Finalmente nomi e cognomi…

Il Gruppo di Minsk dell’Osce rilascia un comunicato dove finalmente individua l’Azerbaigian come responsabile delle violazioni. La pazienza ha un limite…

Non era mai accaduto che il Gruppo di Minsk dell’Osce  puntasse in modo così deciso il dito sul responsabile delle violazioni  del cessate-il-fuoco. E’ accaduto con il comunicato del 18 maggio allorché i mediatori co-presidenti hanno chiaramente indicato l’Azerbaigian e la sua provocatoria azione.

«Secondo le informazioni raccolte da più fonti affidabili, il 15 maggio le forze armate azerbaigiane hanno sparato un missile attraverso la linea di contatto, colpendo attrezzature militari». Si tratta di un chiaro e senza precedenti avvertimento al regime di Aliyev che la pazienza dei mediatori è colma. L’Azerbaigian sta violando tutti gli accordi presi a Vienna e San Pietroburgo lo scorso anno, non fa nulla per abbassare la tensione lungo la linea di contatto, i suoi soldati continuano a sparare e colpire anche mortalmente i dirimpettai armeni, ha imposto la chiusura degli uffici Osce del Caucaso meridionale.

Ecco perché, alla fine, è arrivato questo comunicato che nel linguaggio diplomatico appare così insolitamente duro non limitandosi alla generica e ripartita condanna come accaduto in passato, ma facendo nomi e cognomi di chi ha innescato questa situazione nei giorni scorsi.

Gli armeni sono soddisfatti per questa posizione finalmente mirata a evidenziare le responsabilità. Alcuni analisti, tuttavia, non nascondono la preoccupazione che l’Azerbaigian voglia progressivamente aumentare la tensione lungo il confine disinteressandosi degli avvertimenti internazionali.

IL TESTO DEL COMUNICATO DEL GRUPPO DI MINSK

MOSCA, PARIGI, WASHINGTON D.C., 18 maggio 2017 – I co-presidenti del gruppo Minsk OSCE, gli ambasciatori Igor Popov della Russia, Stephane Visconti della Francia e Richard Hoagland degli Stati Uniti d’America hanno pubblicato oggi la seguente dichiarazione:

Secondo le informazioni raccolte da più fonti affidabili, il 15 maggio le forze armate azerbaigiane hanno sparato un missile attraverso la linea di contatto, colpendo attrezzature militari. La sera del 16 maggio e proseguendo il 17 maggio, le forze armate armene hanno risposto con fuoco di mortaio di vari calibri. Queste azioni da entrambe le parti rappresentano significative violazioni del cessate il fuoco e sono causa di allarme.

Ci sono relazioni contraddittorie riguardo agli obiettivi di questi ultimi scontri, nonché sulle perdite subite e i danni inflitti. I Co-Presidenti del Gruppo Minsk e il Rappresentante Personale del Presidente in carica dell’OSCE continuano a raccogliere ulteriori dati e analisi per ottenere informazioni più complete e precise sulla situazione attuale.

I Co-Presidenti condannano queste recenti violazioni del cessate il fuoco e invitano le parti a prendere tutte le misure necessarie per evitare ulteriori escalation nella zona del conflitto.