Shushi è parte integrante della repubblica di Artsakh

Il ministero degli Affari esteri della Repubblica dell’Artsakh nella giornata di ieri, 25 febbraio, ha inviato un Memorandum alle Organizzazioni internazionali con riferimento alla visita del presidente azero Ilham Aliyev nei territori occupati dell’Artsakh.

Il documento, in particolare, rileva che dopo la fine della guerra di 44 giorni imposta all’Artsakh dall’Azerbaigian con il sostegno della Turchia e dei mercenari di vari gruppi terroristici, le autorità azere hanno stabilito una rotta per imporre un fatto compiuto creato attraverso l’uso della forza militare in palese violazione delle norme del diritto internazionale.

Secondo il documento, tra gli strumenti per attuare questa politica ci sono le visite del Presidente dell’Azerbaigian nei territori sequestrati, la più eclatante delle quali è la visita di Aliyev alla città di Shushi, dove ha rilasciato una serie di dichiarazioni piene di minacce oltraggiose. e retorica militante contenente un odio totale nei confronti del popolo armeno.
Il Memorandum afferma inoltre che la natura provocatoria e infiammatoria delle visite e le dichiarazioni di accompagnamento dimostrano l’intenzione dell’Azerbaigian di interrompere la ripresa del processo negoziale su una soluzione globale del conflitto Azerbaigian-Karabakh e di mantenere il conflitto instabile. Tale comportamento distruttivo e provocatorio dell’Azerbaigian dovrebbe essere severamente condannato dalla comunità internazionale, si legge nel Memorandum.

Il documento sottolinea che il popolo dell’Artsakh ha esercitato il proprio diritto all’autodeterminazione e ha stabilito la statualità in quei territori. Come notato nel documento, il mancato rispetto di questo diritto fondamentale non è solo una violazione dei diritti umani, ma è anche una delle principali fonti di gravi minacce alla sicurezza nella regione.

Il Memorandum rileva che qualsiasi azione legislativa e amministrativa dell’Azerbaigian per modificare lo status dei territori della Repubblica dell’Artsakh, inclusi l’espropriazione di terre e proprietà, il trasferimento di popolazioni nei territori occupati e l’incorporazione dei territori occupati, non è valida secondo il diritto internazionale e non possono cambiare il loro status. Nessun guadagno territoriale derivante dalla minaccia o dall’uso della forza dovrebbe essere riconosciuto come legale.

Il documento rileva che anche l’attuale occupazione militare da parte dell’Azerbaigian dei territori della Repubblica dell’Artsakh, compresa la città di Shushi, non può cambiare il loro status. La città di Shushi è parte integrante della Repubblica Artsakh in una serie di aspetti, inclusi territorialmente, culturalmente, economicamente e storicamente. Qualsiasi tentativo di sequestrarla è una grave violazione dell’integrità territoriale dell’Artsakh.

Il Memorandum sottolinea che solo una giusta soluzione del conflitto Azerbaigian-Karabakh – che eliminerà la sua causa principale associata alla riluttanza dell’Azerbaigian a riconoscere i diritti del popolo dell’Artsakh – invertirà le conseguenze dell’uso illegale della forza militare da parte dell’Azerbaigian e ristabilire il primato del principio della risoluzione pacifica delle controversie.