Marzo 2021

(31 mar 21) IL PRESIDENTE A MARTUNI – il presidente Arayik Harutyunyan ha effettuato una visita di lavoro nella regione di Martuni e ha incontrato i residenti della città di Martuni e diverse altre comunità. Nelle sue osservazioni, il presidente ha accennato alla necessità di superare i problemi di sicurezza e sociali e di sviluppare l’economia. Inoltre, il presidente ha sottolineato che il ripristino dell’integrità territoriale dell’Artsakh in modo politico – e almeno entro i confini dell’ex Oblast autonoma del Nagorno-Karabakh – è all’ordine del giorno delle autorità dell’Artsakh.

(31 mar 21) ERDOGAN VUOLE VISITARE SHUSHI – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intende visitare la città di Shushi, passata sotto il controllo azero a seguito della recente aggressione militare scatenata contro Artsakh da parte di Azerbaigian e Turchia. Intervenendo al vertice del Consiglio di cooperazione degli Stati di lingua turca, Erdogan ha affermato che “è importante continuare a sostenere l’Azerbaigian con tutti i mezzi per il rilancio e la conservazione delle strutture turche in Karabakh”. “Speriamo di visitare Shushi nel prossimo futuro dopo il Ramadan, dove potremo sentire il nuovo respiro della vacanza”, ha aggiunto Erdogan.

(31 mar 21) REPORT USA CONFERMA PARTECIPAZIONE TURCA – Mell’edizione 2020 del “Country Reports on Human Rights Practices”, il Dipartimento di Stato americano ha confermato la partecipazione della Turchia alla guerra di 44 giorni scatenata dall’Azerbaigian contro gli armeni dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh) nell’autunno 2020. Nella sezione dedicata all’Armenia, il Dipartimento di Stato ha affermato che l’Azerbaigian, “con il sostegno turco”, ha preso il controllo di quattro territori che circondano il Nagorno-Karabakh, mentre un accordo di cessate il fuoco mediato dalla Russia ha portato al trasferimento pacifico del controllo su tre territori aggiuntivi all’Azerbaigian. Il Dipartimento di Stato ricorda inoltre che lo status finale del Nagorno-Karabakh è stato l’argomento dei copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE (Stati Uniti, Francia, Russia) dal 1995.

(31 mar 21) MORTOI TER-TADEVOSYAN – Il generale Arkady Ter-Tadevosyan si è spento questa mattina al centro medico di Erebuni in Armenia dove era ricoverato da alcuni giorni. Nato a Tbilisi nel 1939, insignito del titolo di “Eroe di Artsakh”, è stato uno degli artefici della liberazione di Shushi nel 1992. Nel 1988 si è unito alla lotta di liberazione dell’Artsakh e ha partecipato attivamente al processo di addestramento militare dei volontari di guerra.

(30 mar 21) AGGIORNATA LISTA DEI CADUTI – Altri 78 nominativi sono stati aggiunti alla lista dei militari armeni caduti nella difesa dell’Artsakh. Il numero totale è ora di 2.702.

(30 mar 21) AGGIORNAMENTO COVID – Un totale di 64 test COVID-19 sono stati condotti ieri e sono stati confermati due nuovi casi di coronavirus. Al momento, 21 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Dall’inizio della pandemia sono stati confermati 2.479 casi su 21.931 test condotti.

(30 mar 21) INDAGINI SU MAPPE AI TURCHI – Risulta ufficialmente avviato oggi un procedimento penale relativo alla consegna delle mappe dei campi minati di Artsakh ai servizi speciali turchi da parte della ONG Halo Trust. Detto procedimento penale è stato avviato in relazione a un rapporto dei media dell’11 marzo secondo secondo il quale l’HALO Trust avrebbe consegnato le mappe dei campi minati in Artsakh ai servizi speciali turchi durante la recente guerra di 44 giorni. Halo Trust ha smentito ma le indagini sono in corso.

(29 mar 21) OMBUDSMAN SU NUOVO ATTO AZERO – Il difensore dei diritti umani dell’Artsakh Gegham Stepanyan ha chiesto conferme riguardo il greve episodio avvenuto la sera precedente allorche un’auto che trasportava i corpi dei militari armeni uccisi è stata oggetto di un lancio di sassi che hanno causato la rottura dei vetri. Il difensore civico per i diritti umani Artsakh ha contattato il conducente dell’auto. Secondo quest’ultimo, l’incidente è avvenuto a circa due chilometri dalla sottostazione elettrica “Shushi” alla città di Berdzor (Shushi-Lisagor). A causa della fitta nebbia, l’autista non ha visto l’attaccante, ma, secondo lui, i colpi sono stati sferrati dalla parte anteriore, il che riduce la probabilità di danni causati all’auto a causa della caduta di massi. Considerando che l’incidente è avvenuto non lontano dalla città di Shushi, è molto probabile che gli azeri abbiano lanciato pietre contro l’auto. Se fosse confermato ciò, si tratterebbe del secondo caso in pochi giorni che vede l’Azerbaigian violare gravemente la dichiarazione trilaterale fatta al più alto livello politico,e minacciare l’incolumità fisica e la proprietà dei cittadini dell’Artsakh e dell’Armenia. Si deve al riguardo sottolineare che l’auto trasportava i corpi dei militari morti, cioè svolgeva una funzione umanitaria.

(29 mar 21) CONTINUANO LE RICERCHE – La ricerca dei resti di militari, volontari o riservisti morti durante le recenti ostilità e di coloro che sono ancora dispersi sono continuate oggi in Artsakh, questa volta in direzione del villaggio di Sghnakh nella regione di Askeran e hanno portato al ritrovamento dei resti di un corpo. Dalla fine della guerra sono stati recuperati 1524 corpi.

(29 mar 21) NUOVA EDILIZIA RESIDENZIALE – Nuovi edifici residenziali sono in costruzione e progettazione nel paese di Karmin Shuka (“Mercato rosso”) secondo quanto riferisce il ministero dell’Artsakh dell’Amministrazione Territoriale e delle Infrastrutture. Il progetto prevede 150 nuovi edifici. Molti abitanti di villaggi vicini hanno deciso di trasferirsi a Karmin Shuka dove c’è una scuola, l’asilo nido nonché un presidio sanitario.

(28 mar 21) FERITI DI GUERRA – Il numero totale di feriti e malati nelle parte armena durante la resistenza all’aggressione dell’Azerbaigian nel settembre-novembre 2020 è stato di 11.000 secondo quanto oggi ha riferito il colonnello Gegham Pashikyan, vice capo del dipartimento medico militare del Ministero della Difesa. Il 55% sono lesioni lievi. Il 36% è moderatamente ferito. Il 7% è rimasto gravemente ferito mentre un 2% è rimasto ferito in modo estremamente grave. Durante le ostilità, sono stati effettuati 664 voli di rianimazione, 440 voli in elicottero per evacuare feriti e malati e sono stati eseguiti oltre 5.000 interventi chirurgici, di cui oltre 500 in anestesia generale. Il capo del dipartimento, Sahak Ohanyan, dal canto suo ha invece confermato che tutti i militari in azione erano equipaggiati con dispositivi medici di primo soccorso e non si è registrata alcuna carenza di medicinali.

(28 mar 21) NUOVO VIDEO SU VANDALISMO AZERO – In rete circola un nuovo video di vandalismo di soldati azeri (anche con mostrina turca) nella chiesa di surp Yeghishe apostolo (edificata tra il 1892 e il 1898) nel villaggio di Mataghis occupato nel corso della guerra. L’ombudsman ha rilasciato un comunicato di protesta. Dentro la chiesa i soldati azeri Quando nella chiesa, gli azeri dicono “Questo appartiene agli armeni, qui tutto è armeno, abbiamo strappato tutto”.

(26 mar 21) INCONTRO PRESIDENTE – Il presidente dell’Artsakh ( Arayik Harutyunyan ha avuto oggi un incontro a Yerevan con i capi e gli abitanti di diversi villaggi delle regioni di Hadrut e Kashatagh occupati dall’Azerbaigian. Durante l’incontro sono stati discussi i problemi abitativi dei cittadini rimasti senza casa dopo la recente guerra e molte altre questioni sociali. Il Capo dello stato ha sottolineato che si stanno compiendo tutti gli sforzi per fornire soluzioni ai problemi sociali urgenti dei cittadini sfollati il prima possibile. In questo contesto, Harutyunyan ha ricordato che lui e il governo dell’Armenia hanno recentemente raggiunto un accordo per avviare attività per compensare le proprietà immobiliari e mobili che i cittadini hanno perso durante la guerra.

(26 mar 21) COLLOQUIO PUTIN-PASHINYAN – Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin e il primo ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan hanno tenuto colloqui telefonici su iniziativa della parte armena, come riportato sul sito ufficiale del Cremlino. “Durante la discussione sulla situazione intorno al Nagorno-Karabakh, con soddisfazione, le parti hanno affermato che la situazione nella regione è diventata stabile e rimane calma in generale. Le parti hanno scambiato opinioni sulle attuali questioni di cooperazione bilaterale, hanno posto l’accento sul settore energetico e la lotta al coronavirus e hanno deciso di continuare i loro contatti in futuro “, si legge nel comunicato stampa del Cremlino.

(26 mar 21) AZERBAIGIAN AMMETTE DISTRUZIONE CHIESA – Sorpreso dal reportage della BBC sulla chiesa armena distrutta nella regione di Jrakan (Jabrayil) il governo azero ha negato che sia stato commesso un “crimine culturale” sostenendo invece che la distruzione era motivata dal fatto che la chiesa non apparteneva alla storia culturale della regione. Questa affermazione si adatta perfettamente alla tendenza azera di “albanizzare” o distruggere i monumenti armeni. Con la stessa logica, domani, ad esempio, la distruzione di Amaras o della chiesa di St. Ghazanchetsots può essere spiegata da Baku affermando che “non possono essere considerate una parte della storia culturale”.

(26 mar 21) AGGIORNAMENTO COVID – Ieri in Artsakh sono stati condotti in totale 52 test COVID-19 e da cui sono stati confermati sette nuovi casi di coronavirus. Al momento, 28 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Finora quest’anno in Artsakh sono stati condotti 4.320 test sul coronavirus e 583 di questi sono risultati positivi. Dall’inizio della pandemia sono stati confermati 2.467 casi di COVID-19 e sono stati condotti finora in Artsakh 21.768 test sul coronavirus .

(25 mar 21) APPELLO DELL’OBUDSMAN – Il difensore dei diritti umani dell’Artsakh ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla distruzione della chiesa di surp Zoravor Astvatsatsin a Mekhakavan da parte dell’Azerbaigian: “Il video realizzato dal canale britannico della BBC documenta chiaramente la distruzione della chiesa armena di Surp Zoravor Astvatsatsin a Mekhakavan da parte dell’Azerbaigian. Questo è uno degli esempi eclatanti di vandalismo contro il patrimonio culturale armeno di cui abbiamo sempre parlato, soprattutto dai tempi dell’aggressione azero-turca contro l’Artsakh nell’autunno del 2020. La distruzione della chiesa di surp Zoravor Astvatsatsin, la cattedrale di San Salvatore Ghazanchetsots e la chiesa di surp Hovhannes Mkrtich a Shushi, la chiesa di surp Astvatsatsin del villaggio di Tsakuri nella regione di Hadrut e il vandalismo contro i monumenti culturali armeni nelle aree sotto il controllo azero mette sotto un pericolo reale e indiscutibile per l’esistenza della secolare cultura armena in quelle zone. La Convenzione dell’Aia del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, sottolinea che il danno ai beni culturali appartenenti a qualsiasi persona significa un danno al patrimonio culturale di tutta l’umanità. Pertanto, in tali condizioni, la risposta inappropriata della comunità internazionale ai crimini in atto è incomprensibile. Convinto che la protezione della proprietà culturale non possa essere lasciata fuori dall’agenda legale della società civile, il Difensore civico per i diritti umani dell’Artsakh invita ancora una volta la comunità internazionale ad adottare misure urgenti per la protezione del patrimonio culturale armeno nei territori sotto il controllo azero“.

(25 mar 21) INCONTRO HARUTYUNYAN CON AYVAZIAN – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha incontrato a Yerevan il ministro degli Esteri dell’Armenia Ara Ayvazian. Durante l’incontro è stato fatto un riferimento dettagliato alle misure volte a risolvere i problemi umanitari e socio-economici causati dall’aggressione azero-turca contro l’Artsakh. In questo contesto, le parti hanno sottolineato il buon funzionamento delle istituzioni internazionali specializzate sul campo. Discutendo questioni che necessitano di una soluzione urgente, Harutyunyan e Ayvazian hanno scambiato opinioni sulle misure volte al rimpatrio dei prigionieri di guerra armeni e dei detenuti civili, valutando i tentativi dell’Azerbaigian di politicizzare tale questione come inammissibili. Le parti hanno sottolineato la necessità di una soluzione finale al conflitto azerbaigiano-Karabakh sotto gli auspici del formato dei copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE. È stato sottolineato il diritto del popolo dell’Artsakh all’autodeterminazione e al riconoscimento dei propri diritti alla sicurezza per un’equa soluzione del conflitto.

(25 mar 21) HARUTYUNYAN INCONTRA PASHINYAN – Il Primo Ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan e il Presidente della Repubblica dell’Artsakh Arayik Harutyunyan hanno presieduto oggi a Yerevan una consultazione con la partecipazione dei capi delle agenzie responsabili del governo armeno. Il presidente dell’Artsakh ha ringraziato il governo dell’Armenia per il sostegno dato alla popolazione e ha ricordato che oggi circa 120.000 persone vivono in Artsakh. Ha altresì evidenziato come il principale problema sia quello della casa.

(25 mar 21) NUOVO OMBUDSMAN – L’Assemblea nazionale dell’Artsakh ha tenuto oggi la sua regolare sessione plenaria durante la quale, tra le altre questioni, è stato eletto il nuovo Difensore dei diritti umani. La fazione “Partito Democratico dell’Artsakh” dell’Assemblea Nazionale ha nominato qresponsabile dell’Ufficio del Difensore dei Diritti Umani Gegham Stepanyan per la carica di Difensore dei Diritti Umani, e Stepanyan è stato eletto con 22 voti “favorevoli” e 8 voti “contrari”.

(25 mar 21) RICERCA SCOMPARSI – Oggi le operazioni di ricerca condotte nel settore Shushi-Lisagor non hanno portato ad alcun rinvenimento di resti. Rimane il numero di 1518 corpi recuperati dalla fine della guerra.

(25 mar 21) CONFERMATA DISTRUZIONE CHIESA – Un reportage della BBC conferma la distruzione della chiesa di Nostra Signora di Dio nei pressi di Jrakan (Jabrayil). Il gioprnalista Fisher della televisione britannica ha potuto constatare che la chiesa è stata rasa al suolo e le sue rovine portate via. L’idea di costruire questa chiesa è nata nel 2012 da padre Gevorg Abyan, il pastore dell’unità militare di Mekhakavan, e la chiesa è stata consacrata nel 2017. Durante la guerra era circolato un video che mostrava un miliziano jihadista arrampicato sul campanile intonare invocazioni ad Allah.

(25 mar 21) RIFUGIATI IN ARMENIA – Durante l’odierna riunione di gabinetto, il governo dell’Armenia ha modificato il suo programma di rimborso delle spese a supporto dei cittadini adulti dell’Artsakh temporanemanete ospitati in Armenia a causa della perdita dei loro beni immobili a casua della guerra; il programma di assistenza, operativo da dicembre, è stato prorogato di altri tre mesi e interessa circa 7000 persone che ricevono mensilmente 45000 dram ciascuna (circa 90 euro). Il numero totale di residenti in Artsakh inclusi in questo programma è di 15mila. Inoltre un altro programma prevede il rimborso delle spese di coloro che alloggiano temporaneamente in hotel, mentre altri sono ospitati in istituzioni statli che coprono le spese di alloggio. Complessivamente in Armenia si trovao al momento tra i 25 e i 30.000 residenti dell’Artsakh che a piccoli gruppi stanno continuando a tornare nel loro Paese, stabilendosi sopratutto in aree rurali.

(24 mar 21) FERITI DI GUERRA – Il ministro del Lavoro e degli affari sociali dell’Armenia Mesrop Arakelyan ha detto oggi in parlamento che quasi 1.000 militari sono stati classificati in varie categorie di disabilità dopo la guerra in Nagorno Karabakh. Il ministro ha affermato che l’esame medico-sociale dei militari feriti durante la guerra è attualmente nella fase finale e che esiste già un primo quadro della situazione. Sulla base dell’esame di esperti, quasi 500 cittadini (1° e 2° gruppo di disabilità) hanno subito lesioni gravi e su questi 500 cittadini, 150 rientrano nella prima categoria di disabilità. “Circa 120 militari hanno bisogno di protesi, quasi 500 hanno ricevuto lesioni insignificanti e saranno classificati o sono già stati classificati nella terza categoria di disabilità“, ha detto Arakelyan, aggiungendo che i cittadini riceveranno protesi in gruppi e a seconda del tipo di amputazione. nel futuro prossimo.

(24 mar 21) PERDITE DI GUERRA – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha convocato oggi una consultazione di lavoro per discutere il risarcimento per la perdita di proprietà mobili e immobili che i cittadini hanno subito durante la recente guerra. Il Capo dello Stato ha affermato che, nel complesso, ci sono molte perdite e, a questo proposito, le azioni future dei cittadini devono essere in linea con il potenziale del governo. Il presidente Harutyunyan ha incaricato i capi delle agenzie governative autorizzate di precisare nuovamente i danni alla proprietà subiti dai cittadini e finalizzare le proposte sulle modalità di risarcimento.

(24 mar 21) AGGIORNAMENTO COVID – Martedì in Artsakh sono stati condotti un totale di 118 test COVID-19 e da cui sono stati confermati sette nuovi casi di coronavirus. Al momento, 20 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Quest’anno in Artsakh sono stati condotti in totale 4.187 test sul coronavirus di cui 566 di questi sono risultati positivi.

(23 mar 21) APPELLO A ONU E UNESCO – Il presidente del parlamento dell’Artsakh, Artur Tovmasyan, ha indirizato un appello al Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, al Direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay, al Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE Andrzej Kasprzyk e al Consiglio mondiale delle chiese sottolineando la crescente minaccia al patrimonio culturale e religioso armeno nei territori dell’Artsakh soggetti all’occupazione militare dell’Azerbaigian durante la guerra scatenata dall’Azerbaigian contro la Repubblica dell’Artsakh il 27 settembre 2020 e a seguito della dichiarazione trilaterale del 10 novembre 2020 sul cessate il fuoco completo e la cessazione di tutte le ostilità nell’area del conflitto.

(23 mar 21) ANCORA POLEMICHE SULL’ISKANDER – In una conferenza stampa, Movses Hakobyan (ex Capo di stato maggiore dell’esercito dell’Armenia nonchè ex ministro della Difesa dell’Artsakh) ha dichiarato che solo il nemico può fornire informazioni sull’esito dei lanci di missili Iskander da parte dell’Armenia. Il premier Pashinyan aveva sostenuto che gli Iskander erano esplosi solo al 10% del loro potenziale. Secondo Hakobyan, l’area in cui è stato utilizzato il sistema missilistico Iskander non è ben visibile da lontano; inoltre, il giorno del suo utilizzo era nuvoloso, il che influisce anche sulla visibilità. “La [cosa] più importante è il danno causato dalle esplosioni, che solo l’avversario può dire, se non abbiamo ripreso quei territori in seguito. Non abbiamo ripreso l’area in cui [l’Iskander] è stato utilizzato, e [quindi ] non possiamo registrare i risultati. Solo l’Azerbaigian avrebbe potuto informare il primo ministro [dell’Armenia] dei risultati” ha detto Hakobyan.

(22 mar 21) ELEZIONI AMMINISTRATIVE – Il Consiglio di sicurezza dell’Artsakh ha ospitato oggi una riunione di lavoro imperniata sullo svolgimento di elezioni anticipate degli organi di autogoverno locali, i cui poteri sono stati prematuramente terminati per decisione del governo. Tra i partecipanti c’erano rappresentanti dei partiti politici rappresentati nell’Assemblea nazionale dell’Artsakh, il presidente della Commissione elettorale centrale Siran Avetisyan, il ministro della giustizia Karen Danielyan e il vice ministro dell’amministrazione territoriale e delle infrastrutture Hamlet Apresyan. I partecipanti alla consultazione hanno scambiato opinioni ed espresso le loro posizioni sull’organizzazione di elezioni anticipate degli organi di autogoverno locale. Hanno considerato un successo la prima discussione sullo svolgimento di elezioni anticipate e hanno espresso la volontà di continuare le discussioni sostanziali e di redigere raccomandazioni pertinenti.

(22 mar 21) NUMERO CADUTI – Il ministero della Difesa dell’Artsakh ha aggiunto altri 192 nomi alla lista dei caduti in guerra. Il totale dei soldati rimasti uccisi nel conflitto sale dunque a 2.624.

(22 mar 21) RICORDATO POGROM DI SHUSHI – Nel 101° anniversario del pogrom di Shushi il ministero degli Esteri dell’Artsakh ha rilasciato un comunicato nel quale sottolinea la politica genocidiaria degli azeri coltivata nel 1920 e perseguita ancora oggi. “Gli armeni dell’Artsakh non accetteranno mai la perdita di Shushi. Shushi era, è e sarà parte integrante dell’Artsakh, e tutto sarà fatto per liberare i territori occupati della Repubblica e ripristinare la giustizia storica” si legge nel comunicato di Stepanakert.

(21 mar 21 SFOLLATI DALL’ARTSAKH – Sarebbero, secondo la sede operativa della repubblica di Artsakh in Armenia, 6.306 famiglie (24.456 persone) residenti temporaneamente in Armenia dopo essere state sfollate dall’Artsakh alla data del 15 marzo. Queste le provenienze secondo le regioni: 2.720 famiglie (10.329 persone) dalla regione di Kashatagh, 2.388 famiglie (8.579 persone) dalla regione di Hadrut, 540 famiglie (2.772 persone) dalla regione di Shahumyan, 410 famiglie (1.632 persone) da Shushi, 96 famiglie (424 persone) dalla regione di Martuni, 95 famiglie ( 411 persone) dalla regione di Askeran e 57 famiglie (309 persone) dalla regione di Martakert, Totale: 6.306 famiglie (24.456 persone).

(20 mar 21) AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS – Sette nuovi casi di infezione Covid 19 sono stati registrati in Artsakh portando il numero complessivo dei contagiati dall’inizio della pandemia a 2432 casi.

(19 mar 21) CONSEGNATI ALTRI RESTI– Le autorità azere hanno consegnato i resti di altri 15 soldati amreni caduti in guerra. Il numero complessivo dei ritrovamenti nei territori ora occupati è di 1518.

(19 mar 21) HUMAN RIGHT WATCH – Giunge oggi una forte condanna da parte dell’organizzazione internazionale all’Azerbaigian. Le forze azere hanno abusato dei prigionieri di guerra armeni durante il conflitto del Nagorno Karabakh del 2020, sottoponendoli a trattamenti crudeli e degradanti e torture sia quando sono stati catturati, sia durante il loro trasferimento, sia mentre erano detenuti in varie strutture di detenzione. Le autorità azere dovrebbero indagare su tutte le accuse di maltrattamenti e ritenere i responsabili a renderne conto. L’Azerbaigian dovrebbe anche rilasciare immediatamente tutti i prigionieri di guerra e civili detenuti rimanenti e fornire informazioni sul luogo in cui si trovano i militari e i civili la cui situazione è sconosciuta ma che sono stati visti l’ultima volta nella custodia azera.

(18 mar 21) REINSEDIAMENTI – A partire da lunedì scorso è stato avviato un processo di reinsediamento di 35 famiglie (180 persone) in nuove località dell’Artsakh. Con i capi famiglia sono stati compiuti sopralluoghi per l’individuazione delle aree.

(18 mar 21) RIFUGIATI DA AZERBAIGIAN – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha ricevuto oggi un gruppo di rifugiati armeni deportati dall’Azerbaigian e ha toccato le questioni sociali e di altro tipo che devono affrontare i rifugiati armeni.

(18 mar 21) BIDEN SCRIVE AD ALIYEV – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto al presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev che la sua amministrazione è disposta a lavorare con Baku per “affrontare le preoccupazioni di sicurezza comune e la riconciliazione regionale“. In un messaggio di congratulazioni di Nowruz inviato ad Aliyev, Biden ha detto che “questo periodo di rinnovamento è un’opportunità per riaffermare la nostra cooperazione e impegno per la pace”, secondo l’agenzia di stampa Trend. “La mia amministrazione lavorerà con l’Azerbaigian per affrontare i problemi di sicurezza comune e la riconciliazione regionale“, ha detto il presidente degli Stati Uniti. “In qualità di copresidente del Gruppo OSCE di Minsk, restiamo impegnati ad aiutare le parti a trovare una soluzione pacifica e duratura del conflitto del Nagorno-Karabakh e a promuovere la riconciliazione tra Armenia e Azerbaigian per garantire un futuro prospero e pacifico“.

(18 mar 21) PRESIDENTE DELL’OSCE – Il Presidente in esercizio dell’OSCE, il Ministro degli esteri svedese Ann Linde, ha completato la sua visita di lavoro in Armenia. Durante il viaggio, Linde ha sottolineato l’importanza di compiere progressi nella risoluzione delle questioni nel contesto del conflitto del Nagorno Karabakh in conformità con i principi dell’OSCE, sottolineando, in particolare, la necessità di rispettare il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario e i diritti umani. In questo contesto, Linde ha sottolineato la necessità di attuare pienamente la dichiarazione tripartita di cessate il fuoco del 10 novembre, anche per quanto riguarda i detenuti. Ha inoltre sottolineato la necessità di sforzi per creare fiducia e accesso senza ostacoli da parte degli attori internazionali sul campo.

(17 mar 21) RICERCHE INFRUTTUOSE – Le squadre di ricerca hanno dovuto interrompere le ricerche nella zona di Jrakan (Jabrayil) in quanto al suolo uno strato di neve rendeva impossibile scoprire resti di soldati caduti.

(17 mar 21) COMBATTENTI IN GUERRA – Il governo ha approvato la procedura per la concessione dello status di “partecipante alle ostilità” ai partecipanti alla difesa dell’Artsakh (Nagorno Karabakh), e ha istituito una commissione interdipartimentale che si occupa della questione di questo status, guidata dal Vice Segretario del Consiglio di sicurezza Samvel Shahramanyan. Inoltre, è stato istituito presso la sede del Consiglio di Sicurezza un gruppo di lavoro per ricevere i rispettivi documenti da sottoporre alla predetta Commissione interdipartimentale e, se necessario, per fornire consulenze.

(17 mar 21) ALTRI CASI COVID – Ieri in Artsakh sono stati condotti in totale 62 test COVID-19 e da cui sono stati confermati dieci nuovi casi di coronavirus secondo quanto comunicato dal ministero della Salute. Al momento, 13 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19.

(17 mar 21) PARLAMENTO EUROPEO CONDANNA TURCHIA – Il Parlamento europeo ha fermamente condannato l’uso di mercenari siriani nei conflitti in Libia e Nagorno Karabakh, in violazione del diritto internazionale. In una risoluzione sul conflitto siriano, il Parlamento europeo chiede anche alla Turchia di ritirare le sue truppe dalla Siria settentrionale che occupa illegalmente al di fuori di qualsiasi mandato delle Nazioni Unite.

(16 mar 21) SUPERATA QUOTA 1500 – Altri tre corpi ritrovati nelle regioni sud-orientali dell’Artsakh. Il numero dei resti recuperati sale dunque a 1502.

(16 mar 21) BABAYAN A YEREVAN – Il ministro degli Esteri Davit Babayan è a Yerevan dove nella giornata odierna si è incontrato con il ministro della Difesa dell’Armenia Vagharshak Harutyunyan. Durante l’incontro, gli interlocutori hanno discusso diverse questioni relative alla garanzia della sicurezza nell’Artsakh, alla sicurezza regionale e all’attuazione della missione di mantenimento della pace. I ministri hanno anche toccato questioni umanitarie e hanno sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per la rimozione dei corpi dei militari deceduti e il rilascio di tutti i prigionieri di guerra e gli ostaggi.

(16 mar 21) MUNICIPALITA’ DI YEREVAN – Durante la sessione odierna, il Consiglio degli anziani di Yerevan ha adottato una decisione con la quale ha fissato privilegi (sotto forma di aliquota zero per le tasse locali) per i bambini che si sono trasferiti dal Nagorno Karabakh dopo la guerra nel 2020 e vanno agli asili di Yerevan. Con un’altra decisione, i militari armeni che sono diventati disabili durante la guerra in Nagorno Karabakh, così come le persone i cui veicoli sono rimasti sotto il controllo dell’Azerbaigian o sono diventati inutilizzabili a seguito delle ostilità, saranno esentati dalla tassa locale per i veicoli.

(16 mar 21) AGGIORNAMENTO COVID – Un totale di 27 test COVID-19 sono stati condotti lunedì in Artsakh e sono stati confermati quattro nuovi casi di coronavirus. Al momento, 11 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Karabakh per COVID-19. Finora in Karabakh sono stati registrati 2.412 casi di COVID-19 e sono stati condotti 21.203 test sul coronavirus.

(15 mar 21) NUOVA LISTA CADUTI – Ulteriori 96 nomi sono stati aggiunti alla lista ufficiale dei soldati armeni caduti in guerra portando il numero totale a 2.432.

(15 mar 21) TERRENI AGRICOLI – Hrach Berberian, presidente dell’Unione Agraria-Contadina dell’Armenia, ha dichiarato che a seguito della guerra sono andati persi circa 1.300 ettari di melograni, circa 300 ettari di barbabietola, vaste aree a vigneto, circa 250 ettari di cipolle nonchè 100.000 tonnellate di grano.

(15 mar 21) PRESIDENTE OSCE – Il presidente dell’Osce in carica signora Ann Linde, arriverà in serata in Armenia dopo essere stata in Azerbaigian. Nella giornata di domani sono previsti colloqui isttituzionali incentrati sulla questione del Nagorno Karabakh.

(15 mar 21) AZERBAIGIAN SU PRIGIONIERI – Nel corso di un breafing nell’ambito della visita del Presidente dell’Osce in carica, ministro degli Esteri della Svezia signora Ann Linde, l’Azerbaigian ha rinnovato la propria indisponibilità a rilasdciare i prigionieri armeni in violazione degli accordi del novembre scorso. Per il governo azero, le decine di militari catturati nelle settimane successive alla fine del conflitto sono “sabotatori e terroristi” e in quanto tali non intende liberarli.

(15 mar 21) AMBASCIATORE ITALIANO IN ARMENIA – Finalmente, dopo cinque mesi di “sede vacante”, l’Italia ha nominato un nuovo ambasciatore italiano in Armenia. Si tratta di Antonio Di Riso, classe 1965, dal 2017 ambasciatore in Costa d’Avorio.

(15 mar 21) RICERCA CORPI – Nuove nevicate nel fine settimana hanno costretto le squadre di ricerca a sospendere le operazioni programmate per oggi dopo due giorni di interruzione causa maltempo.

(14 mar 21) CIMITERO DELLA FRATELLANZA – La municipalità diu Stepanakert ha avviato i lavori di costruzione di una nuova sezione del cimitero “della fratellanza” dove saranno sepolti i martiri della guerra del 2020. Questa decisione è stata presa, riferiscono i funzionari dell’amministrazione, anche per sollevare le famiglie dall’impegno economico della tumulazione in quanto tutte le lapidi saranno a carico della città.

(13 mar 21) LOS ANGELES – La municipalità della celebre città californiana ha dichiarato il 9 novembre “Giornata del ricordo delle vittime dell’aggressione azera in Artsakh”. Contemporaneamente ha sospeso l’accordo di gemellaggio con Shushi fin tanto che la città sarà occupata dagli azeri.

(13 mar 21) NUOVI ALLOGGIAMENTI PER I RUSSI – Al fine di migliorare le condizioni per il dispiegamento del personale militare del contingente di mantenimento della pace russo in Nagorno-Karabakh, gli specialisti della logistica del Ministero della Difesa russo hanno eretto un’altra città modulare a blocchi per 60 posti nei pressi di Askeran. Questa è la nona città di questo tipo costruita per il personale militare del contingente di mantenimento della pace. La costruzione di insediamenti modulari a blocchi consente di creare condizioni di vita confortevoli per il personale.

(13 mar 21) SOSPESE RICERCHE – Causa maltempo, sono sospese nel fine settimana le ricerche dei corpi dei caduti. Riprenderanno il 15 marzo meteo permettendo.

(13 mar 21) REGIONE DI HADRUT – “Non rinunciamo alla regione di Hadrut. Continueremo la nostra lotta attraverso negoziati pacifici in modo da poter almeno riconquistare i territori dell’oblast autonomo del Nagorno-Karabakh che erano stati persi“. Così ha dichiarato il presidente Arayik Harutyunyan.

(12 mar 21) LINGUA RUSSA – Secondo le informazioni del quotidiano Zhoghovurd, la questione degli emendamenti alla legge sulla lingua rimane accesa in Artsakh. Il fatto è che l’opposizione parlamentare non è favorevole a stabilire la lingua russa come lingua ufficiale nell’Artsakh, come lo è l’armeno. Secondo l’opposizione, la legge non dovrebbe definire il russo come seconda lingua ufficiale, ma dovrebbe solo informare che il russo può essere usato, insieme all’armeno, anche nell’Artsakh. Il governo dell’Artsakh ha già dato una conclusione positiva alla bozza di legge e l’ha inviata al Comitato permanente per la scienza, l’istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport dell’Assemblea nazionale dell’Artsakh. Secondo indiscrezioni, i parlamentari dell’opposizione proporranno che la versione per loro accettabile sia iscritta all’ordine del giorno del parlamento. Altrimenti voteranno contro il disegno di legge.

(12 mar 21) HALO TRUST – Ieri, diverse agenzie di stampa armene hanno diffuso la dichiarazione del rappresentante generale del presidente dell’Artsakh Boris Avagyan, che ha aveva accusato la ONG Halo Turst di aver passato alla Turchia la mappatura dei campi minati di difesa dell’Artsakh. L’organizzazione ha diramato un comunicato di smentita. Nella giornata odierna, l’Ufficio del Procuratore generale dell’Artsakh ha inoltrato il comunicato stampa al Servizio di sicurezza nazionale affinché quest’ultimo lo esamini attraverso la procedura stabilita dalla legislazione di procedura penale dell’Artsakh ed effettui le opportune verifiche

(12 mar 21) VANDALISMO AZERI – Mosca considera inaccettabile e immorale ogni forma di mancanza di rispetto nei confronti della memoria di coloro che hanno combattuto eroicamente contro il nazismo durante gli anni della Grande Guerra Patriottica secondo quanto dichiarato oggi dalla portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa Maria Zakharova, commentando il vandalismo commesso dalle Forze Armate azere contro il memoriale dedicato alle vittime della Grande Guerra Patriottica nel villaggio Karin Tak del Nagorno-Karabakh . “Le informazioni menzionate sono in fase di verifica e, se confermate, ci aspettiamo che il governo dell’Azerbaigian prenda le misure appropriate per risolvere la situazione … Vorrei ricordare che Russia, Armenia e Azerbaigian sono solidali rispetto al fatto che la vittoria sopra il nazismo è stata raggiunta attraverso gli incredibili sforzi di tutti i popoli dell’URSS, ed è nostro dovere preservare la memoria prima delle generazioni future. Lo hanno affermato più volte il Presidente dell’Azerbaigian, il Primo Ministro dell’Armenia e il Presidente della Federazione Russa“, ha aggiunto.

(12 mar 21) SOSPESE RICERCHE – Avverse condizioni meteo (neve e vento forte) hanno cotretto le squadre di ricerca a sospendere le operazioni nella giornata di oggi.

(12 mar 21) COLLOQUI TRILATERALI – L’11 e il 12 marzo, il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha avuto conversazioni telefoniche con il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev e il primo ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan. I leader hanno discusso gli aspetti pratici dell’attuazione degli accordi sul Nagorno Karabakh che sono stati sanciti nelle dichiarazioni trilaterali del 9 novembre 2020 e dell’11 gennaio 2021, hanno affermato con soddisfazione che il regime di cessate il fuoco viene mantenuto stabile e che la situazione nella regione è generalmente stabile e calma. Aliyev e Pashinyan hanno apprezzato molto l’efficacia delle operazioni del contingente russo di mantenimento della pace dispiegato lungo la linea di contatto e il corridoio Lachin. Gli interlocutori hanno anche toccato temi legati allo sblocco dei collegamenti economici e di trasporto nel Caucaso meridionale e, in questo contesto, hanno ricordato che le attività della task force copresieduta dai Vice Primi Ministri dei Paesi sono positive. Hanno anche scambiato opinioni sulle questioni attuali della cooperazione della Russia con l’Azerbaigian e l’Armenia.

(11 mar 21) ALTRI RITROVAMENTI – Il Servizio statale per le situazioni di emergenza presso il Ministero degli affari interni dell’Artsakh informa che i soccorritori hanno trovato e rimosso altri tre corpi tra Hadrut e Varanda (Fizuli). Ad oggi, dal 13 novembre, sono stati recuperati 1499 corpi, 23 dei quali appartenenti a civili.

(11 mar 21) GRAVI ACCUSE AD HALO TRUST – Il rappresentante generale del presidente dell’Artsakh, Boris Avagyan.- ha duramente accusato la compagnia no profit Halo Trust (impegnata negli anni in attività di sminamento dei campi dopo la prima guerra del Nagorno Karabakh. Secondo Avagyan Halo Trust avrebbe acquisito dagli armeni la mappa dei campi minati difensivi e l’avrebbe consegnata alla Turchia.

(11 mar 21) ANCORA IDENTIFICAZIONI IN CORSO – Il ministro della Salute dell’Armenia, Anahit Avanesyan, ha dichiarato alla stampa che ci sono ancora 210 resti da identificare ma le condizioni dei corpi rendono difficile il riconoscimento. Per tale ragione si stanno compiendo esami incrociati sul DNA. Il ministro riferisce che ci sono 180 famiglie che attendono notizie; al tempo stesso ha escluso che fra i resti vi siano anche quelli di soldati azeri.

(10 mar 21) LIBERATA MARAL – Maral Najarian, l’armena libanese fatta prigioniera dagli azeri il 10 novembre scorso a guerra già terminata, è stata liberata con l’intermediazione russa ed è arrivata a Beirut. Visibilmente provata dopo cinque mesi di prigionia, la donna ha incontrato i propri parenti.

(9 mar 21) ALTRI RITROVAMENTI – Il Servizio statale per le situazioni di emergenza presso il Ministero degli affari interni dell’Artsakh informa che i soccorritori hanno trovato e rimosso altri sei corpi dopo gli sforzi di ricerca condotti nel settore sud-occidentale della regione di Martuni e della regione di Varanda (Fizuli) (sono stati trovati tre corpi vicino alle postazioni militari della regione di Varanda, e gli altri tre corpi sono stati trovati nella posizione “Ulyanasar” della regione di Martuni). Secondo i dati preliminari, tutti i corpi sono corpi di militari, la cui identità sarà stabilita dopo l’esame di un esperto di medicina legale. Dalla tregua sono stati rilevati 1.496 corpi in totale.

(9 mar 21) CONSIGLIO DI SICUREZZA – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha convocato oggi una sessione allargata del Consiglio di sicurezza e ha discusso una vasta gamma di questioni sul superamento delle sfide interne ed esterne che la repubblica deve affrontare. I capi di alcune agenzie governative hanno consegnato i rapporti durante la sessione.

(9 mar 21) COMUNITA’ DI HADRUT – Il presidente dell’Artsakh ha ricevuto oggi un gruppo di residenti della regione occupata di Hadrut e ha discusso le questioni relative agli alloggi per i residenti sfollati dei villaggi in altri insediamenti di Artsakh. Il capo dello stato ha affermato che l’approccio delle autorità è quello di mantenere le comunità, aggiungendo che alcune comunità hanno già preso le loro decisioni e, dopo i lavori di progettazione, saranno avviati lavori di costruzione nei villaggi di Noragyugh, Khnatsakh e Ivanyan della regione di Askeran. Anche le questioni sociali sono state discusse durante l’incontro. Per quanto riguarda il destino della regione, Harutyunyan ha affermato che il piano politico per il ripristino dell’integrità territoriale dell’Artsakh è una delle principali questioni all’ordine del giorno delle autorità.

(9 mar 21) ANCORA SOSPESE RICERCHE – Le pesanti nevicate che da ieri hanno interessato buona parte dell’Artsakh hanno determinato la sospensione delle ricerche dei corpi dei caduti

(9 mar 21) SMENTITA VISITA IN AZERBAIGIAN – L’ufficio del presidente Armen Sarkissian nega i resoconti dei media che affermano che lui abbia visitato segretamente l’Azerbaigian il 17 novembre 2020. La presidenza ha affermato che questa informazione è “un’esplicita menzogna e disinformazione“. “Il presidente non è stato a Baku né quel giorno, né in nessun altro giorno“, ha detto la presidenza

(9 mar 21) LINEA INFO TEL – Il presidente dell’Ufficio dell’Artsakh ha lanciato una linea diretta per rendere più efficace la comunicazione con i cittadini e i visitatori dell’Artsakh e per rispondere in modo più efficace alle loro domande, suggerimenti, richieste e reclami. La hotline fornirà servizi in armeno, inglese e russo. La linea può essere raggiunta in Artsakh chiamando il 119, mentre in Armenia e all’estero chiamando il + 374-47-119-119. L’orario di lavoro di questa hotline è dal lunedì al venerdì: dalle 9:00 alle 18:00.

(8 mar 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – Il governo olandese considera come prigionieri di guerra tutti gli armeni prigionieri che sono detenuti dall’Azerbaigian secondo quanto riferito alla stampa dall’ambasciatore dei Paesi Bassi in Armenia, Nico Schermers. “Tutti gli armeni detenuti in Azerbaigian sono riconosciuti dai Paesi Bassi come prigionieri di guerra. I Paesi Bassi hanno un ruolo molto piccolo nella questione della risoluzione del conflitto NK e stiamo compiendo i nostri sforzi attraverso Bruxelles o il formato del Gruppo di Minsk dell’OSCE ”, ha affermato l’ambasciatore.

(8 mar 21) FESTA DELLA DONNA – L’Assemblea nazionale dell’Artsakh ha inviato un messaggio di congratulazioni alle donne armene in occasione della Giornata internazionale della donna. “La donna e madre armena ha sempre svolto un ruolo speciale nelle famiglie e nella vita pubblica, con la sua devozione, amore e saggezza virtuosa, preservando le tradizioni formatesi nel corso dei secoli. In piedi dietro marito e figli, la donna Artsakh ha tenuto onorevolmente il titolo di madre di eroi durante tutte e tre le guerre di liberazione“.

(8 mar 21) CANCELLATE RICERCHE – Nella giornata odierna sono state cancellate causa maltempo le operazioni di ricerca dei caduti. Dalla fine della guerra sono stati ritrovati 1490 corpi.

(7 mar 21) CAMPIONATO DI CALCIO – Inizia oggi una nuova stagione per la Artsakh footbal league che vede schierate dieci squadrea fra le quali una rappresentativa dei militari russi della forza di pace.

(6 mar 21) VISITA MINISTRO SALUTE – Il ministro della Salute dell’Armenia, Anahit Avanesyan, è giunta in Artsakh. A Stepanakert, la delegazione è stata accolta dal Ministro della Salute dell’Artsakh Mikayel Hayriyan. Le parti hanno discusso delle sfide del sistema sanitario a causa della pandemia di coronavirus, hanno parlato dei programmi attuati e pianificati congiuntamente e hanno discusso il processo di modernizzazione del sistema sanitario dell’Artsakh del dopoguerra. I responsabili dei due ministeri della salute hanno toccato anche il lavoro svolto per la cura, nonché per la riabilitazione fisica e psicologica di militari feriti e civili.

(6 mar 21) RITROVAMENTO CORPI – Nel corso delle ricerche nella giornata di ieri sono stati ritorvati i resti di altri due soldati armeni nei dintorni di Varanda (Fizuli) e Jrakan (Jabrayil)

(5 mar 21) CONSIGLIO DI SICUREZZA – Il segretario del Consiglio di sicurezza dell’Artsakh, Vitaly Balasanyan, ha incontrato oggi il capo della missione in Nagorno-Karabakh del Comitato internazionale della Croce Rossa, Bertrand Lamon. Durante l’incontro, Balasanyan ha presentato le questioni relative allo scambio di persone che sono state catturate, prese in ostaggio e detenute in conseguenza della guerra che l’Azerbaigian ha scatenato il 27 settembre 2020.

(5 mar 21) RITROVAMENTI – I resti di due soldati armeni sono stati ritrovati nella regione di Martakert mentre le ricerche di ieri non hanno rinvenuto alcun corpo nel sud dell’Artsakh.

(4 mar 21) CONSIGLIO DI COORDINAMENTO – Il Consiglio dell’Artsakh per il coordinamento dei compiti per le soluzioni alle questioni legali dovute alla guerra ha convocato oggi una sessione presieduta dal Capo dello staff presidenziale Artak Beglaryan. In agenda sono state discusse questioni concernenti vari aspetti legali relativi alla guerra (concessione dello status a coloro che hanno partecipato alle ostilità, ripristino dei documenti di lavoro e altri documenti degli sfollati, problemi derivanti dallo status delle comunità occupate di Artsakh, ecc.).

(4 mar 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – La portavoce del ministero degli Esteri della Federazione russa, Maria Zakharova, ha ribadito che la soluzione ottimale per il problmea dei prigionieri di guerra è attenersi al principio “tutti per tutti”. Ad oggi, secondo i dati ufficiali, sono stati scambiati 79 prigionieri di guerra, 63 armeni e 16 azeri.

(4 mar 21) RESIDENTI HADRUT – Il presidente dell’Artsakh ( Arayik Harutyunyan ha ricevuto oggi un gruppo di residenti della regione di Hadrut. Il capo dello Stato ha affermato che l’obiettivo del governo è risolvere in un breve periodo i problemi con la garanzia delle condizioni abitative e di altre condizioni necessarie per la vita e il lavoro dei residenti sfollati in vari settori dell’Artsakh. Secondo Hrutyunyan, le questioni relative al risarcimento dei beni immobili e mobili sono al centro dell’attenzione delle autorità e saranno risolte in più fasi.

(4 mar 21) KOCHARYAN ACCUSA IL GOVERNO – Duro attacco del secondo presidente dell’Armenia, Robert Kocharyan, nel corso di una odierna ocnferenza stampa riservata a giornalisti russi nel corso della quale ha dichiarato che ci sono seri motivi per credere che la sconfitta nella guerra del Karabakh di 44 giorni sia stata pianificata. “Sia durante la guerra che soprattutto dopo la guerra, mi sono emersi dubbi molto seri sull’operato delle autorità [armene], e del primo ministro [Nikol Pashinyan]. Sono sorti sospetti in me, a due colonnelli generali, al terzo presidente [ Serzh Sargsyan] e ad altri gruppi di persone“, ha detto Kocharyan.
Secondo lui, non c’è una spiegazione ragionevole per qualsiasi domanda che è sorta. “Non è normale quando il governo non è in grado di fornire una spiegazione ragionevole. Ad esempio, perché la mobilitazione generale – che presupponeva il rifornimento delle forze armate – è stata interrotta il terzo giorno di guerra? Perché il Primo ministro non ha accettato il ottobre 19 la proposta [del presidente russo] Vladimir Putin, sapendo già dal quarto giorno di guerra che avremmo perso la guerra (come riportato dallo Stato Maggiore)?“, ha domandato Kocharyan.

(4 mar 21) COMMISSIONE EUROPEA – In risposta a un’interpellanza urgente indirizzata alla Commissione europea dal membro del Parlamento europeo (MEP) Loucas Fourlas (Cipro, PPE), l’Alto Rappresentante Josep Borrell ha condannato, a nome della Commissione europea, l’attentato missilistico di ottobre alla cattedrale del Santissimo Salvatore di Ghazanchetsots a Shushi operato dalle forze armate azere

(4 mar 21) ANCORA ESERCITAZIONI TURCO AZERE – Il ministero della Difesa turco riferisce di aver ospitato un incontro con i militari dell’esercito azerbaigiano giunti a Isparta per svolgere esercitazioni militari del personale di comando della durata di sei settimane. Continuiamo a lavorare con l’Azerbaigian in base al principio “una nazione, due stati”. Abbiamo salutato i militari dell’eroico esercito azero arrivato a Isparta per svolgere esercitazioni militari di sei settimane ”, si legge nel comunicato del ministero della Difesa turco.

(4 mar 21) RICERCHE CORPI – La ricerca che è stata effettuata ieri nel sud dell’Artsakh non ha prodotto alcun risultato in quanto non sono stati trovati corpi o resti di soldati caduti o civili, secondo quanto riferisce il Servizio situazioni di emergenza della repubblica di Artsakh. Le operazioni di ricerca sono continuate oggi nelle regioni di Jrakan (Jabrayil) e Hadrut, e nella parte meridionale della regione di Kashatagh.

(3 mar 21) AZERO FERITO SU MINA – Hafiz Azizzade, capo del dipartimento di irrigazione meccanica dell’Azerbaigian, è rimasto gravemente ferito in un’esplosione di mina nella regione di Aghdam (Artsakh), ora controllata dall’Azerbaigian.

(3 mar 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – L’Azerbaigian detiene più di 100 cittadini della Repubblica di Armenia e il ritardo nella risoluzione di questo problema rallenta l’inizio di un dialogo tra Yerevan e Baku secondo quanto affermato da Zareh Sinanyan, l’Alto Commissario per gli affari della diaspora dell’Armenia, in un’intervista all’agenzia russa RIA Novosti. Sinanyan ha notato che durante la sua visita in Russia, dal 24 febbraio al 2 marzo, ha discusso la questione nei colloqui con il vice ministro degli esteri russo Andrey Rudenko.

(3 mar 21) REGIONE DI MARTUNI – Dopo i 44 giorni di guerra nel 2020, un totale di 15.792,1 ettari su 27.133,1 ettari di terra arabile nella regione Martuni sono caduti sotto il controllo azero. Lo ha riferito al quotidiano “Amaras” di Martuni l’assessorato regionale all’agricoltura. “Prima della guerra, nella regione venivano coltivati circa 22.000 ettari di terra arabile. Attualmente, 308,29 ettari di vigneti, 230 ettari di melograni e 62,27 ettari di frutteti sono sotto il controllo dell’avversario”, ha detto il dipartimento dell’agricoltura di l’Amministrazione regionale.

(2 mar 21) ASSEMBLEA PARLAMENTARE OSCE – Nel quadro della sessione dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE, la delegazione svedese ha confermato che la dichiarazione trilaterale del 9 novembre 2020 non può essere considerata una soluzione completa al conflitto del Nagorno-Karabakh [(Artsakh)], e che una soluzione globale potrebbe essere raggiunta solo nel quadro delle discussioni nell’ambito del formato OSCE del Gruppo di Minsk. Hayk Konjoryan, capo della delegazione armena presso l’Assemblea parlamentare dell’OSCE, ha aggiunto che anche il Presidente in esercizio dell’OSCE, il Ministro degli esteri svedese Ann Linde, ha confermato che siamo lontani dal risolvere la questione del Karabakh. “Le questioni chiave per noi erano le questioni dell’aggressione dell’Azerbaigian e del ritorno dei prigionieri armeni. Un membro della delegazione armena ha sollevato la questione del ritardo ingiustificato [dell’Azerbaigian] nel ritorno dei prigionieri di guerra [armeni], ha presentato i fatti del trattamento crudele nei loro confronti da parte delle autorità azere, l’aggressione militare [azera] nei villaggi [dell’Artsakh] di Hin Tagher e Khtsaberd dopo la firma di una dichiarazione trilaterale. Questioni relative al coinvolgimento di mercenari nel conflitto, nonché è stato anche sollevato lo status del Karabakh. Sono state rilevate l’importanza del diritto del popolo del Karabakh alla libera espressione della volontà, la necessità di pressioni internazionali su Turchia e Azerbaigian“, ha sottolineato Konjoryan, assicurando che la delegazione armena è stata una delle più attive durante la suddetta sessione dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE.

(2 mar 21) NUOVO MINISTRO – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha firmato oggi un decreto sulla revoca di Ashot Bakhshiyan dalla carica di ministro dell’Economia e dell’Agricoltura sulla base della sua lettera di dimissioni. Con un altro decreto presidenziale, Harutyunyan ha nominato Armen Tovmasyan ministro dell’economia e dell’agricoltura.

(2 mar 21) INDAGINE PROCURA GENERALE – La procura generale della repubblica, sulla scorta di una ricerca compiuta dall’Ufficio dell’Ombudsman, ha avviato un’indagine al fine di verificare se le operazioni di evacuazione della popolazione civile durante la guerra siano state condotte correttamente o vi siano stati profili di negligenza che hanno comportato la cattura o la morte di alcuni civili.

(2 mar 21) AGGIORNAMENTO COVID – Ieri sono stati condotti un totale di 123 test COVID-19 e da cui sono stati confermati cinque nuovi casi di coronavirus in Artsakh. Quest’anno in Karabakh sono stati condotti in totale 3.268 test COVID-19 finora e 506 di essi sono risultati positivi.

(2 mar 21) RIPRESE RICERCHE CORPI – Dopo oltre due settimene di stop (dal 15 febbraio) sono riprese le ricerche di corpi di caduti nel conflitto nella zona di Varanda (Fizuli), Jrakan (Jabrayil) e Hadrut. In tali settori non sono stati rivenuti resti di soldati. Un ritrovamento è invece avvenuto non lontano da Martakert. Saranno condotte analisi forensi per l’identificazione.

(1 mar 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – Il Ministero degli Affari Esteri dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh) ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il rifiuto dell’Azerbaigian di concedere lo status di prigioniero di guerra ai militari armeni e di rimpatriarli, nonché di rilasciare civili come annunciato dal presidente azero in un’intervista a giornalisti stranieri il 26 febbraio e dal ministero degli Esteri azero il 27 febbraio, è una flagrante violazione degli obblighi internazionali dell’Azerbaigian ai sensi del diritto internazionale umanitario”.

(1 mar 21) ASSEMBLEA NAZIONALE – L’Assemblea nazionale dell’Artsakh ha rilasciato un documento nel quale ribadisce che i territori della Repubblica dell’Artsakh finiti sotto il controllo dell’Azerbaigian sono considerati occupati dalla Repubblica dell’Azerbaigian e che l’aggressione dell’Azerbaigian contro la Repubblica Artsakh e l’occupazione dei territori menzionati non può avere alcun effetto legale nel processo di determinazione dello status e dei confini della Repubblica Artsakh durante i futuri negoziati.

(1 mar 21) GRUPPO DI LAVORO TRILATERALE – Il quarto incontro del gruppo di lavoro trilaterale (Russia, Azerbaigian, Armenia) sul Nagorno-Karabakh a livello di vice primi ministri si tiene oggi in modalità videoconferenza.