Il congresso mondiale della gioventù socialista internazionale appoggia l’Artsakh

Il Congresso mondiale biennale dell’Unione internazionale della gioventù socialista (IUSY) si è svolto in un formato ibrido (in presenza e a distanza) e ha visto la partecipazione di circa 60 organizzazioni. Il Congresso mondiale IUSY ha adottato una risoluzione sull’Artsakh (Nagorno-Karabakh), che recita come segue:

Il 27 settembre 2020 l’Azerbaigian ha iniziato un attacco su larga scala e non provocato contro Artsakh (Nagorno-Karabakh) e l’Armenia. L’Azerbaigian ha intrapreso una guerra durante una pandemia globale, contro l’appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco globale.
Questi attacchi sono in diretta violazione del cessate il fuoco firmato da Armenia, Artsakh, Azerbaigian nel 1994.

Con il sostegno della Turchia, la guerra ha continuato a intensificarsi con bombardamenti indiscriminati di aree civili, attacchi a scuole, ospedali e chiese. La Turchia ha dichiarato pubblicamente il proprio sostegno e ha continuato a fornire assistenza militare all’Azerbaigian. Allarmante per la stabilità regionale, la Turchia aveva anche facilitato la partecipazione e la fornitura di mercenari siriani, insieme alle proprie forze speciali, per unirsi alla guerra contro Artsakh.
Ciò ha provocato migliaia di vittime, tra cui molti civili. Più della metà della popolazione di Artsakh era stata sfollata e si era recata in Armenia per cercare rifugio. Prigionieri di guerra armeni sono stati brutalmente torturati e assassinati.
Il 9 novembre 2020 è stato firmato un accordo trilaterale tra Armenia, Azerbaigian e Russia ignorando completamente i diritti del popolo Artsakh, ma anche il Gruppo OSCE di Minsk come organismo legittimo che ha il diritto di risolvere il conflitto.

Tenendo in considerazione che
– questo accordo non salvaguarda i diritti del popolo di Artsakh;
– non concede uno status giuridico alla Repubblica di Artsakh;
– non offre una soluzione sostenibile al conflitto;
– i rapporti della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (ECRI) e del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale (CERD) attestano l’impossibilità delle popolazioni armene di vivere liberamente in Azerbaigian;
– la sicurezza e la libertà delle popolazioni armene del Nagorno-Karabakh non sono garantite dalla Repubblica dell’Azerbaigian;
– l’aggressione senza precedenti dell’Azerbaigian e della Turchia costituisce una minaccia consistente al diritto all’autodeterminazione del popolo armeno di Artsakh;
– l’Azerbaigian continua a mostrare comportamenti amenofobici estremi creando un parco in cui la sofferenza degli armeni viene mostrata ai giovani.

IUSY condanna fermamente l’aggressione e gli attacchi non provocati dell’Azerbaigian e della Turchia ad Artsakh e in Armenia e i crimini di guerra commessi contro civili, soldati e prigionieri di guerra.

IUSY condanna fermamente il coinvolgimento della Turchia in Artsakh.

IUSY condanna fermamente l’utilizzo di mercenari siriani da parte della Turchia.

IUSY chiede il riconoscimento internazionale della Repubblica indipendente di Artsakh.

In qualità di entità progressista riconosciuta a livello internazionale che valorizza i diritti umani e si oppone a tutti i tipi di crimini contro l’umanità, riteniamo importante che IUSY mostri questi valori adottando misure concrete.

Per questo chiediamo a IUSY di,
– indirizzare una lettera al gruppo OSCE di Minsk quale unico organo legittimo e legale per ristabilire i negoziati pacifici per il conflitto di Artsakh;
– indirizzare una lettera alle Nazioni Unite per sollecitare l’Azerbaigian a rilasciare i prigionieri di guerra armeni e gli ostaggi secondo l’accordo di cessate il fuoco;
– indirizzare una lettera all’UNESCO per esortarli a prendere le misure necessarie per preservare il patrimonio culturale armeno che è ora sotto l’occupazione dell’Azerbaigian.