Il silenzio degli indecenti…

Il ministro degli Esteri azero accolto in pompa magna con tanto di via libera alla TAP, tutti zitti con Erdogan che detiene un giornalista italiano, nessuna parola di condanna sui diritti umani in Azerbaigian e Turchia

È davvero sconfortate leggere i resoconti a margine della visita in Italia di Mammadyarov, ministro degli esteri dell’Azerbaigian. Accolto a braccia aperte dal collega Alfano e salutato con la sentenza del Tar del Lazio che spiana la strada (in tutti i sensi) alla costruzione della famigerata Trans Adriatic Pipeline. Dai nostri governanti (su tutti quello dello Sviluppo economico Calienda e il Sottosegretario Delle Vedove) entusiastiche parole di apprezzamento per le relazioni fra Roma e Baku.

Persino il ministro dell’Ambiente, Galletti, uno che se non altro per giustificare il suo stipendio dovrebbe provare a prendere le difese dei poveri ulivi pugliesi, si è lasciato andare a sperticate lodi per la TAP azera arrivando a giustificarla come uno strumento di salvaguardia dell’ambiente (sic!).

Dal canto suo Mammadyarov ha ricordato che l’Italia assumerà la presidenza di turno dell’Osce nel 2018 e si augura che l’Italia «faccia tutto il possibile per chiudere l’annosa questione del Nagorno Karabakh».

Detto da un luogotenente di Aliyev che certo non aspira al riconoscimento dell’autodeterminazione della regione, queste parole suonano sinistre: petrolio e gas (condite di caviale e di tanti soldi) contro la libertà del popolo dell’Artsakh.

Sentiamo una terribile puzza di bruciato…

Ci saremmo aspettati una dichiarazione di circostanza da parte dei nostri governanti, magari qualche distinguo, il richiamo alla mediazione internazionale; osavamo sperare pure in una velata condanna della repressione in Azerbaigian. Invece silenzio e solo sorrisi e pacche sulle spalle dell’ospite.  Pecunia non olet…

Intanto Del Grande continua a essere detenuto ingiustamente in Turchia e il nostro ministro degli Esteri non è stato neppure capace di convocare l’ambasciatore turco Esenli (proprio quello che sta scrivendo in questi giorni lettere ai Comuni italiani invitandoli a non votare mozioni a favore del riconoscimento del genocidio armeno…) e imporgli il rilascio immediato del nostro connazionale.

Tutti zitti e genuflessi. Il silenzio degli indecenti…