Giugno 2016

(30 giu 16) OSCE: NESSUN PIANO PER DISLOCAMENTO PEACE KEEPING – Il rappresentante russo all’Osce, Likashevich, ha escluso che sia in discussione al momento un piano per dislocamento di forze di interposizione lungo i confini del Nagorno Karabakh. Secondo il diplomatico un progetto del genere è già stato discusso negli anni Novanta e si riferisce alla fase finale di un accordo di risoluzione. Al momento il gruppo di Minsk dell’Osce lavora per un programma che garantisca la pace.

(30 giu 16) CONVERSAZIONE TELEFONICA SARGSYAN-KERRY – Su iniziativa americana il presidente armeno e il Segretario di Stato USA hanno avuto una conversazione telefonica incentrata sul negoziato sul Nagorno Karabakh e i recenti sviluppi dopo i summit presidenziali di Vienna e San Pietroburgo.

(30 giu 16) VIOLAZIONI AZERE CONTRO I CIVILI – Nella giornata odierna in alcune sezioni della linea di contatto sono state registrate violazioni azere del cessate-il-fuoco con tiri che hanno mirato gli agricoltori impegnati nel raccolto del grano nei campi. Intorno alle 14 un incidente è stato segnalato nei pressi del villaggio di Talish. In un comunicato, l’Esercito di Difesa del Karabakh ha esortato la parte azera ad astenersi da provocazioni e dal mirare la popolazione civile, sottolineando che sarà a carico delle autorità azere tutta la responsabilità per gli sviluppi futuri.

(28 giu 16) BABAYAN: L’AZERBAIGIAN CONTINUA LA POLITICA PASSO DOPO PASSO – Il portavoce presidenziale del Nagorno Karabakh, Davit Babayan, ha dichiarato in un incontro dei giornalisti che la controparte azera continua a preferire la politica dei piccoli passi al tavolo negoziale dimostrando scarsa propensione a un accordo. «Se davvero l’Azerbaigian è interessato alla risoluzione del conflitto, allora che riconosca il Nagorno Karabakh e poi “passo dopo passo” apra alla strada della normalizzazione dei rapporti» ha sottolineato Babayan.

(27 giu 16) PAPA FRANCESCO: PARLERO’ AGLI AZERI DELLA VERITA’ – Durante il volo di ritorno dall’Armenia, Papa Francesco si è intrattenuto con i giornalisti ai quali ha anche parlato del Nagorno Karabakh. «Io parlerò agli azeri della verità, di quello che ho visto, di quello che ho sentito. E incoraggerò anche loro. Io ho incontrato il Presidente azero e ho parlato con lui. E dirò anche che non fare la pace per un pezzettino di terra – perché non è una gran cosa – significa qualcosa di oscuro… Ma lo dico a tutti, questo: agli armeni e agli azeri. Forse non si mettono d’accordo sulle modalità di fare la pace, e su questo si deve lavorare. Ma di più non so cosa dire. Dirò quello che al momento mi viene nel cuore, ma sempre in positivo, cercando di trovare soluzioni che siano percorribili, che portino avanti» ha detto il Santo Padre. Dal canto suo l’Azerbaigian tramite un portavoce  ha già interpretato le parole di Francesco come un chiaro invito affinché l’Armenia cessi la sua politica di aggressione e si ritiri dal Nagorno Karabakh…

(26 giu 16) DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRANCESCO-KAREKIN II – Anche il contenzioso del Nagorno Karabakh è entrato nella dichiarazione congiunta sottoscritta dal Catholicos di Tutti gli Armeni, Karekin II, e Papa Francesco al termine della sua visita pastorale in Armenia. «Proprio perché siamo cristiani, siamo chiamati a cercare e realizzare percorsi verso la riconciliazione e la pace. A questo proposito abbiamo anche esprimiamo la nostra speranza per una soluzione pacifica dei problemi riguardanti il Nagorno-Karabakh» si legge in un passaggio del documento.

(26 giu 16) CONTINUA IL RIARMO DELL’AZERBAIGIAN – Nonostante gli appelli alla pace e l’invito a una soluzione pacifica del contenzioso, l’Azerbaigian continua la sua corsa al riarmo. Per nulla preoccupato delle condizioni economiche del suo Paese, il presidente Aliyev nel corso di una riunione con alcuni comandanti militari ha confermato che l’Azerbaigian è impegnato nell’acquisto di nuove armi.

(25 giu 16) IL PAPA CHIEDE LA PACE NEL NAGORNO KARABAKH -Nel corso della sua visita pastorale in Armenia, Papa Francesco non ha mancato di fare un riferimento al Nagorno Karabakh. «Sorga anche la pace in Nagorno Karabakh» ha dichiarato in un suo solenne intervento. Il Papa ha cominciato il suo viaggio in Armenia venerdì 24 giugno e lo concluderà domenica 26.

(24 giu 16) IL PRESIDENTE CONSEGNA I DIPLOMI AI LAUREATI – Presso la residenza presidenziale si è svolta una cerimonia di consegna di diplomi agli studenti dell’Università dell’Artsakh che si sono laureati con il massimo dei voti. Il presidente Sahakyan, congratulandosi con gli studenti,  ha sottolineato che lo sviluppo dell’istruzione e della scienza è alla base dell’Artsakh, dove vengono create le condizioni necessarie per i giovani affinché acquisiscano un’istruzione di alta qualità conforme agli standard moderni, e che consenta loro di essere colti, sviluppati, e cittadini meritevoli del paese.

(24 giu 16) COMUNICATO DEL GRUPPO DI MINSK – I co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce hanno rilasciato un comunicato a margine della riunione avuta con il Presidente in carica. Nel documento tra l’altro si legge che «i copresidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE (Ambasciatori Igor Popov della Federazione Russa, James Warlick degli Stati Uniti d’America, e Pierre Andrieu della Francia) si appellano alle parti in causa affinché siano onorati gli accordi che sono stati riflessi nei comunicati congiunti dei vertici del 16 maggio a Vienna e del 20 giugno a San Pietroburgo. Esortiamo Azerbaigian e Armenia a rimuovere tutti gli ostacoli rimanenti per espandere la missione del Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE-Ufficio, Ambasciatore Andrzej Kasprzyk. Esortiamo anche progressi nei colloqui sostanziali e sulla proposta di istituire un meccanismo di indagine OSCE. Noi continueremo il nostro impegno con le parti per far avanzare tutti questi risultati degli ultimi due incontri tra i presidenti.»

(23 giu 16) RIUNIONE CO-PRESIDENTI GRUPPO DI MINSK – I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce hanno incontrato oggi il presidente dell’Osce in carica, il tedesco Steinmeier, per aggiornarlo sugli ultimi sviluppi del negoziato sul Nagorno Karabakh. Era presente anche il rappresentante speciale, amb. Kasprzyk. Intanto il ministro degli esteri russo Lavrov ha annunciato che il prossimo 29 giugno incontrerà a Parigi il collega francese Ayrault con in agenda anche il problema del NK.

(22 giu 16) INCONTRO MINISTRI DEGLI ESTERI – Eduard Nalbandian, ministro degli esteri dell’Armenia, ha incontrato a Yerevan il collega Karen Mirzoyan al quale ha illustrato i risultati raggiunti con il summit di San Pietroburgo. Nalbandian, parlando alla stampa ha dichiarato che nessun accordo per la soluzione del contenzioso sul Nagorno Karabakh è stato raggiunto nella città russa e ha smentito la teoria di un consigliere azero (che neppure ha partecipato all’incontro) secondo il quale sarebbe stato concordato un ritiro graduale degli armeni dai territori. Prioritaria per ogni intesa deve essere l’accettazione da parte azera del principio di autodeterminazione del popolo dell’Artsakh e ha inoltre sottolineato come l’Azerbaigian debba portare a termine i passi approvati a Vienna e San Pietroburgo.

(22 giu 16) I PRESIDENTI ARMENI VISITANO LA LINEA DEL FRONTE -Il presidente dell’Armenia, Sargsyan; e quello del Nagorno Karabakh, Sahakyan, hanno visitato oggi numerose postazioni lungo la linea del fronte nel settore meridionale. Sargsyan è giunto a bordo di un elicottero militare direttamente da Yerevan. In giornata si è svolto un incontro con i comandanti dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh. Era presente anche Arkady Ghoukasyan, secondo presidente del Nagorno Karabakh.

(21 giu 16) HAROUTYUNYAN: L’ESERCITO DEL KARABAKH E’ UNA GARANZIA DI SICUREZZA – Nella medesima intervista rilasciata al giornale russo il Primo Ministro della repubblica del Nagorno Karabakh ha affermato che il riconoscimento del NK non ha alternative. «Certamente appoggiamo il riconoscimento del Karabakh da parte della Repubblica di Armenia – ha sottolineato Haroutyunyan – tuttavia, allo stesso tempo, abbiamo capito che ci sono alcuni fattori che influenzano, tra cui quelli sul processo di negoziazione, con i quali abbiamo bisogno di fare i conti. (…) Il riconoscimento stesso promuoverà la soluzione [del conflitto], ed assicurerà garanzie di sicurezza supplementari per la la repubblica del Nagorno Karabakh.  Oggi, l’esercito di difesa Karabakh è il vero e unico garante della sicurezza della popolazione del Karabakh, [e] che assicura le sue attività pacifiche e trattiene l’aggressione militante dell’Azerbaigian

(21 giu 16) HAROUTYUNYAN: QUALSIASI DECISIONE FINALE SPETTA AL KARABAKH – «Nessun successo può essere raggiunto senza la partecipazione diretta e la piena dal lato Karabakh, dal momento che la questione del Karabakh si è risolto qui, e la popolazione Karabakh deve dare il proprio assenso all’opzione finale per la risoluzione del conflitto», ha sottolineato il Primo Ministro dell’Artsakh in un’intervista rilasciata a un giornale russo. «La situazione di fatto, è più importante. In realtà, la Repubblica di Armenia ha rapporti diretti e uguali con il governo di Stepanakert , si tratta di due distinti soggetti di diritto internazionale. Oltre a ciò, Yerevan, inoltre, non ha riconosciuto Karabakh come un territorio dell’Azerbaigian

(21 giu 16) NALBANDIAN GIUDICA “MOLTO UTILE” IL MEETING DI SAN PIETROBURGO – Il ministro degli Esteri dell’Armenia giudica “molto utile” l’incontro presidenziale di ieri nella città russa.  «L’incontro è stato molto utile e con una certa cura posso dire che si è svolto in un clima costruttivo. I presidenti si sono resi conto che se raggiungono un accordo su una serie di questioni, il progresso può essere raggiunto nella risoluzione del conflitto», ha detto Edward Nalbandian ai giornalisti. Il ministro ha confermato che è stato raggiunto un accordo per continuare gli incontri a livello presidenziale e mantenere il formato di negoziato a cura del gruppo di Minsk dell’Osce.

(20 giu 16) CONCLUSO L’INCONTRO TRILATERALE – Si è concluso l’incontro presidenziale trilaterale al termine del quale è stato rilasciato un comunicato nel quale tra l’altro si legge che «i presidenti hanno sottolineato l’importanza dei loro contatti regolari sul conflitto del Nagorno Karabakh e hanno convenuto di proseguire loro in questo formato in aggiunta al lavoro dei co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE, che sono stati invitati alla parte finale della riunione di San Pietroburgo. I capi di Stato hanno raggiunto una reciproca comprensione su una serie di questioni, la cui soluzione permetterà di creare le condizioni per il progresso nella soluzione del Nagorno Karabakh». I presidenti di Armenia e Azerbaigian hanno concordato di aumentare il numero di osservatori OSCE nella zona del Karabakh e hanno confermato gli accordi (raggiunti nell’ultimo vertice armeno-azero a Vienna il 16 maggio) che mirano a stabilizzare la situazione nella zona del conflitto e la creazione di un ambiente che contribuisca al progresso nel processo di pace.  «A tal fine essi sono giunti a concordare di aumentare il numero di osservatori internazionali nella zona di conflitto. Essi hanno espresso soddisfazione per il regime di cessate il fuoco mantenuto sulla linea di contatto di recente. Uno scambio di opinioni sugli aspetti essenziali del problema ha avuto luogo. I capi di stato hanno concordato una serie di questioni, la cui soluzione permetterà di creare le condizioni per il progresso nella soluzione del conflitto Nagorno Karabakh» si legge nella dichiarazione rilasciata a margine dell’incontro. I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce, che si sono incontrati separatamente con Sargsyan e Aliyev, hanno giudicato positivamente l’incontro di San Pietroburgo.

(20 giu 16) ALIYEV: STATUS QUO INACCETTABILE – Il presidente azero Aliyev, in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti, concorda con il gruppo di Minsk dell’Osce nel considerare inaccettabile lo status quo del Nagorno Karabakh. Tuttavia ritiene che per il cambiamento dello status quo sia necessario il ritiro delle forze armene dalla regione.

(20 giu 16) SARGSYAN E PUTIN A COLLOQUIO –Il presidente armeno e quello russo hanno cominciato il loro colloquio che sarà in buona misura incentrato sul contenzioso del Nagorno Karabakh. Putin vedrà separatamente i colleghi armeno e azero per poi dare vita a un incontro trilaterale. gli incontri sono ospitati nell’imponente Palazzo di Costantino che si trova a Strelna, località nei pressi della città russa.

(20 giu 16) SARGSYAN GIUNTO A SAN PIETROBURGO – Il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, è giunto a San Pietroburgo per un vertice presidenziale con il suo omologo azero Aliyev, preceduto da un incontro con il presidente russo Putin. Ai giornalisti ha dichiarato che «gli ultimi anni hanno dimostrato come il processo di negoziazione sul Karabakh può essere più o meno efficace se le parti rispettano i loro obblighi, vale a dire, agiscono in coerenza con le disposizioni dell’accordo di cessate il fuoco firmato nel 1994 e 1995.  La dichiarazione di Vienna del 16 maggio ddel gruppo di Minsk dell’Osce parla anche di questo» ha osservato Sargsyan. «Mi aspetto che finalmente arriveremo a un accordo a San Pietroburgo e che L’Azerbaigian si obblighi  a quanto prescritto, [che] non ci saranno violazioni alle frontiere, e [che] si continuerà il processo di negoziazione, con la buona intenzione di risolvere il conflitto nel Nagorno Karabakh

(19 giu 16) ANNUNCIATE IMPORTANTI MANOVRE MILITARI AZERE – Il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha annunciato per il periodo dal 19 al 24 giugno, importanti manovre militari in prossimità del confine con il Nagorno Karabakh e in Nakichevan. Singolare la circostanza che queste operazioni di addestramento (che dovrebbero interessare 25.000 uomini, 300 carri armati, 100 batterie lancia missili, 40 aeromobili e 30 sistemi difensivi) si tengano all’indomani del Gran premio di Formula 1 disputato a Baku, mentre il presidente armeno Sargsyan si trova a san Pietroburgo per l’incontro con Aliyev e Putin e alla vigilia del viaggio del Papa in Armenia.

(18 giu 16) RIMANE CALMA LA SITUAZIONE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Continua a rimanere calma la situazione lungo la linea di contatto fra repubblica del Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Non si segnalano particolari violazioni della tregua se non sporadici colpi nelle ore notturne.

(17 giu 16) RIUNIONE DELL’ESERCITO DI DIFESA DEL NK – A Stepanakert si è tenuta oggi una riunione dei vertici dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh, presieduta dal ministro della Difesa e comandante in capo, generale Mnatsakanyan.

(16 giu 16) MIRZOYAN IN VISITA DI LAVORO IN DANIMARCA – Il ministro degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha iniziato una visita di lavoro in Danimarca dove ha in programma numerosi incontri nel corso dei quali illustrerà la posizione dell’Artsakh nel contenzioso con l’Azerbaigian. Mirzoyan è stato anche l’ospite d’onore di un ricevimento organizzato dall’ambasciata di Armenia a Copenaghen in occasione del 25° anniversario della fondazione dello Stato.

(14 giu 16) IL 20 GIUGNO FISSATO INCONTRO PRESIDENZIALE – Si terrà il prossimo 20 giugno l’incontro a san Pietroburgo tra il presidente armeno Sargsyan e quello azero Aliyev. Il presidente della federazione russa Putin farà da moderatore fra le parti. Putin incontrerà in precedenza separatamente i due colleghi. L’Osce ha precisato di non essere coinvolta direttamente nell’organizzazione dell’evento.

(9 giu 16) A FINE GIUGNO PROBABILE VERTICE PRESIDENZIALE – Fonti russe riferiscono che verso fine giugno potrebbe andare in scena un nuovo incontro tra i presidenti di Armenia e Azerbaigian. Non è stata fornita una data certa ma San Pietroburgo dovrebbe essere la sede di questo nuovo vertice che segue quello del 16 maggio.

(8 giu 16) MONITORAGGIO SULLA LINEA DI CONTATTO – L’OSCE ha compiuto oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto fra Nagorno Karabakh (in corrispondenza della regione di Martuni, villaggio di Kuropatkino) e Azerbaigian. Nessuna violazione del cessate-il-fuoco è stata riscontrata. La situazione lungo la linea di contatto rimane relativamente calma e si registrano solo sporadici colpi nottetempo.

(8 giu 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN IN BELGIO – E’ iniziata martedì la visita in Belgio di una della repubblica del Nagorno Karabakh guidata dal presidente Sahakyan che ha già avuto un incontro con gruppi parlamentari locali.

(7 giu 16) MERKEL: SOLUZIONE PACIFICA E DIPLOMATICA – Nel corso della conferenza stampa a margine dell’incontro con il presidente azero Aliyev, la Cancelliera Angela Merkel ha ribadito la necessità di una soluzione pacifica e diplomatica al conflitto che, passo dopo passo, conduca a un accordo basato sui Principi di Madrid.

(6 giu 16) SAHAKYAN IN ARMENIA INCONTRA ALCUNI CITTADINI DI TALISH – Il presidente della repubblica ha incontrato oggi nella cittadina di Charenkavan in Armenia alcuni residenti del villaggio di Talish che sono stati evacuati dopo i bombardamenti azeri di aprile.

(4 giu 16) – PROPOSTA POLITICA SULL’AZERBAIGIAN ALL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE – Il congresso dell’ Alleanza dei Democratici e Liberali per l’Europa (ALDE) ha approvato una risoluzione da sottoporre all’attenzione del Parlamento Europeo con la quale chiede che l’Azerbaigian, per la natura dittatoriale del suo governo, venga escluso dalle votazioni in seno all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) e che vengano comminate dal Parlamento Europeo sanzioni contro Baku.

(3 giu 16) NALBANDIAN INCONTRA IL GRUPPO DI MINSK – Il ministro degli esteri dell’Armenia, Eduard Nalbandian, ha incontrato ieri i co presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce con i quali ha affrontato il tema della creazione di meccanismi di investigazione delle violazioni di cessate il fuoco lungo la linea di contatto.

(2 giù 16) I PROSSIMI GIOCHI PANARMENI SI TERRANNO IN NK – Il Comitato mondiale organizzatore dei Giochi Panarmeni ha diverso all’unanimità su proposta del presidente Zakaryan che la settima edizione della competizione sportiva si terrá in Nagorno Karabakh. È stato inoltre deciso che l’Assemblea Generale dei giochi si svolgerà l’1 e il 2 settembre 2017. Zakaryan ha definito “storica” la decisione.

(2 giu 16) SITUAZIONE CALMA MA SI TEME PEGGIORAMENTO – Rimane calma la situazione lungo la linea di contatto. Tuttavia secondo il politologo Ara Papasyan dopo il gran premio di Formula 1 a Baku l’Azerbaiguan rialzerà la tensione sopratutto in prossimità della visita del Papa in Armenia.

(1 giu 16) L’OMBUDSMAN DEL NKN DENUNCIA LA DETENZIONE DEL BAMBINO A BAKU – Un bambino di otto anni , Luka Vardanyan, è stato fermato per oltre dieci ore all’aeroporto di Baku dove era arrivato in compagnia dei suoi genitori russi. E’ bastato il cognome per spingere le forze di sicurezza azere a bloccare il “pericoloso” viaggiatore. L’Ombudsman della repubblica del Nagorno Karabakh ha emesso un comunicato denunciando l’increscioso episodio che testimonia ancora una volta l’armenofobia dell’Azerbaigian.

 

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