Ci difenderemo fino all’ultima goccia di sangue

Ferme parole del portavoce presidenziale Babayan di fronte alle continue minacce azere

«Noi non vogliamo la guerra. Non è normale augurare la morte a bambini, anziani, donne, solo perché hanno una nazionalità diversa. Noi non vogliamo uccidere gli azerbaigiani, non vogliamo distruggere il loro Stato, ma difenderemo il nostro Paese».

Così si è espresso oggi il portavoce presidenziale della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh, Davit Babayan commentando le ripetute violazioni azere del cessate il fuoco e insistiti movimenti di truppe e mezzi lungo la linea di contatto.

«L’Azerbaigian non dovrebbe farsi illusioni: l’Azerbaigian dovrebbe sapere che ci difenderemo fino alla fine, con qualsiasi metodo, fino all’ultima goccia di sangue. La guerra scatenata da loro sarà fatale» sottolineando come nell’eventualità di un nuovo conflitto questo avrebbe le caratteristiche di uno scontro di vita o morte per entrambe le parti.

Allo stesso tempo, ha ricordato che da solo l’esercito non può vincere la guerra e la necessità di poter contare su un movimento interno di sostegno.  «Nel nostro caso questo è la trinità dell’Armenia, dell’Artsakh e della Diaspora; l’Azerbaigian e la Turchia cercano invano di distruggerla ma senza riuscirci. Nonostante tutto, la gente è saggia e se l’Azerbaigian scatena una nuova guerra, sarà una guerra di vita o morte » ha aggiunto Babayan.