo Ministro dell’Artsakh in un’intervista rilasciata a un giornale russo. «La situazione di fatto, è più importante. In realtà, la Repubblica di Armenia ha rapporti diretti e uguali con il governo di Stepanakert , si tratta di due distinti soggetti di diritto internazionale. Oltre a ciò, Yerevan, inoltre, non ha riconosciuto Karabakh come un territorio dell’Azerbaigian

(21 giu 16) NALBANDIAN GIUDICA “MOLTO UTILE” IL MEETING DI SAN PIETROBURGO – Il ministro degli Esteri dell’Armenia giudica “molto utile” l’incontro presidenziale di ieri nella città russa.  «L’incontro è stato molto utile e con una certa cura posso dire che si è svolto in un clima costruttivo. I presidenti si sono resi conto che se raggiungono un accordo su una serie di questioni, il progresso può essere raggiunto nella risoluzione del conflitto», ha detto Edward Nalbandian ai giornalisti. Il ministro ha confermato che è stato raggiunto un accordo per continuare gli incontri a livello presidenziale e mantenere il formato di negoziato a cura del gruppo di Minsk dell’Osce.

(20 giu 16) CONCLUSO L’INCONTRO TRILATERALE – Si è concluso l’incontro presidenziale trilaterale al termine del quale è stato rilasciato un comunicato nel quale tra l’altro si legge che «i presidenti hanno sottolineato l’importanza dei loro contatti regolari sul conflitto del Nagorno Karabakh e hanno convenuto di proseguire loro in questo formato in aggiunta al lavoro dei co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE, che sono stati invitati alla parte finale della riunione di San Pietroburgo. I capi di Stato hanno raggiunto una reciproca comprensione su una serie di questioni, la cui soluzione permetterà di creare le condizioni per il progresso nella soluzione del Nagorno Karabakh». I presidenti di Armenia e Azerbaigian hanno concordato di aumentare il numero di osservatori OSCE nella zona del Karabakh e hanno confermato gli accordi (raggiunti nell’ultimo vertice armeno-azero a Vienna il 16 maggio) che mirano a stabilizzare la situazione nella zona del conflitto e la creazione di un ambiente che contribuisca al progresso nel processo di pace.  «A tal fine essi sono giunti a concordare di aumentare il numero di osservatori internazionali nella zona di conflitto. Essi hanno espresso soddisfazione per il regime di cessate il fuoco mantenuto sulla linea di contatto di recente. Uno scambio di opinioni sugli aspetti essenziali del problema ha avuto luogo. I capi di stato hanno concordato una serie di questioni, la cui soluzione permetterà di creare le condizioni per il progresso nella soluzione del conflitto Nagorno Karabakh» si legge nella dichiarazione rilasciata a margine dell’incontro. I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce, che si sono incontrati separatamente con Sargsyan e Aliyev, hanno giudicato positivamente l’incontro di San Pietroburgo.

(20 giu 16) ALIYEV: STATUS QUO INACCETTABILE – Il presidente azero Aliyev, in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti, concorda con il gruppo di Minsk dell’Osce nel considerare inaccettabile lo status quo del Nagorno Karabakh. Tuttavia ritiene che per il cambiamento dello status quo sia necessario il ritiro delle forze armene dalla regione.

(20 giu 16) SARGSYAN E PUTIN A COLLOQUIO –Il presidente armeno e quello russo hanno cominciato il loro colloquio che sarà in buona misura incentrato sul contenzioso del Nagorno Karabakh. Putin vedrà separatamente i colleghi armeno e azero per poi dare vita a un incontro trilaterale. gli incontri sono ospitati nell’imponente Palazzo di Costantino che si trova a Strelna, località nei pressi della città russa.

(20 giu 16) SARGSYAN GIUNTO A SAN PIETROBURGO – Il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, è giunto a San Pietroburgo per un vertice presidenziale con il suo omologo azero Aliyev, preceduto da un incontro con il presidente russo Putin. Ai giornalisti ha dichiarato che «gli ultimi anni hanno dimostrato come il processo di negoziazione sul Karabakh può essere più o meno efficace se le parti rispettano i loro obblighi, vale a dire, agiscono in coerenza con le disposizioni dell’accordo di cessate il fuoco firmato nel 1994 e 1995.  La dichiarazione di Vienna del 16 maggio ddel gruppo di Minsk dell’Osce parla anche di questo» ha osservato Sargsyan. «Mi aspetto che finalmente arriveremo a un accordo a San Pietroburgo e che L’Azerbaigian si obblighi  a quanto prescritto, [che] non ci saranno violazioni alle frontiere, e [che] si continuerà il processo di negoziazione, con la buona intenzione di risolvere il conflitto nel Nagorno Karabakh

(19 giu 16) ANNUNCIATE IMPORTANTI MANOVRE MILITARI AZERE – Il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha annunciato per il periodo dal 19 al 24 giugno, importanti manovre militari in prossimità del confine con il Nagorno Karabakh e in Nakichevan. Singolare la circostanza che queste operazioni di addestramento (che dovrebbero interessare 25.000 uomini, 300 carri armati, 100 batterie lancia missili, 40 aeromobili e 30 sistemi difensivi) si tengano all’indomani del Gran premio di Formula 1 disputato a Baku, mentre il presidente armeno Sargsyan si trova a san Pietroburgo per l’incontro con Aliyev e Putin e alla vigilia del viaggio del Papa in Armenia.

(18 giu 16) RIMANE CALMA LA SITUAZIONE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Continua a rimanere calma la situazione lungo la linea di contatto fra repubblica del Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Non si segnalano particolari violazioni della tregua se non sporadici colpi nelle ore notturne.

(17 giu 16) RIUNIONE DELL’ESERCITO DI DIFESA DEL NK – A Stepanakert si è tenuta oggi una riunione dei vertici dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh, presieduta dal ministro della Difesa e comandante in capo, generale Mnatsakanyan.

(16 giu 16) MIRZOYAN IN VISITA DI LAVORO IN DANIMARCA – Il ministro degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha iniziato una visita di lavoro in Danimarca dove ha in programma numerosi incontri nel corso dei quali illustrerà la posizione dell’Artsakh nel contenzioso con l’Azerbaigian. Mirzoyan è stato anche l’ospite d’onore di un ricevimento organizzato dall’ambasciata di Armenia a Copenaghen in occasione del 25° anniversario della fondazione dello Stato.

(14 giu 16) IL 20 GIUGNO FISSATO INCONTRO PRESIDENZIALE – Si terrà il prossimo 20 giugno l’incontro a san Pietroburgo tra il presidente armeno Sargsyan e quello azero Aliyev. Il presidente della federazione russa Putin farà da moderatore fra le parti. Putin incontrerà in precedenza separatamente i due colleghi. L’Osce ha precisato di non essere coinvolta direttamente nell’organizzazione dell’evento.

(9 giu 16) A FINE GIUGNO PROBABILE VERTICE PRESIDENZIALE – Fonti russe riferiscono che verso fine giugno potrebbe andare in scena un nuovo incontro tra i presidenti di Armenia e Azerbaigian. Non è stata fornita una data certa ma San Pietroburgo dovrebbe essere la sede di questo nuovo vertice che segue quello del 16 maggio.

(8 giu 16) MONITORAGGIO SULLA LINEA DI CONTATTO – L’OSCE ha compiuto oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto fra Nagorno Karabakh (in corrispondenza della regione di Martuni, villaggio di Kuropatkino) e Azerbaigian. Nessuna violazione del cessate-il-fuoco è stata riscontrata. La situazione lungo la linea di contatto rimane relativamente calma e si registrano solo sporadici colpi nottetempo.

(8 giu 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN IN BELGIO – E’ iniziata martedì la visita in Belgio di una della repubblica del Nagorno Karabakh guidata dal presidente Sahakyan che ha già avuto un incontro con gruppi parlamentari locali.

(7 giu 16) MERKEL: SOLUZIONE PACIFICA E DIPLOMATICA – Nel corso della conferenza stampa a margine dell’incontro con il presidente azero Aliyev, la Cancelliera Angela Merkel ha ribadito la necessità di una soluzione pacifica e diplomatica al conflitto che, passo dopo passo, conduca a un accordo basato sui Principi di Madrid.

(6 giu 16) SAHAKYAN IN ARMENIA INCONTRA ALCUNI CITTADINI DI TALISH – Il presidente della repubblica ha incontrato oggi nella cittadina di Charenkavan in Armenia alcuni residenti del villaggio di Talish che sono stati evacuati dopo i bombardamenti azeri di aprile.

(4 giu 16) – PROPOSTA POLITICA SULL’AZERBAIGIAN ALL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE – Il congresso dell’ Alleanza dei Democratici e Liberali per l’Europa (ALDE) ha approvato una risoluzione da sottoporre all’attenzione del Parlamento Europeo con la quale chiede che l’Azerbaigian, per la natura dittatoriale del suo governo, venga escluso dalle votazioni in seno all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) e che vengano comminate dal Parlamento Europeo sanzioni contro Baku.

(3 giu 16) NALBANDIAN INCONTRA IL GRUPPO DI MINSK – Il ministro degli esteri dell’Armenia, Eduard Nalbandian, ha incontrato ieri i co presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce con i quali ha affrontato il tema della creazione di meccanismi di investigazione delle violazioni di cessate il fuoco lungo la linea di contatto.

(2 giù 16) I PROSSIMI GIOCHI PANARMENI SI TERRANNO IN NK – Il Comitato mondiale organizzatore dei Giochi Panarmeni ha diverso all’unanimità su proposta del presidente Zakaryan che la settima edizione della competizione sportiva si terrá in Nagorno Karabakh. È stato inoltre deciso che l’Assemblea Generale dei giochi si svolgerà l’1 e il 2 settembre 2017. Zakaryan ha definito “storica” la decisione.

(2 giu 16) SITUAZIONE CALMA MA SI TEME PEGGIORAMENTO – Rimane calma la situazione lungo la linea di contatto. Tuttavia secondo il politologo Ara Papasyan dopo il gran premio di Formula 1 a Baku l’Azerbaiguan rialzerà la tensione sopratutto in prossimità della visita del Papa in Armenia.

(1 giu 16) L’OMBUDSMAN DEL NKN DENUNCIA LA DETENZIONE DEL BAMBINO A BAKU – Un bambino di otto anni , Luka Vardanyan, è stato fermato per oltre dieci ore all’aeroporto di Baku dove era arrivato in compagnia dei suoi genitori russi. E’ bastato il cognome per spingere le forze di sicurezza azere a bloccare il “pericoloso” viaggiatore. L’Ombudsman della repubblica del Nagorno Karabakh ha emesso un comunicato denunciando l’increscioso episodio che testimonia ancora una volta l’armenofobia dell’Azerbaigian.

 

QUI LE NOTIZIE DI APRILE

(28 mag 16) IL MESSAGGIO DI SAHAKYAN NELL’ANNIVERSARIO DELLA PRIMA REPUBBLICA – In occasione della festa della prima repubblica armena (1918-1920) il presidente Sahakyan ha indirizzato un messaggio alla nazione nel quale tra l’altro si legge che «le battaglie di 1918 Sardarapat, Bash-Aparan e Gharakilisa occupano il loro degno posto nella cronologia eroica della storia del nostro popolo. Nel corso della loro storia plurisecolare gli armeni si convincono molte volte che la garanzia principale per una vita sicura è un uno stato indipendente, il suo rafforzamento costante e la fede nella propria forza. I quattro giorni di guerra ad aprile, quando l’Azerbaigian ha cercato ancora una volta di svolgere la sua politica di genocidio nei confronti del popolo armeno, hanno dimostrato anche questo. Ma, ha dovuto affrontare la forza e lo spirito dell’esercito armeno e non era in grado di perseguire qualsiasi dei suoi obiettivi aggressivi. Oggi è dovere di tutti per mantenere vivo lo spirito vincente dei nostri eroi antenati nella memoria delle generazioni a venire, avendo davanti agli occhi il loro esempio, guidati dalla ideologia nazionale e del patriottismo disinteressato, fare tutto il possibile affinché i due stati armeni si sviluppino giorno dopo giorno, diventino più forti e più potenti».

(28 mag 16) IL CASO DEL SOLDATO ARMENO DECAPITATO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO – Il caso dell’omicidio e decapitazione del soldato armeno di origine yazida, Kyaram Sloyan, è stato preso in carico dalla “Corte Europea dei diritti dell’uomo” (ECHR) alla quale si sono appellati i familiari del ragazzo, la comunità yazida “Sinjar” e la ONG “Diritti senza frontiere” che chiedono che l’orribile fatto sia classificato come crimine di guerra. Il giovane Kyaram fu ucciso dai soldati azeri nel corso dell’aggressione al Nagorno Karabakh ad inizio aprile, la sua testa fu mozzata ed esibita davanti alle telecamere. L’autore del gesto è stato personalmente premiato dal presidente dell’Azerbaigian Aliyev.

(26 mag 16) UNO DEI SOLDATI FERITI RICOVERATO AD AMBURGO – Il diciannovenne Arman Lazgiyan che fu gravemente ferito in occasione dell’attacco azero di aprile è stato trasferito in Germania per cure specialistiche presso una clinica di Amburgo dove si trova ora sotto cura intensiva. Nelle scorse settimane il ministero della salute dell’Armenia aveva riferito la possibilità che i feriti più gravi potessero essere anche curati all’estero in centri specializzati.

(26 mag 16) NALBANDIAN: IL NK DEVE ESSERE PARTE DELLE TRATTATIVE – Il ministro degli esteri dell’Armenia, Eduard Nalbandian, nel corso di recenti colloqui diplomatici con i vertici dell’Osce ha ribadito che è giunto il momento che la repubblica del Nagorno Karabakh partecipi alla fase negoziale. « Assicuro che tutti i documenti di lavoro depositati e discussi presso l’Osce includono un punto sul quale il Nagorno Karabakh deve prendere parte ai colloqui e che la preparazione e la firma di qualsiasi documento è impossibile senza il Nagorno Karabakh». Nalbandian ha altresì confermato che l’Armenia e il Nagorno Karabakh continueranno a presentare in ogni sede le prove degli atti di barbarie commessi dai soldati azeri nel corso dell’attacco di inizio aprile. Il ministro Nalbandian incontrerà i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce il 2 giugno a Parigi mentre il collega azero Mammadyarov avrà la medesima riunione il 31 maggio a Bruxelles.

(26 mag 16) SALTUARIE VIOLAZIONI AZERE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Continua a rimanere relativamente calma la situazione lungo la linea di contatto dove nella notte sono state registrate sporadiche violazioni azere con colpi di fucile e il lancio di una granata, Nel settore nord orientale si registra il decesso di un militare armeno, Vahe Yeghoyan di 19 anni, mortalmente ferito da un colpo di arma da fuoco; tuttavia non è chiara la circostanza del decesso ed è stata aperta un’indagine al riguardo. Il fatto è avvenuto intorno alle 18 ora locale.

(24 mag 16) DOCUMENTI DEL DIPARTIMENTO DI STATO USA SVELANO LA POSIZIONE AZERA – Il Dipartimento di stato statunitense ha pubblicato un documento incentrato sulle risposte di funzionari governativi USA ai giornalisti in merito al vertice presidenziale di Vienna. In esso viene chiaramente evidenziata la posizione azera di contrasto a tutte le misure proposte dai negoziatori per monitorare e investigare le violazioni dell’accordo di cessate-il-fuoco lungo la linea di contatto. Viene inoltre puntualizzato che uno degli obiettivi dell’incontro austriaco era proprio quello di far cambiare la posizione azera in materia.

(24 mag 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN INCONTRA PARLAMENTARI FRANCESI – A Stepanakert il presidente Sahakyan ha incontrato una delegazione di parlamentari francesi ai quali ha illustrato al posizione della repubblica del Nagorno Karabakh e i recenti sviluppi del contenzioso con l’Azerbaigian.

(23 mag 16) IL MINISTRO DIFESA DELL’ARMENIA CONFERMA MOVIMENTI DI TRUPPE – Nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa dell’Armenia, Seyran Ohanyan, ha confermato la dislocazione di truppe nei territori della repubblica del Nagorno Karabakh. «Non c’è nulla da nascondere; vi è stato un certo movimento di truppe, [e] che oggi è sotto la supervisione di tutto il personale dell’Esercito di Difesa, le divisioni sono state dislocate nei settori indicati. Questi territori sono parte integrante del territorio della repubblica del NK, e credo che questo sarà debitamente considerato nel processo di negoziazione, che si applicherà anche a questi territori». Ohanyan ha anche aggiunto che al momento la situazione lungo la linea di contatto è relativamente calma.

(20 mag 16) SAHAKYAN VISITA LA REGIONE DI MARTAKERT – Il presidente della repubblica si è recato oggi nella regione di Martakert dove ha avuto incontro con le autorità e la popolazione locale, in particolare dei villaggi di Talish e Mataghis duramente colpiti dall’attacco azero di inizio aprile. E’ stato fatto il punto della situazione e pianificati gli interventi per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate. Sahakyan ha anche visitato alcune postazioni militari di difesa lungo la linea di contatto.

(20 mag 16) SOLIDARIETA’ AL NAGORNO KARABAKH DAL CILE – La Camera dei Deputati del Cile ha votato una risoluzione che condanna l’aggressione azera alla repubblica del Nagorno Karabakh.

(19 mag 16) SITUAZIONE RELATIVAMENTE CALMA SULLA LINEA DI CONTATTO – Nella notte passata registrate sporadiche violazioni azere senza impiego tuttavia di mortai e lancia granate. Gli azeri hanno dato fuoco alle sterpaglie prossime alla linea di contatto(sopratutto nei pressi di Akna) nel tentativo di danneggiare le coltivazioni agricole armene.

(19 mag 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN TIENE RIUNIONE OPERATIVA NEL SETTORE SUD – il Presidente Sahakyan, accompagnato dal ministro della Difesa Levon Mnatsakanyan e da Manvel Grogoryan presidente della “Unione dei volontari” ha visitato la linea di contatto nel settore meridionale e tenuto una riunione operativa con gli ufficiali dislocati in tale settore.

(18 mag 16) PRIMA RETROMARCIA AZERA DOPO IL VERTICE DI VIENNA – A poche ore dalla conclusione del vertice presidenziale di Vienna giungono i primi dietro-front dell’Azerbaigian. In particolare il vice capo dello staff presidenziale di Aliyev, Mamedov, ha dichiarato che Baku si oppone all’aumento di poteri a favore del Rappresentante personale del presidente dell’Osce in carica, amb. Kasprzyk, annunciato nel comunicato ufficiale della stessa organizzazione. Mamedov ha affermato che il comunicato rispecchia la posizione del gruppo di Minsk e non comporta responsabilità per le parti. È notorio che la politica dell’Azerbaigian negli ultimi anni sia stata quella di mantenere uno status quo di incertezza ed evitare azioni risolutive del contenzioso; di qui anche l’opposizione a creare misure di investigazione sulle violazioni del cessate-il-fuoco.

(18 mag 16) POSITIVI COMMENTI DELL’AMBASCIATORE USA IN ARMENIA – Richard Mills, rappresentante diplomatico di Washington a Yerevan, ha commentato positivamente il vertice di Vienna atteso che le parti si sono impegnate a rafforzare gli accordi di cessate il fuoco del 1994 e del 1995 (firmati da Armenia, Azerbaigian e Nagorno Karabakh).

(17 mag 16) MIRZOYAN: RITORNARE A UN FORMATO NEGOZIALE TRIPARTITO – il ministro degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha rilasciato la seguente dichiarazione a commento del vertice presidenziale armeno azero di Vienna: « Lodiamo la riunione dei presidenti di Armenia e Azerbaigian tenutasi il 16 maggio a Vienna con la partecipazione del Ministro degli Affari Esteri della Russia, il Segretario di Stato degli Stati Uniti e il Ministro di Stato per gli affari europei della Francia, e sosteniamo l’accordo raggiunto in occasione della riunione per finalizzare il meccanismo investigativo dell’OSCE, per espandere le funzioni l’Ufficio esistente del rappresentante personale del presidente dell’OSCE in carica, nonché di continuare lo scambio di dati sulle persone disperse sotto gli auspici del CICR. Condividiamo anche la posizione dei paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE, di escludere qualsiasi possibilità di una soluzione militare del conflitto e di insistere sull’importanza di rispettare gli accordi di cessate il fuoco del 1994 e 1995. Questi accordi che misero fine alle ostilità su larga scala e quindi crearono l’opportunità per la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto azero-Karabakh, sono stati raggiunti grazie alla piena partecipazione nel corso dei negoziati di tutte e tre le parti – l’Azerbaijan, il Nagorno Karabakh e l’Armenia. La logica del processo di risoluzione richiede di riprendere i negoziati in quel formato davvero tripartito al fine di raggiungere una soluzione definitiva del conflitto

(17 mag 16) LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE OSCE IN CARICA – Il Presidente in esercizio dell’Osce nonché ministro degli Esteri del suo Paese, il tedesco Frank-Walter Steinmeier, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione sul conflitto del Nagorno-Karabakh: «La situazione lungo la linea di contatto continua ad essere tesa. Sono profondamente dispiaciuto per le recenti perdite di vite ed esorto le parti a rispettare pienamente il cessate il fuoco. In questo contesto, accolgo con favore l’iniziativa dai miei colleghi della Federazione Russa, degli Stati Uniti d’America e della Francia, i paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE, che hanno tenuto una riunione con i presidenti di Armenia e Azerbaigian il 16 maggio. Sono incoraggiato dal rinnovato impegno che entrambi i presidenti hanno espresso per il cessate il fuoco e alla soluzione pacifica del conflitto, così come la loro disponibilità ad avere un nuovo round di colloqui a giugno (…).»

(17 mag 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE, ALTRO GIOVANE ARMENO COLPITO A MORTE – Mentre a Vienna i presidenti di Armenia e Azerbaigian si incontrano sotto la supervisione Osce per raggiungere un accordo di tregua, sulla linea di contatto continuano le violazioni azere. Nel corso della notte sono stati registrati numerosi colpi di mortaio verso le postazioni armene soprattutto nel settore meridionale (Martuni e Hadrut). Segnalato anche un tentativo di attacco con un veicolo trasporto truppe. Negli scontri ha perso la vita il ventenne Khachatur Harutyunyan, colpito poco dopo mezzanotte. Dura condanna delle violazioni azere da parte della Difesa del Nagorno Karabakh.

(16 mag 16) COMUNICATO OSCE A MARGINE INCONTRO DI VIENNA – «Il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov, il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America John Kerry, e il Segretario di Stato per gli affari europei della Francia Harlem Desir, che rappresentano i paesi co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, hanno incontrato oggi il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan e il Presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev per avanzare una risoluzione pacifica del conflitto del Nagorno Karabakh. Essi hanno ribadito che non ci può essere alcuna soluzione militare al conflitto. I co-presidenti hanno insistito sulla importanza di rispettare gli accordi del 1994 e 1995 di cessate il fuoco. I Presidenti hanno ribadito il loro impegno per il cessate il fuoco e la soluzione pacifica del conflitto. Per ridurre il rischio di ulteriori violenze, hanno deciso di mettere a punto nel più breve tempo possibile, un meccanismo investigativo OSCE. I Presidenti hanno inoltre convenuto di espandere l’attuale Ufficio del Rappresentante personale del Presidente in carica dell’OSCE. Infine, hanno deciso di continuare lo scambio di dati sulle persone scomparse sotto gli auspici del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) a cui i presidenti si sono affidati durante il vertice di Parigi di ottobre del 2014. I Presidenti hanno concordato un prossimo round di colloqui, che si terrà a giugno in un luogo da concordare, con l’obiettivo di riprendere i negoziati per una soluzione globale.»

(16 mag 16) A VIENNA SI INCONTRANO I PRESIDENTI DI ARMENI A E AZERBAIGIAN – Il presidente armeno Sargsyan e quello azero Aliyev si sono incontrati a Vienna sotto la supervisione dell’Osce, presente il Segretario di Stato Usa Kerry, il ministro degli Esteri russo Lavrov, il Segretario di stato per gli Affari esteri dell’Unione Europea Desir e i co-presidenti del Gruppo di Minsk. Le parti hanno ribadito l’impegno al rispetto del cessate il fuoco e a una risoluzione pacifica del conflitto nonché l’attivazione nel più breve tempo possibile di meccanismi di investigazione da parte dell’Osce per la verifica delle violazioni. I presidenti hanno convenuto di incontrarsi nuovamente nel mese di giugno e riprendere i negoziati.

(16 mag 16) RICONOSCIMENTO NK NON IN VOTAZIONE AL PARLAMENTO DELL’ARMENIA – La risoluzione presentata da due deputati del parlamento armeno affinché l’Armenia riconosca ufficialmente la repubblica del Nagorno Karabakh non sarà messa in discussione nella sessione dei lavori apertasi oggi, nonostante una esplicita proposta avanzata da dodici deputati. Si tratta, a parere dei commentatori politici, di un atto di correttezza nei confronti dei mediatori internazionali in vista anche del preannunciato (ma non ancora confermato) incontro fra i presidenti di Armenia e Azerbaigian a Vienna.

(16 mag 16) SITUAZIONE ABBASTANZA CALMA SULLA LINEA DI CONTATTO – Relativa calma notturna è stata registrata sulla linea di contatto fra armeni e azeri. Lo riporta il ministero della Difesa. Intanto le autorità locali fanno sapere che a Martakert e nel circondario la popolazione che aveva lasciato la zona è ritornata nelle proprie case e l’attività quotidiana prosegue normalmente.

(14 mag 16) NUMEROSI COLPI DI MORTAIO DEGLI AZERI, FERITO UN SOLDATO ARMENO – Un soldato dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh, Eduard Poghosyan, è stato ferito nel corso di un violento bombardamento notturno degli azeri nella sezione nord orientale (Martakert). Sono stati sparati dalle forze azere 53 colpi di mortaio da 60 mm. e 142 proiettili da 82 mm, nonché 30 lanciagranate ZU-23-2. Le forze armene hanno silenziato il nemico. A parte il ferimento del soldato non si segnalano comunque danni ad abitazioni.

(14 mag 16) AZERI SPARANO DAL NAKICHEVAN, UCCISO SOLDATO ARMENO – Non sembra calare la tensione fra Armenia e Azerbaigian neppure alla vigilia di un possibile vertice presidenziale programmato a Vienna il prossimo 19 maggio. Cecchini azeri hanno sparato dall’exclave del Nakichevan verso il confine dell’Armenia e hanno ucciso un soldato di guardia, Aram Ohanyan di venticinque anni. Poche ora prima era stato abbattuto dalle forze armene un drone azero che sorvolava la provincia di Vayots Dzor nell’Armenia centro meridionale.

(13 mag 12) DICHIARAZIONE DEL GOVERNO DEL NK – Il ministero degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh ha rilasciato un comunicato in occasione del 22° anniversario della firma dell’accordo di Bishkek che pose fine alla guerra. Nel messaggio si legge che  “le autorità del Nagorno Karabakh hanno ripetutamente richiamato l’attenzione della comunità internazionale riguardo le azioni deliberate dell’Azerbaigian che hanno reso le violazioni del cessate il fuoco sempre più minacciose nella loro natura e portata. Prima 2 aprile 2016, il cessate il fuoco è stato generalmente mantenuto, nonostante gli incessanti tentativi dell’Azerbaigian di destabilizzare la situazione sulla linea di contatto. Le autorità di Stepanakert hanno sollecitato la comunità internazionale a condannare la politica azera di escalation intenzionale che ha cercato di far deragliare il processo di negoziazione. Abbiamo più volte sottolineato che senza una risposta internazionale adeguata e mirata, le conseguenze della violenza dell’Azerbaigian diventeranno irreparabili. Il Nagorno Karabakh, impegnato in una risoluzione esclusivamente pacifica del conflitto e pronto a fare ogni sforzo per ripristinare completamente il cessate il fuoco, è allo stesso tempo pronto a portare a termine, nel modo più assoluto, qualsiasi tentativo dell’Azerbaigian di scatenare un’altra aggressione“.

(13 mag 16) ABBATTUTO DRONE AZERO SULL’ARMENIA – Un drone azero è stato abbattuto dalle forze armene mentre sorvolava il villaggio di Yelpin nella regione di Vayots Dzor (Armenia centro meridionale).

(13 mag 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN VISITA MATAGHIS – Il presidente della repubblica si è recato in visita questa mattina nel villaggio di Mataghis (regione di Martakert) dove ha avuto un incontro con la comunità locale e le autorità. In discussione il piano di interventi per riparare i danni provocati dai pesanti bombardamenti azeri dello scorso mese.

(12 mag 16) GRUPPO DI MINSK: E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI UN INCONTRO TRA PRESIDENTI – Rilasciato un nuovo comunicato da parte del Gruppo di Minsk dell’Osce. Nel testo fra l’altro si legge che «alla luce della recente violenza e della necessità di ridurre la tensione lungo la linea di contatto, noi crediamo sia arrivato il momento che i presidenti di Armenia e Azerbaigian si incontrino. I nostri ministri degli esteri si stanno adoperando per favorire questo incontro la prossima settimana a Vienna. I nostri principali obiettivi saranno rinforzare il regime di cessate-il-fuoco e cercare accordi per creare misure che costruiscano fiducia e rendano possibili le condizioni  per riprendere i negoziati di un accordo basato sugli elementi e i principi in discussione. Non ci sarà alcun successo nei negoziati se continuerà la violenza e non ci può essere alcuna pace senza un processo negoziale. Ribadiamo che non esiste alcuna soluzione militare del conflitto».

(12 mag 16) UN ALTRO SOLDATO ARMENO UCCISO DAI CECCHINI AZERI – Il ventenne Armen Martirosyan è stato mortalmente colpito da fuoco azero mentre si trovava nella sua postazione nel settore nord orientale, direzione Talish. La grave violazione della tregua è avvenuta intorno alle ore 20 di ieri 11 maggio. In mattinata nella stessa zona si era tenuto il monitoraggio dell’Osce lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Non appena le delegazioni di osservatori si sono allontanate è ripreso il fuoco azero.

(11 mag 16) MONITORAGGIO OSCE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Funzionari dell’Osce hanno eseguito oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian, nel settore nord orientale in direzione Talish. Non sono state registrate violazioni. Da parte armena ha partecipato alle operazioni l’amb. Kasprzyk mentre da quella azera era presente l’amb. Khristov.

(11 mag 16) ABRHAMYAN: L’ARMENIA RICONOSCERA’ IL NK QUANDO VERRA’ IL MOMENTO – A margine di un evento tenutosi a Yerevan il Primo Ministro dell’Armenia ha dichiarato che «l’Armenia riconoscerà la repubblica del Nagorno Karabakh quando verrà il momento»

(11 mag 16) NUOVE VIOLAZIONI AZERE NELLA NOTTE – Nuove violazioni azere sono state registrate nelle ore notturne anche con colpi di mortaio e lancia granate. Non sono stati comunque segnalati danni o feriti. La forze armate dell’Armenia hanno bollato come “delirio” alcune dichiarazioni riprese da media azeri secondo le quali gli armeni avrebbero usato fosforo bianco (bandito dalle convenzioni internazionali) in direzione della località di Terter.

(10 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA A KASPRZYK A STEPANAKERT – Nella capitale il presidente Sahakyan ha incontrato il rappresentante personale del presidente dell’Osce in carica, amb. Andrzej Kasprzyk. La conversazione ha riguardato la situazione lungo la linea di contatto dove domani l’Osce terrà un monitoraggio all’altezza di Talish.

(9 mag 16) L’ARTSAKH CELEBRA LA GIORNATA DELLA VITTORIA – La liberazione di Shushi, la vittoria nella grande guerra patriottica, la fondazione dell’Esercito di difesa del Karabakh: tre eventi in un’unica data. Solenni cerimonie a Stepanakert e Shushi alla presenza del presidente Sahakyan e di tutte le massime autorità civili e religiose dello stato. Presente anche il primo Ministro dell’Armenia Abrahamyan. Nella capitale si è svolta una piccola parata davanti al Memoriale che ricorda le vittime della guerra di liberazione e quelle della seconda guerra mondiale. A Shushi, deposizione di fiori ai monumenti celebrativi e inaugurazione della mostra fotografica “Rinascita dell’Artsakh”. Un corteo con una bandiera di trenta metri ha attraversato le strade di Stepnakert.

(8 mag 16) NIENTE FUOCHI D’ARTIFICIO PER IL 9 MAGGIO – Non ci sarà il consueto spettacolo pirotecnico né il tradizionale concerto a margine delle celebrazioni del 9 maggio, Giornata della triplice vittoria (liberazione di Shushi, costituzione dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh e vittoria nel secondo conflitto mondiale). I lutti degli ultimi quaranta giorni hanno saggiamente consigliato di evitare i festeggiamenti. Il 9 maggio sarà ricordato solo con le cerimonie ufficiali civili e religiose.

(8 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA IL PRIMO MINISTRO DELL’ARMENIA – Il Presidente della repubblica ha ricevuto oggi a Stepanakert il Primo Ministro dell’Armenia, Hovik Abrahamyan, in visita ufficiale in Nagorno Karabakh per le celebrazioni del 9 maggio (Giornata della tripla vittoria).

(6 mag 16) LE FORZE AZERE IN STATO DI ALLERTA “FORTE DIFESA” – Per la prima volta dagli ultimi venti anni le forze armate azere avrebbero ricevuto il comando di stato di allerta “forte difesa”. Lo riferisce il vice Primo Ministro dell’Armenia, Davit Tonoyan, ripreso dall’agenzia “Armtimes“. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce (non confermata da alcuna fonte ufficiale) che in occasione della giornata della vittoria del 9 maggio (liberazione di Shushi e fine seconda guerra mondiale) gli armeni avrebbero potuto lanciare una grande controffensiva. Da qui la mobilitazione delle forze azere sia lungo il confine con il Nagorno Karabakh che nel Nakichevan.  “Posso solo confermare che il L’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh è pronto per qualsiasi sviluppo della situazione, in ogni direzione, e in qualsiasi momento. In parallelo con la retorica militare e vanto, le forze armate azere sono passati ad una ‘forte difesa,’ in termini di dimensioni, per la prima volta nel corso degli ultimi venti anni ” ha detto Tonoyan. Fonti azere hanno parlato di ‘esercitazioni’ delle truppe riguardo il dislocamento delle stesse.

(6 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA MINISTRI DELL’ARMENIA – Il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha incontrato oggi a Stepanakert  Davit Lokyan (ministro dello sviluppo e dell’amministrazione territoriale dell’Armenia) e Levon Mkrtchyan (ministro dell’Educazione e della scienza dell’Armenia).

(6 mag 16) L’ARMENIA SMENTISCE PRESENZA DI PRIGIONIERI DI GUERRA AZERI – Le notizie di fonte azera sulla presenza di prigionieri azeri in Armenia sono destituite di ogni fondamento. Lo ha riferito Armen Kaprielyan, capo del gruppo di lavoro della Commissione di Armenia su prigionieri di guerra, ostaggi e persone scomparse. “Tutti i soldati catturati durante la battaglia di aprile sono stati restituiti all’Azerbaigian o a paesi terzi” ha dichiarato Kaprielyan che ha bollato come ‘stupidità’ le notizie di una richiesta di riscatto da parte armena.

(6 mag 16) EUROVISION SONG CONTEST: RIAMMESSA LA BANDIERA DEL NAGORNO KARABAKH – L’organizzazione dell’Eurovision song contest ha deciso di cancellare la direttiva varata la scorsa settimana riguardo all’uso delle bandiere durante l’evento. Erano stati messi al bando i vessilli dei Paesi baschi, della Palestina, del Kossovo, della Crimea e del Nagorno Karabakh che potranno essere liberamente sventolati.

(5 mag 16) IL GOVERNO ARMENO PUNTUALIZZA I TERMINI DELLA QUESTIONE DEL RICONOSCIMENTO – La portavoce del Primo Ministro dell’Armenia (Gohar Poghosyan) ha rilasciato una dichiarazione nella quale puntualizza i termini della decisione odierna del Consiglio dei ministri di Yerevan: «L’odierna sessione governativa ha approvato la conclusione della proposta di legge denominata “Riconoscimento della repubblica del Nagorno Karabakh” che era stata presentata da due membri del Parlamento. La decisione chiaramente statuisce che il Governo considererà l’adozione dell’atto come il risultato di una discussione tra Armenia e Nagorno Karabakh, tenendo in conto ulteriori sviluppi, inclusi fattori esterni. Perciò, il Governo non ha approvato in questo passaggio la proposta di legge riguardante il riconoscimento dell’indipendenza del Nagorno Karabakh».

(5 mag 16)  VOCI DI UN RICONOSCIMENTO DELL’ARMENIA  SMENTITE DA YEREVAN – Nella giornata odierna si sono diffuse voci, riprese anche dai media internazionali, riguardo un possibile riconoscimento ufficiale della repubblica del Nagorno Karabakh da parte del governo dell’Armenia. Il Consiglio dei ministri riunito oggi ha in effetti discusso riguardo una iniziativa parlamentare, in calendario per il prossimo 10 maggio, concernente questo argomento.
Tuttavia non vi è stata nessuna pronuncia ufficiale come un portavoce del ministero degli esteri ha dichiarato nel pomeriggio. «Se l’Armenia dovesse compiere un tale passo, il presidente Sargsyan informerebbe prima di ogni annuncio i suoi colleghi e il Gruppo di Minsk dell’Osce».
L’Armenia ha più volte ribadito che il passo del riconoscimento ufficiale non è mai stato compiuto per non spezzare l’esile filo dei negoziati ma ha altresì avvisato che se le provocazioni azere non cesseranno questo passaggio sarà inevitabile.
Spaventati dal possibile nuovo scenario, gli azeri nei giorni scorsi hanno minacciato l’Armenia diffidandola dal pronunciarsi ufficialmente. Un invito alla cautela è stato rivolto dai mediatori Osce.

(4 mag 16) LAVROV: POSSIBILE INCONTRO OSCE SUL NAGORNO KARABAKH – Il ministro degli esteri russo Lavrov ha dichiarato oggi che potrebbe concretizzarsi la possibilità “in un prossimo futuro” di un incontro sul Nagorno Karabakh con la partecipazione del Gruppo di Minsk dell’Osce e le parti in conflitto. Non ancora specificato il format di questo meeting e ovviamente neppure la data e la sede.

(4 mag 16) SEMPRE TESA LA SITUAZIONE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Rimane tesa la situazione lungo tutta la linea di contatto dove nella notte si sono registrate molteplici violazioni azere del cessate il fuoco anche con colpi di mortaio alle quali le forze armene hanno risposto. Secondo fonti non ufficiali due soldati azeri sarebbero caduti dall’inizio del mese. Non confermate voci riguardo una mobilitazione generale dell’esercito azero.

(3 mag 16) VIOLAZIONI AZERE DURANTE LA NOTTE – Nel corso della notte sono state registrate violazioni azere della tregua con colpi di mortaio di diverso calibro. Non sono segnalate situazioni di criticità. La situazione è relativamente calma.

(3 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA TER-PETROSYAN – A Stepanakert il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha incontrato il primo presidente dell’Armenia Levon Ter-Petrosyan, nonché fondatore del partito Armenian National Congress, con il quale si è intrattenuto riguardo l’aggressione azera di inizio aprile. Ter-Petrosyan ha anche incontrato il presidente dell’Assemblea Nazionale del Nagorno Karabakh, Ashot Ghoulyan e il Primo Ministro Arayik Haroutyunyan.

(2 mag 16) NUOVO COLLOQUIO KERRY-LAVROV – Un altro colloquio telefonico, a pochi giorni di distanza dal precedente, è intercorso nella giornata odierna tra il ministro degli Esteri russo Lavrov e il Segretario di Stato USA Kerry. Ancora una volta uno degli argomenti in discussione è stata la situazione in Nagorno Karabakh.

(2 mag 16) SITUAZIONE RELATIVAMENTE CALMA, MA DISLOCAMENTO TRUPPE AZERE – Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh riporta una situazione relativamente calma lungo la linea di contatto. Non sono state registrate violazioni con armi pesanti da parte delle forze azere. Tuttavia viene segnalato un movimento di truppe dell’Azerbaigian con diverso dislocamento delle stesse. L’esercito di difesa del NK controlla la situazione.

(2 mag 16) SEI CARRI ARMATI DEL KARABAKH RIMESSI IN AZIONE –  Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh informa che sei dei quattordici carri armati che erano stati neutralizzati durante l’aggressione azera di inizio aprile sono stati riparati e rimessi in funzione. L’Azerbaigian nel corso della sua azione ha perso ventisei carri armati.

 

QUI LE NOTIZIE DI APRILE

(29 apr 16) MAMMADYAROV PREANNUNCIA INCONTRO CON IL GRUPPO DI MINSK – A margine di una conferenza stampa il ministro degli esteri dell’Azerbaigian ha dichiarato che potrebbe avere un incontro con i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce. L’occasione potrebbe essere data dalla riunione dei ministri degli esteri del Partnerariato orientale in programma a Bruxelles il 23 maggio.

(29 apr 16) COLLOQUIO TELEFONICO KERRY-LAVROV ANCHE SUL NAGORNO KARABAKH – Il ministro degli esteri russo, Lavrov, e il Segretario di Stato degli USA, Kerry, hanno avuto oggi una conversazione telefonica su vari temi fra i quali anche la situazione in Nagorno Karabakh.

(29 apr 16) L’OMBUDSMAN DEL NAGORNO KARABAKH RASSEGNA LE DIMISSIONI – Il difensore dei diritti umani della repubblica del Nagorno Karabakh, Yyuri Hayrapetyan, ha rassegnato le proprie dimissioni. L’ombudsman avrebbe dovuto lasciare l’incarico all’inizio dell’anno ma ha posticipato la data di cessazione del mandato per preparare il report relativo al 2015. Hayrapetyan ha ringraziato i colleghi ed espresso la speranza che i diritti umani e le libertà fondamentali continuino ad essere i valori cardine dello Stato.

(29 apr 16)  ANCORA ATTIVITA’ BELLICA DA PARTE AZERA – Sia pure con minore intensità rispetto ai giorni precedenti, l’Azerbaigian ha continuato a lanciare colpi (con lancia granate e mortai) verso il territorio armeno a partire dalla serata di ieri. L’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh ha risposto quando necessario.

(28 apr 16) SAHAKYAN: PRONTI A TUTTO SE GLI AZERI BOMBARDAVANO STEPANAKERT – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, nel corso di un’intervista rilasciata ad Artsakh TV ha confermato che il Nagorno Karabakh era pronto a rispondere pesantemente se gli azeri avessero dato seguito alle minacce di bombardare la capitale dello Stato. Egli ha sottolineato di aver ordinato di portare in posizione di tiro i cannoni automatici anti-aerei, i lanciarazzi multipli compresi quelli a lungo raggio. «Se l’Azerbaigian avesse fatto un passo del genere, avremmo subito aperto il fuoco e la risposta sarebbe stata adeguata» ha dichiarato il presidente.

(28 apr 16) NUMEROSI COLPI SUL VILLAGGIO DI MATAGHIS – Dopo ripetute violazioni notturne nel corso della notte, le forze azere nella mattinata hanno preso di mira il villaggio di Mataghis (che si trova molti chilometri lontano dalla linea di confine) lanciano razzi sull’insediamento civile. Fortunatamente non si registrano vittime. Le autorità del Nagorno Karabakh hanno duramente condannato questo bombardamento che viola le convenzioni internazionali. (QUI UN FILMATO DEL BOMBARDAMENTO)

(27 apr 16) IL MINISTERO DELLA DIFESA DENUNCIA ALLA CROCE ROSSA I BOMBARDAMENTI AZERI – Il ministero della Difesa della repubblica del Nagorno Karabakh ha diramato nella giornata odierna una nota con la quale comunica che il Comitato della Croce Rossa Internazionale è stato informato dei bombardamenti azeri a danno di Martakert e di altri insediamenti civili.

(27 apr 16) MNATSAKANYAN: LA TREGUA POTREBBE COLLASSARE A BREVE – in un’intervista al Washington Post, il ministro della Difesa nonché Comandante dell’esercito, gen. Levon Mnatsakanyan, ha espresso il parere che la tregua concordata il 5 aprile collasserà in pochi giorni. Riguardo agli avvenimenti recenti il generale ha confessato che l’attacco del 2 aprile non era stata previsto anche se c’erano stati segnali di pericolo giacché dal mese di agosto ben 21 soldati armeni erano stati uccisi e 113 feriti nel corso di attacchi azeri lungo la linea di confine. Mnatsakanyan conferma che l’Azerbaigian ha recentemente rimpinguato il proprio arsenale con carri armati russi, droni israeliani e missili turchi. E quanto alla battaglia di inizio mese dice: «Tatticamente, forse hanno registrato alcuni successi, ma direi che, considerando tutta la forza che hanno usato, è piuttosto una sconfitta per loro». Il Comandate è certo che le truppe armene potrebbero difendere il Karabakh senza alcun aiuto russo e che il risultato della guerra di quattro giorni ha testato la prontezza e la capacità della difesa armena. «Se la guerra riprende, non solo li respingiamo, ma avanziamo noi stessi» ha concluso il ministro.

(27 APR 16) SETTE MILIONI DI DOLLARI RACCOLTI PER IL KARABAKH – La campagna mondiale di finanziamento lanciata all’indomani dell’attacco azero ha fruttato al momento oltre sette milioni di dollari donati in tutto il mondo per equipaggiare e armare l’Esercito di Difesa del Nagorno Karabakh. Lo comunica il ministero delle finanze della repubblica.

(27 apr 16) OLTRE 500 RAZZI SUL KARABAKH, AUMENTA LA TENSIONE – Cinquecentocinquanta razzi in una sola notte contro insediamenti civili e postazioni militari armene. Questo è il drammatico bilancio di una notte di attività azera. La tensione sta ritornando a salire velocemente. colpita ancora una volta Martakert e insediamenti limitrofi come il villaggio di Nerkin Horategh. Colpito mortalmente un altro soldato armeno, Hayk Minasyan di venti anni. Il ministero della Difesa riferisce che le avanguardie armene hanno risposto colpendo obiettivi mirati del nemico e causando danni e perdite allo stesso.

(26 apr 16) COMUNICATO DELL’ESERCITO DI DIFESA DEL NAGORNO KARABAKH (ORE 23 LOCALI) – Nel corso della giornata e in questo momento l’avversario continua intensamente a bombardare tutta la prima linea e gli insediamenti civili e militari. La parte azera sta usando mortai di diversi calibri, cannoni da 85, 100, 122 e 152 mm,  lanciarazzi multipli MM-21 (Grad), e  cannone anti aereo automatico M33. Le unità di avanguardia dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh stanno provvedendo ad azioni di ritorsione per reprimere “l’attivismo” del nemico infliggendo perdite sulla sua forza di lavoro e sulle attrezzature militari. La situazione in prima linea continua a rimanere tesa.

(26 APR 16) NUMEROSI AVVICENDAMENTI AL MINISTRO DIFESA DELL’ARMENIA – Il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan ha firmato in giornata diversi decreti con i quali sono stati dimissionati alcuni funzionari del ministero della Difesa. Hanno lasciato il loro posto il Capo della comunicazione (Muradyan), il vice ministro responsabile del settore logistico (Mirzabekyan) e il responsabile dell’Intelligence militare (Karapetyan).

(26 apr 16) DIVERSI EDIFICI DI MARTAKERT DANNEGGIATI DAL BOMBARDAMENTO AZERO DELLA NOTTE – Sono numerosi gli edifici della cittadini ad essere stati colpiti dai razzi azeri sparati nella notte.  Secondo giornalisti presenti in zona, case, negozi e altre strutture pubbliche risultano parzialmente o totalmente danneggiati. Non vengono comunque riportati feriti o vittime. Nel pomeriggio il Primo Ministro Haroutyunyan si è recato nella città per verificare di persona i danni. (FOTO DAL SITO NEWS.AM)

(26 apr 16) NOTTE DI VIOLENZA AZERA SUL KARABAKH: COLPITI INSEDIAMENTI CIVILI, UCCISI DUE SOLDATI ARMENI – Nonostante gli appelli della comunità internazionale non cessano le attività belliche azere che anzi negli ultimi giorni hanno visto un intensificarsi  delle violazioni della tregua. Nella notte tra il 25 e il 26 aprile  sono state registrate oltre ottanta violazioni con decine di colpi sparati con tutte le armi dell’arsenale azero verso obiettivi militari e insediamenti civili. Questo il bilancio delle provocazioni: 26 colpi di mortaio da 26 mm, 75 colpi di mortaio da 82 mm, 7 colpi di lanciagranate RPG-7, 2 tiri con SPG9, 3 colpi con AGS-17, 200 tiri con cannoni anticarro ZU-23-2, razzi TR 107 Grad quattordici dei quali indirizzati verso la città di Martakert, otto verso il villaggio di Mataghis. Un casolare della regione di Martakert è stato colpito. Nel bombardamento notturno hanno perso la vita due altri soldati armeni: Tigran Poghosyan (classe 1992) e Aram Arushanyan (1972).

(25 apr 16) VIOLAZIONI AZERE, LANCIATO MISSILE ANTICARRO VERSO MARTAKERT – Ancora violazioni azere nella notte, ne sono state registrate oltre un centinaio, con colpi di mortaio di vario calibro sparati contro le linee armene. Segnalato anche il lancio di un missile anticarro in direzione Martakert che nelle intenzioni degli azeri doveva colpire un obiettivo  militare ma è caduto nei campi a cento metri di distanza nonostante il puntamento con il sistema SPIKE MR/LR.

(24 apr 16) NALBANDIAN SMENTISCE “CONCESSIONI DOLOROSE” – Il ministro degli Affari esteri dell’Armenia ha smentito che l’omologo russo Lavrov abbia fatto proposte risolutive per il Nagorno Karabakh che comportino “dolorose concessioni” come qualcuno ha ipotizzato. Al riguardo Nalbandian ha sostenuto che in passato l’Azerbaigian ha sempre rifiutato il tavolo delle trattative proprio perché non soddisfatto delle proposte e ha quindi optato per una soluzione militare. Dal canto suo il ministro della difesa dell’Armenia Ohanyan ha dichiarato che «il Karabakh non cederà un solo pollice di territorio».

(24 apr 16) GIORNATA DELLA MEMORIA ARMENA – il Presidente Bako Sahakyan ha reso omaggio oggi al memoriale delle vittime del genocidio armeno, presenti autorità civili e religiose e alcune centinaia di persone che hanno voluto commemorare la giornata della memoria armena. Nel suo messaggio alla nazione, il presidente ha dichiarato: «Cari compatrioti, oggi il popolo dell’Artsakh insieme a tutta la nazione armena ricorda un milione e mezzo di vittime innocenti del genocidio armeno. 101 anni fa, un milione e mezzo di armeni, tra cui anziani, bambini e donne furono vittime della legge della scimitarra turca contrapposta al mondo civilizzato. L’intera nazione è stato privata della Patria ed è stata costretta a disperdersi in tutto il mondo. Purtroppo, troppi genocidi sono stati commessi in epoca moderna, e se il genocidio armeno fosse stato riconosciuto e condannato dalla comunità internazionale a tempo debito, non ci sarebbero stati milioni di nuove vittime innocenti in diverse parti del mondo. Sia in quei tragici giorni del 1915 e oggi, quando gli armeni lottano per il loro diritto a vivere liberi e indipendenti, per il riconoscimento e la condanna del genocidio armeno, abbiamo sentito il sostegno di diversi paesi e di numerose persone che hanno messo sopra di tutto la giustizia,l’ umanità, la protezione dei diritti umani universali. Siamo grati e riconoscenti a tutti gli amici del popolo armeno. Il nostro nemico non è cambiato, ma il nostro popolo si. Oggi gli armeni appaiono al mondo con le due repubbliche armene, la trinità inflessibile Armenia-Artsakh-diaspora e la determinazione a vivere e a creare nella loro terra storica. In questi giorni di aprile gli armeni di tutto il mondo, ancora una volta si sono alzati in piedi indivisi e rafforzati per affermare al mondo che erano pronti a difendere la loro patria e la dignità e avrebbero fatto tutto il possibile insieme ai loro figli coraggiosi e all’eroico esercito, con la loro l’unità, la coesione e lo spirito invincibile».

(23 apr 16) PESANTI VIOLAZIONI AZERE DELLA TREGUA – Situazione piuttosto tesa nel settore nord orientale (Martakert) dove si susseguono violazioni azere della tregua. Oltre a installazioni militari, gli azeri nel pomeriggio hanno mirato  l’insediamento di Mataghis, con un proiettile, sparato da un obice tipo D-30 che ha colpito il villaggio senza peraltro arrecare perdite umane. Utilizzati anche lancia granate da 60 e 80 mm.

(22 apr 16) OMBUDSMAN DEL KARABAKH PRESENTA REPORT SULLE ATROCITA’ AZERE – Il difensore dei diritti umani (Ombudsman) del Nagorno Karabakh ha redatto un rapporto di 28 pagine incentrato sulle atrocità commesse dagli azeri nel corso della battaglia di inizio mese. Il documento, che è stato inviato alle più importanti organizzazioni internazionali, analizza alcuni casi di violazioni dei diritti umani delle quali si sono rese protagonisti i soldati azeri.  (Qui il testo in inglese, contenuto fotografico non adatto ai minori e a un pubblico sensibile)

(21 apr 16) MIRZOYAN: NESSUN ACCORDO SENZA LA PARTECIPAZIONE DEL NAGORNO KARABAKH – Il ministro degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, nel corso di un intervento all’Assemblea nazionale ha dichiarato  che qualsiasi documento presentato durante il processo di negoziazione, inclusi i principi di Madrid, non può essere praticabile in termini di applicazione, senza la partecipazione diretta di Stepanakert. Mirzoyan ha ribadito che l’Artsakh deve ritornare a sedere al tavolo del negoziato.

(21 apr 16) IL PRIMO MINISTRO CONFERMA LAVORI DI FORTIFICAZIONE  – Il Primo Ministro Arayik Haroutyunyan ha reso noto che, a seguito anche di incontri con il ministro della Difesa e la Protezione civile, sono in corso lavori di fortificazione lungo tutta la linea di contatto con l’Azerbaigian. Con l’occasione il premier ha ringraziato le imprese che stanno lavorando alla difesa dei confini dello Stato.

(21 apr 16) VIOLAZIONI AZERE, ALTRO SOLDATO ARMENO UCCISO – Non si fermano le provocazioni dell’Azerbaigian a dispetto degli appelli alla calma rivolti dalla comunità internazionale e dai mediatori del Gruppo di Minsk. Colpi di mortaio e cecchinaggio sono quotidiani e aumenta il numero dei caduti. All’alba, intorno alle 6,30, in direzione Talish (settore nord orientale), il soldato armeno Marat Danielyan (1984) è stato mortalmente colpito. Al momento sono ancora 52 i soldati ricoverati al centro medico militare di Yerevan, due dei quali versano in condizioni critiche. il governo ha stanziato fondi per consentire le cure all’estero di alcuni soldati.

(20 apr 16) I PRESIDENTI ARMENI VISITANO UNITA’ MILITARI LUNGO LA LINEA DI CONFINE – Il presidente dell’Armenia (Sargsyan) e quello del Nagorno Karabakh (Sahakyan) si sono recati oggi in visita presso alcune unità militari lungo la linea di contatto nel settore nord orientale e in quello meridionale.

(20 apr 16) RESTITUITO DAGLI AZERI IL CORPO DI UN SOLDATO ARMENO – Alle ore 16, sotto il controllo della Croce Rossa Internazionale, gli azeri hanno restituito il corpo di un soldato armeno. La consegna è avvenuta lungo la linea di contatto all’altezza dell’insediamento di Karvand, a distanza di dieci giorni dallo scambio di caduti fra le parti. Le autorità armene non hanno ancora rivelato il nome del soldato che potrebbe essere il capitano Argishti Gaboyan che ancora manca all’appello. prima di fornire tale informazione, tuttavia, la Commissione di Stato della repubblica del Nagorno Karabakh sui prigionieri di guerra, gli ostaggi e gli scomparsi” sta attendendo il riconoscimento da parte dei familiari.

(19 APR 16) L’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DEL CONSIGLIO D’EUROPA VOTA RISOLUZIONE SUL NAGORNO KARABAKH -L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato questa sera la risoluzione n° 603 riguardante il conflitto del Nagorno Karabakh. «Essendo convinti che una risoluzione pacifica del conflitto del Nagorno Karabakh non ha alternative, l’Assemblea parlamentare ribadisce il suo continuo sostegno agli sforzi dei co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, unico formato di mediazione concordato a livello internazionale, per raggiungere una soluzione giusta e duratura di questo conflitto. Pertanto, invitiamo a rispettare i continui appelli rivolti dai co-presidenti del Gruppo di Minsk a non compromettere il loro mandato e complicare i negoziati in corso. Invitiamo tutte le parti a intraprendere passi decisivi e mostrare la volontà politica necessaria per raggiungere una soluzione negoziata sulla base delle proposte dei paesi co-presidente – Francia, Stati Uniti e Russia -evidenziate in cinque affermazioni a livello dei loro presidenti fatto dal 2009. Noi condividiamo le preoccupazioni per quanto riguarda l’aumento delle tensioni nella zona di conflitto. L’uso di armi pesanti, come mortai e lanciarazzi, è inaccettabile e presenta un grave pericolo per la popolazione civile. Deploriamo profondamente la perdita di vite umane, tra cui civili. La creazione di un meccanismo per indagare sulle violazioni del cessate il fuoco insieme ad altre proposte dei co-presidenti del Gruppo di Minsk sulle misure di rafforzamento della fiducia e il consolidamento dell’accordo di cessate il fuoco del 1994 contribuirà alla riduzione delle tensioni e alla creazione di un ambiente più favorevole per far progredire i colloqui di pace

(19 apr 16) IL SOLDATO ARMENO DISPERSO POTREBBE ESSERE RICONSEGNATO DOMANI POMERIGGIO – Potrebbe essere il corpo del capitano  Argishti Gaboyan quello che ancora manca all’appello delle autorità armene. L’Azerbaigian, sotto pressione della Croce Rossa Internazionale,  sembra intenzionato a riconsegnare il cadavere nella giornata di mercoledì pomeriggio.

(19 apr 16) UN ALTRO SOLDATO ARMENO COLPITO A MORTE DAL FUOCO AZERO  – Non accennano ad arrestarsi le provocazioni dell’Azerbaigian lungo la linea di contatto. Nella mattinata odierna un altro giovane soldato armeno Gevorg Gevorgyan (1996) è stato mortalmente colpito mentre si trovava in una postazione dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh lungo la linea di contatto. Il ministero non ha precisato la località del fatto.

(19 apr 16) VIOLAZIONI AZERE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO E AL CONFINE CON L’ARMENIA – Nel corso della notte sono state registrate un’ottantina di violazioni azere della tregua lungo la linea di contatto con il Nagorno Karabakh. Registrato anche uso di mortai all’altezza di Hadrut. Colpi sono stati sparati dal territorio dell’Azerbaigian verso quello dell’Armenia (regione di Tavush).

(19 apr 16) JUNKER (UE) INVITA L’AZERBAIGIAN A CESSARE IL FUOCO IN NAGORNO KARABAKH – Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker, nel corso del suo intervento all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha invitato le autorità dell’Azerbaigian a cessare il fuoco in Nagorno Karabakh. Al rappresentante della delegazione azera Pashayeva, che gli aveva rivolto una domanda sul conflitto in NK e la questione dei profughi azeri, Junker ha risposta seccamente: «La sola cosa che posso dire all’Azerbaigian è di fermare gli spari, fermare i combattimenti». Sono seguiti applausi dai membri dell’Assemblea. Mai in precedenza, alcun alto esponente della Commissione Europea si era così apertamente e direttamente rivolto all’Azerbaigian e una tale risposta testimonia come l’opinione pubblica e politica dell’Europa abbia condannato l’aggressione azera di inizio mese al Nagorno Karabakh.

(18 apr 16) IL PRESIDENTE DELLA PACE DURAMENTE CONTESTATO DALLA DELEGAZIONE ARMENA – Il presidente in carica dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, lo spagnolo Pedro Agramunt, noto per le sue posizioni filo azere è stato duramente criticato dalla delegazione  armena nel corso dell’odierno dibattito sugli ultimi avvenimenti in Nagorno Karabakh. Il presidente nel suo intervento è rimasto allineato al punto di vista dell’Azerbaigian evitando di soffermarsi sia sull’aggressione militare di inizio mese, sia sulle violenze ai civili delle quali si sono resi protagonisti i soldati azeri. Naira Zohrabyan, capo delegazione armena, ha informato la stampa che comunque a tutti i colleghi dell’Assemblea è stato fornito materiale per illustrare quanto accaduto ma per precisa scelta etica la delagazione armena ha evitato di inserire le foto che testimoniano la barbarie azera.

(18 apr 16) IL PRESIDENTE DELL’ARMENIA SARGSYAN IN VISITA NEL NAGORNO KARABAKH – Il presidente della repubblica di Armenia, Serzh Sargsyan, si è recato oggi in visita nella repubblica del Nagorno Karabakh. All’aeroporto di Askeran, dove è atterrato l’elicottero militare, è stato accolto dal presidente Bako Sahakyan.

(18 apr 16) NUOVO TENTATIVO DI INCURSIONE AZERA, FERITI ALTRI DUE SOLDATI ARMENI – Nella notte un drappello di circa una ventina di azeri ha tentato una sortita nel territorio del Nagorno Karabakh. Il fatto è avvenuto intorno all’una nel settore centro orientale della linea di contatto all’altezza di Akna (Agdam). Gli aggressori sono stati respinti. Violazioni azere anche nel settore nord orientale dove fra le fila armene si registrano due feriti, Erik Matevosyan (classe  1991) e Azat Barsamyan (1996), colpiti da fuoco nemico.

(16 apr 16) NESSUNA TRACCIA DI VIOLENZE SUI CORPI DEI SOLDATI AZERI – Contrariamente alle notizie diffuse da alcune fonti azere  (con oltre una settimana di ritardo rispetto allo scambio dei cadaveri) nessun soldato dell’Azerbaigian caduto nella battaglia di inizio mese presentava tracce di violenze. Prima dello scambio i corpi dei soldati che dovevano essere riconsegnati oltre confine furono esaminati da rappresentanti della Croce Rossa Internazionale che non segnalarono alcuna criticità. Come noto, i 18 cadaveri di soldati armeni riconsegnati dagli azeri presentavano invece tracce evidenti di torture e mutilazioni.

(16 apr 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE, COLPITO UN VILLAGGIO – Nella notte sono state registrate circa 70 violazioni azere del cessate il fuoco lungo tutta la linea di confine. Si è trattato per lo più di colpi sporadici di fucile. Intorno alle 2,15 colpi sono stati indirizzati verso Talish e un soldato armeno, Gagik Khurshudyan, è rimasto ferito.

(15 apr 16) SONO 125 I SOLDATI ARMENI FERITI  ANCORA RICOVERATI – Sono 125 i soldati armeni feriti nei combattimenti dei giorni scorsi e ancora ricoverati in ospedale. Lo rende noto il Dipartimento di medicina militare dell’Armenia. 45 si trovano presso il policlinico militare di Yerevan mentre gli altri sono ricoverati in strutture sanitarie del Nagorno Karabakh. Altri militari, leggermente feriti, sono stati già dimessi. La maggior parte dei soldati ha riportato ferite da schegge di granata.

(15 apr 16) SOLIDARIETA’ DAI PAESI BASCHI – Il parlamento dei Paesi Baschi ha approvato una mozione di solidarietà al Nagorno Karabakh e di condanna per l’aggressione azera. Nel documento si chiede altresì di inserire la repubblica del Nagorno Karabakh al tavolo dei negoziati.

(15 apr 16) 14 VIOLAZIONI AZERE NELLA NOTTE CONTRO L’ARMENIA – Nel corso della notte sono state registrate 14 violazioni dell’accordo di cessate-il-fuoco da parte delle forze azere che hanno sparato colpi di mortaio all’indirizzo delle postazioni armene nella provincia nord orientale di Tavush.

(15 apr 16) ANCORA SPARI AZERI, UCCISI ALTRI SOLDATI ARMENI – Violazioni della tregua sono state registrate nella serata di ieri nel settore nord orientale (Martakert, direzione Talish). A farne le spese il soldato armeno Hamlet  Hajoyan colpito mortalmente. Nella giornata di ieri si sono ripetuti sporadici colpi di mortaio verso mezzogiorno e verso le 15 sia nel settore settentrionale della linea di contatto, sia in quello meridionale. Nella notte altre violazioni azere della tregua lungo tutta la linea di contatto sono costate la vita a Manvel Grigoryan raggiunto da un colpo nemico.

(14 apr 16) CONTINUANO AZIONI DI DISTURBO AZERE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – La situazione si mantiene relativamente calma lungo la linea di contatto pur non mancando sporadiche violazioni della tregua con colpi di mortaio sparati dalle posizioni azere. Intorno alle 4,55 della mattina le forze armene hanno respinto un tentativo di infiltrazione nel settore meridionale ricacciando indietro i soldati dell’Azerbaigian. Dalle 5,15 fino alle 6 antimeridiane colpi di mortaio (60 e 82 mm) sono stati sparati dal territorio dell’Azerbaigian verso la provincia di Martakert in direzione di Talish.

(14 apr 16) PROTESTE CON TAFFERUGLI A YEREVAN DAVANTI ALL’AMBASCIATA RUSSA – Alcune centinaia di persone hanno manifestato ieri sera davanti all’ambasciata della Federazione russa accusata di aver armato l’Azerbaigian e di aver favorito così l’aggressione al Nagorno Karabakh. Nei giorni scorsi le autorità di Mosca avevano precisato che un ritiro russo dal mercato delle armi nel Caucaso meridionale avrebbe semplicemente aperto le porte ad altri venditori. È stato registrato qualche tafferuglio, non grave, fra manifestanti e forze dell’ordine.

(14 apr 16) PERMANE IL SILENZIO AZERO SUL NUMERO DEI CADUTI – Il governo dell’Azerbaigian non ha ancora aggiornato il numero dei caduti rimanendo fermo a un comunicato diramato il 3 aprile che citava 31 vittime fra i propri soldati. Nonostante tentativi da parte delle ONG di spingere le istituzioni a rilevare l’esatto bilancio dello scontro militare, Baku non rilascia nuove dichiarazioni. Secondo la Meydan TV il numero dei morti potrebbe essere di 94 oltre a 6 dispersi, per l’organizzazione internazionale di analisi difesa  “Bellingcat” gli azeri avrebbero sofferto almeno 400 vittime. Fonti armene parlano di almeno 500 morti.

(14 apr 16) BILANCIO UFFICIALE CADUTI ARMENI: 93 PERDITE – Il ministero della Difesa dell’Armenia ha comunicato il bilancio ufficiale dei caduti nel corso degli scontri all’inizio di aprile. La cifra totale è di 94 morti così distribuiti: 64 militari (15 ufficiali, 15 soldati a contratto, 34 soldati di leva), 11  volontari, 4 membri della milizia, 9 addetti ai servizi, 4 civili. Al conto va aggiunto il capitano Argishti Gaboyan che risulta scomparso.

(13 apr 16) GLI AZERI TRATTENGONO ANCORA IL CORPO DI UN SOLDATO ARMENO – La Croce Rossa Internazionale sta lavorando per ottenere la restituzione del corpo di un soldato armeno che viene ancora trattenuto dall’Azerbaigian nonostante le parti nei giorni scorsi abbiano concordato lo scambio delle vittime. La “Commissione di Stato della repubblica del Nagorno Karabakh sui prigionieri di guerra, gli ostaggi e gli scomparsi” sta verificando l’identità del soldato che potrebbe essere quello che effettivamente manca all’appello ed è considerato missing in action.

(13 apr 16) INCONTRO TRA NALBANDIAN E MIRZOYAN – A Yerevan si sono incontrati i ministri degli Affari esteri di Armenia (Eduard Nalbandian) e del Nagorno Karabakh (Karen Mirzoyan) che hanno discusso delle misure preventive per evitare future provocazioni dell’Azerbaigian. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche i futuri passaggi sul piano diplomatico internazionale. Nella giornata Nalbandian aveva incontrato gli ambasciatori dei Paesi membri dell’Osce per illustrare la situazione nel Nagorno Karabakh.

(13 apr 16) RELATIVA CALMA SULLA LINEA DI CONTATTO – Permane una relativa calma sulla linea di contatto tra Azerbaigian e Nagorno Karabakh. L’ufficio stampa dell’esercito di Difesa del Karabakh ha riferito che le forze azere hanno sparato durante la notte più di due dozzine di colpi di mortaio e granate e che le forze armene hanno risposto al fuoco solo  “se necessario”. «La situazione è calma, per ora» ha concluso la dichiarazione rilasciata al mattino. Il portavoce del presidente della repubblica, David Babayan,  ha dichiarato che «Rispetto a quello che è successo tra il 2 e il 5 aprile, si può dire che la situazione è stata relativamente stabile negli ultimi giorni. E’ vero che il nemico ha bombardato le nostre posizioni in alcune sezioni, ma nel complesso, possiamo dire che vi è una relativa calma in prima linea.» Un soldato del Karabakh è stato leggermente ferito nel corso di una violazione azera.

(13 apr 16) MOGHERINI: IL CONFLITTO E’ UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA REGIONALE –  Il responsabile della politica estera dell’Unione Europea, in un suo intervento al Parlamento europeo ieri sera, ha ribadito che il conflitto del Karabakh pone una minaccia per la sicurezza regionale ed è un ostacolo allo sviluppo dell’Armenia e dell’Azerbaigian. «Il Caucaso del sud  è una regione cruciale per l’Europa e ha un enorme potenziale di crescita» ha detto, aggiungendo che un conflitto su larga scala non porterà da alcuna parte. Parlando della recente escalation alla linea di contatto, Mogherini ha aggiunto che l’uso di armi pesanti e il numero enorme di vittime e le dichiarazioni di Baku e Yerevan pongono un serio pericolo. Il responsabile della politica estera UE ha ricordato che aveva esortato le parti a smettere di combattere e aveva avuto conversazioni separate con il ministro degli esteri armeno e azero per discutere la questione. «L’escalation mette in chiaro che non esiste una soluzione militare al conflitto», ha affermato l’Alto rappresentante dell’Unione europea e ha invitato i deputati a contribuire alla soluzione del conflitto con l’aiuto dei contatti parlamentari e delle organizzazioni della società civile. Tuttavia, ha aggiunto che la UE non può risolvere il problema con lo status quo, e  che le parti devono riprendere i negoziati con la mediazione del gruppo di Minsk dell’OSCE. Allo stesso tempo, il capo della politica estera UE ha sottolineato che la soluzione è nelle mani delle parti, e che sono necessari nuovi sforzi, in particolare le misure di sicurezza e i meccanismi di indagine che l’Unione Europea aveva approvato.

(12 apr 16) CONTINUA A SALIRE IL NUMERO DI CADUTI AZERI – Nonostante Baku continui a minimizzare il bilancio della sua attività bellica, cresce il conto dei caduti fra le file dell’esercito azero. Secondo il “Caspian Defense Studies Institute” sarebbe almeno 95 le vittime accertate fra le quali 22 ufficiali e 11 sotto ufficiali. L’Azerbaigian ad oggi continua ad ammettere la perdita di soli 31 soldati, cifra che non regge al solo riscontro delle immagini diffuse dai media e al numero di mezzi da combattimento andati distrutti. Secondo fonti non ufficiali il numero dei caduti azeri dovrebbe attestarsi intorno alle trecento unità.

(11 apr 16) IL GENERALE BALASANYAN COMMENTA LA BATTAGLIA -Vitaly Balasanyan, generale dell’Esercito di Difesa nonché membro del parlamento, ha commentato con la stampa gli sviluppi della battaglia dei giorni scorsi. Egli ha affermato che «la ripresa delle azioni militari da parte l’Azerbaigian non è giunta come una sorpresa. La Turchia dovuto spostare il teatro di combattimento in un altro luogo, e apparentemente ha dovuto scegliere l’Azerbaigian per questo scopo. L’Azerbaigian ha iniziato la preparazione per la guerra fin dal momento della firma dell’accordo di cessate il fuoco il 12 maggio 1994. La firma di questo accordo è stato un grave errore politico per noi. Questa è stata seguita dalle informazioni divulgate dai media azeri,dagli  eventi in Turchia e in Medio Oriente. Avrebbe dovuto essere chiaro che la Turchia avrebbe spostato il teatro di combattimento in un altro luogo, e questo poteva essere solo l’Azerbaijan, rifugio della Turchia nel Caucaso. Avremmo dovuto capire questo prima. Dovremmo analizzato gli sviluppi»  ha detto Balasanyan che nella notte del 2 aprile, quando l’Azerbaigian ha scatenato la sua aggressione contro il Nagorno  Karabakh, era a capo della 4 ° linea di difesa che ha sostenuto furiosi combattimenti senza riportare perdite ma solo due soldati feriti. Nelle sue parole, il primo giorno l’attacco principale era diretto contro Aghdam, e poi nelle direzioni nord e sud. L’obiettivo, non riuscito, delle forze armate azere era quello di violare le difese armene  nel centro e separare in due parti l’Esercito di Difesa. Balasanyan, che ha anche sostenuto che le milizie azere sparavano contro i commilitoni in fuga dalla prima linea, ha dichiarato che la differenza fra le forze in campo è data dalla diversa motivazione dei soldati dei due schieramenti.

(11 apr 16) ORRORE: I CORPI DEI SOLDATI ARMENI CADUTI CON SEGNI DI TORTURA E AMPUTAZIONI – La “Commissione di Stato della repubblica del Nagorno Karabakh sui prigionieri di guerra, gli ostaggi e gli scomparsi denuncia che molti corpi di soldati armeni deceduti e riconsegnati dalle autorità azere vi sono tracce di torture e mutilazioni. Ad oggi sono 18 i corpi riconsegnati dall’Azerbaigian nel corso delle operazioni poste in essere sotto l’egida della Croce Rossa. Presumibilmente i soldati armeni riconsegnati erano stati catturati nel corso dell’avanzata azera del 2 aprile e poi uccisi (e torturati) in un secondo momento. Il Comitato della repubblica del Nagorno Karabakh ha diramato un comunicato stampa denunciando la violazione azera delle convenzioni internazionali. Il conto delle vittime armene ha raggiunto quota 64, due soldati mancano ancora all’appello. 

(11 apr 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE DELLA TREGUA, SI CERCANO I CORPI – Durante la notte e nella prima mattinata sono state registrate alcune violazioni azere della tregua lungo il confine sia con il Nagorno Karabakh che con l’Armenia. Le forze azere hanno lanciato due colpi di mortaio da 60mmm e 14 granate con lancia granate AGS 17; nessun ferito è stato registrato. Nella mattinata l’Esercito di difesa del Karabakh ha acconsentito che il nemico proseguisse l’attività di ricerca dei corpi sotto la supervisione della Croce Rossa Internazionale.

(10 apr 16) SCAMBIO DEI CORPI DEI SOLDATI DECEDUTI TRA NAGORNO KARABAKH E AZERBAIGIAN – Sotto la supervisione del Comitato della Croce Rossa Internazionale e in ossequio all’accordo raggiunto tra repubblica del Nagorno Karabakh e repubblica di Azerbaigian, oggi le parti hanno dato avvio alle operazioni di scambio dei corpi dei militari deceduti. Lo scambio è avvenuto all’altezza del villaggio azero di Karvand lungo la linea di contatto.

(10 apr 16) BILANCIO DELLE VITTIME – I caduti armeni sono 46 e 122 i feriti secondo quanto dichiarato dalle autorità della repubblica del Nagorno Karabakh e dell’Armenia. L’Azerbaigian ammette la perdita di 31 uomini ma tale dato è sconfessato dalle ricognizione fotografiche e video di parte armena che attestano decine di corpi sul campo. Fonti dell’opposizione in Azerbaigian parlano di 81 vittime e cinque dispersi ma il dato più credibile dovrebbe attestarsi intorno alle trecento unità con almeno un migliaio di feriti. Stante la censura in vigore nell’Azerbaigian non sarà mai possibile avere un quadro cero delle conseguenze della battaglia.

(10 apr 16) SITUAZIONE APPARENTEMENTE TRANQUILLA – Nel corso della notte e della prima mattina non sono state segnalate gravi violazioni della tregua e la situazione lungo la linea di contatto appare tranquilla come da giorni non accadeva. Nel corso della conferenza stampa allestita ieri sera a Yerevan dai co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce è stata confermata la volontà delle parti a rispettare l’accordo di cessate-il-fuoco così come il ministro degli Esteri russo, Lavrov, aveva invitato a fare.

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(9 apr 16) CONCORDATA UN’ALTRA TREGUA PER RECUPERO VITTIME – Con la mediazione della CRI e dell’Osce è stata concordata un’altra tregua dalle 16 alle 19 di oggi (ora locale) per continuare le operazioni di recupero dei soldati caduti nei combattimenti dei giorni scorsi.

(9 apr) IL GRUPPO DI MINSK A YEREVAN. PROTESTE E DICHIARAZIONI – I co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce hanno concluso la visita in Nagorno Karabakh e si sono recati in Armenia dove hanno incontrato il presidente della repubblica e il ministro degli esteri. Un folla di alcune centinaia di persone ha manifestato pacificamente chiedendo il riconoscimento della repubblica del Nagorno Karabakh e la fine dell’aggressione azera. Sotto accusa anche lo stesso GM considerato troppo “morbido” di fronte alle provocazioni azere. Al riguardo l’ambasciatore russo Popov ha dichiarato che l’ingresso del  Nagorno Karabakh al tavolo delle trattative potrà avvenire solo a un determinato stadio delle stesse e ha altresì affermato che l’impossibilità dell’esistenza della regione all’interno dell’Azerbaigian è uno dei temi oggetto di discussione. In questo momento per i co-presidenti del Gruppo di Minsk è importante stabilizzare la non belligeranza e d’intesa con la Croce Rossa Internazionale procedere al recupero dei corpi. al Comitato della croce Rossa i co-presidenti hanno peraltro richiesto di indagare sulle mutilazioni subite dai civili nei giorni scorsi: il riferimento è all’eccidio della famiglia Khalapyn nel villaggio di Talish e la decapitazione del soldato armeno di origine yazida la cui testa è stata esibita dai militari azeri come documentato in un video in rete.

(9 apr 16) UFFICIALE: IL PAPA IN ARMENIA A GIUGNO – Il Vaticano ha ufficialmente annunciato che il Papa si recherà in Armenia a giugno, in Georgia e Azerbaigian a settembre. Significativa la circostanza che il viaggio, inizialmente programmato in tutta la regione, sia stato diviso e l’Armenia sia stata privilegiata dal Santo Padre che ancora una volta conferma vicinanza e solidarietà al popolo armeno.

(9 apr 16) RINVENUTI I CORPI DI ALTRI DUE SOLDATI ARMENI – Nel corso dell’attività di recupero vittime, con un totale cessate-il-fuoco concordato dalle 15 alle 20 del giorno 8 aprile, sono stati recuperati da parte armena i corpi di altri due soldati caduti negli scontri degli ultimi giorni. Si tratta del sergente Robert Abajyan e del soldato  Andranik Zohrabyan entrambi nati nel 1996. Le autorità armene sono in contatto con la Croce Rossa Internazionale al fine di concordare nuove tregue e proseguire nelle operazioni di ricerca dei corpi.

(9 apr 16) VIOLAZIONI AZERE CONTRO TERRITORIO DELL’ARMENIA – Nel corso della notte e della prima mattinata sono stati registrati numerosi colpi azeri verso il territorio dell’Armenia (Tavush). L’intensità delle violazioni sembra comunque in calo.

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(8 apr 16) OSCE: NON SI ESCLUDE UNA FORZA DI PEACE KEEPING – Il rappresentante russo all’Osce, Lukashevich, non ha escluso che l’organizzazione dispieghi una forza di mantenimento pace lungo il confine tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Il diplomatico ha riferito che sussistono tutti i presupposti per una tale decisione.

(8 apr 16) SALE IL NUMERO DELLE VITTIME ARMENE – Il ministero della Difesa ha aggiornato il conto dei caduti nelle fila armene. Esso ha raggiunto quota 42 mentre 21 risultano ancora dispersi.

(8 apr 16) PROSEGUE LA MISSIONE OSCE IN KARABAKH – Prosegue la missione dei co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce nella repubblica del Nagorno Karabakh. Nel frattempo il Segretario Generale dell’Organizzazione, Lamberto Zannier, in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti, ha dichiarato che gli ambasciatori ritorneranno comunque nella regione a breve. Inoltre, se la situazione dovesse peggiorare, non è esclusa la convocazione di una sessione speciale dell’Osce dedicata esclusivamente al tema.

(8 apr 16) CONCORDATA UNA TREGUA TOTALE DI CINQUE ORE PER RECUPERO VITTIME – Le parti belligeranti hanno concordato una tregua assoluta di cinque ore, dalle ore 15 alle ore 20 locali, per il recupero dei cadaveri dei soldati rimasti uccisi negli scontri a fuoco dei giorni scorsi. La Croce Rossa Internazionale e l’Osce stanno coordinando le operazioni. Un monitoraggio dell’Osce lungo la linea di contatto è previsto nella giornata odierna.

(8 apr 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE DELLA TREGUA, UCCISO SOLDATO ARMENO – Nonostante l’accordo di cessazione ostilità in vigore da martedì scorso, sono continuate anche la notte scorsa e questa mattina attività aggressive da parte dell’Azerbaigian. Come risultato di queste violazioni, un soldato armeno Hrach Muradyan è stato ucciso e altri sono rimasti feriti. Si segnalano inoltre colpi di mortaio nell’estremo nord dell’Armenia, regione di Tavush, dove gli azeri hanno colpito case prossime al confine.

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(7 apr 16) CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE SAHAKYAN – Il presidente della repubblica del Nagorno Karabakh ha tenuto nel tardo pomeriggio una conferenza stampa. Nel suo intervento Sahakyan ha sostenuto che «la nostra patria è stata divisa in varie parti, e nel 1921 una porzione della nostra patria è finitaall’interno di Azerbaigian, un paese straniero che si era improvvisamente creato allora». Egli ha affermato che il movimento di liberazione Artsakh nel 1988, il popolo armeno e l’Artsakh armeno non ha mai accettato tale illegale decisione imposta. «Abbiamo cercato di fare appello contro  tale decisione nel corso di 70 anni. In quegli anni abbiamo compiuto molti sforzi per riottenere giustizia storica. Non siamo riusciti a farlo fino al movimento di liberazione nel 1988. Quando ci siamo liberati dalla prigionia grazie a quel movimento, in base ai valori universali che sono rimasti, ci siamo impegnati a costruire uno stato democratico. E durante questo periodo abbiamo ricevuto l’apprezzamento delle missioni di diversi paesi» ha detto Sahakyan. «Noi stiamo combattendo per la nostra Patria. Il popolo armeno è oggi in lotta per la propria dignità. Siamo leader in questa lotta, e ci rendiamo conto che stiamo portando avanti una missione unica, e continueremo la nostra missione con la stessa realizzazione. Siamo pronti al sacrificio e a soffrire le difficoltà in modo da avere l’opportunità di raggiungere la libertà finale.»

(7 apr 16)  ARRIVATI A  STEPANAKERT I COPRESIDENTI DEL GRUPPO DI MINSK – Sono arrivati nel pomeriggio a Stepanakert gli ambasciatori Popov (Russia), Andreu (Francia) e Warlick (Usa) co-presidenti del Gruppo di Minsk che hannno così raggiunto l’ambasciatore kasprzyk che già si trovava nella capitale della repubblica del Nagorno Karabakh. Hanno subito avuto un incontro con il ministro della Difesa Mnatsakanyan che ha illustrato alla delegazione Osce l’azione azera contro gli insediamenti civili del Nagorno Karabakh.

(7 apr 16) KAREKIN II E ARAM I VISITERANNO IL NAGORNO KARABAKH – Il Catholicos di Tutti gli Armenia, Karekin II, e il Catholicos della Grande casa di Cilicia, Aram I, hanno annunciato che visiteranno insieme il Nagorno Karabakh nei prossimi giorni. Lo ha annunciato un comunicato della Grande Casa di Cilicia. La visita congiunta, mai precedentemente avvenuta nella storia della piccola repubblica armena, acquista un alto valore simbolico sia dal punto di vista religioso che politico.

(7 apr 16) L’AZERBAIGIAN HA AVUTO CARTA BIANCA PER L’AGGRESSIONE – Il vice ministro degli Affari Esteri dell’Armenia Khocharyan, in un incontro odierno con la stampa ha sottolineato come la mancanza di comunicati specificatamente indirizzati all’Azerbaigian (come responsabile delle violazioni passate del cessate il fuoco, NdR) è stato interpretato da Baku come una sorta di “carta bianca” per l’aggressione sferrata nei giorni scorsi. Circa l’applicazione della tregua, il viceministro ha precisato che le misure adottate non si sono dimostrate sufficienti a garantire un effettivo regime di cessate-il-fuoco.

(7 apr 16) LA REPUBBLICA DEL NAGORNO KARABAKH GIA’ AL LAVORO PER RIPARARE I DANNI – Il primo Ministro Harutyunyan è nella regione di Martakert per constatare i danni provocati dagli azeri e ha annunciato che il governo farà il possibile per restaurare nel più breve tempo possibile le case e le infrastrutture danneggiate dai bombardamenti nemici.

(7 apr 16) I COPRESIDENTI DEL GRUPPO DI MINSK IN VIAGGIO PER IL KARABAKH – i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce sono in viaggio verso la repubblica del Nagorno Karabakh dove incontreranno le autorità locali.

(7 apr 16) REGISTRATI ANCHE IN MATTINATA TENTATIVI AZERI DI INFILTRAZIONE – Gli azeri in violazione della tregua concordata hanno tentato nuove sortite nel territorio del Nagorno Karabakh senza riuscire nel loro intento. Il gruppo di incursori è stato respinto e diversi di loro sono rimasti sul campo, compreso il comandante del drappello.

(7 apr 16) ANCORA VIOLENZA AZERA ROMPE LA TREGUA, UCCISO UN SOLDATO ARMENO – Nella tarda serata di ieri un soldato armeno, Armen Gasparyan (1974), è stato ucciso da una granata lanciata dalle linee azere. Si tratta dell’ennesima grave violazione della tregua concordata a partire dalle ore 12 di martedì.

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(6 apr 16) TREGUA VIOLATA DAGLI AZERI CHE COLPISCONO UN’AMBULANZA – nonostante l’accordo di tregua continuano le azioni provocatorie delle forze azere che questo pomeriggio hanno colpito un’ambulanza che percorreva una strada nella regione di Martakert in prossimità della linea di demarcazione. Un carro armato azero ha sparato colpi verso il veicolo che stava raccogliendo i corpi di alcuni soldati periti nel combattimento. Il personale di servizio era fuori dal veicolo e non ha riportato lesioni.  Il ministero della difesa ha sottolineato la gravità dell’atto che è stato commesso durante la tregua e in danno di un mezzo di soccorso.

(6 apr 16) AGGIORNATO IL BILANCIO DELLE VITTIME ARMENE – il ministero della Difesa ha aggiornato in serata il bilancio delle vittime armene di questi giorni. Risultano deceduti 32 soldati (8 dei quali ufficiali), 121 sono i feriti (24 ufficiali) e 25 persone mancanti all’appello.

(6 apr 16) IL NAGORNO KARABAKH D’ACCORDO PER MONITORAGGIO OSCE – Ani Sargsyan, portavoce del ministero degli Affari esteri della repubblica, ha dichirato che il Nagorno Karabakh è d’accordo per un monitoraggio Osce lungo la linea di contatto e in tal senso le autorità si sono espresse con l’amb. Kasprzyk in visita a Stepanakert. L’accordo non è stato tuttavia ancora perfezionato perché manca l’assenso azero.

(6 apr 16) L’OSSEZIA DEL SUD A FINACO DEL KARABAKH – in una conversazione telefonica del ministro degli esteri Mirzoyan con il suo omologo osseto, Tskhovrebov, questi ha espresso piena solidarietà dell’Ossezia del Sud alla repubblica del Nagorno Karabakh.

(6 apr 16) UCCISI DUE SOLDATI ARMENI NEL KARVACHAR – Il ministero della difesa comunica la notizia della morte di due soldati armeni nel Karvachar (nord del Karabakh). Si tratta di Suren Aramyan  e Grigor Avetisyan, entrambi diciannovenni. Non sono state fornite informazioni sulle modalità del fatto e sulla esatta località.

(6 apr 16) PRESIDENTE NK: L’ESERCITO DI DIFESA HA ADEMPIUTO AI SUOI COMPITI – Il presidente Bako Sahakyan, nel corso di una riunione operativa tenutasi in mattinata, ha lodato il lavoro svolto dall’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh che ha adempiuto al suo compito di preservare l’integrità della nazione.

(6 apr 16) NUOVI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE AZERA – A dispetto dell’accordo di cessazione ostilità, gli azeri hanno compiuto con una pattuglia di una quindicina di soldati nuovi tentativi di oltrepassare il confine e occupare posizioni. Tutti i tentativi sono stati respinti.

(6 apr 16) SITUAZIONE CALMA DOPO L’ACCORDO DI NON OSTILITA’ FRA LE PARTI – Nel corso della notte non si sono rilevate particolari attività belliche dopo l’accordo raggiunto dai comandi militari (e non dai governi) e la situazione è relativamente calma.

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(5 apr 16) PROSSIMA VISITA DEI COPRESIDENTI GRUPPO DI MINSK NELLA REGIONE –  I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce, il russo Popov e il francese Andrieu, saranno a breve nella regione per un incontro fra le parti. Oggi a Vienna riunione dei membri Osce per discutere la questione. E’ stato rinnovato dal presidente dell’Osce in carica, il tedesco Steinmeier, l’appello al cessate-il-fuoco. Steinmeier ritiene l’accordo di oggi una interessante base su cui lavorare per una risoluzione pacifica del conflitto. Il rappresentante speciale del presidente dell’Osce in carica, amb. Kasprzyk, sarà in visita in Nagorno Karabakh.

(5 apr 16) NESSUN CESSATE IL FUOCO CONCORDATO DALLE PARTI – Il ministero della Difesa dell’Armenia conferma che non è stato raggiunto un accordo ufficiale ma le parti hanno dichiarato l’intenzione di sospendere le ostilità. Tuttavia a poche ore dall’annuncio è ripresa attività di artiglieria azera con cannoni e mortai nel nord est, regione di Martakert.

(5 apr 16) DIFESA NK: QUASI DUEMILA I CADUTI AZERI -In una conferenza stampa il col. Arustamyan ha riferito che il numero dei caduti azeri potrebbe raggiungere quota duemila. Il dato sarebbe stato ricavato da una conversazione telefonica nemica; i caduti dell’esercito di difesa del Karabakh sarebbero 29.

(5 apr 16) CONCORDATO UN CESSATE-IL-FUOCO FRA LE PARTI – Un portavoce dell’Esercito di difesa dell’Artsakh ha dichiarato che dalle ore 12.00 di oggi è in vigore un cessate-il-fuoco concordato fra le parti. 

(5 apr 16) TERRORISTI E MERCENARI SPALLEGGIANO GLI AZERI – Il portavoce presidenziale Davit Babayan ha affermato che « ci sono motivi per affermare che anche i mercenari dello Stato Islamico e di altre organizzazioni terroristiche hanno partecipato alle azioni aggressive che l’Azerbaigian ha scatenato contro il Nagorno Karabakh. Ciò è evidenziato da numerose circostanze. Parlavano tra loro in turco o in arabo, non avevano altre divise [e] hanno agito come militanti. La loro età era differente [rispetto alla media dei militari azeri, NdT] , erano tutti sopra i trenta anni». 

(5 apr 16) BABAYAN: SITUAZIONE PER CERTI VERSI STABILIZZATA – Il portavoce presidenziale Davit Babayan riferisce una certa stabilizzazione della situazione lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian e dichiara che gli armeni hanno acquisito un vantaggio strategico. «Dobbiamo attendere e vedere cosa accade» ha commentato. Gli scontri, secondo quanto comunicano fonti di stampa, sembrano essersi ridotti di intensità anche perché gli armeni hanno respinto gli azeri sulle loro posizioni iniziali riprendendo il controllo del terreno perduto.

( 5 apr 16) SESSIONE SPECIALE DELL’OSCE DEDICATA AL NAGORNO KARABAKH – Prende il via a Vienna una sessione speciale dell’Osce alla quale partecipano i Paesi membri del Gruppo di Minsk e quindi oltre ai co-presidenti Popov (Russia) Warlick (usa) e Andrieu (Francia) anche i rappresentanti di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Germania, Italia, Svezia, Finlandia e Turchia. Sono previste anche consultazioni separate.

(5 apr 16) ANCHE UNA GUERRA INFORMATICA DIETRO LE LINEE MILITARI – Hackers azerbaigiani hanno manipolato il profilo FB della regione di Kashatgh e disseminato false e caotiche informazioni per gli utenti. Contemporaneamente  il “Monte Melkonian Cyber Army” annuncia di esser riuscito ad ottenere i dati di 25000 soldati azeri.

(5 apr 16) PROSEGUITI NELLA NOTTE LANCI DI RAZZI AZERI – Sono proseguiti nella notte i lanci di razzi azeri contro il territorio del Nagorno Karabakh. Il nemico ha utilizzato lancia razzi “Smerch” (che hanno una gittata fino a 90 chilometri)  innalzando qualitativamente il livello dell’armamento. Più le truppe azere sono costrette ad arretrare (residuano poche centinaia di metri di territorio ancora sotto il loro controllo) e più tentano di colpire gli insediamenti civili aumentando la potenza delle armi utilizzate. L’attività più intensa viene ora registrata nel settore sud orientale in quanto in quello nord orientale le truppe di invasione che si erano infiltrate sulla direttiva Mataghis  lungo il fiume Tartar sono state ricacciate indietro.

(5 apr 16) AGGIORNAMENTO PERDITE AZERE – Alle ventidue del 4 aprile il bilancio di perdite materiali azere ammontava a  29 carri armati, 5, veicoli armati, 1 veicolo trasporto truppe, 2 elicotteri, 1 lanciafiamme multiplo TOS, 1 lanciarazzi Grad, 7 droni.

(5 apr 16) MALDESTRO TENTATIVO DI DISINFORMAZIONE AZERA – Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh ha denunciato un maldestro tentativo di disinformazione messo in atto dall’Azerbaigian che avrebbe diffuso falsi comunicati a firma del ministro della Difesa Mnatsanakyan. Tali documenti, scritti in un armeno approssimativo più simile a un pishing  bancario che a un comunicato di guerra, sono ovviamente stati categoricamente smentiti dall’interessato e commentati con ironia. 

(5 apr 16) SALE LA TENSIONE ANCHE SUL CONFINE ARMENO AZERO – Durante la notte sono stati registrati colpi da parte delle postazioni azere contro quelle armene lungo il confine tra Armenia e Azerbaigian all’altezza della regione di Tavush (direzione Berdavan e Koti). Un soldato armeno è stato ferito.

(5 apr 16) MIRZOYAN ALLA CNN: NON E’ UNA QUESTIONE DI TERRITORIO MA DI AUTODETERMINAZIONE – Non è una questione di territori, è una questione di autodeterminazione, ha detto  il ministro degli Esteri del Karabakh Karen Mirzoyan  in un’intervista rilasciata ieri alla CNNche gli  ha chiesto di commentare l’affermazione del ministro degli esteri azero riguardo i “territori occupati”. Mirzoyan ha affermato che venticinque anni fa il popolo del Karabakh ha votato per l’indipendenza, e ora il regime attuale di Baku sta cercando di opprimere questo popolo non solo con mezzi  diplomatici, ma anche prima di tutto con mezzi militari. Ha assicurato che il Karabakh è alla ricerca di una soluzione diplomatica, per un meccanismo che possa fornire alle parti una possibilità di convivenza in questa regione. Alla richiesta di commentare le chiamate del collega russo Sergey Lavrov per calmare la situazione, Mirzoyan ha risposto che il Karabakh apprezza altamente gli sforzi dei co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE e della comunità internazionale, aggiungendo però  che tutte gli appelli indistintamente indirizzati a entrambe le parti vengono ricevuti dall’Azerbaigian non come un segnale di preoccupazione, non come un segnale che è il momento di fermare la violenza, ma come un segno a continuare la politica di violenza.

(5 apr 16) GLI STATI UNITI SI APPELLANO AL RISPETTO DEI PRINCIPI DI MADRID – Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti auspica «risoluzione equa e giusta  per il Nagorno Karabakh, che si basi su principi di diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite, l’Atto finale di Helsinki, in particolare sul mancato uso della forza, l’integrità territoriale e l’autodeterminazione». Gli USA esprimono preoccupazione per l’escalation di violenza a auspicano un ritorno al dialogo. 

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(4 apr 16) GLI AZERI MINACCIANO DI COLPIRE STEPANAKERT – Il ministro della Difesa dell’Azerbaigian ha oggi minacciato di colpire la città di Stepnakert come rappresaglia (?) alle azioni armene. Da parte armena, il ministero della Difesa fa sapere che nel caso di una tale eventualità la risposta sarà “sproporzionata” lasciando intendere che sarà elevato il livello degli armamenti in campo.

(4 APR 16) COLPITO DAGLI AZERI UN PULLMAN CON VOLONTARI DI SISIAN, VITTIME – Un pullman che trasportava un gruppo di volontari di Sisian lungo la strada per Martakert è stato colpito da un drone azero. Il bilancio sarebbe di sette vittime.

(4 apr 16) TERRORISTI ISIS AZERI LASCIANO RAKKA PER COMBATTERE IN KARABAKH – Secondo una fonte militare un gruppo di 50/70 militanti ISIS di etnia azera avrebbero lasciato la roccaforte Rakka in Siria per raggiungere, via Turchia e Nakichevan, l’Azerbaigian e unirsi nella battaglia per il Karabakh.

(4 apr 16) SQUADRONI PUNITIVI AZERI DIETRO LE LINEE NEMICHE PER COLPIRE I SOLDATI FUGGITIVI – Dietro alle linee nemiche starebbero operando squadroni punitivi con il compito di punire i soldati che abbandonano la linea di combattimento.

(4 apr 16) SI AGGRAVA IL BILANCIO DELLO SCONTRO, NESSUN INSEDIAMENTO ARMENO SOTTO CONTROLLO AZERO – Il capo della divisione operativa dell’esercito di difesa del NK, Vitali Arustamyan, ha questa sera comunicato ufficialmente il bilancio degli scontri aggiornato alla tarda mattinata. I caduti armeni sono 20, 26 soldati mancano all’appello e potrebbero essere stati fatti prigionieri dagli azeri o eliminati oltre confine,  72 risultano i feriti. Gli azeri avrebbero perduto almeno 300 uomini mentre è imprecisato il numero dei feriti. A questa mattina nessun insediamento armeno era sotto controllo azero ma solo alcune porzioni di territorio inabitato prossime alla linea di confine e intorno alle quali si tanno svolgendo i combattimenti. Per la prima volta gli azeri hanno impiegato lanciafiamme multipli su cingolati TOS-1 “Solntsepyok” di fabbricazione russa, uno dei quali è già stato distrutto.  Gli armeni hanno perso sette carri armati; venti carri armati azeri sono stati distrutti unitamente a tre veicoli di trasporto fanteria, due elicotteri, sei droni e un lancia razzi Grad.

(4 apr 16) SARGSYAN: SE NON CESSANO LE OSTILITA’ RICONOSCEREMO UFFICIALMENTE IL NAGORNO KARABAKH – Il presidente dell’Armenia nel corso del riferito meeting con gli ambasciatori Osce ha annunciato che se non cesseranno le ostilità l’Armenia procederà al riconoscimento ufficiale della repubblica del Nagorno Karabakh. Questo passaggio diplomatico è sempre stato evitato sino ad oggi perché aprirebbe scenari di difficile interpretazione e sarebbe una strada senza ritorno nei rapporti (difficili) con l’Azerbaigian. Ma se da Baku non vogliono ascoltare il dialogo, la decisione di Yerevan diviene inevitabile. Con tutto quello che ne consegue anche per il lavoro del Gruppo di Minsk. Il ministro degli Affari esteri del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha affermato che non solo l’Armenia ma tutta la comunità internazionale deve riconoscere la repubblica.

(4 apr 16) RESPINTI NUOVI TENTATIVI AZERI DI PENETRAZIONE – Il portavoce della del presidente della repubblica, Babayan, comunica che nuovi tentativi di penetrazione delle forze azere sono stati respinti con successo arrecando al nemico ingenti perdite e decine di soldati caduti. Nella loro disperata difesa gli azeri hanno anche usato potenti lanciafiamme TOS che tuttavia non hanno arrecato alcun danno agli armeni. Il portavoce ha assicurato che non vi è alcun panico fra la popolazione, alto è il morale degli uomini impegnati nel combattimento, incessante la fila di volontari (anche studenti minorenni) che si presentano alle autorità per aiutare la difesa dell’Artsakh. «In questo momento l’Esercito di Difesa dell’Artsakh è in grado di proteggere i confini della patria da solo» ossia che al momento non è intervenuto alcun supporto logistico straordinario dall’Armenia.

(4 apr 16) SARGSYAN CONVOCA AMBASCIATORI PAESI OSCE –  Il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan ha avuto oggi un incontro al palazzo presidenziale con gli ambasciatori di tutti i Paesi membri dell’Osce ai quali ha illustrato la situazione in corso aggiornandoli sugli ultimi sviluppi militari.

(4 apr 16) MIGLIAIA DI VOLONTARI IN AIUTO DELL’ARTSAKH – Il ministero della Difesa dell’Armenia, così come fatto da quello del Nagorno Karabakh, comunica che sono migliaia i volontari che si stanno presentando – anche provenienti da Paesi della Diaspora – per andare ad aiutare l’Artsakh. Tutti vengono registrati ma solo quelli che vantano esperienza possono affluire in Nagorno Karabakh.

(4 apr 16) UNA SOTTO DIVISIONE AZERA CIRCONDATA E ANNIENTATA – Il portavoce della Difesa dell’Armenia, Hovhannisyan, riferisce che una intera sotto divisione azera è stata circondata e annientata nel settore meridionale della linea di confine. Numerosi mezzi nemici sono stati distrutti.

(4 apr 16) GLI AZERI AMMETTONO OPERAZIONE BELLICA –  Il ministro della Difesa dell’Azerbaigian, gen. Hasanov, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Le forze armate armene hanno recentemente organizzato azioni di sovversione, attaccando i territori situati lungo la linea del fronte e utilizzando armi pesanti e artiglieria contro la nostra popolazione. Gli eventi recenti mostrano che il numero di vittime tra la popolazione civile è aumentata. Per prevenire questi attacchi sovversivi, abbiamo valutato la situazione operativa e deciso di assestare colpi alle linee di tiro e alle unità di artiglieria delle forze armate armene per farle muovere lontano dai nostri villaggi.
Allo stesso tempo, tenendo conto del movimento delle riserve delle forze armate armene in una certa direzione, unità da ricognizione delle forze armate azere hanno svolto attività previste in tre direzioni … Le nostre azioni hanno in primo luogo lo scopo di liberare i nostri insediamenti e linee di tiro
». In buona sostanza Baku ha ammesso di aver iniziato l’offensiva militare peraltro giustificando la stessa con giustificazioni che nulla hanno a che fare con la realtà.

(4 apr 16) RESI PUBBLICI I NOMI DI SETTE CADUTI DEL KARABAKH – Il ministero della Difesa ha reso noti i nomi di sette soldati caduti mentre combattevano nell’Esercito di difesa dell’Artsakh. Questi i nomi: capitano Hovsep Kirakosyan (nato 1988), soldato Nodarik Margaryan ( 1963), soldato  Sasun Mkrtchyan(1989), capitano Armenak Urfanyan (1990), soldato Qyaram Aloyan (1996), sergente Yuri Paramazyan, maggiore Hovsep Mayilyan (1978).

(4 apr 16) ALTRI TRE CARRI ARMATI AZERI DISTRUTTI – Nel corso delle operazioni di controffensiva di questa mattina altre tre carri armati azeri sono andati distrutti.

(4 apr 16) RIPRESI NELLA MATTINATA BOMBARDAMENTI AZERI SU INSEDIAMENTI CIVILI – Dopo una relativa calma notturna sono ripresi nella mattinata lanci di razzi azeri contro insediamenti civili prossimi al confine. Mentre le truppe azere vengono progressivamente ricacciate oltre la linea di demarcazione, il governo dell’Azerbaigian tenta di colpire la popolazione con lanci di razzi Grad che, ad ora, non hanno per fortuna avuto ancora alcuna conseguenza.

(4 apr 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN RICEVE DELEGAZIONE DI VOLONTARI – I primi gruppi di volontari armeni stanno affluendo in Artsakh. Questa mattina il presidente Sahakyan ha incontrato una delegazione della “Unione Volontari Yerkrapah” guidata dal responsabile Manvel Grigoryan.

(4 apr 16) ORRORE A TALISH, GLI AZERI SGOZZANO FAMIGLIA DI ANZIANI ARMENI – La liberazione del villaggio di Talish (regione di Martakert) per qualche ora occupato dalle forze azere ha svelato una scena raccapricciante. In un casolare fuori dal villaggio tre anziani, Valera Khalapyan, sua moglie, Razmela e la madre di lui Marusya Khalapyan (92 anni) sono stati barbaramente trucidati dagli azeri. Ai due coniugi sono state tagliate le orecchie. Qui le foto del massacro (vietato ai minori e a un pubblico impressionabile)

(4 apr 16) FORZE ARMENE AVANZANO E LIBERANO LE AREE OCCUPATE –  Nella serata di ieri il portavoce del ministero della Difesa dell’Armenia, Artsrun Hovhannisyan, ha così commentato su Facebook: «Finalmente buone notizie. Le unità armene hanno fatto importanti avanzamenti in diverse sezioni della linea del fronte, liberando nuove posizioni e frontiere. Lunga vita ai soldati armeni».

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(3 apr 16) DICHIARAZIONE DEL PORTAVOCE DEL MINISTERO DELLA DIFESA DELL’ARMENIA –  Il portavoce del ministero della Difesa dell’Armenia Artsrun Hovhannisyan ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Continuiamo le nostre misure di deterrenza e a dettare la situazione in molte parti della linea del fronte. Devo sottolineare ancora una volta che gli scontri continuano in alcune parti della prima linea, laddove l’avversario ha schierato molte truppe. Voglio fare una serie di osservazioni. Guardate con attenzione i cosiddetti “rapporti di prima linea” dell’Azerbaigian e prestate attenzione a una cosa chiara: nessuno dei rapporti mostra chiaramente qualsiasi perdita umana o attrezzature della parte armena. Non c’è anche una posizione chiara del territorio da essi occupato. Abbiamo sofferto alcune vittime, che non abbiamo tenuto in segreto, ma essi  non sono in grado anche di mostrare e indicare (dove si trovano, NdT) , il che significa che feroci scontri vanno avanti nelle loro frontiere e il vantaggio è nelle mani della parte armena. Focalizzate anche l’atteggiamento dei due opinioni pubbliche verso le operazioni militari in corso già da due giorni. Possiamo notare che il pubblico armeno è incoraggiato e c’è un grande flusso di volontari al fronte, mentre nel pubblico azero succede il contrario».

(3 apr 16) IL PRESIDENTE CONVOCA RIUNIONE OPERATIVA – La presidenza della repubblica comunica che questa sera è stata convocata una riunione operativa per discutere la situazione lungo la linea di confine con l’Azerbaigian. Oltre al presidente Sahakyan hanno partecipato il Primo Ministro Haroutyunyan, il ministro della difesa Mnatsanakyan e l’arcivescovo Martirossyan.

(3 apr 16) MIGLIAIA DI VOLONTARI ARMENI PRONTI A INTERVENIRE – Secondo la “Unione Volontari Yerkrapah” sono migliaia i volontari che si stanno registrando per intervenire a difesa dell’Artsakh. Alcuni gruppi avrebbero già raggiunto il fronte per seguire le operazioni più importanti. L’Unione sta coordinando le sue azioni con gli organi di governo, i ministri della difesa e i comandanti in capo di Armenia e Nagorno Karabakh. Combattenti per la libertà, studenti, medici, infermieri e altri specialisti si stanno rivolgendo agli uffici Yerkrapah per la registrazione.

(3 apr 16) ALTRO ARMAMENTO AZERO E’ STATO DISTRUTTO – L’Esercito di Difesa del NK comunica che nel corso dei combattimenti che stanno interessando l’estremo lembo nord orientale della regione di Martakert le forze armene hanno distrutto un altro carro armato azero, un drone e una batteria di lancia razzi Grad. Dall’inizio degli scontri sono almeno quindici in carri armati azeri andati distrutti. Intanto il ministero della Difesa rende noto che sono dieci i soldati armeni ricoverati in ospedale a Yerevan.

(3 apr 16) SMENTITA LA DICHIARAZIONE AZERA DI CESSATE-IL-FUOCO UNILATERALE – Il portavoce del presidente della repubblica del NK, Babayan, ha smentito la dichiarazione del presidente azero Aliyev che aveva annunciato una cessazione unilaterale delle ostilità. Babayan ha viceversa informato come l’attività bellica azera continui su tutta la linea di contatto. «La realtà è completamente differente»  ha  commentato il portavoce presidenziale che ha etichettato le parole di Aliyev alla stregua di «una tipica speculazione azera». Dieci minuti dopo che il presidente azero aveva annunciato la tregua, razzi azeri colpivano la città di Martakert. In una dichiarazione l’ufficio stampa dell’Esercito di Difesa dell’Artsakh è pronto a discutere la proposta di cessate il fuoco nel contesto di un ristabilimento delle posizioni iniziali giacché al momento residuano sacche di resistenza di alcuni drappelli di incursori nemici.

(3 apr 16) ARMENIA PRONTA A UN SUPPORTO MILITARE A FAVORE DEL KARABAKH – Il vice ministro della Difesa di Yerevan, David Tonoyan, parlando con la stampa ha affermato che l’Armenia sta seguendo tutti gli sviluppi della situazione ed è pronta a dare un supporto militare diretto alla repubblica del Nagorno Karabakh. Al momento l’attacco azero è fronteggiato dal solo Esercito di Difesa del NK; se la situazione non dovesse evolvere positivamente, l’Armenia scenderebbe in campo da un punto di vista logistico anche se questo passo significherebbe l’apertura di un fronte azero anche lungo i suoi confini.

(3 apr 16) INTENSI COMBATTIMENTI IN CORSO, RAZZI SU MARTAKERT – La situazione rimane tesa lungo tutta la linea di confine ma in particolare nel nord est (Martakert) e nel sud est (Martuni). Le forze azere cercano di sfondare la difesa armena con carri armati; sarebbero almeno quattordici i tank azeri distrutti fra ieri e oggi. solo questa mattina gli azeri hanno perso cinque carri (due nella sezione sud) e due veicoli trasporto truppe da combattimento (IFV, Infantry Fighting Vehicle). Gli azeri, in difficoltà sul campo, starebbero cercando di colpire anche oggi obiettivi civili: fonti non confermate segnalano razzi BM 21 Grad sulla città di Martakert.

(3 apr 16) PROSEGUITI PER TUTTA LA NOTTE I COMBATTIMENTI – Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh informa che sono proseguiti per tutta la notte i combattimenti con le truppe nemiche, sopratutto nell’estremo settore nord orientale del Paese (regione di Martakert). In particolare le forze armene hanno ripreso la base militare di Talish (villaggio che si trova a una decina di chilometri dalla linea di confine) in precedenza occupata dagli azeri.

(3 apr 16) CINQUE CARRI ARMATI AZERI CIRCONDATI NEL TERRITORIO ARMENO – Secondo fonti (agenzia russa Interfax) diffusesi nella serata di ieri, vi sarebbero cinque carri armati azeri in territorio armeno circondati dalle forze di difesa del Nagorno Karabakh che starebbero valutando se catturare i cingolati o distruggerli. L’area delle operazioni sarebbe il distretto nord orientale nella regione di Martakert dove si è avuto lo scontro più violento tra le forze in campo.

(3 apr 16) TRAGICO BILANCIO DI VITE – Al termine della riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale, il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, ha comunicato il bilancio dell’attacco azero al Nagorno Karabakh. Le incursioni, respinte, sono costate la vita a diciotto soldati armeni e il ferimento di altri trentacinque. Il presidente ha annunciato che l’Armenia dovrebbe firmare un accordo di mutua assistenza militare con il Nagorno Karabakh. Secondo fonti non ufficiali gli azeri hanno lasciato sul campo almeno duecento morti anche se Baku ha confermato la perdita di soli dodici uomini. Nella serata di ieri il ministero della difesa del NK ha diffuso un video dei resti di uno degli elicotteri azeri abbattuti in territorio armeno.

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(2 apr 16) SMENTITA DISINFORMAZIONE AZERA SU OCCUPAZIONE DI TERRITORIO – Il ministero della Difesa ha categoricamente smentito le notizie diffuse da alcune agenzie azere riguardo l’occupazione di territorio armeno e le ha bollate come mera propaganda di regime. Il presidente azero Aliyev denuncia gli “attacchi” armeni ma non spiega come mai uomini e mezzi dell’esercito azero si siano trovato nel Nagorno Karabakh. Viceversa, nel timore di rappresaglie armene, fonti azere riferiscono che la popolazione di villaggi dell’Azerbaigian prossimi alla linea di confine sta abbandonando le proprie case.

(2 apr 16) APPELLO DEL SEGRETARIO OSCE, ZANNIER – Il Segretario Generale dell’Osce, Lamberto Zannier, si è detto preoccupato per la situazione e ha lanciato un appello alle parti per la cessazione delle ostilità. Dal canto suo il Gruppo di Minsk dell’Osce ha diramato un comunicato nel quale, ancora una volta senza indirizzarsi specificatamente alla parte azera responsabile dell’accaduto, «esprime seria preoccupazione per le violazioni su larga scala del cessate-il-fuoco che hanno avuto luogo lungo la linea di contatto nella zona di conflitto del Nagorno Karabakh. Condanniamo con forza l’uso della forza e piangiamo la perdita insensata di vite umane, inclusi civili» Il Gruppo di Minsk invita le parti a fermarsi  e ribadisce che non vi è alcuna alternativa a una soluzione negoziata della controversia. Anche il Commissario per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Federica Mogherini, sollecita le parti a interrompere i combattimenti e definisce le notizie su quanto accaduto «profondamente preoccupanti».

(2 apr 16) DIFESA NK: ALMENO 200 MORTI FRA GLI AZERI – Il ministero della Difesa della repubblica del Nagorno Karabakh riferisce che le forze azere hanno perso almeno duecento uomini nel corso delle incursioni delle ultime ore. Solo nei pressi del villaggio di Talish (nord est della regione di Martakert) sono state registrate una trentina di vittime. Sono state diffuse immagini del luogo della battaglia con cadaveri di soldati azeri, relitti di droni, auto e case danneggiate. La presenza dei corpi di militari azeri nel territorio del Nagorno Karabakh (parecchi chilometri oltre la linea di confine con l’Azerbaigian) è la prova dell’aggressione azera. (FOTO) (FOTO)

(2 apr 16) L’AZERBAIGIAN AMMETTE LE PERDITE – Il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha ammesso la perdita di dodici soldati, un elicottero Mi-24 e un carro armato. secondo fonti armene i carri colpiti sono almeno tre, due gli elicotteri e altrettanti droni; il numero dei caduti azeri è molto probabilmente ben più alto di quello comunicato da Baku. L’ammissione di velivoli aerei e carri conferma l’aggressione azera al territorio del Nagorno Karabakh e sconfessa la contraria  tesi di Baku. Molte agenzie stampa azere non hanno ancora fornito notizie su quanto accaduto nelle ultime ore.

(2 apr 16) LA LISTA DEI CIVILI FERITI NEGLI ATTACCHI AZERI – Sono in condizioni critiche ma stabili i civili feriti nel corso dei recenti attacchi azeri. Questa la lista diramata dalle autorità di Stepanakert nel cui ospedale sono stati ricoverati: Tsovinar Agahjanyan (nato 1961), Garegin Aghajanyan (1973), Zaven Avanesyan (1985) and Hayk Torosyan (1997). Questa mattina erano stati colpiti anche tre ragazzi: il piccolo Vaghinak Grigoryan (12 anni) è rimasto ucciso mentre Gevorg Grigoryan (11 anni) e Vardan Andreasyan (12 anni) sono rimasti gravemente feriti.

(2 apr 16) SITUAZIONE PIU’ CALMA LUNGO IL CONFINE – Il portavoce del presidente della repubblica, Babayan, ha dichiarato che la situazione lungo la linea di demarcazione con gli azeri è ora «relativamente calma»  aggiungendo che c’è naturale inquietudine nella popolazione ma nessun atteggiamento di panico. «Noi difendiamo la nostra patria, il nostro futuro, i nostri figli. E che fa il popolo dell’Azerbaigian? Esso è chiamato a difendere il corrotto presidente Aliyev?»  ha affermato il portavoce. Tuttavia un portavoce del ministero della Difesa in un post su FB ha affermato che continuano combattimenti in diverse direzioni e che la situazione rimane tesa.

(2 apr 16) LAVROV (RUSSIA) SI APPELLA AI MINISTRI DEGLI ESTERI – Il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov ha incontrato separatamente i ministri degli esteri di Armenia (Nalbandian) e Azerbaigian (Mammadyarov) chiedendo la cessazione delle ostilità lungo la linea di contatto. Anche il ministro della Difesa russo ha avuto conversazioni telefoniche con i colleghi armeno e azero.

(2 apr 16) GIOVANI DELL’ARTSAKH VOLONTARI PER IL FRONTE –  Un esponente dell’organizzazione “Combattenti per la libertà”, Alvaro Scheghyan, ha dichiarato che già alcune centinaia di giovani si stanno offrendo come volontari per difendere i confini della repubblica del Nagorno Karabakh e che si attende un invito in tal senso da parte del ministero della Difesa.

(2 apr 16) ARAM I CONDANNA L’AGGRESSIONE AZERA – Il Catholikos degli armeni di Cilicia ha duramente condannato l’aggressione azera e ha pubblicamente espresso vicinanza e solidarietà al presidente della repubblica del Nagorno Karabakh.

(2 apr. 16) ANCHE UN SINDACO FERITO DAI RAZZI AZERI – Anche il capo della comunità di Mataghis (regione di Martakert) risulta ferito dai razzi sparati dagli azeri verso il territorio del Nagorno Karabakh.

(2 apr 16) IL COMUNICATO UFFICIALE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELL’ARMENIA – «Condanniamo con forza le azioni militari, scatenate dalle forze armate azere la scorsa notte lungo tutta la linea di contatto con il Nagorno Karabakh e il confine con l’Armenia, mirate anche a infrastrutture e insediamenti civili. Baku ha continuato gli sforzi per minare il processo di negoziazione, tra cui il recente rifiuto di un incontro con i co-presidenti del Gruppo di Minsk, unitamente ai sostenuti attacchi militari che per l’Azerbaigian sono altro che futili tentativi di ricatto. Baku sfida palesemente i numerosi appelli della comunità internazionale sulla risoluzione del conflitto attraverso negoziati. Solo nei giorni scorsi i co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, la Presidenza tedesca dell’OSCE, il vice presidente degli Stati Uniti e il Segretario di Stato americano hanno fatto tali dichiarazioni. Ed è così che l’Azerbaijan risponde a questi appelli. In numerose occasioni abbiamo richiamato l’attenzione della comunità internazionale sollecitandola a frenare le ambizioni militari di Baku, avendo in mente esattamente un tale sviluppo della situazione, creata dalle odierne azioni dell’Azerbaigian. Questo altro passo dell’Azerbaijan per far degenerare la situazione, data la sua natura su larga scala, le armi usate e gli obiettivi selezionati, dimostra che Baku ha scelto di intensificare costantemente la situazione, sicché diviene un imperativo lo rende imperativo per la comunità internazionale intraprendere azioni concrete per riportare l’Azerbaigian all’ordine».

(2 apr 16) SAHAKYAN PRESIEDE IL CONSIGLIO DI SICUREZZA – Il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha presieduto oggi una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Anche il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan, appena tornato dagli Stati Uniti, ha convocato per la serata il Consiglio di Sicurezza.

(2 apr 16) PUTIN INVITA A UN IMMEDIATO CESSATE-IL-FUOCO  – La gravita della situazione lungo la linea di demarcazione tra Nk e Azerbaigian ha spinto il presidente russo Vladimir Putin a una dichiarazione ufficiale che invita le parti a una immediata tregua. (leggi su Aska)

(2 apr 16) ARMENIA: O INTERVENGONO I MEDIATORI O REAGIREMO DURAMENTE – L’Armenia e il Nagorno Karabakh ha rilasciato numerose dichiarazioni riguardo la nuova aggressione azera e hanno invitato la comunità internazionale ad intervenire immediatamente con una dichiarazione di condanna “mirata” nei confronti dell’aggressore azero; in caso contrario le forze armene saranno costrette a reagire duramente. Le autorità armene hanno ribadito che ogni responsabilità di quanto sta accadendo nella regione ricade unicamente sul governo dell’Azerbaigian. (leggi su Repubblica)

(2 apr 16) RAZZO AZERO COLPISCE VILLAGGIO, MUORE UN BAMBINO – Un razzo BM 21 Grad ha colpito questa mattina, intorno alle ore 8,30 locali, un insediamento civile nella regione di Martuni causando la morte di un bambino di dodici anni e il ferimento di altri due. La vittima si chiamava Vaghinak Grigoryan.

(2 apr 16) ATTACCO AZERO SU VASTA SCALA NELLA NOTTE – L’Azerbaigian a partire dalla notte di venerdì ha avviato un attacco lungo quasi tutta la linea di demarcazione con il Nagorno Karabakh. Utilizzando carri armati, artiglieria pesante e mezzi aerei, le forze azere hanno cercato di sfondare le linee difensive del Nagorno Karabakh. Il tentativo non è riuscito, l’Esercito di difesa del NK ha respinto le incursioni arrecando gravi perdite al nemico; secondo il ministero della difesa di Stepanakert sono stati abbattuti due elicotteri e due droni e distrutti alcuni cingolati. Gravi perdite umane. (Qui la notizia completa)

(1 apr 16) CECCHINO AZERO UCCIDE ALTRO SOLDATO ARMENO –  Continuano  le violazioni azere del cessate-il-fuoco lungo la linea di demarcazione tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Oggi, alle ore 12,20 locali, il giovane Vladimir Melkonyan di anni venti è stato mortalmente colpito mentre si trovava in una postazione di difesa. Ne dà notizia il ministero di Stepanakert che al momento non ha divulgato dettagli sulla località del fatto.

(1 apr 16) INCONTRO NALBANDIAN – WARLICK A NEW YORK – Il ministro degli Esteri dell’Armenia, Eduard Nalbandian ha incontrato ieri il copresidente USA del Gruppo di Minsk, James Warlick al quale ha evidenziato le continue violazioni azere sia lungo la linea di demarcazione con il Nagorno Karabakh sia lungo il confine con l’Armenia dove proprio ieri è stata registrata un’altra giovane vittima armena e dove negli ultimi giorni si sono intensificati i colpi contro le abitazioni dei civili. In particolare Nalbandian ha sottolineato come Baku abbia ignorato l’appello dei mediatori internazionali a rispettare le festività religiose e proprio sotto Pasqua abbia intensificato le violazioni contro gli armeni.